AIDO provinciale: numeri in crescita
I numeri dell'AIDO provinciale di Lecco sono sempre più in crescita.
Nei dati diffusi durante una conferenza presso l'Aula Magna del nosocomio lecchese, si apprende come nel 2018, all'Ospedale di Lecco, siano stati donati 51 organi e tessuti e 99 cornee (925 il totale dei decessi).
Nel particolare, sono stati donati 3 cuori (contro l'1 del 2017), 12 fegati (contro i 10 dell'anno precedente), 3 pancreas (2 nel 2017), 10 polmoni (8 in più del 2017), 19 reni (in lieve calo, 20 l'anno prima), 1 vaso sanguigno (3 l'anno prima). Altri dati riguardano la cute (ancora 1 donazione) e i tessuti ossei (passati da 1 a 2): in tutto, sono stati donati ben 11 organi in più del 2017. Un risultato positivo ma decisamente migliorabile con la sensibilizzazione.
“Un numero molto importante ma sempre una minoranza sulla popolazione lecchese di circa 337.000 abitanti. Riteniamo importante sottolineare anche l’incremento degli associati – spiega il presidente provinciale Antonio Sartor – nonostante l’importanza della scelta in comune, continua la nostra attività nel reclutamento di nuovi iscritti, a sottolineare l’importanza della nostra associazione”.
Sono stati diffusi anche i dati riguardanti i donatori: in totale 20 (+2 rispetto al 2017), sono 14 gli effettivi (12 un anno prima) e uno solo non idoneo.
Opposizione agli espianti, inoltre, sensibilmente ridotta, dal 38 al 25% (da 7 a 5).
Per quanto riguarda l'assenso alla donazione degli organi da parte dei residenti in provincia di Lecco, 11.000 persone hanno firmato, portato il documento d'identità e si sono rese disponibili alle operazioni, finalizzate al salvataggio delle vite umane più in pericolo.
Infine, i tesserati: il numero raggiunge i 24.852 soci, suddivisi in 34 gruppi, con ben 628 nuove adesioni rispetto al 2017.
L'Aido
L'associazione nacque come Donatori organi bergamaschi (DOB), il 26 febbraio 1973 a Bergamo, come espansione di una realtà all'epoca solo cittadina, fondata per iniziativa di Giorgio Brumat. All'epoca della fondazione, in Italia era possibile solo il trapianto di rene e l'urgenza delle donazioni era amplificata dalla difficoltà che i nefropatici dovevano affrontare per sottoporsi alla emodialisi, unico trattamento possibile. Dopo solo 4 anni, AIDO superò i 70.000 iscritti e le 600 sedi comunali, e stipulò un accordo con il Ministero dell'Istruzione per far conoscere l'associazione e i suoi scopi nelle scuole italiane.
Dal 1983 l'associazione ha offerto il proprio patrocino per l'istituzione di un premio annuale alla memoria di Beppe Viola, la cui cerimonia di premiazione si svolgeva a Coccaglio in provincia di Brescia, e che inizialmente è stato assegnato a giornalisti che avevano realizzato servizi in favore della donazione degli organi. Nel 1986 l'allora presidente della Repubblica Francesco Cossiga conferì all'associazione la medaglia d'oro al merito della sanità pubblica.
L'Aido svolge le seguenti attività:
- promuove campagne di sensibilizzazione ed informazione permanente dei cittadini su tutto il territorio nazionale;
- instaura rapporti e collaborazioni con Istituzioni ed Enti pubblici e privati ed Associazioni italiane e internazionali;
- svolge attività di informazione nelle materie di propria competenza con particolare riferimento al mondo del lavoro, della scuola, delle Forze Armate, delle Confessioni religiose e delle Comunità sociali;
- promuove e partecipa ad attività di formazione, informazione e sensibilizzazione e di sostegno alla ricerca scientifica nel campo del prelievo e trapianto di organi, tessuti e cellule con raccolta di fondi attraverso una propria Fondazione;
- promuove la conoscenza delle finalità associative e delle attività svolte attraverso la stampa associativa e materiale multimediale;
- provvede, per quanto di competenza, alle formalità necessarie per l'esecuzione della volontà degli iscritti;
- svolge attività di aggiornamento e formazione per i dirigenti associativi al fine di armonizzare gli interventi formativi su tutto il territorio nazionale.
articolo del 2.04.2019, ore 22:55
Nei dati diffusi durante una conferenza presso l'Aula Magna del nosocomio lecchese, si apprende come nel 2018, all'Ospedale di Lecco, siano stati donati 51 organi e tessuti e 99 cornee (925 il totale dei decessi).
Nel particolare, sono stati donati 3 cuori (contro l'1 del 2017), 12 fegati (contro i 10 dell'anno precedente), 3 pancreas (2 nel 2017), 10 polmoni (8 in più del 2017), 19 reni (in lieve calo, 20 l'anno prima), 1 vaso sanguigno (3 l'anno prima). Altri dati riguardano la cute (ancora 1 donazione) e i tessuti ossei (passati da 1 a 2): in tutto, sono stati donati ben 11 organi in più del 2017. Un risultato positivo ma decisamente migliorabile con la sensibilizzazione.
“Un numero molto importante ma sempre una minoranza sulla popolazione lecchese di circa 337.000 abitanti. Riteniamo importante sottolineare anche l’incremento degli associati – spiega il presidente provinciale Antonio Sartor – nonostante l’importanza della scelta in comune, continua la nostra attività nel reclutamento di nuovi iscritti, a sottolineare l’importanza della nostra associazione”.
Sono stati diffusi anche i dati riguardanti i donatori: in totale 20 (+2 rispetto al 2017), sono 14 gli effettivi (12 un anno prima) e uno solo non idoneo.
Opposizione agli espianti, inoltre, sensibilmente ridotta, dal 38 al 25% (da 7 a 5).
Per quanto riguarda l'assenso alla donazione degli organi da parte dei residenti in provincia di Lecco, 11.000 persone hanno firmato, portato il documento d'identità e si sono rese disponibili alle operazioni, finalizzate al salvataggio delle vite umane più in pericolo.
Infine, i tesserati: il numero raggiunge i 24.852 soci, suddivisi in 34 gruppi, con ben 628 nuove adesioni rispetto al 2017.
L'Aido
L'associazione nacque come Donatori organi bergamaschi (DOB), il 26 febbraio 1973 a Bergamo, come espansione di una realtà all'epoca solo cittadina, fondata per iniziativa di Giorgio Brumat. All'epoca della fondazione, in Italia era possibile solo il trapianto di rene e l'urgenza delle donazioni era amplificata dalla difficoltà che i nefropatici dovevano affrontare per sottoporsi alla emodialisi, unico trattamento possibile. Dopo solo 4 anni, AIDO superò i 70.000 iscritti e le 600 sedi comunali, e stipulò un accordo con il Ministero dell'Istruzione per far conoscere l'associazione e i suoi scopi nelle scuole italiane.
Dal 1983 l'associazione ha offerto il proprio patrocino per l'istituzione di un premio annuale alla memoria di Beppe Viola, la cui cerimonia di premiazione si svolgeva a Coccaglio in provincia di Brescia, e che inizialmente è stato assegnato a giornalisti che avevano realizzato servizi in favore della donazione degli organi. Nel 1986 l'allora presidente della Repubblica Francesco Cossiga conferì all'associazione la medaglia d'oro al merito della sanità pubblica.
L'Aido svolge le seguenti attività:
- promuove campagne di sensibilizzazione ed informazione permanente dei cittadini su tutto il territorio nazionale;
- instaura rapporti e collaborazioni con Istituzioni ed Enti pubblici e privati ed Associazioni italiane e internazionali;
- svolge attività di informazione nelle materie di propria competenza con particolare riferimento al mondo del lavoro, della scuola, delle Forze Armate, delle Confessioni religiose e delle Comunità sociali;
- promuove e partecipa ad attività di formazione, informazione e sensibilizzazione e di sostegno alla ricerca scientifica nel campo del prelievo e trapianto di organi, tessuti e cellule con raccolta di fondi attraverso una propria Fondazione;
- promuove la conoscenza delle finalità associative e delle attività svolte attraverso la stampa associativa e materiale multimediale;
- provvede, per quanto di competenza, alle formalità necessarie per l'esecuzione della volontà degli iscritti;
- svolge attività di aggiornamento e formazione per i dirigenti associativi al fine di armonizzare gli interventi formativi su tutto il territorio nazionale.
articolo del 2.04.2019, ore 22:55