Matteo Renzi presenta il suo nuovo libro a Lecco
Matteo Renzi, ex segretario del Partito Democratico e senatore della Repubblica, ha presentato venerdì a Lecco il suo nuovo libro, intitolato "Un'altra strada" ed edito da Marsilio. L'incontro si è tenuto dalle 15.30 presso la Sala Conferenze di Palazzo Falck, in Piazza Garibaldi.
Come può ripartire un percorso riformista per l’Italia? Come fare tesoro degli errori commessi e delle mosse vincenti in un racconto che rinnovi il senso di una sfida? Come disegnare il futuro opponendosi alle paure dilaganti? Matteo Renzi ha scelto di imboccare una nuova strada.
“Un’altra strada” è l’ottavo libro scritto da Matteo Renzi. Il precedente “Avanti. Perche l’Italia non si ferma” era stato pubblicato nel 2017. Tra i volumi scritti dall’ex premier quello del 2013 dal titolo “Oltre la rottamazione” e “Fuori!” del 2011 che teorizzava la rottamazione.
“Questo libro – si spiega nella presentazione – nasce come tentativo di individuare alcune scelte di campo necessarie e urgenti, parole chiave che siano opzioni culturali, prima ancora che politiche, cantieri su cui rifondare una proposta per l’Italia dotata di un respiro e una visione più ampi di un tweet o di una diretta Facebook. Il progetto è all’insegna di un riformismo che sia radicale nei valori, parli del passato ma per offrire un orizzonte futuro, rilanci competenza e serietà affidandosi allo stesso tempo alle parole dei poeti. Si tratta di costruire luoghi in comune contro il prevalere dei luoghi comuni che hanno alimentato il mostro insaziabile del populismo”.
Leggermente OFF, evento promosso da Assocultura - Confcommercio Lecco, è il format individuato per gli appuntamenti che si collocano fuori dal periodo tradizionale del mese di marzo dedicato a Leggermente, la manifestazione di promozione della lettura voluta e organizzata ogni anno da Assocultura Confcommercio Lecco.
Nella conferenza, l'ex primo ministro non ha risparmiato nulla al nuovo governo Lega-Movimento Cinque Stelle: “Un modello di politica contro cui dobbiamo lanciare una battaglia di cultura”.
I temi del libro si sono intrecciati alle discussioni sull'attualità, sul piano prettamente politico. Ad esempio, il possibile aumento dell'Iva, dopo le misure economiche intraprese, “che noi abbiamo sempre voluto evitare, riuscendo a mantenere questa promessa”.
“Se guardiamo al passato, i risultati ci danno ragione – ha continuato Renzi – abbiamo preso un paese che stava al -1,7% e lo abbiamo portato a crescere di oltre 1,5%. A chi ci chiede se potevamo fare di più diciamo ‘vi piace vincere facile’, Volete paragonarci a questa banda di cialtroni, di incompetenti che sta portando in recessione l’Italia? – ha attaccato Matteo Renzi, non risparmiando critiche ai suoi e alle divisioni nel PD – le porte a questi signori le hanno spalancate dall’interno del nostro partito”.
E ancora, la sua opinione riguardo al reddito di cittadinanza: "un modello culturale di assistenzialismo dove voi pagate con le vostre tasse chi teorizza il fatto che non è necessario lavorare".
L'ex segretario del Pd lancia anche una "personale" profezia: "Il prossimo palloncino che scoppia, dopo i Cinque Stelle, è quelli di Matteo Salvini. Salvini sta per toccare il portafoglio degli italiani, lo dovrà fare per forza perché non riuscirà ad arrivare alla fine dell’anno. A quel punto ci rivedremo con quanti continuano a sostenere la Lega”.
“I prossimi mesi saranno complicati per l’Italia, abbiamo sbagliato tutte le mosse con l’Europa, siamo governati da incompetenti, tuttavia siamo l’Italia e questo è un Paese che ha tutte le evoluzioni per tornare a crescere, lo dimostrano le nostre aziende che esportano in tutto il mondo , nonostante la politica. Il Paese è molto più forte di tutte le paure dei Salvini e dei Di Maio, loro passaranno, ma l’Italia resta. Oggi tocca a loro ma tornerà presto il nostro momento e sarà possibile camminare su un’altra strada”.
Diverse le persone accorse per seguire l'esponente del Pd, ma da anni anche scrittore. Tra i suoi libri di maggior successo, "Avanti" e "Oltre la rottamazione".
Ieri è stato a Lecco anche l'ex primo ministro e Direttore della Scuola di Affari internazionali Università Sciences Po di Parigi Enrico Letta, anche se alle 17 alle 19.30 e nell'Aula Magna del Politecnico. Una coincidenza molto particolare non passata inosservata, considerati i rapporti tra i due esponenti del Pd e le vicende di qualche anno fa: nel 2013 Renzi aveva letteralmente scalzato Letta.
L'appuntamento, dal titolo "Europa siamo noi", si è tenuto su idea e grazie al Centro di Servizio per il volontariato Monza Lecco Sondrio in accordo con il Comune di Lecco, Cgil, Cisl, Uil, Api e Confcooperative dell'Adda. Interverranno anche il sindaco Virginio Brivio, il Prorettore Manuela Grecchi e il presidente del Csv Filippo Viganò, oltre all'ex ministro alla Cultura Massimo Bray e ad alcuni esperti di Politiche comunitarie e del terzo settore.
Il convegno, che ha trovato spazio nell’Aula Magna del Politecnico di Lecco venerdì 5 aprile a partire dalle 17, nasce dal desiderio di confrontarsi su cosa sia l’Europa oggi per i cittadini, conoscere e approfondire i processi dell’economia e della globalizzazione, dove le economie locali diventano sempre meno importanti e incisive e dove aumentano le disuguaglianze. Istituzioni, associazioni di categoria, sindacati e soggetti del terzo settore sono chiamati quindi a formulare un pensiero collettivo condiviso e articolato a favore della crescita sociale, culturale ed economica dell’Europa.Dopo i saluti istituzionali del Sindaco di Lecco Virginio Brivio, del Presidente del CSV Monza Lecco Sondrio Filippo Viganò e del Prorettore del Politecnico di Milano, Polo territoriale di
Lecco, Manuela Grecchi, si terrà la lectio magistralis di Enrico Letta,direttore della Scuola di Affari Internazionali Università – SciencesPo di Parigi e autore del libro “Ho imparato. In
viaggio con i giovani sognando un’Italia mondiale”, volume dal quale trarrà spunti di riflessione sulle origini e sullo sviluppo dell’Unione Europea. La lectio sarà seguita da una tavola rotonda, moderata da Francesco Cancellato, direttore de Linkiesta: un dibattito e un confronto tra mondo produttivo, mondo del lavoro, dell’associazionismo, della formazione e della cultura, a cui prenderanno parte Corrado Alberto, presidente API Torino e componente della Giunta Confapi con competenza su innovazione tecnologica, infrastrutture e Fondo Sociale Europeo, Vincenzo Costa, membro dell’esecutivo del Forum del Terzo Settore e Paola Gilardoni, segreteria CISL Lombardia per CGIL, CISL e UIL.
Letta ha affermato: "Serve una riflessione non convenzionale sull’Europa per un motivo molto semplice: perché le riflessioni convenzionali non funzionano più. Se non siamo consapevoli che la riflessione convenzionale sull’Europa non riesce più a coinvolgere le persone allora abbiamo un serio problema di rapporti con la realtà. La realtà dice che il nostro Paese, oggi, con l’Europa vive un momento di grandissima difficoltà. L’Italia oggi vive un problema serissimo di appartenenza all’Europa".
In merito alla Brexit, ardente questione della Gran Bretagna (paese che ha votato nel 2016 per l'uscita dall'Unione), "la strada che sta percorrendo la Gran Bretagna che ha deciso di passare dalle parole ai fatti. Una situazione che ha messo in seria difficoltà la situazione economica e sociale. Ho cercato di spiegare perché una Brexit italiana sarebbe una follia. Questo lavoro è partito da un regalo che ho ricevuto e quando l’ho sfogliato mi son detto che quella era la chiave". E' una copia della "Domenica del Corriere" risalente all'agosto 1966: "Il numero nel quale Indro Montanelli aveva lanciato la provocazione ‘si stava meglio quando si stava peggio’. A ispirarmi è stata una vignetta che racconta il villaggio globale del mondo in quel periodo. Un villaggio diviso nei cinque continenti con 100 personaggi che lo abitano".
“Partendo da qui ho voluto provare a vedere cosa sarà questa stessa fotografia quando immagino che quelli della mia generazione lasceranno questa terra e ho pensato alla data del 2050. Ho preso i dati di come sarà la demografia del mondo in questa data e ho riprodotto una nuova immagine di quel villaggio globale” ha proseguito, rimarcando i dati presenti su quella copertina sui tanti asiatici in Europa (55 su 100).
“Quello che non si vede è che nella prima immagine (1966) cento personaggi rappresentano 3 miliardi di persone, mentre nel 2050 quei cento personaggi ne rappresentano 10 miliardi; qui si capisce perché la questione ambientale e del cambiamento climatico diventa la più importante di tutte. Il cambiamento che si vede, invece, è lo scambio tra Europei e Africani: noi eravamo il 21% nel 1966 e saremo il 6% del Mondo nel 2050, mentre gli africani diventeranno il 21%. Tutti gli altri, in percentuale, resteranno uguali”.
In effetti, il tema dell'incontro e del libro poneva al centro dell'attenzione le bufale di internet e l'Europa.
Non sono mancati, tra i vari interventi, riflessioni sull'attualità e sui cambiamenti all'interno della società e dell'Europa stessa.
articolo del 3-6.04.2019
Come può ripartire un percorso riformista per l’Italia? Come fare tesoro degli errori commessi e delle mosse vincenti in un racconto che rinnovi il senso di una sfida? Come disegnare il futuro opponendosi alle paure dilaganti? Matteo Renzi ha scelto di imboccare una nuova strada.
“Un’altra strada” è l’ottavo libro scritto da Matteo Renzi. Il precedente “Avanti. Perche l’Italia non si ferma” era stato pubblicato nel 2017. Tra i volumi scritti dall’ex premier quello del 2013 dal titolo “Oltre la rottamazione” e “Fuori!” del 2011 che teorizzava la rottamazione.
“Questo libro – si spiega nella presentazione – nasce come tentativo di individuare alcune scelte di campo necessarie e urgenti, parole chiave che siano opzioni culturali, prima ancora che politiche, cantieri su cui rifondare una proposta per l’Italia dotata di un respiro e una visione più ampi di un tweet o di una diretta Facebook. Il progetto è all’insegna di un riformismo che sia radicale nei valori, parli del passato ma per offrire un orizzonte futuro, rilanci competenza e serietà affidandosi allo stesso tempo alle parole dei poeti. Si tratta di costruire luoghi in comune contro il prevalere dei luoghi comuni che hanno alimentato il mostro insaziabile del populismo”.
Leggermente OFF, evento promosso da Assocultura - Confcommercio Lecco, è il format individuato per gli appuntamenti che si collocano fuori dal periodo tradizionale del mese di marzo dedicato a Leggermente, la manifestazione di promozione della lettura voluta e organizzata ogni anno da Assocultura Confcommercio Lecco.
Nella conferenza, l'ex primo ministro non ha risparmiato nulla al nuovo governo Lega-Movimento Cinque Stelle: “Un modello di politica contro cui dobbiamo lanciare una battaglia di cultura”.
I temi del libro si sono intrecciati alle discussioni sull'attualità, sul piano prettamente politico. Ad esempio, il possibile aumento dell'Iva, dopo le misure economiche intraprese, “che noi abbiamo sempre voluto evitare, riuscendo a mantenere questa promessa”.
“Se guardiamo al passato, i risultati ci danno ragione – ha continuato Renzi – abbiamo preso un paese che stava al -1,7% e lo abbiamo portato a crescere di oltre 1,5%. A chi ci chiede se potevamo fare di più diciamo ‘vi piace vincere facile’, Volete paragonarci a questa banda di cialtroni, di incompetenti che sta portando in recessione l’Italia? – ha attaccato Matteo Renzi, non risparmiando critiche ai suoi e alle divisioni nel PD – le porte a questi signori le hanno spalancate dall’interno del nostro partito”.
E ancora, la sua opinione riguardo al reddito di cittadinanza: "un modello culturale di assistenzialismo dove voi pagate con le vostre tasse chi teorizza il fatto che non è necessario lavorare".
L'ex segretario del Pd lancia anche una "personale" profezia: "Il prossimo palloncino che scoppia, dopo i Cinque Stelle, è quelli di Matteo Salvini. Salvini sta per toccare il portafoglio degli italiani, lo dovrà fare per forza perché non riuscirà ad arrivare alla fine dell’anno. A quel punto ci rivedremo con quanti continuano a sostenere la Lega”.
“I prossimi mesi saranno complicati per l’Italia, abbiamo sbagliato tutte le mosse con l’Europa, siamo governati da incompetenti, tuttavia siamo l’Italia e questo è un Paese che ha tutte le evoluzioni per tornare a crescere, lo dimostrano le nostre aziende che esportano in tutto il mondo , nonostante la politica. Il Paese è molto più forte di tutte le paure dei Salvini e dei Di Maio, loro passaranno, ma l’Italia resta. Oggi tocca a loro ma tornerà presto il nostro momento e sarà possibile camminare su un’altra strada”.
Diverse le persone accorse per seguire l'esponente del Pd, ma da anni anche scrittore. Tra i suoi libri di maggior successo, "Avanti" e "Oltre la rottamazione".
Ieri è stato a Lecco anche l'ex primo ministro e Direttore della Scuola di Affari internazionali Università Sciences Po di Parigi Enrico Letta, anche se alle 17 alle 19.30 e nell'Aula Magna del Politecnico. Una coincidenza molto particolare non passata inosservata, considerati i rapporti tra i due esponenti del Pd e le vicende di qualche anno fa: nel 2013 Renzi aveva letteralmente scalzato Letta.
L'appuntamento, dal titolo "Europa siamo noi", si è tenuto su idea e grazie al Centro di Servizio per il volontariato Monza Lecco Sondrio in accordo con il Comune di Lecco, Cgil, Cisl, Uil, Api e Confcooperative dell'Adda. Interverranno anche il sindaco Virginio Brivio, il Prorettore Manuela Grecchi e il presidente del Csv Filippo Viganò, oltre all'ex ministro alla Cultura Massimo Bray e ad alcuni esperti di Politiche comunitarie e del terzo settore.
Il convegno, che ha trovato spazio nell’Aula Magna del Politecnico di Lecco venerdì 5 aprile a partire dalle 17, nasce dal desiderio di confrontarsi su cosa sia l’Europa oggi per i cittadini, conoscere e approfondire i processi dell’economia e della globalizzazione, dove le economie locali diventano sempre meno importanti e incisive e dove aumentano le disuguaglianze. Istituzioni, associazioni di categoria, sindacati e soggetti del terzo settore sono chiamati quindi a formulare un pensiero collettivo condiviso e articolato a favore della crescita sociale, culturale ed economica dell’Europa.Dopo i saluti istituzionali del Sindaco di Lecco Virginio Brivio, del Presidente del CSV Monza Lecco Sondrio Filippo Viganò e del Prorettore del Politecnico di Milano, Polo territoriale di
Lecco, Manuela Grecchi, si terrà la lectio magistralis di Enrico Letta,direttore della Scuola di Affari Internazionali Università – SciencesPo di Parigi e autore del libro “Ho imparato. In
viaggio con i giovani sognando un’Italia mondiale”, volume dal quale trarrà spunti di riflessione sulle origini e sullo sviluppo dell’Unione Europea. La lectio sarà seguita da una tavola rotonda, moderata da Francesco Cancellato, direttore de Linkiesta: un dibattito e un confronto tra mondo produttivo, mondo del lavoro, dell’associazionismo, della formazione e della cultura, a cui prenderanno parte Corrado Alberto, presidente API Torino e componente della Giunta Confapi con competenza su innovazione tecnologica, infrastrutture e Fondo Sociale Europeo, Vincenzo Costa, membro dell’esecutivo del Forum del Terzo Settore e Paola Gilardoni, segreteria CISL Lombardia per CGIL, CISL e UIL.
Letta ha affermato: "Serve una riflessione non convenzionale sull’Europa per un motivo molto semplice: perché le riflessioni convenzionali non funzionano più. Se non siamo consapevoli che la riflessione convenzionale sull’Europa non riesce più a coinvolgere le persone allora abbiamo un serio problema di rapporti con la realtà. La realtà dice che il nostro Paese, oggi, con l’Europa vive un momento di grandissima difficoltà. L’Italia oggi vive un problema serissimo di appartenenza all’Europa".
In merito alla Brexit, ardente questione della Gran Bretagna (paese che ha votato nel 2016 per l'uscita dall'Unione), "la strada che sta percorrendo la Gran Bretagna che ha deciso di passare dalle parole ai fatti. Una situazione che ha messo in seria difficoltà la situazione economica e sociale. Ho cercato di spiegare perché una Brexit italiana sarebbe una follia. Questo lavoro è partito da un regalo che ho ricevuto e quando l’ho sfogliato mi son detto che quella era la chiave". E' una copia della "Domenica del Corriere" risalente all'agosto 1966: "Il numero nel quale Indro Montanelli aveva lanciato la provocazione ‘si stava meglio quando si stava peggio’. A ispirarmi è stata una vignetta che racconta il villaggio globale del mondo in quel periodo. Un villaggio diviso nei cinque continenti con 100 personaggi che lo abitano".
“Partendo da qui ho voluto provare a vedere cosa sarà questa stessa fotografia quando immagino che quelli della mia generazione lasceranno questa terra e ho pensato alla data del 2050. Ho preso i dati di come sarà la demografia del mondo in questa data e ho riprodotto una nuova immagine di quel villaggio globale” ha proseguito, rimarcando i dati presenti su quella copertina sui tanti asiatici in Europa (55 su 100).
“Quello che non si vede è che nella prima immagine (1966) cento personaggi rappresentano 3 miliardi di persone, mentre nel 2050 quei cento personaggi ne rappresentano 10 miliardi; qui si capisce perché la questione ambientale e del cambiamento climatico diventa la più importante di tutte. Il cambiamento che si vede, invece, è lo scambio tra Europei e Africani: noi eravamo il 21% nel 1966 e saremo il 6% del Mondo nel 2050, mentre gli africani diventeranno il 21%. Tutti gli altri, in percentuale, resteranno uguali”.
In effetti, il tema dell'incontro e del libro poneva al centro dell'attenzione le bufale di internet e l'Europa.
Non sono mancati, tra i vari interventi, riflessioni sull'attualità e sui cambiamenti all'interno della società e dell'Europa stessa.
articolo del 3-6.04.2019