Coldiretti, cento persone all'evento di Mantello
MANTELLO. Si è tenuto lo scorso giovedì 2 maggio dalle 10 l’incontro organizzato da Coldiretti presso la Fiorida di Mantello, in via Lungo Adda.
Al centro il ruolo degli agricoltori come custodi del territorio e della biodiversità, ma anche come promotori di progetti educativi e di utilità sociale, per la salvaguardia e la valorizzazione delle terre alte.
Presenti all’incontro numerosi esperti e soggetti, come Don Andrea Del Giorgio, consigliere ecclesiastico della Coldiretti Sondrio (che ha dato il via con un momento di preghiera in apertura), Fabio Molinari, Dirigente reggente dell’Ufficio scolastico Territoriale di Sondrio, Alan Vaninetti, presidente del Bim, Giorgio Barbuto, presidente del Tribunale di Sondrio, Silvia Marchesi, Presidente della Coldiretti di Sondrio, Valentina Donagrandi, del movimento giovanile, Lucia Giacomelli, rappresentante del delegato femminile. Come si può evincere già dall'avvio con la preghiera, l'incontro si è incentrato in parte sulla preghiera e sul rapporto tra Coldiretti e la dottrina della Chiesa, in parte sull'importanza del mantenimento dell'impresa agricola tra i giovani, tra difficoltà economiche e "fisiche" ma anche entusiasmo e appagamento.
Silvia Marchesini ha affermato: “Sono sentimenti contrastanti quelli che legano il nostro rapporto con la terra, di gratitudine, quando il raccolto è abbondante. Opposti quando invece gli eventi atmosferici rovinano tutto il nostro lavoro. Ognuno di noi ha una storia diversa, un modo personale di condurre la propria azienda. Ma la cosa che ci accomuna tutti è il rapporto con la terra. La terra diventa madre non tanto per la capacità di generare frutti, ma per essere l’unico elemento sotto cui tutti ci sentiamo compagni, colleghi e fratelli. E’ l’unico elemento senza il quale l’agricoltura non esisterebbe”.
A seguire gli altri interventi, come quello di Fabio Molinari: “E’ un compito enorme e gravoso quello di noi agricoltori”. Da ricordare, inoltre, le parole di Giancarlo Bongiovanni, imprenditore agricolo che si è creato un vero e proprio motto: "Custodire e coltivare il territorio nel modo più corretot possibile".
Presenti anche due ospiti d’onore: suor Anna Gennai, che collabora con Coldiretti attraverso la Piccola Opera di Traona (da 11 anni), e suor Vera D’Agostino, che nel 1980 ha fondato la comunità delle Figlie dell’Amore di Gesù e Maria operante a Chieti (in Abruzzo). Una comunità che si occupa anche di agricoltura: “Essere uniti per crescere tutti insieme senza sopraffare nessuno e rispettando la terra. La lotta tra il bene e il male che contraddistingue la storia umana si riflette anche nel nostro campo. Dove c’è chi vuole salvare la terra e chi la minaccia in tantissimi modi. Non bisogna avere paura di denunciare se ci accorgiamo che qualcuno attenta alla sua salvaguardia”.
La Comunità delle Figlie dell’Amore di Gesù e Maria
La Comunità delle Figlie dell’Amore di Gesù e Maria è stata fondata l’ 11 febbraio 1980, da suor Vera D’Agostino, con l’aiuto di sr. Annamaria D’Adamo, sr. Agnese Cunti e sr. Maria Martelli, e la Benedizione di Sua Ecc. Mons. Fagiolo, all’epoca Arcivescovo di Chieti.
Nel corso dello stesso anno, la Comunità è stata canonicamente eretta in Pia Unione, sotto il titolo di “Figlie dell’Amore di Gesù e Maria”. La prima sede della Comunità è stata una piccola casa messa a disposizione dalla Divina Provvidenza, in via dei Frentani 403, grazie all’interessamento di Mons. Eugenio Muffo, padre spirituale di suor Vera e primo ed insigne benefattore della Comunità nascente. Il numero dei membri della Comunità è aumentato notevolmente in breve tempo, per cui la sede di via dei Frentani è diventata presto insufficiente.
La Pia Unione si è trasferita, quindi, nel 1984 in una sede di prefabbricati, messi a disposizione della Provvidenza, in via Aterno 309, in attesa del completamento dell’edificio in cui si è spostata l’anno seguente.
Questa è tuttora le sede principale della Comunità; in essa risiedono attualmente 50 suore. Nel 2013 la Comunità ha ottenuto il riconoscimento di Congregazione religiosa da Sua Ecc. Mons. Bruno Forte, Arcivescovo di Chieti-Vasto.
articolo del 5.05.2019, ore 22:50
Al centro il ruolo degli agricoltori come custodi del territorio e della biodiversità, ma anche come promotori di progetti educativi e di utilità sociale, per la salvaguardia e la valorizzazione delle terre alte.
Presenti all’incontro numerosi esperti e soggetti, come Don Andrea Del Giorgio, consigliere ecclesiastico della Coldiretti Sondrio (che ha dato il via con un momento di preghiera in apertura), Fabio Molinari, Dirigente reggente dell’Ufficio scolastico Territoriale di Sondrio, Alan Vaninetti, presidente del Bim, Giorgio Barbuto, presidente del Tribunale di Sondrio, Silvia Marchesi, Presidente della Coldiretti di Sondrio, Valentina Donagrandi, del movimento giovanile, Lucia Giacomelli, rappresentante del delegato femminile. Come si può evincere già dall'avvio con la preghiera, l'incontro si è incentrato in parte sulla preghiera e sul rapporto tra Coldiretti e la dottrina della Chiesa, in parte sull'importanza del mantenimento dell'impresa agricola tra i giovani, tra difficoltà economiche e "fisiche" ma anche entusiasmo e appagamento.
Silvia Marchesini ha affermato: “Sono sentimenti contrastanti quelli che legano il nostro rapporto con la terra, di gratitudine, quando il raccolto è abbondante. Opposti quando invece gli eventi atmosferici rovinano tutto il nostro lavoro. Ognuno di noi ha una storia diversa, un modo personale di condurre la propria azienda. Ma la cosa che ci accomuna tutti è il rapporto con la terra. La terra diventa madre non tanto per la capacità di generare frutti, ma per essere l’unico elemento sotto cui tutti ci sentiamo compagni, colleghi e fratelli. E’ l’unico elemento senza il quale l’agricoltura non esisterebbe”.
A seguire gli altri interventi, come quello di Fabio Molinari: “E’ un compito enorme e gravoso quello di noi agricoltori”. Da ricordare, inoltre, le parole di Giancarlo Bongiovanni, imprenditore agricolo che si è creato un vero e proprio motto: "Custodire e coltivare il territorio nel modo più corretot possibile".
Presenti anche due ospiti d’onore: suor Anna Gennai, che collabora con Coldiretti attraverso la Piccola Opera di Traona (da 11 anni), e suor Vera D’Agostino, che nel 1980 ha fondato la comunità delle Figlie dell’Amore di Gesù e Maria operante a Chieti (in Abruzzo). Una comunità che si occupa anche di agricoltura: “Essere uniti per crescere tutti insieme senza sopraffare nessuno e rispettando la terra. La lotta tra il bene e il male che contraddistingue la storia umana si riflette anche nel nostro campo. Dove c’è chi vuole salvare la terra e chi la minaccia in tantissimi modi. Non bisogna avere paura di denunciare se ci accorgiamo che qualcuno attenta alla sua salvaguardia”.
La Comunità delle Figlie dell’Amore di Gesù e Maria
La Comunità delle Figlie dell’Amore di Gesù e Maria è stata fondata l’ 11 febbraio 1980, da suor Vera D’Agostino, con l’aiuto di sr. Annamaria D’Adamo, sr. Agnese Cunti e sr. Maria Martelli, e la Benedizione di Sua Ecc. Mons. Fagiolo, all’epoca Arcivescovo di Chieti.
Nel corso dello stesso anno, la Comunità è stata canonicamente eretta in Pia Unione, sotto il titolo di “Figlie dell’Amore di Gesù e Maria”. La prima sede della Comunità è stata una piccola casa messa a disposizione dalla Divina Provvidenza, in via dei Frentani 403, grazie all’interessamento di Mons. Eugenio Muffo, padre spirituale di suor Vera e primo ed insigne benefattore della Comunità nascente. Il numero dei membri della Comunità è aumentato notevolmente in breve tempo, per cui la sede di via dei Frentani è diventata presto insufficiente.
La Pia Unione si è trasferita, quindi, nel 1984 in una sede di prefabbricati, messi a disposizione della Provvidenza, in via Aterno 309, in attesa del completamento dell’edificio in cui si è spostata l’anno seguente.
Questa è tuttora le sede principale della Comunità; in essa risiedono attualmente 50 suore. Nel 2013 la Comunità ha ottenuto il riconoscimento di Congregazione religiosa da Sua Ecc. Mons. Bruno Forte, Arcivescovo di Chieti-Vasto.
articolo del 5.05.2019, ore 22:50