La Polizia di Stato compie 167 anni, tutti i festeggiamenti
Nella giornata di oggi si sono svolte in tutta Italia le celebrazioni per la Festa della Polizia di Stato, che quest’anno compie ben 167 anni (fu fondata nel 1852).
A Lecco, presenti alla cerimonia di commemorazione il questore Filippo Guglielmino, il neo-prefetto di Lecco, Michele Formiglio, e don Andrea Lotterio, cappellano della Polizia intervenuto nel momento di festa. Una festa, va sottolineato, sobria e contenuta, in cui è stato dato grande spazio al ricordo dei caduti (per l’occasione, è stata deposta una corona di fiori a loro dedicata).
La giornata di celebrazioni è terminata con l’intervento delle principali autorità e la premiazione dei migliori agenti, dalle 17 presso il Palazzo delle Paure.
I dati, in linea con la media nazionale, sono per certi versi incoraggianti: i furti denunciati nel 2018 in provincia di Lecco sono stati 4.869, contro i 5.164 del 2017.
Più negativi i numeri riguardanti le rapine (73 nel 2018, 64 nel 2017), le truffe informatiche (893 nel 2018, 845 nel 2017), le estorsioni (passate dalle 39 del 2017 alle 62 del 2018) e i danneggiamenti (da 1615 a 1726).
Cinque le ipotesi di reato per omicidi stradali, a cui si aggiunge il matricidio avvenuto a Robbiate lo scorso 25 dicembre.
Per quanto riguarda la Polizia Giudiziaria, sono state denunciate in stato di arresto 88 persone (68 dalla Polizia di Stato, 7 dalla Polstrada e 13 dalla Polizia Ferroviaria), denunciate in stato di libertà 856 (509 dalla Polizia di Stato, 287 dalla Stradale e 69 dalla Polfer). 20mila persone controllate, 9.447 automobili. Come è stato spiegato, il controllo è avvenuto grazie anche ai sistemi di videosorveglianza Tvcc.
I dati sugli incidenti, purtroppo, sono maggiori rispetto a quelli del 2017: due in più, per un totale di 11, hanno avuto esito mortale (16 persone decedute in tutto). 214 i sinistri con feriti.
Per quanto concerne la Polfer, 946 le pattuglie in stazione e più di 1100 quelle a bordo treno nel 2018 (per un totale di 2201 treni scortati, 2823 persone identificate di cui 261 minori, 1845 stranieri e 5 irregolari sul territorio nazionale, 13 arresti, 69 denunce).
Dalla Digos sono stati sviluppati ed approfonditi tutti gli spunti investigativi inerenti le indagini in corso sia sul fenomeno dell’integralismo politico di matrice islamica, sia sull’azione di gruppi che si ispirano alle istanze dell’estremismo politico di destra e dell’insurrezionalismo di matrice anarchica, sia ancora agli illeciti commessi a danno della Pubblica Amministrazione da pubblici dipendenti o da privati cittadini, come pure sul fronte dei reati contro lo Stato. Oltre 120 eventi pubblici registrati con Ordinanza del Questore sul territorio al netto sia di quelli sportivi.
Durante l’anno 2018 il personale della Polizia di Stato della Questura di Lecco ha portato avanti il progetto di “educazione alla legalità” che ha visto la promozione di numerosi incontri con gli studenti di ogni ordine e grado di tutta la provincia e di visite guidate in Questura volte a far conoscere ai bambini le innumerevoli attività della Polizia di Stato, in particolare della Sala Operativa, le Sezione Volanti e la Polizia Scientifica. In particolare l’attenzione si è concentrato su fenomeni del bullismo, cyberbullismo, sicurezza stradale, dipendenze da sostanze stupefacenti e libertà democratiche. Sono stati effettuati in totale 54 incontri all’interno degli Istituti Scolastici della Provincia di Lecco che hanno interessato gli alunni delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado (si stima abbiano assistito un totale di oltre 5.000 giovani) oltre che i genitori con alcuni incontri serali sull’uso consapevole dei social. Inoltre, per il secondo anno consecutivo, si è svolto anche quest’anno un concorso-progetto al fine di promuovere la diffusione della cultura della legalità tra i più piccoli dal titolo “PretenDiamo Legalità, a scuola con il Commissario Mascherpa”, promosso direttamente dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza.
Il 2018 è stato caratterizzato dall’emergenza profughi provenienti dal nord Africa, per lo più di nazionalità della Costa d’Avorio, Senegal, Etiopia, Siria, Nigeria, Mali, Pakistan e Gambia, che sono stati collocati in più strutture di accoglienza presenti in Provincia. Da inizio emergenza sono giunti in Provincia 3395 profughi (nel 2018 ne sono arrivati 184), di cui 918 sono attualmente presenti nelle strutture e 908 hanno formalizzato istanza di protezione. Sono stati deferiti alla Autorità Giudiziaria 68 stranieri che, a vario titolo, hanno violato le norme sull’immigrazione.
Le premiazioni a Lecco
PROMOZIONE PER MERITO STRAORDINARIO
concessa all’Agente Scelto della Polizia di Stato Sebastiano Pettinatoalla qualifica di Assistente della Polizia Di Stato con la seguente motivazione:
“Evidenziando eccezionali capacità professionali e sprezzo del pericolo svolgeva una articolata indagine di polizia giudiziaria che culminava nella esecuzione di due ordinanze di custodia cautelare a carico di 29 soggetti, ritenuti responsabili di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. Durante l’attività esecutiva uno dei ricercati, alla guida di un autovettura, con manovra repentina, investiva l’operatore, proiettandolo contro un muro e trascinandolo per alcuni metri. Veniva successivamente elitrasportato in ospedale e sottoposto a vari interventi chirurgici a seguito dei quali intraprendeva un graduale percorso riabilitativo. Chiaro esempio di attaccamento al dovere e sprezzo del pericolo.
Lecco, 30 settembre 2016
ENCOMIO SOLENNE
concesso al Sovrintendente della Polizia di Stato Emilio De Gregorio con la seguente motivazione:
“Evidenziando elevate capacità professionali, acume investigativo e non comune determinazione operativa espletava una complessa operazione di polizia giudiziaria che si concludeva con l’esecuzione di due ordinanze di custodia cautelare in carcere a carico di 29 soggetti, resisi responsabili di detenzione e cessione di sostanza stupefacente.
Lecco, 2 ottobre 2016
ENCOMIO
concesso al Vice Ispettore della Polizia di Stato Andrea Rados, al Sovrintendente Capo Coordinatore della Polizia di Stato Vincenzo Mazzilli e all’Assistente Capo della Polizia di Stato Alessandro Stabilecon la seguente motivazione:
“Evidenziando capacità professionali ed acume investigativo espletavano una operazione di polizia giudiziaria che si concludeva con l’esecuzione di due ordinanze di custodia cautelare in carcere a carico di 29 soggetti, resisi responsabili di detenzione e cessione di sostanza stupefacente.
Lecco, 2 ottobre 2016
LODE
Concessa al Vice Ispettore della Polizia di Stato Cristian Fumagalli e al Sovrintendente Capo della Polizia di Stato Gianluca Biancone con la seguente motivazione:
“Evidenziando capacità professionali ed operative, partecipavano ad una laboriosa indagine di polizia giudiziaria che si concludeva con l’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di tre individui dediti, in concorso tra loro, al furto di cassoni scarrabili contenenti scarti di lavorazione di metalli, ai danni di numerose aziende.
Lecco, 1° giugno 2016
LODE
Concessa al Sostituto Commissario della Polizia di Stato Vincenzo Paquale con la seguente motivazione:
“Evidenziando capacità professionali ed operative, coordinava un’articolata indagine di polizia giudiziaria, che si concludeva con l’esecuzione di cinque ordinanze di custodia cautelare emesse nei confronti dei componenti un sodalizio criminale, dedito al furto di biciclette di alta gamma ai danni di negozi specializzati.
Lecco, 20 aprile 2016
LODE
Concessa al Vice Ispettore della Polizia di Stato Andrea Rados, al Sovrintendente Capo della Polizia di Stato Aldo Lavelli al Sovrintendente della Polizia di Stato Ivano Milillo, all’Assistente Capo Coordinatore della Polizia di Stato Mario Scarmato e all’Assistente della Polizia di Stato Antonio Carella con la seguente motivazione:
“Evidenziando capacità professionali ed operative, collaboravano ad un’articolata indagine di polizia giudiziaria, che si concludeva con l’esecuzione di cinque ordinanze di custodia cautelare emesse nei confronti dei componenti un sodalizio criminale, dedito al furto di biciclette di alta gamma ai danni di negozi specializzati.
Lecco, 20 aprile 2016
Anche a Sondrio si è svolta la Cerimonia per la Festa della Polizia di Stato, presso la Sala Succetti di Confartigianato. Presenti agenti da tutta la Valtellina e dalla Valchiavenna, così come il neo-prefetto di Sondrio Paola Spena e il Questore Giuseppe Angelo Del Re.
Nove i premiati, distintisi negli ultimi anni per motivi diversi.
Ispettore superiore S.U.P.S. - Luca Zenoni
Assistente capo - Christian Lorenzini
"Espletavano un'attività di polizia giudiziaria che consentiva di indagare due soggetti ritenuti responsabili di truffa. Davano prova nella circostanza di determinazione operativa e capacità professionali" - Sondrio, 30 giugno 2016
Sovrantindente capo - Giovanni Maiorano
Assistente capo - Vitoluca D'Archi
Agente scelto - Lorenzo Blancato
"Per l'impegno profuso nel portare a termine un'attivita d'indagine che consentiva di segnalare all'Autorità giudiziaria due giovani, resosi responsabili di danneggiamento aggravato in concorso" - Sondrio, 2 luglio 2016
Sovrantindente capo - Giovanni Maiorano
Assistente capo - Michele Clemente
"Si distinguevano in un'operazione di polizia giudiziaria che consentiva di assicurare alla Giustizia un soggetto resosi responsabile di rapina aggravata. Davano prova, nella circostanza, di capacità professionali" - Sondrio, 22 giugno 2016
Assistente capo - Massimiliano Dario
"Con professionalità e determinazione operativa si distingueva in un'attività di polizia giudiziaria che consentiva di assicurare alla Giustizia un soggetto resosi responsabile di lesioni aggravate" - Sondrio, 25 giugno 2016.
Il neo-Questore Angelo Giuseppe Re ha affermato: "Sono 167 anni di storia della Polizia di Stato, ma nonostante questo è riuscita nel corso degli anni a modificarsi e aggiornarsi stando al passo con le esigenze dei tempi. Questa è la festa di tutti gli uomini e le donne che lavorano in divisa per questo Stato. Ringrazio davvero tutti loro, qualsiasi ruolo ricoprano. Nel bilancio dell'anno, grazie alla collaborazione con le altre forze dell'ordine, si registra una sostanziale diminuzione dei reati. Abbiamo invece notato un incremento dei reati informatici. Noi continueremo a combattere anche questi reati, ma i cittadini e le aziende devono dotarsi di strumenti per tutelare i loro sistemi informatici".
Nel territorio Provinciale, infatti, non si registra la presenza di organizzazioni criminali strutturate, né di situazioni di grave degrado ambientale, tipiche di altre realtà urbane del panorama nazionale, tanto che nelle statistiche socio - economiche elaborate dagli istituti specializzati, il Capoluogo valtellinese occupa da tempo posizioni di vertice quanto a coefficienti di vivibilità, sicurezza e tenore di vita. L'analisi dei dati disponibili evidenzia nell'anno trascorso (delitti nr.3980) un andamento dell'indice di delittuosità per il territorio Provinciale sostanzialmente invariato rispetto all'anno precedente (delitti nr. 4416), con una lieve diminuzione pari al -9.87%.
Nella categoria dei reati contro la persona emerge una diminuzione di circa il 20,16% del numero dei reati di percosse e delle violenze sessuali. In calo (-15.69%) il dato complessivo riguardante i furti (1209, a fronte dei 1434 denunciati nel 2017). Tale diminuzione si registra prevalentemente nei furti in abitazione, mentre sono in lieve aumento quelli in danno di esercizi commerciali, sostanzialmente invariati i dati delle altre tipologie criminose. Sempre in ordine ai reati contro il patrimonio, sono in netto calo i reati di ricettazione (- 46%), in lieve aumento i reati di estorsioni (18.18%), invariato il dato riguardante le rapine (due episodi verificati sia nel 2017 e nel 2018). Riguardo agli episodi qualificati come estorsivi, occorre sottolineare che non si tratta di episodi riferibili a racket o contesti di criminalità organizzata; nella maggior parte dei casi riguardano richieste illecite rivolte a seguito di contatti a sfondo sessuale avvenuti in rete, o episodi isolati di scarsa valenza criminale.
I dati registrano un lieve incremento delle truffe on line (del 11.51 % rispetto al 2017), dovuta alla enorme diffusione di questa nuova modalità di effettuare gli acquisti, risultando la Provincia di Sondrio tra le prime in Italia. Infatti nel 2018 i delitti di questa categoria sono stati 620, con 102 le persone denunciate in stato di libertà, mentre nel 2017 sono stati 556 con 112 persone denunciate. Non emergono variazioni significative in ordine ai delitti concernenti gli stupefacenti. 4 Maggiormente positivi sono i dati relativi ai delitti commessi e denunciati nel comune di Sondrio dove l'indice complessivo di delittuosità è in lieve diminuzione. Particolarmente favorevole il quadro inerente i furti le cui voci sono quasi tutte in diminuzione, con un confortante calo del 36.72% per quanto riguarda i furti in abitazione, un lieve aumento si registra nei furti in esercizio commerciali pari al 4.40%. La gran parte dei reati commessi in tutta la Provincia, interessa il territorio di nove comuni, tra i quali, oltre a quelli che superano i 5000 abitanti (Sondrio, Morbegno, Tirano, Chiavenna, Livigno e Cosio Valtellino), figurano Bormio, Teglio e Delebio.
La popolazione complessiva di questi nove comuni, pari a 69.314 abitanti, rappresenta il 38,14% del totale (181.712). La maggior parte dei delitti si è verificato nelle aree della bassa e media valle, più esposte alle azioni criminali di soggetti provenienti da altre province della Lombardia. L'esame dei dati evidenzia che in Provincia i giorni della settimana in cui vengono commessi più furti sono: il lunedì, il mercoledì, il venerdì e il sabato, nelle fasce orarie diurna (07/13), pomeridiana (13/19) e serale (19/24).
La differenza tra i diversi giorni della settimana è meno marcata nel Capoluogo, mentre si registra una maggiore incidenza dei reati predatori nella fascia oraria antimeridiana e pomeridiana. In riferimento agli esiti dell'attività svolta da tutti gli uffici della Polizia di Stato in Provincia, si osserva che nel 2018 sono stati accertati e denunciati all' A. G. nr. 541 delitti e sono stati individuati 217 autori (193 denunciati in stato di libertà e 24 in stato di arresto). L'anno scorso erano stati accertati e denunciati all'A.G. nr. 564 delitti ed erano stati individuati 189 autori (163 denunciati in stato di libertà e 26 in stato di arresto).
cio dell'anno, grazie alla collaborazione con le altre forze dell'ordine, si registra una sostanziale diminuzione dei reati. Abbiamo invece notato un incremento nei reati informatici. Noi continueremo a combattere anche questi reati, ma i cittadini e le aziende devono dotarsi di strumenti per tutelare i loro sistemi informatici".
Infine, la festa di Como, che ha avuto luogo presso il Teatro Sociale.
Un’occasione per mostrare i dati del 2018, piuttosto incoraggianti, con il Questore di Como Giuseppe De Angelis: nel primo trimestre dello scorso anno i reati sono diminuiti del 22%, passando dai 4.193 del gennaio-marzo 2018 ai 3.425 dei tre mesi del 2019. Come sottolinea il “Corriere di Como”, sono scesi anche i furti nelle abitazioni, passando da 867 a 535 (diminuzione del 38%). Nel 2019, infine, i reati sono diminuiti lievemente (-0,43%), passando da 16.645 a 16.573.
Nonostante i dati in calo, secondo il Questore, «molti cittadini hanno la percezione, magari in base a pregiudizi o a una scarsa informazione critica, di vivere in un contesto sociale aggressivo e insicuro. Un gap, quello tra realtà e percezione, determinato però non solo dalle legittime preoccupazioni delle persone, ma anche dall’illusione di un’utopistica sicurezza assoluta».
Il messaggio del Capo della Polizia Gabrielli
“Autorità religiose, civili, militari, ospiti, cari colleghi, quest’anno le celebrazioni del 167^ anniversario della fondazione della Polizia di Stato si caricano di significati ancor più pregnanti, per la concomitanza di un’ulteriore ricorrenza: il centenario dell’aquila dorata dalle ali spiegate, l’unico emblema ad aver accompagnato, senza soluzione di continuità, i segni distintivi della Polizia di Stato, nei suoi molteplici cambiamenti. Sono lieto che tale anniversario cada proprio quest’anno nel quale indosseremo per la prima volta i nuovi distintivi di qualifica, che rimarcano il nostro orgoglio di appartenenza ad un’Amministrazione civile, come disegnata dalla legge 121 del 1981, pubblicata appunto il 10 aprile. Consentitemi di richiamare, con particolare orgoglio, un altro anniversario. Ricorrono quest’anno i 60 anni dell’istituzione del Corpo di Polizia Femminile che segnano l’ingresso delle donne in Polizia. Una presenza che via via negli anni si è fatta sempre più qualificata, tanto che oggi le donne che ricoprono ruoli dirigenziali sono oltre il 35 percento, a fronte di una presenza femminile del 15 percento. Grazie alla professionalità ed alla passione con cui le nostre donne e, più in generale, tutti gli appartenenti alla Polizia di Stato concorrono alla sicurezza del nostro Paese, siamo ai vertici delle Istituzioni nella fiducia degli italiani, secondo il recente rapporto Eurispes. Questo prezioso patrimonio di credibilità non può e non deve rappresentare una posizione di rendita. Per questo dobbiamo sempre esser più preparati per rispondere adeguatamente alle istanze di sicurezza che pervengono dalla nostra comunità, nella consapevolezza che ogni qual volta non saremo in grado di onorare quell’aspettativa, tradiremo i valori sui quali abbiamo giurato e negheremo la nostra stessa ragione di essere. È all’insegna di questa consapevolezza che nella veste di Autorità di Pubblica Sicurezza abbiamo consentito il regolare svolgimento delle oltre 11 mila pubbliche manifestazioni svoltesi nel 2018, garantendo un equo contemperamento tra le talora contrapposte esigenze in campo. Abbiamo, inoltre, contribuito ad elevare gli standard di sicurezza nel nostro Paese, come attestato dalla riduzione degli indici di criminalità che hanno registrato una flessione del 4% nel 2018 ed una previsione in linea per i primi mesi del 2019. Per lo straordinario impegno profuso nella lotta al terrorismo, interno ed internazionale, la bandiera della Polizia di Stato quest’anno si fregerà della medaglia d’oro assegnata alla Direzione centrale della polizia di prevenzione, erede gloriosa delle strutture che contribuirono all’intero Paese di uscire, vittorioso, dai cd anni di piombo. Questi traguardi sono stati raggiunti anche lavorando a modelli di sicurezza integrata e partecipata, con protocolli di legalità che coinvolgono le molteplici rappresentanze delle realtà locali nella consapevolezza che oggi la sicurezza debba essere un “valore condiviso”. Negli ultimi tre anni ci siamo, inoltre, dedicati a rendere più efficiente la nostra Amministrazione, avviando un generale processo di riforma che ha toccato tutte le sue strutture centrali e territoriali, aiutati in questo dai contributi critici delle Organizzazioni sindacali che ci affiancano in questo non facile percorso. Etica e disciplina sono il mantra di questa fatica silenziosa, che ad oggi ci ha portati all’elaborazione di un nuovo modello organizzativo per le Questure ed i Commissariati, combinato ad un innovativo piano di redistribuzione degli organici, capace di rispondere alle mutate esigenze di sicurezza delle comunità. Per finire, un ultimo anniversario: i 10 anni dal terremoto dell’Abruzzo. Pur doloroso, ci consente di ringraziare le donne e gli uomini della Polizia di Stato che hanno visto e vedono il nostro Paese impegnato troppo spesso sul fronte delle emergenze. Non a caso, unica tra i corpi armati dello Stato, la nostra Istituzione ha nel proprio simbolo araldico le insegne del soccorso pubblico. Oggi, dunque, festeggiamo queste straordinarie donne e uomini della Polizia di Stato, nel perenne ricordo di coloro che hanno sacrificato la loro vita per la sicurezza del nostro Paese ma anche di coloro che, malati di vivere, hanno inteso togliersela”.
Il comunicato del Ministro dell'Interno Matteo Salvini
"E' un grande privilegio parlare alla grande famiglia della Polizia di Stato in occasione della celebrazione del 167° anniversario della Vostra fondazione. Ogni giorno, grazie al buon Dio, ho l’onore di lavorare al vostro fianco. Orgoglioso di voi, che siete apprezzati dalla stragrande maggioranza degli italiani ma comunque bersaglio - in piazza e sui giornali - di volgari attacchi e accuse infamanti da parte di minoranze violente e incivili. Anche per questo sono fiero di indossare i vostri simboli. Con soddisfazione desidero rinnovare i sentimenti di più sincera ammirazione e gratitudine nei confronti delle donne e degli uomini che ogni giorno, con instancabile impegno e dedizione, operano per la sicurezza del Paese e dei cittadini. Sono onorato, da ministro dell’Interno, di poter confermare la volontà del governo di assumere migliaia di nuovi poliziotti. Per ora abbiamo stanziato circa 2,5 miliardi di euro: oltre alle assunzioni, ci sono nuovi strumenti operativi e nuove uniformi. Un’azione concreta e che, più di mille parole, dimostra la volontà di valorizzare e rispettare chi indossa una divisa. Credo sia mio dovere, per celebrare degnamente questo anniversario, ricordare quanto questo governo abbia fatto per le Forze dell’Ordine, e quindi per la sicurezza del Paese. Chi governa ha l’imperativo di onorare con i fatti, tutti i giorni, chi lavora per la sicurezza e per far rispettare le leggi. Il clima di crescente fiducia e consenso che circonda l’operato delle forze di polizia nasce dai brillanti risultati ottenuti – fra i quali ricordo la cattura di pericolosi latitanti, finalmente consegnati alla giustizia, e un sempre più efficace controllo delle frontiere – ma, più in generale, dalla consapevolezza del lavoro continuo, paziente, a volte oscuro e silenzioso, che esse svolgono a tutela della collettività. Non solo gesti di eroismo o atti di eccezionale valore, ma soprattutto comportamenti quotidiani, orientati alla tutela delle persone più deboli, all’ascolto, all’attenzione verso i bisogni e le aspettative, i diritti di tutti e soprattutto quello di vivere serenamente le nostre piazze e le nostre vie. In questa prospettiva, il valore della prossimità, inteso come capacità di essere vicini alle persone e come tali percepiti, è stato declinato negli ultimi mesi con nuove iniziative finalizzate a prevenire le illegalità diffuse che destano maggiore allarme sociale e si ripercuotono sulla qualità della convivenza civile. L’azione volta a restituire fiducia e tranquillità alle comunità passa anche attraverso le strategie di contrasto delle organizzazioni criminali che controllano i traffici illeciti e, maggiormente in alcune aree del Paese, attentano alla legalità e trasparenza dell’economia e delle amministrazioni, alimentando le piaghe della corruzione e dell’affarismo. La lotta senza tregua ai patrimoni mafiosi e al riciclaggio dei proventi illeciti, attuata con il ricorso agli strumenti di prevenzione offerti dall’attuale legislazione, mira ad affermare sempre e comunque il “potere della legge” a beneficio di tutto il sistema economico nazionale. Anche la lotta ai trafficanti di essere umani, che prosperano sul fenomeno dell’immigrazione clandestina, ha visto la Polizia di Stato impegnata in importanti operazioni che hanno portato all’arresto di scafisti, basisti, sfruttatori e nuovi schiavisti. I risultati conseguiti, tanto nel contrasto alla criminalità organizzata quanto nella delicata gestione dell’ordine pubblico e nella tutela delle condizioni di vivibilità delle nostre città, rendono onore alla competenza e professionalità delle varie articolazioni della Polizia di Stato ed alle positive interazioni che esse sanno sviluppare con le altre forze dell’ordine nonché con tutte le componenti del nostro sistema di sicurezza, che si conferma uno dei più moderni, efficienti e avanzati a livello internazionale. Le positive sinergie e collaborazioni con apparati d’intelligence nazionali e stranieri, oltre a favorire i già citati successi nella caccia ai latitanti, hanno anche garantito elevati livelli di prevenzione rispetto alle multiformi e diversificate minacce di matrice terroristica che, ormai da decenni, impegnano la Polizia di Stato in un’azione di rilievo a tutela dei valori di libertà e democrazia su cui si fonda l’Italia. Nelle sfide dell’attuale contesto sociale ed economico, caratterizzato da sempre maggiore complessità e innovazione tecnologica, fondamentale rimane il ruolo delle “Specialità” della Polizia di Stato, che nei diversi ambiti di intervento raggiungono i massimi livelli di competenza, modernità e innovazione. Siamo orgogliosi di averle volute sostenere, bloccando i ridimensionamenti immaginati in passato. In questa celebrazione dedicata a tutte le donne e a tutti gli uomini della Polizia di Stato, il mio commosso ricordo e la riconoscenza di tutto il Paese va a coloro che hanno spinto fino all’estremo sacrificio della vita l’adempimento del dovere al servizio delle Istituzioni e a difesa delle persone. Viva la Polizia!".
Il messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella
«Rivolgo, suo tramite, un caro saluto a tutti gli appartenenti alla Polizia di Stato che festeggiano la ricorrenza del 167° anniversario della fondazione del Corpo. A loro esprimo il sentimento di stima e di gratitudine del Paese per l’opera svolta a tutela della legalità, condizione indispensabile di democrazia, sviluppo e serena convivenza.
A sessant’anni dall’istituzione dell’allora Corpo di Polizia femminile, un particolare pensiero desidero indirizzare alle donne che, a pieno titolo e a tutti i livelli, operano nella Polizia di Stato svolgendovi un ruolo fondamentale.
La Polizia di stato ha vissuto negli ultimi anni un processo di modernizzazione che ha riguardato ogni profilo della propria attività, in un’evoluzione aperta al futuro ma al contempo fedele alla sua tradizione.
Il patrimonio di idealità e valori cui si ispira trae alimento dal lavoro quotidiano di uomini e donne impegnati ad accudire un senso di comunità talvolta minacciato o lacerato dalla paura, dai fenomeni di violenza e dalle fragilità sociali. Essi tutelano il bene della sicurezza inteso non solo come prevenzione e repressione di reati, ma anche come intensità e qualità delle relazioni fra le persone.
È una dimensione sociale della sicurezza che, nel contrasto al crimine come nel mantenimento dell’ordine pubblico, trova fondamento nei principi costituzionali e si concretizza nella salvaguardia dei diritti di libertà individuali e collettivi.
L’azione di prevenzione delle minacce terroristiche ed eversive, condotta nella costante collaborazione con gli altri comparti interessati, è garanzia del sereno corso dei rapporti politici, sociali ed economici. Per l’attività di eccezionale valore svolta da uomini e donne delle Digos e della Polizia di Prevenzione dal 1972 ad oggi è stata conferita Medaglia d’oro al merito civile alla Bandiera della Polizia di Stato.
La recente cattura di latitanti, e la loro consegna alla giustizia affinché possano scontare le pene per i crimini commessi, rende onore al paziente lavoro svolto in collaborazione tra apparati dello stato e a livello internazionale.
Di primario rilievo resta anche l’impegno a difesa dei soggetti deboli, più esposti a fenomeni criminali odiosi: lo spaccio di droghe ai minori, la tratta e lo sfruttamento di esseri umani, le truffe ai danni di anziani, il cyberbullismo.
La lotta ai traffici illegali – da cui traggono profitto mafie ed altre organizzazioni criminali – si rafforza con l’opera di disarticolazione dei patrimoni illecitamente accumulati o frutto del reimpiego di proventi delittuosi, rispetto ai quali dispiegano incisiva efficacia gli strumenti del sequestro e della confisca di beni.
Nel commosso ricordo di quanti hanno perduto la vita nell’assolvimento del dovere, rinnovo a tutti gli appartenenti alla Polizia di Stato – ed ai loro familiari che ne sostengono e condividono gli sforzi – i miei sentimenti di gratitudine e augurio».
articolo del 10.04.2019, ore 22:45
A Lecco, presenti alla cerimonia di commemorazione il questore Filippo Guglielmino, il neo-prefetto di Lecco, Michele Formiglio, e don Andrea Lotterio, cappellano della Polizia intervenuto nel momento di festa. Una festa, va sottolineato, sobria e contenuta, in cui è stato dato grande spazio al ricordo dei caduti (per l’occasione, è stata deposta una corona di fiori a loro dedicata).
La giornata di celebrazioni è terminata con l’intervento delle principali autorità e la premiazione dei migliori agenti, dalle 17 presso il Palazzo delle Paure.
I dati, in linea con la media nazionale, sono per certi versi incoraggianti: i furti denunciati nel 2018 in provincia di Lecco sono stati 4.869, contro i 5.164 del 2017.
Più negativi i numeri riguardanti le rapine (73 nel 2018, 64 nel 2017), le truffe informatiche (893 nel 2018, 845 nel 2017), le estorsioni (passate dalle 39 del 2017 alle 62 del 2018) e i danneggiamenti (da 1615 a 1726).
Cinque le ipotesi di reato per omicidi stradali, a cui si aggiunge il matricidio avvenuto a Robbiate lo scorso 25 dicembre.
Per quanto riguarda la Polizia Giudiziaria, sono state denunciate in stato di arresto 88 persone (68 dalla Polizia di Stato, 7 dalla Polstrada e 13 dalla Polizia Ferroviaria), denunciate in stato di libertà 856 (509 dalla Polizia di Stato, 287 dalla Stradale e 69 dalla Polfer). 20mila persone controllate, 9.447 automobili. Come è stato spiegato, il controllo è avvenuto grazie anche ai sistemi di videosorveglianza Tvcc.
I dati sugli incidenti, purtroppo, sono maggiori rispetto a quelli del 2017: due in più, per un totale di 11, hanno avuto esito mortale (16 persone decedute in tutto). 214 i sinistri con feriti.
Per quanto concerne la Polfer, 946 le pattuglie in stazione e più di 1100 quelle a bordo treno nel 2018 (per un totale di 2201 treni scortati, 2823 persone identificate di cui 261 minori, 1845 stranieri e 5 irregolari sul territorio nazionale, 13 arresti, 69 denunce).
Dalla Digos sono stati sviluppati ed approfonditi tutti gli spunti investigativi inerenti le indagini in corso sia sul fenomeno dell’integralismo politico di matrice islamica, sia sull’azione di gruppi che si ispirano alle istanze dell’estremismo politico di destra e dell’insurrezionalismo di matrice anarchica, sia ancora agli illeciti commessi a danno della Pubblica Amministrazione da pubblici dipendenti o da privati cittadini, come pure sul fronte dei reati contro lo Stato. Oltre 120 eventi pubblici registrati con Ordinanza del Questore sul territorio al netto sia di quelli sportivi.
Durante l’anno 2018 il personale della Polizia di Stato della Questura di Lecco ha portato avanti il progetto di “educazione alla legalità” che ha visto la promozione di numerosi incontri con gli studenti di ogni ordine e grado di tutta la provincia e di visite guidate in Questura volte a far conoscere ai bambini le innumerevoli attività della Polizia di Stato, in particolare della Sala Operativa, le Sezione Volanti e la Polizia Scientifica. In particolare l’attenzione si è concentrato su fenomeni del bullismo, cyberbullismo, sicurezza stradale, dipendenze da sostanze stupefacenti e libertà democratiche. Sono stati effettuati in totale 54 incontri all’interno degli Istituti Scolastici della Provincia di Lecco che hanno interessato gli alunni delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado (si stima abbiano assistito un totale di oltre 5.000 giovani) oltre che i genitori con alcuni incontri serali sull’uso consapevole dei social. Inoltre, per il secondo anno consecutivo, si è svolto anche quest’anno un concorso-progetto al fine di promuovere la diffusione della cultura della legalità tra i più piccoli dal titolo “PretenDiamo Legalità, a scuola con il Commissario Mascherpa”, promosso direttamente dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza.
Il 2018 è stato caratterizzato dall’emergenza profughi provenienti dal nord Africa, per lo più di nazionalità della Costa d’Avorio, Senegal, Etiopia, Siria, Nigeria, Mali, Pakistan e Gambia, che sono stati collocati in più strutture di accoglienza presenti in Provincia. Da inizio emergenza sono giunti in Provincia 3395 profughi (nel 2018 ne sono arrivati 184), di cui 918 sono attualmente presenti nelle strutture e 908 hanno formalizzato istanza di protezione. Sono stati deferiti alla Autorità Giudiziaria 68 stranieri che, a vario titolo, hanno violato le norme sull’immigrazione.
Le premiazioni a Lecco
PROMOZIONE PER MERITO STRAORDINARIO
concessa all’Agente Scelto della Polizia di Stato Sebastiano Pettinatoalla qualifica di Assistente della Polizia Di Stato con la seguente motivazione:
“Evidenziando eccezionali capacità professionali e sprezzo del pericolo svolgeva una articolata indagine di polizia giudiziaria che culminava nella esecuzione di due ordinanze di custodia cautelare a carico di 29 soggetti, ritenuti responsabili di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. Durante l’attività esecutiva uno dei ricercati, alla guida di un autovettura, con manovra repentina, investiva l’operatore, proiettandolo contro un muro e trascinandolo per alcuni metri. Veniva successivamente elitrasportato in ospedale e sottoposto a vari interventi chirurgici a seguito dei quali intraprendeva un graduale percorso riabilitativo. Chiaro esempio di attaccamento al dovere e sprezzo del pericolo.
Lecco, 30 settembre 2016
ENCOMIO SOLENNE
concesso al Sovrintendente della Polizia di Stato Emilio De Gregorio con la seguente motivazione:
“Evidenziando elevate capacità professionali, acume investigativo e non comune determinazione operativa espletava una complessa operazione di polizia giudiziaria che si concludeva con l’esecuzione di due ordinanze di custodia cautelare in carcere a carico di 29 soggetti, resisi responsabili di detenzione e cessione di sostanza stupefacente.
Lecco, 2 ottobre 2016
ENCOMIO
concesso al Vice Ispettore della Polizia di Stato Andrea Rados, al Sovrintendente Capo Coordinatore della Polizia di Stato Vincenzo Mazzilli e all’Assistente Capo della Polizia di Stato Alessandro Stabilecon la seguente motivazione:
“Evidenziando capacità professionali ed acume investigativo espletavano una operazione di polizia giudiziaria che si concludeva con l’esecuzione di due ordinanze di custodia cautelare in carcere a carico di 29 soggetti, resisi responsabili di detenzione e cessione di sostanza stupefacente.
Lecco, 2 ottobre 2016
LODE
Concessa al Vice Ispettore della Polizia di Stato Cristian Fumagalli e al Sovrintendente Capo della Polizia di Stato Gianluca Biancone con la seguente motivazione:
“Evidenziando capacità professionali ed operative, partecipavano ad una laboriosa indagine di polizia giudiziaria che si concludeva con l’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di tre individui dediti, in concorso tra loro, al furto di cassoni scarrabili contenenti scarti di lavorazione di metalli, ai danni di numerose aziende.
Lecco, 1° giugno 2016
LODE
Concessa al Sostituto Commissario della Polizia di Stato Vincenzo Paquale con la seguente motivazione:
“Evidenziando capacità professionali ed operative, coordinava un’articolata indagine di polizia giudiziaria, che si concludeva con l’esecuzione di cinque ordinanze di custodia cautelare emesse nei confronti dei componenti un sodalizio criminale, dedito al furto di biciclette di alta gamma ai danni di negozi specializzati.
Lecco, 20 aprile 2016
LODE
Concessa al Vice Ispettore della Polizia di Stato Andrea Rados, al Sovrintendente Capo della Polizia di Stato Aldo Lavelli al Sovrintendente della Polizia di Stato Ivano Milillo, all’Assistente Capo Coordinatore della Polizia di Stato Mario Scarmato e all’Assistente della Polizia di Stato Antonio Carella con la seguente motivazione:
“Evidenziando capacità professionali ed operative, collaboravano ad un’articolata indagine di polizia giudiziaria, che si concludeva con l’esecuzione di cinque ordinanze di custodia cautelare emesse nei confronti dei componenti un sodalizio criminale, dedito al furto di biciclette di alta gamma ai danni di negozi specializzati.
Lecco, 20 aprile 2016
Anche a Sondrio si è svolta la Cerimonia per la Festa della Polizia di Stato, presso la Sala Succetti di Confartigianato. Presenti agenti da tutta la Valtellina e dalla Valchiavenna, così come il neo-prefetto di Sondrio Paola Spena e il Questore Giuseppe Angelo Del Re.
Nove i premiati, distintisi negli ultimi anni per motivi diversi.
Ispettore superiore S.U.P.S. - Luca Zenoni
Assistente capo - Christian Lorenzini
"Espletavano un'attività di polizia giudiziaria che consentiva di indagare due soggetti ritenuti responsabili di truffa. Davano prova nella circostanza di determinazione operativa e capacità professionali" - Sondrio, 30 giugno 2016
Sovrantindente capo - Giovanni Maiorano
Assistente capo - Vitoluca D'Archi
Agente scelto - Lorenzo Blancato
"Per l'impegno profuso nel portare a termine un'attivita d'indagine che consentiva di segnalare all'Autorità giudiziaria due giovani, resosi responsabili di danneggiamento aggravato in concorso" - Sondrio, 2 luglio 2016
Sovrantindente capo - Giovanni Maiorano
Assistente capo - Michele Clemente
"Si distinguevano in un'operazione di polizia giudiziaria che consentiva di assicurare alla Giustizia un soggetto resosi responsabile di rapina aggravata. Davano prova, nella circostanza, di capacità professionali" - Sondrio, 22 giugno 2016
Assistente capo - Massimiliano Dario
"Con professionalità e determinazione operativa si distingueva in un'attività di polizia giudiziaria che consentiva di assicurare alla Giustizia un soggetto resosi responsabile di lesioni aggravate" - Sondrio, 25 giugno 2016.
Il neo-Questore Angelo Giuseppe Re ha affermato: "Sono 167 anni di storia della Polizia di Stato, ma nonostante questo è riuscita nel corso degli anni a modificarsi e aggiornarsi stando al passo con le esigenze dei tempi. Questa è la festa di tutti gli uomini e le donne che lavorano in divisa per questo Stato. Ringrazio davvero tutti loro, qualsiasi ruolo ricoprano. Nel bilancio dell'anno, grazie alla collaborazione con le altre forze dell'ordine, si registra una sostanziale diminuzione dei reati. Abbiamo invece notato un incremento dei reati informatici. Noi continueremo a combattere anche questi reati, ma i cittadini e le aziende devono dotarsi di strumenti per tutelare i loro sistemi informatici".
Nel territorio Provinciale, infatti, non si registra la presenza di organizzazioni criminali strutturate, né di situazioni di grave degrado ambientale, tipiche di altre realtà urbane del panorama nazionale, tanto che nelle statistiche socio - economiche elaborate dagli istituti specializzati, il Capoluogo valtellinese occupa da tempo posizioni di vertice quanto a coefficienti di vivibilità, sicurezza e tenore di vita. L'analisi dei dati disponibili evidenzia nell'anno trascorso (delitti nr.3980) un andamento dell'indice di delittuosità per il territorio Provinciale sostanzialmente invariato rispetto all'anno precedente (delitti nr. 4416), con una lieve diminuzione pari al -9.87%.
Nella categoria dei reati contro la persona emerge una diminuzione di circa il 20,16% del numero dei reati di percosse e delle violenze sessuali. In calo (-15.69%) il dato complessivo riguardante i furti (1209, a fronte dei 1434 denunciati nel 2017). Tale diminuzione si registra prevalentemente nei furti in abitazione, mentre sono in lieve aumento quelli in danno di esercizi commerciali, sostanzialmente invariati i dati delle altre tipologie criminose. Sempre in ordine ai reati contro il patrimonio, sono in netto calo i reati di ricettazione (- 46%), in lieve aumento i reati di estorsioni (18.18%), invariato il dato riguardante le rapine (due episodi verificati sia nel 2017 e nel 2018). Riguardo agli episodi qualificati come estorsivi, occorre sottolineare che non si tratta di episodi riferibili a racket o contesti di criminalità organizzata; nella maggior parte dei casi riguardano richieste illecite rivolte a seguito di contatti a sfondo sessuale avvenuti in rete, o episodi isolati di scarsa valenza criminale.
I dati registrano un lieve incremento delle truffe on line (del 11.51 % rispetto al 2017), dovuta alla enorme diffusione di questa nuova modalità di effettuare gli acquisti, risultando la Provincia di Sondrio tra le prime in Italia. Infatti nel 2018 i delitti di questa categoria sono stati 620, con 102 le persone denunciate in stato di libertà, mentre nel 2017 sono stati 556 con 112 persone denunciate. Non emergono variazioni significative in ordine ai delitti concernenti gli stupefacenti. 4 Maggiormente positivi sono i dati relativi ai delitti commessi e denunciati nel comune di Sondrio dove l'indice complessivo di delittuosità è in lieve diminuzione. Particolarmente favorevole il quadro inerente i furti le cui voci sono quasi tutte in diminuzione, con un confortante calo del 36.72% per quanto riguarda i furti in abitazione, un lieve aumento si registra nei furti in esercizio commerciali pari al 4.40%. La gran parte dei reati commessi in tutta la Provincia, interessa il territorio di nove comuni, tra i quali, oltre a quelli che superano i 5000 abitanti (Sondrio, Morbegno, Tirano, Chiavenna, Livigno e Cosio Valtellino), figurano Bormio, Teglio e Delebio.
La popolazione complessiva di questi nove comuni, pari a 69.314 abitanti, rappresenta il 38,14% del totale (181.712). La maggior parte dei delitti si è verificato nelle aree della bassa e media valle, più esposte alle azioni criminali di soggetti provenienti da altre province della Lombardia. L'esame dei dati evidenzia che in Provincia i giorni della settimana in cui vengono commessi più furti sono: il lunedì, il mercoledì, il venerdì e il sabato, nelle fasce orarie diurna (07/13), pomeridiana (13/19) e serale (19/24).
La differenza tra i diversi giorni della settimana è meno marcata nel Capoluogo, mentre si registra una maggiore incidenza dei reati predatori nella fascia oraria antimeridiana e pomeridiana. In riferimento agli esiti dell'attività svolta da tutti gli uffici della Polizia di Stato in Provincia, si osserva che nel 2018 sono stati accertati e denunciati all' A. G. nr. 541 delitti e sono stati individuati 217 autori (193 denunciati in stato di libertà e 24 in stato di arresto). L'anno scorso erano stati accertati e denunciati all'A.G. nr. 564 delitti ed erano stati individuati 189 autori (163 denunciati in stato di libertà e 26 in stato di arresto).
cio dell'anno, grazie alla collaborazione con le altre forze dell'ordine, si registra una sostanziale diminuzione dei reati. Abbiamo invece notato un incremento nei reati informatici. Noi continueremo a combattere anche questi reati, ma i cittadini e le aziende devono dotarsi di strumenti per tutelare i loro sistemi informatici".
Infine, la festa di Como, che ha avuto luogo presso il Teatro Sociale.
Un’occasione per mostrare i dati del 2018, piuttosto incoraggianti, con il Questore di Como Giuseppe De Angelis: nel primo trimestre dello scorso anno i reati sono diminuiti del 22%, passando dai 4.193 del gennaio-marzo 2018 ai 3.425 dei tre mesi del 2019. Come sottolinea il “Corriere di Como”, sono scesi anche i furti nelle abitazioni, passando da 867 a 535 (diminuzione del 38%). Nel 2019, infine, i reati sono diminuiti lievemente (-0,43%), passando da 16.645 a 16.573.
Nonostante i dati in calo, secondo il Questore, «molti cittadini hanno la percezione, magari in base a pregiudizi o a una scarsa informazione critica, di vivere in un contesto sociale aggressivo e insicuro. Un gap, quello tra realtà e percezione, determinato però non solo dalle legittime preoccupazioni delle persone, ma anche dall’illusione di un’utopistica sicurezza assoluta».
Il messaggio del Capo della Polizia Gabrielli
“Autorità religiose, civili, militari, ospiti, cari colleghi, quest’anno le celebrazioni del 167^ anniversario della fondazione della Polizia di Stato si caricano di significati ancor più pregnanti, per la concomitanza di un’ulteriore ricorrenza: il centenario dell’aquila dorata dalle ali spiegate, l’unico emblema ad aver accompagnato, senza soluzione di continuità, i segni distintivi della Polizia di Stato, nei suoi molteplici cambiamenti. Sono lieto che tale anniversario cada proprio quest’anno nel quale indosseremo per la prima volta i nuovi distintivi di qualifica, che rimarcano il nostro orgoglio di appartenenza ad un’Amministrazione civile, come disegnata dalla legge 121 del 1981, pubblicata appunto il 10 aprile. Consentitemi di richiamare, con particolare orgoglio, un altro anniversario. Ricorrono quest’anno i 60 anni dell’istituzione del Corpo di Polizia Femminile che segnano l’ingresso delle donne in Polizia. Una presenza che via via negli anni si è fatta sempre più qualificata, tanto che oggi le donne che ricoprono ruoli dirigenziali sono oltre il 35 percento, a fronte di una presenza femminile del 15 percento. Grazie alla professionalità ed alla passione con cui le nostre donne e, più in generale, tutti gli appartenenti alla Polizia di Stato concorrono alla sicurezza del nostro Paese, siamo ai vertici delle Istituzioni nella fiducia degli italiani, secondo il recente rapporto Eurispes. Questo prezioso patrimonio di credibilità non può e non deve rappresentare una posizione di rendita. Per questo dobbiamo sempre esser più preparati per rispondere adeguatamente alle istanze di sicurezza che pervengono dalla nostra comunità, nella consapevolezza che ogni qual volta non saremo in grado di onorare quell’aspettativa, tradiremo i valori sui quali abbiamo giurato e negheremo la nostra stessa ragione di essere. È all’insegna di questa consapevolezza che nella veste di Autorità di Pubblica Sicurezza abbiamo consentito il regolare svolgimento delle oltre 11 mila pubbliche manifestazioni svoltesi nel 2018, garantendo un equo contemperamento tra le talora contrapposte esigenze in campo. Abbiamo, inoltre, contribuito ad elevare gli standard di sicurezza nel nostro Paese, come attestato dalla riduzione degli indici di criminalità che hanno registrato una flessione del 4% nel 2018 ed una previsione in linea per i primi mesi del 2019. Per lo straordinario impegno profuso nella lotta al terrorismo, interno ed internazionale, la bandiera della Polizia di Stato quest’anno si fregerà della medaglia d’oro assegnata alla Direzione centrale della polizia di prevenzione, erede gloriosa delle strutture che contribuirono all’intero Paese di uscire, vittorioso, dai cd anni di piombo. Questi traguardi sono stati raggiunti anche lavorando a modelli di sicurezza integrata e partecipata, con protocolli di legalità che coinvolgono le molteplici rappresentanze delle realtà locali nella consapevolezza che oggi la sicurezza debba essere un “valore condiviso”. Negli ultimi tre anni ci siamo, inoltre, dedicati a rendere più efficiente la nostra Amministrazione, avviando un generale processo di riforma che ha toccato tutte le sue strutture centrali e territoriali, aiutati in questo dai contributi critici delle Organizzazioni sindacali che ci affiancano in questo non facile percorso. Etica e disciplina sono il mantra di questa fatica silenziosa, che ad oggi ci ha portati all’elaborazione di un nuovo modello organizzativo per le Questure ed i Commissariati, combinato ad un innovativo piano di redistribuzione degli organici, capace di rispondere alle mutate esigenze di sicurezza delle comunità. Per finire, un ultimo anniversario: i 10 anni dal terremoto dell’Abruzzo. Pur doloroso, ci consente di ringraziare le donne e gli uomini della Polizia di Stato che hanno visto e vedono il nostro Paese impegnato troppo spesso sul fronte delle emergenze. Non a caso, unica tra i corpi armati dello Stato, la nostra Istituzione ha nel proprio simbolo araldico le insegne del soccorso pubblico. Oggi, dunque, festeggiamo queste straordinarie donne e uomini della Polizia di Stato, nel perenne ricordo di coloro che hanno sacrificato la loro vita per la sicurezza del nostro Paese ma anche di coloro che, malati di vivere, hanno inteso togliersela”.
Il comunicato del Ministro dell'Interno Matteo Salvini
"E' un grande privilegio parlare alla grande famiglia della Polizia di Stato in occasione della celebrazione del 167° anniversario della Vostra fondazione. Ogni giorno, grazie al buon Dio, ho l’onore di lavorare al vostro fianco. Orgoglioso di voi, che siete apprezzati dalla stragrande maggioranza degli italiani ma comunque bersaglio - in piazza e sui giornali - di volgari attacchi e accuse infamanti da parte di minoranze violente e incivili. Anche per questo sono fiero di indossare i vostri simboli. Con soddisfazione desidero rinnovare i sentimenti di più sincera ammirazione e gratitudine nei confronti delle donne e degli uomini che ogni giorno, con instancabile impegno e dedizione, operano per la sicurezza del Paese e dei cittadini. Sono onorato, da ministro dell’Interno, di poter confermare la volontà del governo di assumere migliaia di nuovi poliziotti. Per ora abbiamo stanziato circa 2,5 miliardi di euro: oltre alle assunzioni, ci sono nuovi strumenti operativi e nuove uniformi. Un’azione concreta e che, più di mille parole, dimostra la volontà di valorizzare e rispettare chi indossa una divisa. Credo sia mio dovere, per celebrare degnamente questo anniversario, ricordare quanto questo governo abbia fatto per le Forze dell’Ordine, e quindi per la sicurezza del Paese. Chi governa ha l’imperativo di onorare con i fatti, tutti i giorni, chi lavora per la sicurezza e per far rispettare le leggi. Il clima di crescente fiducia e consenso che circonda l’operato delle forze di polizia nasce dai brillanti risultati ottenuti – fra i quali ricordo la cattura di pericolosi latitanti, finalmente consegnati alla giustizia, e un sempre più efficace controllo delle frontiere – ma, più in generale, dalla consapevolezza del lavoro continuo, paziente, a volte oscuro e silenzioso, che esse svolgono a tutela della collettività. Non solo gesti di eroismo o atti di eccezionale valore, ma soprattutto comportamenti quotidiani, orientati alla tutela delle persone più deboli, all’ascolto, all’attenzione verso i bisogni e le aspettative, i diritti di tutti e soprattutto quello di vivere serenamente le nostre piazze e le nostre vie. In questa prospettiva, il valore della prossimità, inteso come capacità di essere vicini alle persone e come tali percepiti, è stato declinato negli ultimi mesi con nuove iniziative finalizzate a prevenire le illegalità diffuse che destano maggiore allarme sociale e si ripercuotono sulla qualità della convivenza civile. L’azione volta a restituire fiducia e tranquillità alle comunità passa anche attraverso le strategie di contrasto delle organizzazioni criminali che controllano i traffici illeciti e, maggiormente in alcune aree del Paese, attentano alla legalità e trasparenza dell’economia e delle amministrazioni, alimentando le piaghe della corruzione e dell’affarismo. La lotta senza tregua ai patrimoni mafiosi e al riciclaggio dei proventi illeciti, attuata con il ricorso agli strumenti di prevenzione offerti dall’attuale legislazione, mira ad affermare sempre e comunque il “potere della legge” a beneficio di tutto il sistema economico nazionale. Anche la lotta ai trafficanti di essere umani, che prosperano sul fenomeno dell’immigrazione clandestina, ha visto la Polizia di Stato impegnata in importanti operazioni che hanno portato all’arresto di scafisti, basisti, sfruttatori e nuovi schiavisti. I risultati conseguiti, tanto nel contrasto alla criminalità organizzata quanto nella delicata gestione dell’ordine pubblico e nella tutela delle condizioni di vivibilità delle nostre città, rendono onore alla competenza e professionalità delle varie articolazioni della Polizia di Stato ed alle positive interazioni che esse sanno sviluppare con le altre forze dell’ordine nonché con tutte le componenti del nostro sistema di sicurezza, che si conferma uno dei più moderni, efficienti e avanzati a livello internazionale. Le positive sinergie e collaborazioni con apparati d’intelligence nazionali e stranieri, oltre a favorire i già citati successi nella caccia ai latitanti, hanno anche garantito elevati livelli di prevenzione rispetto alle multiformi e diversificate minacce di matrice terroristica che, ormai da decenni, impegnano la Polizia di Stato in un’azione di rilievo a tutela dei valori di libertà e democrazia su cui si fonda l’Italia. Nelle sfide dell’attuale contesto sociale ed economico, caratterizzato da sempre maggiore complessità e innovazione tecnologica, fondamentale rimane il ruolo delle “Specialità” della Polizia di Stato, che nei diversi ambiti di intervento raggiungono i massimi livelli di competenza, modernità e innovazione. Siamo orgogliosi di averle volute sostenere, bloccando i ridimensionamenti immaginati in passato. In questa celebrazione dedicata a tutte le donne e a tutti gli uomini della Polizia di Stato, il mio commosso ricordo e la riconoscenza di tutto il Paese va a coloro che hanno spinto fino all’estremo sacrificio della vita l’adempimento del dovere al servizio delle Istituzioni e a difesa delle persone. Viva la Polizia!".
Il messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella
«Rivolgo, suo tramite, un caro saluto a tutti gli appartenenti alla Polizia di Stato che festeggiano la ricorrenza del 167° anniversario della fondazione del Corpo. A loro esprimo il sentimento di stima e di gratitudine del Paese per l’opera svolta a tutela della legalità, condizione indispensabile di democrazia, sviluppo e serena convivenza.
A sessant’anni dall’istituzione dell’allora Corpo di Polizia femminile, un particolare pensiero desidero indirizzare alle donne che, a pieno titolo e a tutti i livelli, operano nella Polizia di Stato svolgendovi un ruolo fondamentale.
La Polizia di stato ha vissuto negli ultimi anni un processo di modernizzazione che ha riguardato ogni profilo della propria attività, in un’evoluzione aperta al futuro ma al contempo fedele alla sua tradizione.
Il patrimonio di idealità e valori cui si ispira trae alimento dal lavoro quotidiano di uomini e donne impegnati ad accudire un senso di comunità talvolta minacciato o lacerato dalla paura, dai fenomeni di violenza e dalle fragilità sociali. Essi tutelano il bene della sicurezza inteso non solo come prevenzione e repressione di reati, ma anche come intensità e qualità delle relazioni fra le persone.
È una dimensione sociale della sicurezza che, nel contrasto al crimine come nel mantenimento dell’ordine pubblico, trova fondamento nei principi costituzionali e si concretizza nella salvaguardia dei diritti di libertà individuali e collettivi.
L’azione di prevenzione delle minacce terroristiche ed eversive, condotta nella costante collaborazione con gli altri comparti interessati, è garanzia del sereno corso dei rapporti politici, sociali ed economici. Per l’attività di eccezionale valore svolta da uomini e donne delle Digos e della Polizia di Prevenzione dal 1972 ad oggi è stata conferita Medaglia d’oro al merito civile alla Bandiera della Polizia di Stato.
La recente cattura di latitanti, e la loro consegna alla giustizia affinché possano scontare le pene per i crimini commessi, rende onore al paziente lavoro svolto in collaborazione tra apparati dello stato e a livello internazionale.
Di primario rilievo resta anche l’impegno a difesa dei soggetti deboli, più esposti a fenomeni criminali odiosi: lo spaccio di droghe ai minori, la tratta e lo sfruttamento di esseri umani, le truffe ai danni di anziani, il cyberbullismo.
La lotta ai traffici illegali – da cui traggono profitto mafie ed altre organizzazioni criminali – si rafforza con l’opera di disarticolazione dei patrimoni illecitamente accumulati o frutto del reimpiego di proventi delittuosi, rispetto ai quali dispiegano incisiva efficacia gli strumenti del sequestro e della confisca di beni.
Nel commosso ricordo di quanti hanno perduto la vita nell’assolvimento del dovere, rinnovo a tutti gli appartenenti alla Polizia di Stato – ed ai loro familiari che ne sostengono e condividono gli sforzi – i miei sentimenti di gratitudine e augurio».
articolo del 10.04.2019, ore 22:45