Piovono multe sulla SS36: da gennaio a settembre 2019 sono 500
Cinquecento multe: è questo il totale delle multe scattate sulla SS36 tra i mesi di gennaio e settembre 2019 (contro le 700 dello scorso anno), come scrive "La Provincia di Lecco".
Tutto era partito dal limite dei 90 chilometri orari (ormai vigente dal 2016), fatto che aveva suscitato molto scalpore e proteste: il polverone era stato sollevato perché, secondo molti, si sarebbe trattato di un nuovo metodo nato esclusivamente per battere cassa. Al di là dello scopo più “cinico”, tuttavia, il grande numero di contravvenzioni ci fa comprendere quanto i veicoli in circolazione sfreccino ancora al di sopra dei 90 chilometri orari consentiti.
Non si rivela sufficiente, dunque, rallentare nei punti in cui si trovano gli autovelox fissi, postazioni ormai ben conosciute ai veterani che percorrono l’arteria tutti i giorni per recarsi al lavoro.
Ad ogni modo, la Polizia Stradale di Lecco, che opera tra il territorio comunale di Civate e la località di Trivio di Fuentes situata nel comune di Gera Lario, ha notato ben 500 trasgressori nel 2018 (poco meno nel 2019) dai controlli “fissi” di Mandello e Colico; il telelaser della Polstrada del capoluogo e della sottosezione di Bellano ha consentito di elevare ulteriori multe in altre posizioni. Per quanto riguarda i mezzi più pesanti e dunque i camion, ci ha pensato il cronotachigrafo.
I dati giungono a pochi giorni della notizia ufficiale secondo cui la Strada Statale 36 del Lago di Como e dello Spluga è la più trafficata arteria del nord Italia: senza dubbio il grande traffico ha contribuito a rilevare l’importante numero di infrazioni.
Nel frattempo, c’è anche chi coglie l’occasione per rilanciare le numerose chiusure notturne (spesso annunciate con poco preavviso, soprattutto nel periodo invernale), con il fine di svolgere interventi infrastrutturali che spesso rimangono soltanto sulla carta.
Alcuni, infine, propongono di prestare più attenzione agli incivili che lasciano continuamente rifiuti sulle piazzole della Super: maggiori controlli e multe in questi luoghi potrebbero innanzitutto portare alla creazione di un ambiente più civile.
articolo del 25.09.2019, ore 22:50
Tutto era partito dal limite dei 90 chilometri orari (ormai vigente dal 2016), fatto che aveva suscitato molto scalpore e proteste: il polverone era stato sollevato perché, secondo molti, si sarebbe trattato di un nuovo metodo nato esclusivamente per battere cassa. Al di là dello scopo più “cinico”, tuttavia, il grande numero di contravvenzioni ci fa comprendere quanto i veicoli in circolazione sfreccino ancora al di sopra dei 90 chilometri orari consentiti.
Non si rivela sufficiente, dunque, rallentare nei punti in cui si trovano gli autovelox fissi, postazioni ormai ben conosciute ai veterani che percorrono l’arteria tutti i giorni per recarsi al lavoro.
Ad ogni modo, la Polizia Stradale di Lecco, che opera tra il territorio comunale di Civate e la località di Trivio di Fuentes situata nel comune di Gera Lario, ha notato ben 500 trasgressori nel 2018 (poco meno nel 2019) dai controlli “fissi” di Mandello e Colico; il telelaser della Polstrada del capoluogo e della sottosezione di Bellano ha consentito di elevare ulteriori multe in altre posizioni. Per quanto riguarda i mezzi più pesanti e dunque i camion, ci ha pensato il cronotachigrafo.
I dati giungono a pochi giorni della notizia ufficiale secondo cui la Strada Statale 36 del Lago di Como e dello Spluga è la più trafficata arteria del nord Italia: senza dubbio il grande traffico ha contribuito a rilevare l’importante numero di infrazioni.
Nel frattempo, c’è anche chi coglie l’occasione per rilanciare le numerose chiusure notturne (spesso annunciate con poco preavviso, soprattutto nel periodo invernale), con il fine di svolgere interventi infrastrutturali che spesso rimangono soltanto sulla carta.
Alcuni, infine, propongono di prestare più attenzione agli incivili che lasciano continuamente rifiuti sulle piazzole della Super: maggiori controlli e multe in questi luoghi potrebbero innanzitutto portare alla creazione di un ambiente più civile.
articolo del 25.09.2019, ore 22:50