Fridays for Future: in centinaia anche a Lecco e Sondrio
Si è svolta nella giornata di oggi, in tutto il mondo, la manifestazione ecologica di “Fridays for future”, vero e proprio movimento giovanile lanciato dalla giovanissima Greta Thunberg.
A Lecco, piazza Cermenati si è letteralmente riempita, accogliendo centinaia di studenti provenienti da tutti gli istituti scolastici lecchesi.
“Come amministrazione stiamo cerca di dare risposte concrete alle domande di questi ragazzi – ha sottolineato l’assessore all’Ambiente del Comune di Lecco, Alessio Dossi, presente anch’egli alla manifestazione – a partire dagli incentivi che abbiamo promosso per la mobilità sostenibile o la riqualificazione energetica degli edifici. Abbiamo dato vita al festival dell’ambiente, abbiamo aggiornato i regolamento rifiuti. Tutti questi ragazzi in piazza ci danno un ulteriore iNput per fare ancora e meglio per il loro futuro. A occhio c'è stata maggiore partecipazione della prima - commenta l'assessore comunale all'Ambiente Alessio Dossi - C'è ancora tanto da fare ma i ragazzi in questi mesi sono cresciuti in termine di consapevolezza e abbiamo cercato di costruire concretamente con loro alcune cose importanti: gli incentivi con Lecco green puzzle, il Festival dell'ambiente, i parcheggi per le auto elettriche, il nuovo regolamento rifiuti, il distretto di economia civile per cambiare alcune tematiche che impattano in materia ambientale. Sono molto contento che ci sia questa attenzione, mi auguro che i ragazzi facciano un passo ulteriore, ovvero essere in grado di interpretare la sfida nei propri territori negli anni a venire“.
Presente anche Stefano Morganti, insegnante al Cfpa di Casargo: “Non sono solito partecipare a manifestazioni, ma credo nella potenza e nell’importanza del sapere. Essere qui oggi è importante . Il cambiamento parte da noi, non si può pretendere una rivoluzione immediata ma dobbiamo imparare a cambiare i nostro comportamenti anche con piccoli gesti quotidiani”.
Pochi giorni fa, il consigliere di “Con la Sinistra Cambia Lecco”, Alberto Anghileri, in Consiglio comunale, aveva affermato: “Credo sia importante innanzitutto ascoltare le loro impressioni. Questa mattina erano veramente tantissimi e sarebbe opportuno capire perché hanno scioperato, e poi sentire dalla loro voce le preoccupazioni espresse in materia ambientale, le problematiche che i giovani avvertono di più. A quel punto, inoltre, recepire eventuali proposte rivolte all'Amministrazione comunale”. Dossi aveva allora risposto: “Io i ragazzi li incontro una settimana sì e una no, non penso che manchi la comunicazione con l'Amministrazione. Certo, a livello di Consiglio comunale inteso come luogo di confronto potrebbe essere un'occasione importante, ma non significherebbe colmare una lacuna o un problema”.
“Le manifestazioni di questi giorni, compreso il dibattito scuole sì-scuole no, ha di sicuro acceso un faro che in prospettiva olimpica mi piace definire la fiaccola con i ragazzi di ogni paese a fare da testimoni e ambasciatori di una nuova alba - è il commento del sindaco di Lecco Virginio Brivio - Evito in questa occasione di coinvolgere le questioni di principio generale con le azioni del Comune, a partire dal distretto dell'economia civile fino ai recenti bandi finalizzati al sostegno economico dei comportamenti virtuosi, consapevoli che su questo versante siamo presenti avendo anche ereditato l'impegno di chi ci ha preceduto (il compianto assessore Castelli in primis) e che per comodità chiameremo l'orbita di Agenda 21. Non è questa la sede per sollecitare la caratterizzazione dei comportamenti individuali - prosegue il sindaco - e come sempre credo che in ogni ambito siano senz'altro da evitare gli eccessi e le espressioni ideologiche e non si può pretendere di sfidare le trasformazioni della natura, ma ci si può impegnare perché ne nascano opportunità e non catastrofi. Cito l'esempio di un mio caro amico che spesso cita il Nilo ed il suo straripare sulle rive: un pericolo ma anche la fertilizzazione delle aree vicine noto come effetto limo. Voglio dire che al di là delle appartenenze politiche e anche del rischio che sull'onda della cronaca e della tattica spicciola si rincorra il facile consenso, occorre ricordare che il "verde", che è un colore bellissimo, non sta bene in tutte le combinazioni, specie quelle azzardate e dell'ultima ora”.
A Sondrio, il percorso seguito è stato invece quello dal Policampus fino a piazza Garibaldi, in centro città, e al Parco Bartesaghi (tra interventi e musica): secondo i dati raccolti, nel capoluogo valtellinese sarebbero giunti ben 2.000 studenti. Al megafono, lo studente Simone Romegialli (di Morbegno) ha affermato: "Ci stanno rubando il futuro e noi non lo tolleriamo. La sfida dei cambiamenti climatici è di portata globale, ma spetta anche a noi cambiare il mondo partendo dal basso, partendo dai gesti quotidiani, come ad esempio l'evitare di gettare a terra i mozziconi di sigarette".
Al termine, al Parco Bartesaghi, sono intervenuti l'entomologo sondriese Paride Dioli e il geologo, glaciologo e guida alpina di Chiesa Michele Comi.
La sezione valtellinese del movimento giovanile ricorda: "Le nostre valli non sono immuni dalla crisi climatica. Il momento di agire è arrivato. Seguendo l’esempio di Greta Thunberg gli studenti (ma non solo studenti) da tutto il mondo stanno alzando la voce. Fridays For Future è il movimento globale che lotta affinché si agisca a tutti i livelli della società per arrestare il cambiamento climatico e salvare il pianeta, salvare il proprio futuro.
Nessuno ci toglierà il nostro futuro. Lottiamo per il clima, salviamo il pianeta".
Ma oggi è stata anche una giornata di sciopero generale, indotto dall’Unione Sindacale di Base per tutte le categorie di lavoratori: “Lo stato di emergenza nel quale il Pianeta Terra è entrato da diversi anni, a causa del surriscaldamento dovuto al crescente inquinamento atmosferico, non ha spinto finora ad invertire la rotta né su scala globale né a livello nazionale. I frequenti richiami di tanta parte della comunità scientifica rimangono inascoltati e vengono spesso accusati di allarmismo e catastrofismo. Ma l’intensificarsi di sempre maggiori catastrofi, solo apparentemente naturali, sta lì a dimostrarci che stiamo correndo verso il baratro e che le ripercussioni del crescente riscaldamento del pianeta sono destinate ad essere devastanti”.
In campo per l’iniziativa anche le Agenzie ambientali regionali e provinciali: “Le Agenzie ambientali – dichiara il direttivo AssoArpa – sono un presidio fondamentale di prevenzione, di conoscenza e di controllo sulla qualità dell’ambiente. Sul tema dei cambiamenti climatici, forniamo dati e siamo importanti enti di supporto per le attività di pianificazione. Poniamo particolare attenzione al legame tra cambiamento climatico, impatto sull’ambiente e relazione con la salute umana. Proprio su questo tema, in questi giorni AssoArpa sta lavorando nella Summer School di Siracusa. E siamo attenti alle questioni di sostenibilità che integrano aspetti ambientali, economici e sociali, su cui il cambiamento climatico pone rischi crescenti”.
Anche la Cgil Lecco ha partecipato alla manifestazione globale per il clima organizzata dai ragazzi di Fridays for future. Nella mattinata di venerdì 27 settembre segretari, funzionari, delegate e delegati del sindacato sono scesi in piazza Garibaldi per sostenere gli studenti, che hanno manifestato in favore di azioni concrete per prevenire il riscaldamento globale e tutelare l’ambiente.
A livello nazionale Cgil, Cisl e Uil hanno redatto un testo unitario dal titolo “Per un modello di sviluppo sostenibile, lavoro, ambiente, clima, territorio”, in cui si sottolinea la necessità di “iniziative innovative per l’economia verde e, in particolare, di una nuova politica industriale che preveda un incremento programmatico degli investimenti nazionali, infrastrutture ambientali ed energetiche, la messa in sicurezza del territorio, la prevenzione antisismica e idrogeologica, oltre che sviluppare misure credibili per il raggiungimento di target sull’energia rinnovabile, salvaguardando i livelli occupazionali, a partire della prossima legge di bilancio”.
Ma cosa vuole ottenere Fridays for Future?
Lo spiegano gli stessi organizzatori: “Serve una rivoluzione culturale, sociale, economica e politica. Un cambio di paradigma. Dobbiamo smettere di pensare solo a noi stessi e ai nostri bisogni immediati. Dobbiamo pensare che tutto ciò che facciamo ha un impatto, e agire secondo ciò che è bene anche per gli altri e per questo mondo. Dobbiamo pretendere che chi ci governa agisca per il bene comune e che le imprese, come ad esempio quelle legate ai combustibili fossili, smettano di danneggiare il pianeta. Sono decenni che gli scienziati sanno cosa comporta emettere gas serra nell’atmosfera, ma fino ad ora non sono stati ascoltati abbastanza.È tempo di cambiare rotta e agire. E anche in fretta.. Attraverso le iniziative di Fridays For Future, noi studenti e cittadini chiediamo un forte rilancio delle energie rinnovabili, per elettricità e trasporti, sostanziosi interventi per il risparmio e l’efficienza energetica, per i consumi civili e industriali, un rafforzamento della gestione sostenibile delle foreste, misure di contrasto al consumo di suolo, il taglio dei 16 miliardi di incentivi ai combustibili fossili (dati 2017 del Ministero dell’Ambiente), nonché un taglio ai sussidi agli allevamenti e altre attività agricole non sostenibili economicamente e ambientalmente. Riteniamo che il riuso, il ripristino e la messa in sicurezza delle infrastrutture e dei territori sia un passaggio fondamentale per un cambio di paradigma nella maniera in cui ci relazioniamo con quelli che sono i beni naturali comuni. È infatti necessario tutelare quelle risorse che sono organiche e fondamentali per la riproduzione della vita sul nostro Pianeta. È altresì necessario un ambizioso processo di rigenerazione energetica del patrimonio edilizio; nei trasporti è necessario puntare a una rilevante riduzione dei consumi di benzina, gasolio e gas, offrendo alternative efficienti a milioni di pendolari; investire nelle città e nel trasporto pubblico, ripensare la fiscalità per ridurre e spostare la mobilità verso l’elettrico puro e a zero emissioni. Al Governo italiano chiediamo di attuare oggi stesso la transizione dal modello delle fonti fossili a quello delle energie pulite e rinnovabili, per evitare al Paese gli effetti degli sconvolgimenti climatici, il declino economico, industriale e sociale. Il settore è tecnologicamente maturo per una sostanziale transizione e per raggiungere l'obiettivo zero emissioni al 2030”.
articolo del 27.09.2019, ore 21:20 a
A Lecco, piazza Cermenati si è letteralmente riempita, accogliendo centinaia di studenti provenienti da tutti gli istituti scolastici lecchesi.
“Come amministrazione stiamo cerca di dare risposte concrete alle domande di questi ragazzi – ha sottolineato l’assessore all’Ambiente del Comune di Lecco, Alessio Dossi, presente anch’egli alla manifestazione – a partire dagli incentivi che abbiamo promosso per la mobilità sostenibile o la riqualificazione energetica degli edifici. Abbiamo dato vita al festival dell’ambiente, abbiamo aggiornato i regolamento rifiuti. Tutti questi ragazzi in piazza ci danno un ulteriore iNput per fare ancora e meglio per il loro futuro. A occhio c'è stata maggiore partecipazione della prima - commenta l'assessore comunale all'Ambiente Alessio Dossi - C'è ancora tanto da fare ma i ragazzi in questi mesi sono cresciuti in termine di consapevolezza e abbiamo cercato di costruire concretamente con loro alcune cose importanti: gli incentivi con Lecco green puzzle, il Festival dell'ambiente, i parcheggi per le auto elettriche, il nuovo regolamento rifiuti, il distretto di economia civile per cambiare alcune tematiche che impattano in materia ambientale. Sono molto contento che ci sia questa attenzione, mi auguro che i ragazzi facciano un passo ulteriore, ovvero essere in grado di interpretare la sfida nei propri territori negli anni a venire“.
Presente anche Stefano Morganti, insegnante al Cfpa di Casargo: “Non sono solito partecipare a manifestazioni, ma credo nella potenza e nell’importanza del sapere. Essere qui oggi è importante . Il cambiamento parte da noi, non si può pretendere una rivoluzione immediata ma dobbiamo imparare a cambiare i nostro comportamenti anche con piccoli gesti quotidiani”.
Pochi giorni fa, il consigliere di “Con la Sinistra Cambia Lecco”, Alberto Anghileri, in Consiglio comunale, aveva affermato: “Credo sia importante innanzitutto ascoltare le loro impressioni. Questa mattina erano veramente tantissimi e sarebbe opportuno capire perché hanno scioperato, e poi sentire dalla loro voce le preoccupazioni espresse in materia ambientale, le problematiche che i giovani avvertono di più. A quel punto, inoltre, recepire eventuali proposte rivolte all'Amministrazione comunale”. Dossi aveva allora risposto: “Io i ragazzi li incontro una settimana sì e una no, non penso che manchi la comunicazione con l'Amministrazione. Certo, a livello di Consiglio comunale inteso come luogo di confronto potrebbe essere un'occasione importante, ma non significherebbe colmare una lacuna o un problema”.
“Le manifestazioni di questi giorni, compreso il dibattito scuole sì-scuole no, ha di sicuro acceso un faro che in prospettiva olimpica mi piace definire la fiaccola con i ragazzi di ogni paese a fare da testimoni e ambasciatori di una nuova alba - è il commento del sindaco di Lecco Virginio Brivio - Evito in questa occasione di coinvolgere le questioni di principio generale con le azioni del Comune, a partire dal distretto dell'economia civile fino ai recenti bandi finalizzati al sostegno economico dei comportamenti virtuosi, consapevoli che su questo versante siamo presenti avendo anche ereditato l'impegno di chi ci ha preceduto (il compianto assessore Castelli in primis) e che per comodità chiameremo l'orbita di Agenda 21. Non è questa la sede per sollecitare la caratterizzazione dei comportamenti individuali - prosegue il sindaco - e come sempre credo che in ogni ambito siano senz'altro da evitare gli eccessi e le espressioni ideologiche e non si può pretendere di sfidare le trasformazioni della natura, ma ci si può impegnare perché ne nascano opportunità e non catastrofi. Cito l'esempio di un mio caro amico che spesso cita il Nilo ed il suo straripare sulle rive: un pericolo ma anche la fertilizzazione delle aree vicine noto come effetto limo. Voglio dire che al di là delle appartenenze politiche e anche del rischio che sull'onda della cronaca e della tattica spicciola si rincorra il facile consenso, occorre ricordare che il "verde", che è un colore bellissimo, non sta bene in tutte le combinazioni, specie quelle azzardate e dell'ultima ora”.
A Sondrio, il percorso seguito è stato invece quello dal Policampus fino a piazza Garibaldi, in centro città, e al Parco Bartesaghi (tra interventi e musica): secondo i dati raccolti, nel capoluogo valtellinese sarebbero giunti ben 2.000 studenti. Al megafono, lo studente Simone Romegialli (di Morbegno) ha affermato: "Ci stanno rubando il futuro e noi non lo tolleriamo. La sfida dei cambiamenti climatici è di portata globale, ma spetta anche a noi cambiare il mondo partendo dal basso, partendo dai gesti quotidiani, come ad esempio l'evitare di gettare a terra i mozziconi di sigarette".
Al termine, al Parco Bartesaghi, sono intervenuti l'entomologo sondriese Paride Dioli e il geologo, glaciologo e guida alpina di Chiesa Michele Comi.
La sezione valtellinese del movimento giovanile ricorda: "Le nostre valli non sono immuni dalla crisi climatica. Il momento di agire è arrivato. Seguendo l’esempio di Greta Thunberg gli studenti (ma non solo studenti) da tutto il mondo stanno alzando la voce. Fridays For Future è il movimento globale che lotta affinché si agisca a tutti i livelli della società per arrestare il cambiamento climatico e salvare il pianeta, salvare il proprio futuro.
Nessuno ci toglierà il nostro futuro. Lottiamo per il clima, salviamo il pianeta".
Ma oggi è stata anche una giornata di sciopero generale, indotto dall’Unione Sindacale di Base per tutte le categorie di lavoratori: “Lo stato di emergenza nel quale il Pianeta Terra è entrato da diversi anni, a causa del surriscaldamento dovuto al crescente inquinamento atmosferico, non ha spinto finora ad invertire la rotta né su scala globale né a livello nazionale. I frequenti richiami di tanta parte della comunità scientifica rimangono inascoltati e vengono spesso accusati di allarmismo e catastrofismo. Ma l’intensificarsi di sempre maggiori catastrofi, solo apparentemente naturali, sta lì a dimostrarci che stiamo correndo verso il baratro e che le ripercussioni del crescente riscaldamento del pianeta sono destinate ad essere devastanti”.
In campo per l’iniziativa anche le Agenzie ambientali regionali e provinciali: “Le Agenzie ambientali – dichiara il direttivo AssoArpa – sono un presidio fondamentale di prevenzione, di conoscenza e di controllo sulla qualità dell’ambiente. Sul tema dei cambiamenti climatici, forniamo dati e siamo importanti enti di supporto per le attività di pianificazione. Poniamo particolare attenzione al legame tra cambiamento climatico, impatto sull’ambiente e relazione con la salute umana. Proprio su questo tema, in questi giorni AssoArpa sta lavorando nella Summer School di Siracusa. E siamo attenti alle questioni di sostenibilità che integrano aspetti ambientali, economici e sociali, su cui il cambiamento climatico pone rischi crescenti”.
Anche la Cgil Lecco ha partecipato alla manifestazione globale per il clima organizzata dai ragazzi di Fridays for future. Nella mattinata di venerdì 27 settembre segretari, funzionari, delegate e delegati del sindacato sono scesi in piazza Garibaldi per sostenere gli studenti, che hanno manifestato in favore di azioni concrete per prevenire il riscaldamento globale e tutelare l’ambiente.
A livello nazionale Cgil, Cisl e Uil hanno redatto un testo unitario dal titolo “Per un modello di sviluppo sostenibile, lavoro, ambiente, clima, territorio”, in cui si sottolinea la necessità di “iniziative innovative per l’economia verde e, in particolare, di una nuova politica industriale che preveda un incremento programmatico degli investimenti nazionali, infrastrutture ambientali ed energetiche, la messa in sicurezza del territorio, la prevenzione antisismica e idrogeologica, oltre che sviluppare misure credibili per il raggiungimento di target sull’energia rinnovabile, salvaguardando i livelli occupazionali, a partire della prossima legge di bilancio”.
Ma cosa vuole ottenere Fridays for Future?
Lo spiegano gli stessi organizzatori: “Serve una rivoluzione culturale, sociale, economica e politica. Un cambio di paradigma. Dobbiamo smettere di pensare solo a noi stessi e ai nostri bisogni immediati. Dobbiamo pensare che tutto ciò che facciamo ha un impatto, e agire secondo ciò che è bene anche per gli altri e per questo mondo. Dobbiamo pretendere che chi ci governa agisca per il bene comune e che le imprese, come ad esempio quelle legate ai combustibili fossili, smettano di danneggiare il pianeta. Sono decenni che gli scienziati sanno cosa comporta emettere gas serra nell’atmosfera, ma fino ad ora non sono stati ascoltati abbastanza.È tempo di cambiare rotta e agire. E anche in fretta.. Attraverso le iniziative di Fridays For Future, noi studenti e cittadini chiediamo un forte rilancio delle energie rinnovabili, per elettricità e trasporti, sostanziosi interventi per il risparmio e l’efficienza energetica, per i consumi civili e industriali, un rafforzamento della gestione sostenibile delle foreste, misure di contrasto al consumo di suolo, il taglio dei 16 miliardi di incentivi ai combustibili fossili (dati 2017 del Ministero dell’Ambiente), nonché un taglio ai sussidi agli allevamenti e altre attività agricole non sostenibili economicamente e ambientalmente. Riteniamo che il riuso, il ripristino e la messa in sicurezza delle infrastrutture e dei territori sia un passaggio fondamentale per un cambio di paradigma nella maniera in cui ci relazioniamo con quelli che sono i beni naturali comuni. È infatti necessario tutelare quelle risorse che sono organiche e fondamentali per la riproduzione della vita sul nostro Pianeta. È altresì necessario un ambizioso processo di rigenerazione energetica del patrimonio edilizio; nei trasporti è necessario puntare a una rilevante riduzione dei consumi di benzina, gasolio e gas, offrendo alternative efficienti a milioni di pendolari; investire nelle città e nel trasporto pubblico, ripensare la fiscalità per ridurre e spostare la mobilità verso l’elettrico puro e a zero emissioni. Al Governo italiano chiediamo di attuare oggi stesso la transizione dal modello delle fonti fossili a quello delle energie pulite e rinnovabili, per evitare al Paese gli effetti degli sconvolgimenti climatici, il declino economico, industriale e sociale. Il settore è tecnologicamente maturo per una sostanziale transizione e per raggiungere l'obiettivo zero emissioni al 2030”.
articolo del 27.09.2019, ore 21:20 a