Si insedia l'Assemblea dei sindaci della Valchiavenna. Intanto, nella Comunità Montana di Morbegno...
Si è tenuta, mercoledì 8 Agosto, l'Assemblea dei Sindaci della Valchiavenna che ha eletto, quale suo nuovo Presidente, con voto all'unanimità, il dott. Roberto Scaramellini - amministratore del Comune di Chiavenna.
L'assemblea dei Sindaci è il luogo in cui i comuni della Valle si confrontano in merito alle scelte in materia di servizi socio-assistenziali attraverso la delega in forma di servizio associato alla Comunità Montana (Ufficio di Piano) per i servizi alla persona e, da ieri in forma ufficiale, anche per quanto concerne l'ambito sanitario e le questioni legate al presidio ospedaliero ed alle politiche sanitarie di competenza di altri enti.
Nel corso della stessa seduta è stato eletto, in qualità di vice presidente il Sindaco di Prata Camportaccio Davide Tarabini e quali componenti del comitato di presidenza il Vice Sindaco di Samolaco Fabio Sottocornola ed il sindaco di San Giacomo Filippo Severino De Stefani.
«Sono molto onorato di questo incarico che mi è stato affidato che svolgerò con il massimo impegno e passione. Si tratta di un compito di grande responsabilità che ha a che fare con temi rilevanti per i nostri cittadini quali l'assistenza alle persone e la salute. Ringrazio per la fiducia e da oggi mi metto a disposizione con quella che è la mia esperienza personale e professionale. Da un lato occorre continuare ad occuparsi con impegno di tutto il settore dei servizi sociali che ha sempre rappresentato un punto di forza della nostra Valle. Dall'altra ci attendono le sfide legate al tema dell'ospedale di Chiavenna, non di diretta competenza dei comuni, ma sul quale vogliamo in maniera unitaria essere propositivi e metterci il massimo impegno. Ringrazio i sindaci per la fiducia che mi hanno accordato e ringrazio la Presidente uscente Patrizia Pilatti che, in questi anni, ha lavorato con grande impegno e capacità» ha affermato Roberto Scaramellini, neo Presidente Assemblea dei Sindaci Valchiavenna.
A Morbegno fumata nera in CM
A Morbegno, dopo l'assemblea della Comunità Montana della Bassa Valtellina riunitasi giovedì sera per nominare il nuovo direttivo, si è davvero "punto e a capo". L'insediamento del Tar e il commissariamento del Comune di Tartano (su ricorso proposto da Piergiorgio Gusmeroli, Giuseppe Vitale e Luigi Tripiciano, dell'opposizione), avvenuto nei giorni scorsi, hanno fatto sì che il designato presidente Emanuele Nonini non ottenesse una maggioranza nell'ente territoriale, rimandando a data da destinarsi la nomina delle cariche.
Infatti, hanno votato a favore Bema, Cercino, Cino, Cosio Valtellino, Dazio, Dubino, Forcola, Gerola Alta, Mantello, Rasura, Traona e Val Masino. Assenti i rappresentanti dei comuni di Morbegno, Mello, Piantedo, Civo e Tartano (per l'appunto, gli ultimi due sono commissariati). Astenuti, infine, i comuni di Albaredo per San Marco, Andalo Valtellino, Ardenno, Buglio in Monte, Delebio, Pedesina, Rogolo e Talamona.
Certo, i tre Comuni non commissariati assenti hanno pesato nella non riuscita, ma la situazione è ancora a dir poco incerta.
Il sindaco di Dubino, Emanuele Nonini, ha affermato nell'assemblea: "Non siamo rimasti sorpresi dal risultato di questa sera. Sapevamo che senza il voto di Tartano non avremmo avuto la maggioranza. Nessuna sorpresa, ma abbiamo dovuto e voluto partecipare all'assemblea in modo da confrontarci con i nostri colleghi. L'esito era scontato ma si è fatto un primo passo. Ora ragioneremo sui prossimi passi da compiere".
Segnaliamo anche il commento del sindaco di Delebio, Erica Alberti: "Al netto delle votazioni Delebio si auspica che si possa giungere al più presto alla formazione di un direttivo con una larga maggioranza. A tal fine proponiamo di intraprendere nuove trattative per la formazione di una lista istituzionale e per il bene del nostro territori confidiamo che tutti possiamo essere in grado di andare oltre rispetto a quello fatto fino ad ora perché il percorso intrapreso non è bastato per dar vita all'auspicata lista istituzionale. Continuiamo a dirci tutti che siamo prima di tutto sindaci, questo è il momento di dimostrarlo anche a livello di Cm giungendo a una rapida soluzione, superando blocchi, schieramenti e preconcetti. Per quanto sarà necessario e utile, ci rendiamo disponibili a fare la nostra parte e partecipare ad eventuali nuovi tavoli".
Successivamente, è giunto il commento del borgomastro di Albaredo, Patrizio Del Nero: "Mi auspico si creino le condizioni per un percorso anche di breve termine per la realizzazione degli interessi del mandamento di Morbegno di un'ampia convergenza, dal punto di vista della governance dell'ente, poiché sul programma questa c'è già stata. Il programma presentato da Nonini è il risultato di un ampio confronto di un mese e mezzo al quale tutti noi abbiamo partecipato e al 95% hanno condiviso. Abbiamo quindi idee comuni su cosa fare nei prossimi 5 anni, per come dare dignità e rilanciare il mandamento di Morbegno. Il nodo riguarda chi governerà questo programma. Un programma, invece, che viene condiviso da poco più della metà dei sindaci è un programma che nasce non come il tavolo con 4 gambe, ma con una sola. Quindi non avrebbe spazio di realizzazione e di raggiungimento degli obiettivi. Per questo, alla luce dei risultati di oggi, vanno create le condizioni non di una predominanza politica ma di una convergenza istituzionale su un presidente che abbia la possibilità di trovare davvero quest'equilibrio, con la rappresentatività del direttivo. Questo percorso va affrontato mettendo da parte alcuni personalismi, alcune piccole volontà di rivincita, come quelli che si assentano per non partecipare alla conversazione che si determina, e invece facendo emergere il senso di responsabilità e di dignità del singolo amministratore al fine degli interessi del proprio Comune ben oltre le appartenenze e le volontà politiche. Dobbiamo andare verso una convergenza ampia, l'unione dei Comuni è lo strumento vero per aiutare le realtà minori. Questa è la sfida da vincere insieme per un mandamento che non sia diviso, ma unito".
E' intervenuto anche il vice sindaco di Forcola Giulio Raschetti.
Al momento, vi sono altri 60 giorni e la possibilità di votare altre tre volte in modo da eleggere il direttivo. Se anche nei tre casi rimanenti vi sarà una fumata nera, la decisione spetterà alla Regione (va specificato che per quanto riguarda il comune di Tartano si tratta di una sospensiva, e la decisione finale sarà soltanto il prossimo 11 settembre). Il 67enne, prima dipendente di Regione Lombardia, era stato condannato a una condanna a un anno e 10 mesi di reclusione dal Tribunale di Sondrio (accusato di essersi appropriato, da sindaco di Tartano, di somme di denaro, rimborsi spese di missione e di viaggio senza averne il diritto).
articolo del 10.08.2019, ore 15:50
L'assemblea dei Sindaci è il luogo in cui i comuni della Valle si confrontano in merito alle scelte in materia di servizi socio-assistenziali attraverso la delega in forma di servizio associato alla Comunità Montana (Ufficio di Piano) per i servizi alla persona e, da ieri in forma ufficiale, anche per quanto concerne l'ambito sanitario e le questioni legate al presidio ospedaliero ed alle politiche sanitarie di competenza di altri enti.
Nel corso della stessa seduta è stato eletto, in qualità di vice presidente il Sindaco di Prata Camportaccio Davide Tarabini e quali componenti del comitato di presidenza il Vice Sindaco di Samolaco Fabio Sottocornola ed il sindaco di San Giacomo Filippo Severino De Stefani.
«Sono molto onorato di questo incarico che mi è stato affidato che svolgerò con il massimo impegno e passione. Si tratta di un compito di grande responsabilità che ha a che fare con temi rilevanti per i nostri cittadini quali l'assistenza alle persone e la salute. Ringrazio per la fiducia e da oggi mi metto a disposizione con quella che è la mia esperienza personale e professionale. Da un lato occorre continuare ad occuparsi con impegno di tutto il settore dei servizi sociali che ha sempre rappresentato un punto di forza della nostra Valle. Dall'altra ci attendono le sfide legate al tema dell'ospedale di Chiavenna, non di diretta competenza dei comuni, ma sul quale vogliamo in maniera unitaria essere propositivi e metterci il massimo impegno. Ringrazio i sindaci per la fiducia che mi hanno accordato e ringrazio la Presidente uscente Patrizia Pilatti che, in questi anni, ha lavorato con grande impegno e capacità» ha affermato Roberto Scaramellini, neo Presidente Assemblea dei Sindaci Valchiavenna.
A Morbegno fumata nera in CM
A Morbegno, dopo l'assemblea della Comunità Montana della Bassa Valtellina riunitasi giovedì sera per nominare il nuovo direttivo, si è davvero "punto e a capo". L'insediamento del Tar e il commissariamento del Comune di Tartano (su ricorso proposto da Piergiorgio Gusmeroli, Giuseppe Vitale e Luigi Tripiciano, dell'opposizione), avvenuto nei giorni scorsi, hanno fatto sì che il designato presidente Emanuele Nonini non ottenesse una maggioranza nell'ente territoriale, rimandando a data da destinarsi la nomina delle cariche.
Infatti, hanno votato a favore Bema, Cercino, Cino, Cosio Valtellino, Dazio, Dubino, Forcola, Gerola Alta, Mantello, Rasura, Traona e Val Masino. Assenti i rappresentanti dei comuni di Morbegno, Mello, Piantedo, Civo e Tartano (per l'appunto, gli ultimi due sono commissariati). Astenuti, infine, i comuni di Albaredo per San Marco, Andalo Valtellino, Ardenno, Buglio in Monte, Delebio, Pedesina, Rogolo e Talamona.
Certo, i tre Comuni non commissariati assenti hanno pesato nella non riuscita, ma la situazione è ancora a dir poco incerta.
Il sindaco di Dubino, Emanuele Nonini, ha affermato nell'assemblea: "Non siamo rimasti sorpresi dal risultato di questa sera. Sapevamo che senza il voto di Tartano non avremmo avuto la maggioranza. Nessuna sorpresa, ma abbiamo dovuto e voluto partecipare all'assemblea in modo da confrontarci con i nostri colleghi. L'esito era scontato ma si è fatto un primo passo. Ora ragioneremo sui prossimi passi da compiere".
Segnaliamo anche il commento del sindaco di Delebio, Erica Alberti: "Al netto delle votazioni Delebio si auspica che si possa giungere al più presto alla formazione di un direttivo con una larga maggioranza. A tal fine proponiamo di intraprendere nuove trattative per la formazione di una lista istituzionale e per il bene del nostro territori confidiamo che tutti possiamo essere in grado di andare oltre rispetto a quello fatto fino ad ora perché il percorso intrapreso non è bastato per dar vita all'auspicata lista istituzionale. Continuiamo a dirci tutti che siamo prima di tutto sindaci, questo è il momento di dimostrarlo anche a livello di Cm giungendo a una rapida soluzione, superando blocchi, schieramenti e preconcetti. Per quanto sarà necessario e utile, ci rendiamo disponibili a fare la nostra parte e partecipare ad eventuali nuovi tavoli".
Successivamente, è giunto il commento del borgomastro di Albaredo, Patrizio Del Nero: "Mi auspico si creino le condizioni per un percorso anche di breve termine per la realizzazione degli interessi del mandamento di Morbegno di un'ampia convergenza, dal punto di vista della governance dell'ente, poiché sul programma questa c'è già stata. Il programma presentato da Nonini è il risultato di un ampio confronto di un mese e mezzo al quale tutti noi abbiamo partecipato e al 95% hanno condiviso. Abbiamo quindi idee comuni su cosa fare nei prossimi 5 anni, per come dare dignità e rilanciare il mandamento di Morbegno. Il nodo riguarda chi governerà questo programma. Un programma, invece, che viene condiviso da poco più della metà dei sindaci è un programma che nasce non come il tavolo con 4 gambe, ma con una sola. Quindi non avrebbe spazio di realizzazione e di raggiungimento degli obiettivi. Per questo, alla luce dei risultati di oggi, vanno create le condizioni non di una predominanza politica ma di una convergenza istituzionale su un presidente che abbia la possibilità di trovare davvero quest'equilibrio, con la rappresentatività del direttivo. Questo percorso va affrontato mettendo da parte alcuni personalismi, alcune piccole volontà di rivincita, come quelli che si assentano per non partecipare alla conversazione che si determina, e invece facendo emergere il senso di responsabilità e di dignità del singolo amministratore al fine degli interessi del proprio Comune ben oltre le appartenenze e le volontà politiche. Dobbiamo andare verso una convergenza ampia, l'unione dei Comuni è lo strumento vero per aiutare le realtà minori. Questa è la sfida da vincere insieme per un mandamento che non sia diviso, ma unito".
E' intervenuto anche il vice sindaco di Forcola Giulio Raschetti.
Al momento, vi sono altri 60 giorni e la possibilità di votare altre tre volte in modo da eleggere il direttivo. Se anche nei tre casi rimanenti vi sarà una fumata nera, la decisione spetterà alla Regione (va specificato che per quanto riguarda il comune di Tartano si tratta di una sospensiva, e la decisione finale sarà soltanto il prossimo 11 settembre). Il 67enne, prima dipendente di Regione Lombardia, era stato condannato a una condanna a un anno e 10 mesi di reclusione dal Tribunale di Sondrio (accusato di essersi appropriato, da sindaco di Tartano, di somme di denaro, rimborsi spese di missione e di viaggio senza averne il diritto).
articolo del 10.08.2019, ore 15:50