"Superlune" 2019: questa notte l'ultima piena
Per la terza volta quest’anno, è tornata la Superluna. E’ stato possibile vederla nella sua bellezza ieri sera, mercoledì 20 marzo, alle 22.58 ora italiana: formalmente, la primavera è iniziata proprio in quell’istante.
La Superluna, dovuta all’equinozio di primavera, inaugura ufficialmente la stagione primaverile.
Cos’è l’equinozio
“L'equinozio è quel momento della rivoluzione terrestre intorno al Sole in cui quest'ultimo si trova allo zenit dell'equatore.
Esso ricorre due volte durante l'anno solare e, in tale momento, il periodo diurno (ovvero quello di esposizione alla luce del Sole) e quello notturno sono uguali, giungendo i raggi solari perpendicolarmente all'asse di rotazione della Terra.
Gli equinozi occorrono a circa sei mesi di distanza l'uno dall'altro, più precisamente a marzo e a settembre del calendario civile; insieme ai solstizi, marcano il momento di avvicendamento delle stagioni astronomiche sulla Terra.
Nell'emisfero boreale l'equinozio di marzo segna la fine dell'inverno e l'inizio della primavera, mentre quello di settembre termina l'estate e introduce l'autunno. Viceversa accade nell'emisfero australe, dove l'autunno entra all'equinozio di marzo e la primavera in quello di settembre”.
Perché l’equinozio cade il 20 e non il 21
Per il dodicesimo anno consecutivo (accade dal 2007), la primavera non è iniziata il 21 marzo, e così sarà fino al 2102. Ciò è dovuto alla differenza tra l’anno proprio del calendario gregoriano e l’anno siderale, ovvero il tempo che impiega la Terra ad orbitare intorno al Sole (365 giorni, 6 ore, 9 minuti e 10 secondi).
Lo stesso sta avvenendo per l’inizio di alcune delle altre stagioni, spesso oscillante tra il 19 e il 22.
L’ultima Superluna piena del 2019 sarà questa notte, giovedì 21 marzo, alle 2.43.
Da "Meteowebcam" si spiega: "La parola “superluna” fu ideata nel 1979 da Richard Nolle, un astrologo, e anche per questo motivo non è particolarmente apprezzata come termine da parte della comunità scientifica. Gli astronomi preferiscono riferirsi al fenomeno con la meno abbordabile coppia di termini “perigeo-syzygy”. Il primo indica, come abbiamo visto, il periodo in cui la Luna si trova più vicina alla Terra. Il termine “syzygy” viene invece usato per indicare l’allineamento di tre corpi celesti appartenenti a un medesimo sistema gravitazionale, ed esiste anche una variante italianizzata del termine, poco usata: “sizigia”.
Si ha una congiunzione quando due corpi celesti hanno la stessa longitudine vista dal centro della Terra. La Luna è quindi in congiunzione con il Sole durante il novilunio, quando si trova tra il Sole e la Terra e rivolge a quest’ultima il suo emisfero non illuminato. L’opposizione si ha, invece, quando un corpo celeste si trova nella direzione opposta da un altro (di 180 gradi sulla sfera celeste), rispetto a un osservatore che si trova tra i due corpi".
articolo del 21.03.2019, ore 22:45
La Superluna, dovuta all’equinozio di primavera, inaugura ufficialmente la stagione primaverile.
Cos’è l’equinozio
“L'equinozio è quel momento della rivoluzione terrestre intorno al Sole in cui quest'ultimo si trova allo zenit dell'equatore.
Esso ricorre due volte durante l'anno solare e, in tale momento, il periodo diurno (ovvero quello di esposizione alla luce del Sole) e quello notturno sono uguali, giungendo i raggi solari perpendicolarmente all'asse di rotazione della Terra.
Gli equinozi occorrono a circa sei mesi di distanza l'uno dall'altro, più precisamente a marzo e a settembre del calendario civile; insieme ai solstizi, marcano il momento di avvicendamento delle stagioni astronomiche sulla Terra.
Nell'emisfero boreale l'equinozio di marzo segna la fine dell'inverno e l'inizio della primavera, mentre quello di settembre termina l'estate e introduce l'autunno. Viceversa accade nell'emisfero australe, dove l'autunno entra all'equinozio di marzo e la primavera in quello di settembre”.
Perché l’equinozio cade il 20 e non il 21
Per il dodicesimo anno consecutivo (accade dal 2007), la primavera non è iniziata il 21 marzo, e così sarà fino al 2102. Ciò è dovuto alla differenza tra l’anno proprio del calendario gregoriano e l’anno siderale, ovvero il tempo che impiega la Terra ad orbitare intorno al Sole (365 giorni, 6 ore, 9 minuti e 10 secondi).
Lo stesso sta avvenendo per l’inizio di alcune delle altre stagioni, spesso oscillante tra il 19 e il 22.
L’ultima Superluna piena del 2019 sarà questa notte, giovedì 21 marzo, alle 2.43.
Da "Meteowebcam" si spiega: "La parola “superluna” fu ideata nel 1979 da Richard Nolle, un astrologo, e anche per questo motivo non è particolarmente apprezzata come termine da parte della comunità scientifica. Gli astronomi preferiscono riferirsi al fenomeno con la meno abbordabile coppia di termini “perigeo-syzygy”. Il primo indica, come abbiamo visto, il periodo in cui la Luna si trova più vicina alla Terra. Il termine “syzygy” viene invece usato per indicare l’allineamento di tre corpi celesti appartenenti a un medesimo sistema gravitazionale, ed esiste anche una variante italianizzata del termine, poco usata: “sizigia”.
Si ha una congiunzione quando due corpi celesti hanno la stessa longitudine vista dal centro della Terra. La Luna è quindi in congiunzione con il Sole durante il novilunio, quando si trova tra il Sole e la Terra e rivolge a quest’ultima il suo emisfero non illuminato. L’opposizione si ha, invece, quando un corpo celeste si trova nella direzione opposta da un altro (di 180 gradi sulla sfera celeste), rispetto a un osservatore che si trova tra i due corpi".
articolo del 21.03.2019, ore 22:45