Olimpiadi, Fontana contro il Governo: "Posta poca attenzione alle Olimpiadi"
Tornano al centro dell’attenzione le Olimpiadi 2026, assegnate lo scorso giugno alla Valtellina, e in particolare la necessità di investire nelle infrastrutture del territorio. Il dibattito si è recentemente riacceso, a causa delle affermazioni provenienti direttamente dai vertici della Regione.
Di seguito le prime parole del governatore della Regione Lombardia, Attilio Fontana, alla giornata “Infrastrutture e Olimpiadi” in programma a Milano lo scorso lunedì: “Mi pare che, così come su tutto, il governo stia ponendo poca attenzione sulle Olimpiadi. Si stanno facendo scirso più formali che sostanziali. Adesso bisogna lavorare, al di là delle parole bisogna essere concreti, capire in che modo può intervenire il governo, assumersi degli obblighi ben precisi”.
Nel momento della riunione del Comitato di coordinamento, tenutasi a Verona (dove era presente anche il ministro allo Sport Vincenzo Spadafora), sempre il presidente ha aggiunto: “Il governo ha finalmente chiarito che c’è la massima disponibilità a sostenere il progetto olimpico di Milano Cortina 2026 anche in termini economici e finanziari con gli stanziamenti necessari. Positivi anche i segnali giunti in tema di infrastrutture, con il ministro dello Sport che ci ha garantito la sua disponibilità a sollecitare la collega alle Infrastrutture Paola De Micheli per affrontare la tematica dei collegamenti in tempi rapidi e con concretezza”.
Antonio Rossi, sottosegretario regionale ai Grandi Eventi, ha inoltre aggiunto: “Bisogna mettere a punto un vero e proprio piano Marshall. Ne ho già parlato con gli assessori Terzi, Cambiaghi, Bolognini, Sertori, Magoni e sono d’accordo. Serve un’azione comune per poter parlare di sport e investire nello sport, questo vuol dire anche investire nella scuola, nelle strutture scolastiche e, naturalmente, nelle infrastrutture. Significa, inoltre, intervenire su progetti già in fase di realizzazione, potenziandoli con maggiori risorse. Le Olimpiadi sono una grandissima opportunità per pensare anche alle infrastrutture, sia ai collegamenti tra Milano e la Valtellina sia tra gli aeroporto di Malpensa e Orio al Serio e Lecco e Como. Lavori che porteranno beneficio a tutta la regione anche in termini di turismo sportivo e culturale. Abbiamo solo 5 anni e mezzo di tempo per realizzarle”.
E’ intervenuta anche Claudia Maria Terzi, assessore regionale alle Infrastrutture e ai Trasporti: “Per il successo delle Olimpiadi è fondamentale il completamento delle opere infrastrutturali necessarie, sia stradali che ferroviarie. Sarà questa l’occasione per realizzare el opere di cui il territorio ah bisogno e che rimarranno nel futuro per soddisfare anche le necessità di mobilità d3ie lombardi. Ci sono, per esempio, quelle sulla linea ferroviaria fino a Sondrio e a Tirano o quelle programmate per la Statale 36”.
Al Festival dello Sport, tenutosi lo scorso 11 ottobre a Trento, ha parlato inoltre il presidente del Coni, Giovanni Malagò: “Abbiamo fatto tutto con un budget minimo, abbiamo lavorato molto in house con i territori coinvolti. Il Cio ci ha chiesto tante volte come abbiamo fatto a fare tutto con così pochi fondi. Abbiamo osato, e questo ha fatto la differenza". "C'era una base di circa 40 voti sulla quale mi sentivo sicuro, ma poi c'era una base di indecisi che dovevamo convincere per spuntarla", ha aggiunto. "Ho rivisto il video del verdetto sulle Olimpiadi 2026 diverse volte. Come ho rivisto il filmato della presentazione, e credo che quel momento ci abbia fatto guadagnare punti. Credo sia stata vincente la scelta di acquisire il più possibile simpatia, con gli interventi di tante nostre atlete, da Elisa Confortola a Sofia Goggia. Penso che in generale l'unità sia un obiettivo da perseguire, in tutti i settori, ma questo è molto difficile nel nostro paese: lo sport è forse uno dei pochi ambiti dove non ci sono differenze in base al colore della pelle, non ci sono divisioni partitiche. Questa unità la dobbiamo mantenere".
"In questa unità c'era anche il mondo paralimpico - ha inoltre spiegato il presidente del Cip Luca Pancalli- perchè Milano-Cortina porta le Olimpiadi, ma anche le Paralimpiadi. A quelle i io attribusco un'importanza fondamentale sotto il profilo sociale, culturale e politico con la P maiuscola. Portare una Paralimpiade in casa significa non solo ripensare il nostro ambiente urbano in termini di accessibilità ma anche promuovere progetti educativi con i giovani".
articolo del 13.10.2019, ore 12:45
Di seguito le prime parole del governatore della Regione Lombardia, Attilio Fontana, alla giornata “Infrastrutture e Olimpiadi” in programma a Milano lo scorso lunedì: “Mi pare che, così come su tutto, il governo stia ponendo poca attenzione sulle Olimpiadi. Si stanno facendo scirso più formali che sostanziali. Adesso bisogna lavorare, al di là delle parole bisogna essere concreti, capire in che modo può intervenire il governo, assumersi degli obblighi ben precisi”.
Nel momento della riunione del Comitato di coordinamento, tenutasi a Verona (dove era presente anche il ministro allo Sport Vincenzo Spadafora), sempre il presidente ha aggiunto: “Il governo ha finalmente chiarito che c’è la massima disponibilità a sostenere il progetto olimpico di Milano Cortina 2026 anche in termini economici e finanziari con gli stanziamenti necessari. Positivi anche i segnali giunti in tema di infrastrutture, con il ministro dello Sport che ci ha garantito la sua disponibilità a sollecitare la collega alle Infrastrutture Paola De Micheli per affrontare la tematica dei collegamenti in tempi rapidi e con concretezza”.
Antonio Rossi, sottosegretario regionale ai Grandi Eventi, ha inoltre aggiunto: “Bisogna mettere a punto un vero e proprio piano Marshall. Ne ho già parlato con gli assessori Terzi, Cambiaghi, Bolognini, Sertori, Magoni e sono d’accordo. Serve un’azione comune per poter parlare di sport e investire nello sport, questo vuol dire anche investire nella scuola, nelle strutture scolastiche e, naturalmente, nelle infrastrutture. Significa, inoltre, intervenire su progetti già in fase di realizzazione, potenziandoli con maggiori risorse. Le Olimpiadi sono una grandissima opportunità per pensare anche alle infrastrutture, sia ai collegamenti tra Milano e la Valtellina sia tra gli aeroporto di Malpensa e Orio al Serio e Lecco e Como. Lavori che porteranno beneficio a tutta la regione anche in termini di turismo sportivo e culturale. Abbiamo solo 5 anni e mezzo di tempo per realizzarle”.
E’ intervenuta anche Claudia Maria Terzi, assessore regionale alle Infrastrutture e ai Trasporti: “Per il successo delle Olimpiadi è fondamentale il completamento delle opere infrastrutturali necessarie, sia stradali che ferroviarie. Sarà questa l’occasione per realizzare el opere di cui il territorio ah bisogno e che rimarranno nel futuro per soddisfare anche le necessità di mobilità d3ie lombardi. Ci sono, per esempio, quelle sulla linea ferroviaria fino a Sondrio e a Tirano o quelle programmate per la Statale 36”.
Al Festival dello Sport, tenutosi lo scorso 11 ottobre a Trento, ha parlato inoltre il presidente del Coni, Giovanni Malagò: “Abbiamo fatto tutto con un budget minimo, abbiamo lavorato molto in house con i territori coinvolti. Il Cio ci ha chiesto tante volte come abbiamo fatto a fare tutto con così pochi fondi. Abbiamo osato, e questo ha fatto la differenza". "C'era una base di circa 40 voti sulla quale mi sentivo sicuro, ma poi c'era una base di indecisi che dovevamo convincere per spuntarla", ha aggiunto. "Ho rivisto il video del verdetto sulle Olimpiadi 2026 diverse volte. Come ho rivisto il filmato della presentazione, e credo che quel momento ci abbia fatto guadagnare punti. Credo sia stata vincente la scelta di acquisire il più possibile simpatia, con gli interventi di tante nostre atlete, da Elisa Confortola a Sofia Goggia. Penso che in generale l'unità sia un obiettivo da perseguire, in tutti i settori, ma questo è molto difficile nel nostro paese: lo sport è forse uno dei pochi ambiti dove non ci sono differenze in base al colore della pelle, non ci sono divisioni partitiche. Questa unità la dobbiamo mantenere".
"In questa unità c'era anche il mondo paralimpico - ha inoltre spiegato il presidente del Cip Luca Pancalli- perchè Milano-Cortina porta le Olimpiadi, ma anche le Paralimpiadi. A quelle i io attribusco un'importanza fondamentale sotto il profilo sociale, culturale e politico con la P maiuscola. Portare una Paralimpiade in casa significa non solo ripensare il nostro ambiente urbano in termini di accessibilità ma anche promuovere progetti educativi con i giovani".
articolo del 13.10.2019, ore 12:45