Ospedale di Chiavenna: la Valle è in attesa dell'11 ottobre
Sarà presentato l'11 ottobre prossimo dal Politecnico di Milano lo studio per la sanità valtellinese, ma fino a quel momento non vi saranno anticipazioni o annunci.
A fare il punto della situazione, con particolare riferimento all'ospedale di Chiavenna, il presidente dell'assemblea dei sindaci di questa valle, Roberto Scaramellini: "Ho provato ad avere delucidazioni ma ho trovato la porta chiusa. Le uniche cose che si sanno erivano da indiscrezioni giornalistiche, ma ovviamente non bastano per fare delle valutazioni serie. All'indomani dell'illustrazione è mia intenzione creare un tavolo tecnico in cui analizzare nel dettaglio il documento e produrne a nostra volta un altro con eventuali controdeduzioni. Finalmente, dopo una lunga attesa e numerosi proclami riguardanti la sanità, è giunto il momento fatidico della presentazione dello studio del Politecnico in merito alla sanità di montagna, fissata per l'11 ottobre a Sondrio. A questo proposito riteniamo sarebbe importante che tale relazione venisse forntia in anticipo ai sindaci, al fine di garantire un confronto costruttivo. Attendiamo certamente nel dettaglio il contenuto, in particolare per quanto riguarda la Valchiavenna, drasticamente impoverita negli ultimi anni dagli stessi attori politici (Lega in primis) che oggi millantano di voler assicurare l'efficienza dei servizi. Ma quale posizione assumerà l'amministrazione chiavennasca a trazione leghista? Fin dalla campagna elettorale ha dichiarato di lavorare in silenzio, contando su appoggi e contatti in Regione, nonché nella direzione del'Ats. Oggi questo silenzio continua e non lascia ben sperare. A inizio mandato il consigliere di maggioranza Scaramellini, nel frattempo eletto a capo dell'Assemblea dei sindaci in Comunità Montana appositamente costruita per questo ambito, aveva affermato di essere al lavoro per un progetto specifico sull'organizzazione della sanità della nostra vale: ad oggi però di questo progetto si conosce ben poco! Quali sono le proposte specifiche? Quali i servizi che si ritengono essenziali e sui quali non si è disposti a cedere? Quali azioni e contromisure sono state programmate? Oppure si sta attendendo passivamente le linee guida del Politecnico? Riteniamo pericoloso demandare completamente ai tecnici una tematica così delicata e vitale per la comunità: fare politica seriamente significa programmare e progettare partendo dai bisogni del proprio territorio, facendosi portavoce davanti agli organi superiori competenti (seppur amici!) e non delegare in toto la responsabilità. Subire passivamente ci pare troppo per una valle così svantaggiata come la nostra".
Attenderemo l'11 ottobre, nella speranza che il piano proposto dal Politecnico (comunque, al momento, soltanto un documento) non includa tagli alla sanità valtellinese: basti vedere la fortissima riduzione dei servizi avvenuta negli ultimi anni.
articolo del 28.09.2019, ore 17:20
A fare il punto della situazione, con particolare riferimento all'ospedale di Chiavenna, il presidente dell'assemblea dei sindaci di questa valle, Roberto Scaramellini: "Ho provato ad avere delucidazioni ma ho trovato la porta chiusa. Le uniche cose che si sanno erivano da indiscrezioni giornalistiche, ma ovviamente non bastano per fare delle valutazioni serie. All'indomani dell'illustrazione è mia intenzione creare un tavolo tecnico in cui analizzare nel dettaglio il documento e produrne a nostra volta un altro con eventuali controdeduzioni. Finalmente, dopo una lunga attesa e numerosi proclami riguardanti la sanità, è giunto il momento fatidico della presentazione dello studio del Politecnico in merito alla sanità di montagna, fissata per l'11 ottobre a Sondrio. A questo proposito riteniamo sarebbe importante che tale relazione venisse forntia in anticipo ai sindaci, al fine di garantire un confronto costruttivo. Attendiamo certamente nel dettaglio il contenuto, in particolare per quanto riguarda la Valchiavenna, drasticamente impoverita negli ultimi anni dagli stessi attori politici (Lega in primis) che oggi millantano di voler assicurare l'efficienza dei servizi. Ma quale posizione assumerà l'amministrazione chiavennasca a trazione leghista? Fin dalla campagna elettorale ha dichiarato di lavorare in silenzio, contando su appoggi e contatti in Regione, nonché nella direzione del'Ats. Oggi questo silenzio continua e non lascia ben sperare. A inizio mandato il consigliere di maggioranza Scaramellini, nel frattempo eletto a capo dell'Assemblea dei sindaci in Comunità Montana appositamente costruita per questo ambito, aveva affermato di essere al lavoro per un progetto specifico sull'organizzazione della sanità della nostra vale: ad oggi però di questo progetto si conosce ben poco! Quali sono le proposte specifiche? Quali i servizi che si ritengono essenziali e sui quali non si è disposti a cedere? Quali azioni e contromisure sono state programmate? Oppure si sta attendendo passivamente le linee guida del Politecnico? Riteniamo pericoloso demandare completamente ai tecnici una tematica così delicata e vitale per la comunità: fare politica seriamente significa programmare e progettare partendo dai bisogni del proprio territorio, facendosi portavoce davanti agli organi superiori competenti (seppur amici!) e non delegare in toto la responsabilità. Subire passivamente ci pare troppo per una valle così svantaggiata come la nostra".
Attenderemo l'11 ottobre, nella speranza che il piano proposto dal Politecnico (comunque, al momento, soltanto un documento) non includa tagli alla sanità valtellinese: basti vedere la fortissima riduzione dei servizi avvenuta negli ultimi anni.
articolo del 28.09.2019, ore 17:20