Camera di Commercio: dati positivi per Como, meno per Lecco
Analizzando i dati relativi all’analisi congiunturale del 2° trimestre 2019, emerge una situazione differenziata a seconda dei settori (industria, artigianato, commercio e servizi) e dei territori provinciali di riferimento (Como e Lecco).
INDUSTRIA
Per quanto riguarda il settore industriale: - la provincia di Como torna ad evidenziare dati tendenziali positivi per la produzione e il fatturato (rispettivamente +0,8% e +2,5%, contro il -0,9% e +1,8% lombardi); rimane negativa la variazione degli ordini: -1,2% (invariati a livello regionale). L’indice medio della produzione industriale comasca si è attestato a 101,1 (media 2010=100), contro il 115,9 lombardo; inferiori alla media regionale sono anche gli indici medi di fatturato e ordini (rispettivamente 115,3 e 117,6, contro 134,4 e 124 della Lombardia). Tra i principali settori dell’economia locale, “legno-mobilio” e “meccanica” evidenziano crescite della produzione rispetto al secondo trimestre del 2018 (rispettivamente +10,9% e +0,8%), mentre il “tessile” mostra un calo (-1%).
A livello regionale i tre settori con il maggior incremento della produzione Como è calata dello 0,6% (contro il +0,4% della Lombardia); l’indice medio si è attestato a 92,8 (media 2010=100); in Lombardia è a quota 101,2. Analizzando nel complesso il primo semestre 2019, ordini e fatturato delle aziende industriali comasche registrano una variazione media positiva (rispettivamente +1% e +0,8%); viceversa, cala dello 0,5% la produzione (a livello regionale quest’ultima e gli ordini rimangono invariati, mentre il fatturato cresce dell’1,8%). L’occupazione industriale è rimasta pressoché stabile (-0,1%, contro il +0,6% della Lombardia). - La variazione della produzione delle imprese industriali lecchesi torna negativa dopo ben 10 trimestri positivi: -4,6%. Anche ordini e fatturato evidenziano andamenti tendenziali negativi (rispettivamente -2,9% e -0,9%). Ciononostante, nel 2° trimestre 2019 l’indice medio della produzione industriale lecchese si è attestato a 130,5 (media 2010=100), valore nettamente superiore a quello lombardo. Più alto della media regionale anche l’indice del fatturato (135,3 a Lecco) e in linea quello degli ordini (123,6). La produzione è in crescita nel settore “minerali non metalliferi” (+1%), mentre fanno registrare cali pesanti “siderurgia” e “meccanica” (rispettivamente -9,3% e -4,4%). La variazione tendenziale dell’occupazione industriale è stata positiva (+0,5%) e l’indice medio si è attestato a 105,1 (media 2010=100), 4 punti percentuali sopra la media regionale. Focalizzando l’attenzione sul primo semestre 2019, solo il fatturato delle aziende lecchesi ha registrato una variazione media positiva (+0,5%), mentre produzione e ordini evidenziano cali (rispettivamente -1,2% e -1,4%). L’occupazione industriale è cresciuta dell’1%.
ARTIGIANATO
Anche l’artigianato evidenzia andamenti differenti tra le due province lariane; infatti, mentre a Como si registra un miglioramento rispetto al 1° trimestre (che aveva mostrato una performance poco brillante), dai dati lecchesi emerge la prosecuzione del momento negativo, con cali significativi di produzione, fatturato e soprattutto ordini: - a Como la produzione artigiana registra una variazione tendenziale positiva (+2,4%, terza piazza in Lombardia dietro a Sondrio e Cremona, rispettivamente +6,6% e +5,2%; media regionale +0,3%); in crescita anche il fatturato (+1,9%, contro il +0,8% lombardo), mentre calano gli ordini (- 3,5%, contro il -0,6% della Lombardia). La produzione aumenta soprattutto nei settori “gommaplastica” (+26,4%), “legno-mobilio” (+5,3%) e “carta-stampa” (+4,3%), mentre i cali più accentuati sono quelli dei “minerali non metalliferi” (-17,8%), del “tessile” (-5,7%) e degli “alimentari” (- 1,8%)4 . L’indice medio della produzione artigiana nel 2° trimestre 2019 si è attestato a 112,4 (media industriale sono: “legno mobilio” (+1,7%), “alimentari” (+1,7%) e “siderurgia” (+1%); evidenziano un calo soprattutto “abbigliamento” (-9,7%), “pelli-calzature” (-2,7%) e “meccanica” (-1,6%). 4 Oltre la metà delle imprese intervistate opera nei comparti della “meccanica” del “legno-mobilio” e dell’“alimentare” (rispettivamente 31, 20 e 9 aziende). Anche per la provincia di Lecco più del 50% delle imprese coinvolte nell’indagine 2 2010=100); quello degli ordini a 104,7 e quello del fatturato a 107,4. Tutti e 3 i valori comaschi sono nettamente superiori alla media lombarda (produzione 100,5; ordini 95,8; fatturato 100,3). Rispetto al periodo aprile-giugno dello scorso anno, l’occupazione ha evidenziato una crescita del 2% e il numero indice si è attestato a 99,1 (contro il +0,9% lombardo; l’indice regionale è posizionato a 99,8). Analizzando il primo semestre 2019, produzione e fatturato delle aziende comasche registrano variazioni medie positive rispetto allo stesso periodo del 2018 (rispettivamente +1,2% e +0,7%), mentre calano del 2,5% gli ordini (a livello regionale, produzione invariata; fatturato +0,6%; ordini -1%). L’occupazione del comparto artigiano comasco è cresciuta più della media lombarda (rispettivamente +1,2% e +0,8%). - A Lecco la produzione diminuisce del 2,4% (a livello regionale solo Lodi fa peggio, -2,7%), gli ordini calano del 5,2% e il fatturato dell’1,9%. I settori dei “minerali non metalliferi”, della “gomma-plastica” e della “siderurgia” evidenziano le maggiori crescite della produzione (rispettivamente +11,4%, +4,8% e +4,5%), mente quelli maggiormente in difficoltà sono “pellicalzature” (-18,9%), “abbigliamento” (-11,1%) e “meccanica” (-4,2%)4 . L’indice medio della produzione artigiana si è attestato a 103,5 (media 2010=100); quello degli ordini a 96,7 e quello del fatturato a 102,9, tutti valori inferiori a quelli comaschi. La variazione dell’occupazione si è attestata a -0,8%; ciononostante il numero indice rimane superiore a quello comasco, attestandosi a 103,5. Valutando nel complesso il primo semestre 2019, tutti gli indicatori lecchesi hanno registrato variazioni negative rispetto allo stesso periodo del 2018: produzione -2,4%, ordini -3,7% e fatturato -1,8%. L’occupazione del comparto artigiano lecchese è diminuita dell’1,2%.
COMMERCIO E SERVIZI
Il 2° trimestre 2019 registra dati differenziati per i due territori anche per il volume d’affari del commercio e dei servizi; infatti Como evidenzia una variazione tendenziale negativa nel commercio e positiva nei servizi (rispettivamente, -2,6% e +0,9%), mentre a Lecco si verifica la situazione opposta (+3,4% e -0,4%). Positivo l’andamento dell’occupazione in entrambe le province, sia per il commercio che per i servizi (con la sola eccezione di un leggero calo in quest’ultimo settore per la provincia di Como): - il territorio comasco evidenzia un calo del volume d’affari per quanto riguarda il commercio (-2,6%) e una crescita per quello dei servizi (+0,9%; la media regionale si è attestata rispettivamente a +0,8% e a +1,5%). L’indice medio è stato pari a 90,4 per le imprese del commercio e a 96,6 per quelle dei servizi (a livello regionale, rispettivamente 87,8 e 105). Valori positivi per l’occupazione del commercio: la variazione tendenziale del 2° trimestre opera in soli tre comparti (42 nella “meccanica”, 6 nella “gomma-plastica” e 5 nel “tessile” e 4 per il “legno-mobilio”). Pertanto, gli altri settori di entrambe le province sono poco rappresentanti all’interno dei rispettivi campioni, e i loro dati sono meno “robusti”. A livello regionale i tre settori che registrano incrementi della produzione artigiana sono “minerali non metalliferi” (+5,8%), “legno-mobilio” (+2,9%) e “alimentari” (+0,7%); i comparti maggiormente in difficoltà sono “pelli-calzature” (-2,4%), “siderurgia” (-2,2%) e “carta-stampa” (-1,1%). 3 2019 è stata del +0,7%, (contro il +1,2% regionale), mentre si è registrato un calo nei servizi (-0,4%, contro il +1,5% della Lombardia); il numero indice ha raggiunto quota 102,3 per il commercio e 132,9 per i servizi (i dati regionali sono rispettivamente pari a 100 e 111,5). Analizzando il primo semestre 2019, le imprese del commercio comasche hanno evidenziato un calo del volume d’affari (-1,4%, contro il -0,1% regionale) e una crescita dell’occupazione (+0,7% contro il +1,2% della Lombardia). Nei servizi restano pressoché stabili volume d’affari e occupazione (rispettivamente +0,3% e +0%, contro il +1,7% e +2,5% regionali). - In provincia di Lecco la variazione del volume d’affari è positiva per il commercio (+3,4%) e negativa per i servizi (-0,4%). L’indice medio del 2° trimestre è stato pari a 82,9 per le imprese del commercio e a 100,7 per quelle dei servizi. Per entrambi si evidenzia un incremento dell’occupazione (rispettivamente +2,3% e +2,6%). I numeri indice di entrambi i comparti risultano superiori all’anno base (commercio 100,9 e servizi 104,9); tuttavia sono entrambi inferiori a quelli comaschi. Prendendo in considerazione il primo semestre 2019 le imprese lecchesi del terziario hanno evidenziato valori positivi: volume d’affari del commercio +0,8%, dei servizi +1,7%. Cresce anche l’occupazione: +2,4% nel commercio e +1,1% nei servizi. Ulteriori dati elaborati dall’Ufficio Studi e Statistica della Camera di Commercio di ComoLecco sull’andamento economico del 1° semestre 2019:
§ i fallimenti sono in calo in entrambi i territori: a Como scendono da 70 a 40 unità (- 42,9%), a Lecco da 37 a 35 (-5,4%). Pertanto l’intera area lariana ha registrato una riduzione del 29,9% (contro il -6,7% della Lombardia e il -3,8% dell’Italia);
§ diminuisce l’importo complessivo dei protesti per entrambe le province: a Como da oltre 2,6 milioni a poco più di 2 (-22,1%); a Lecco da oltre 460.000 a 344.000 Euro (-26,5%). Dunque, l’importo dei protesti dell’intero territorio lariano è calato del 22,7%;
§ aumentano le ore di cassa integrazione autorizzate dall’INPS in entrambi i territori. Tuttavia, si nota un andamento differenziato per le due province: a Como aumentano considerevolmente le ore di cassa integrazione straordinaria (+107,7%) e crescono anche quelle ordinarie (+18,2%); non si è fatto ricorso alla cassa in deroga e, complessivamente, le ore aumentano del 48,1%. A Lecco cresce la cassa ordinaria (le ore sono più che raddoppiate rispetto al 1° semestre dello scorso anno, +172,4%), ma cala considerevolmente la straordinaria (-64,5%). Non sono state autorizzate ore di cassa in deroga e le ore totali sono cresciute del 45,2% Complessivamente, le ore di cassa autorizzate nell’intera area lariana crescono del 47,6% (+38,1% la CIG ordinaria e +64,2% quella straordinaria) 5 ; 5 In Lombardia le ore autorizzate complessive di cassa integrazione sono calate del 10,5% (CIG ordinaria, +7,4%, CIG straordinaria, -24,2%; CIG in deroga, -98,5%). Italia invece le stesse sono cresciute del 16,3%.
§ a fine giugno 2019 le imprese registrate in provincia di Como erano 47.759 (per 60.803 unità locali) e il saldo tra imprese nate e cessate nei primi sei mesi dell’anno è negativo:-114 unità (-0,2% rispetto a fine giugno 2018) 6 . A Lecco le imprese registrate erano 25.743 (per 32.888 localizzazioni) e il saldo tra imprese nate e cessate è pari a -199 (-1,3%). Nel complesso, le aziende lariane sono diminuite dello 0,6% (a fronte dell’invarianza regionale e nazionale): le iscrizioni sono cresciute del 4% e le cessazioni del 14,8%.
ASPETTATIVE DELLE IMPRESE PER IL 3° TRIMESTRE 2019
Le previsioni per il prossimo trimestre degli imprenditori intervistati evidenziano sono poco promettenti, anche in considerazione della pausa estiva, in entrambi i territori e in tutti i settori: - per Como i saldi tra imprenditori industriali ottimisti e pessimisti registrano un peggioramento: per la produzione si passa dal +1,1% dell’indagine precedente al -4,6%; per la domanda interna dal -4,3% al -9,2%; per quella estera dal +12,4% al +5,1%; per l’occupazione dal -2,2% al -2,3%. Peggiorano anche le aspettative dell’artigianato: per la produzione si passa dal -2,3% al -12,2%; domanda interna dal -4,7% al -9,9%; occupazione da un saldo nullo al -5,5%. In controtendenza il saldo della domanda estera: da -16% a -13,7%. Aspettative non brillanti anche nel terziario: nel commercio, il saldo tra pessimisti e ottimisti passa dal +1,1% al -12,5% per il volume di affari e dal +1,2% al -8,3% per l’occupazione; nei servizi si passa dal +11,9% al -15% per il volume d’affari e dal +10,7% al +5% per l’occupazione. - Anche per Lecco i saldi tra imprenditori industriali ottimisti e pessimisti registrano un peggioramento: per la produzione si passa dal -1,9% dell’indagine precedente al -13,5%; per la domanda interna dal -14,3% al -18,2%; per quella estera dal +10,4% al -15,5%; per l’occupazione dal -7,6% al -8,1%. Artigianato: per la produzione si passa dal -9,4% al -25%; per la domanda interna dal -9,5% al -33,3%; per quella estera da un saldo nullo a -18%; per l’occupazione dal -7,1% al -12,5%. Nel terziario: per il commercio, il saldo tra pessimisti e ottimisti sul volume di affari passa dal +13,3% al -26,3% e sull’occupazione da un saldo nullo al -10,5%; nei servizi dal +16,1% al -18,2% per il volume d’affari e dal +10,7% a un saldo nullo per l’occupazione.
articolo dell'8.08.2019, ore 14:50
da comunicato stampa
INDUSTRIA
Per quanto riguarda il settore industriale: - la provincia di Como torna ad evidenziare dati tendenziali positivi per la produzione e il fatturato (rispettivamente +0,8% e +2,5%, contro il -0,9% e +1,8% lombardi); rimane negativa la variazione degli ordini: -1,2% (invariati a livello regionale). L’indice medio della produzione industriale comasca si è attestato a 101,1 (media 2010=100), contro il 115,9 lombardo; inferiori alla media regionale sono anche gli indici medi di fatturato e ordini (rispettivamente 115,3 e 117,6, contro 134,4 e 124 della Lombardia). Tra i principali settori dell’economia locale, “legno-mobilio” e “meccanica” evidenziano crescite della produzione rispetto al secondo trimestre del 2018 (rispettivamente +10,9% e +0,8%), mentre il “tessile” mostra un calo (-1%).
A livello regionale i tre settori con il maggior incremento della produzione Como è calata dello 0,6% (contro il +0,4% della Lombardia); l’indice medio si è attestato a 92,8 (media 2010=100); in Lombardia è a quota 101,2. Analizzando nel complesso il primo semestre 2019, ordini e fatturato delle aziende industriali comasche registrano una variazione media positiva (rispettivamente +1% e +0,8%); viceversa, cala dello 0,5% la produzione (a livello regionale quest’ultima e gli ordini rimangono invariati, mentre il fatturato cresce dell’1,8%). L’occupazione industriale è rimasta pressoché stabile (-0,1%, contro il +0,6% della Lombardia). - La variazione della produzione delle imprese industriali lecchesi torna negativa dopo ben 10 trimestri positivi: -4,6%. Anche ordini e fatturato evidenziano andamenti tendenziali negativi (rispettivamente -2,9% e -0,9%). Ciononostante, nel 2° trimestre 2019 l’indice medio della produzione industriale lecchese si è attestato a 130,5 (media 2010=100), valore nettamente superiore a quello lombardo. Più alto della media regionale anche l’indice del fatturato (135,3 a Lecco) e in linea quello degli ordini (123,6). La produzione è in crescita nel settore “minerali non metalliferi” (+1%), mentre fanno registrare cali pesanti “siderurgia” e “meccanica” (rispettivamente -9,3% e -4,4%). La variazione tendenziale dell’occupazione industriale è stata positiva (+0,5%) e l’indice medio si è attestato a 105,1 (media 2010=100), 4 punti percentuali sopra la media regionale. Focalizzando l’attenzione sul primo semestre 2019, solo il fatturato delle aziende lecchesi ha registrato una variazione media positiva (+0,5%), mentre produzione e ordini evidenziano cali (rispettivamente -1,2% e -1,4%). L’occupazione industriale è cresciuta dell’1%.
ARTIGIANATO
Anche l’artigianato evidenzia andamenti differenti tra le due province lariane; infatti, mentre a Como si registra un miglioramento rispetto al 1° trimestre (che aveva mostrato una performance poco brillante), dai dati lecchesi emerge la prosecuzione del momento negativo, con cali significativi di produzione, fatturato e soprattutto ordini: - a Como la produzione artigiana registra una variazione tendenziale positiva (+2,4%, terza piazza in Lombardia dietro a Sondrio e Cremona, rispettivamente +6,6% e +5,2%; media regionale +0,3%); in crescita anche il fatturato (+1,9%, contro il +0,8% lombardo), mentre calano gli ordini (- 3,5%, contro il -0,6% della Lombardia). La produzione aumenta soprattutto nei settori “gommaplastica” (+26,4%), “legno-mobilio” (+5,3%) e “carta-stampa” (+4,3%), mentre i cali più accentuati sono quelli dei “minerali non metalliferi” (-17,8%), del “tessile” (-5,7%) e degli “alimentari” (- 1,8%)4 . L’indice medio della produzione artigiana nel 2° trimestre 2019 si è attestato a 112,4 (media industriale sono: “legno mobilio” (+1,7%), “alimentari” (+1,7%) e “siderurgia” (+1%); evidenziano un calo soprattutto “abbigliamento” (-9,7%), “pelli-calzature” (-2,7%) e “meccanica” (-1,6%). 4 Oltre la metà delle imprese intervistate opera nei comparti della “meccanica” del “legno-mobilio” e dell’“alimentare” (rispettivamente 31, 20 e 9 aziende). Anche per la provincia di Lecco più del 50% delle imprese coinvolte nell’indagine 2 2010=100); quello degli ordini a 104,7 e quello del fatturato a 107,4. Tutti e 3 i valori comaschi sono nettamente superiori alla media lombarda (produzione 100,5; ordini 95,8; fatturato 100,3). Rispetto al periodo aprile-giugno dello scorso anno, l’occupazione ha evidenziato una crescita del 2% e il numero indice si è attestato a 99,1 (contro il +0,9% lombardo; l’indice regionale è posizionato a 99,8). Analizzando il primo semestre 2019, produzione e fatturato delle aziende comasche registrano variazioni medie positive rispetto allo stesso periodo del 2018 (rispettivamente +1,2% e +0,7%), mentre calano del 2,5% gli ordini (a livello regionale, produzione invariata; fatturato +0,6%; ordini -1%). L’occupazione del comparto artigiano comasco è cresciuta più della media lombarda (rispettivamente +1,2% e +0,8%). - A Lecco la produzione diminuisce del 2,4% (a livello regionale solo Lodi fa peggio, -2,7%), gli ordini calano del 5,2% e il fatturato dell’1,9%. I settori dei “minerali non metalliferi”, della “gomma-plastica” e della “siderurgia” evidenziano le maggiori crescite della produzione (rispettivamente +11,4%, +4,8% e +4,5%), mente quelli maggiormente in difficoltà sono “pellicalzature” (-18,9%), “abbigliamento” (-11,1%) e “meccanica” (-4,2%)4 . L’indice medio della produzione artigiana si è attestato a 103,5 (media 2010=100); quello degli ordini a 96,7 e quello del fatturato a 102,9, tutti valori inferiori a quelli comaschi. La variazione dell’occupazione si è attestata a -0,8%; ciononostante il numero indice rimane superiore a quello comasco, attestandosi a 103,5. Valutando nel complesso il primo semestre 2019, tutti gli indicatori lecchesi hanno registrato variazioni negative rispetto allo stesso periodo del 2018: produzione -2,4%, ordini -3,7% e fatturato -1,8%. L’occupazione del comparto artigiano lecchese è diminuita dell’1,2%.
COMMERCIO E SERVIZI
Il 2° trimestre 2019 registra dati differenziati per i due territori anche per il volume d’affari del commercio e dei servizi; infatti Como evidenzia una variazione tendenziale negativa nel commercio e positiva nei servizi (rispettivamente, -2,6% e +0,9%), mentre a Lecco si verifica la situazione opposta (+3,4% e -0,4%). Positivo l’andamento dell’occupazione in entrambe le province, sia per il commercio che per i servizi (con la sola eccezione di un leggero calo in quest’ultimo settore per la provincia di Como): - il territorio comasco evidenzia un calo del volume d’affari per quanto riguarda il commercio (-2,6%) e una crescita per quello dei servizi (+0,9%; la media regionale si è attestata rispettivamente a +0,8% e a +1,5%). L’indice medio è stato pari a 90,4 per le imprese del commercio e a 96,6 per quelle dei servizi (a livello regionale, rispettivamente 87,8 e 105). Valori positivi per l’occupazione del commercio: la variazione tendenziale del 2° trimestre opera in soli tre comparti (42 nella “meccanica”, 6 nella “gomma-plastica” e 5 nel “tessile” e 4 per il “legno-mobilio”). Pertanto, gli altri settori di entrambe le province sono poco rappresentanti all’interno dei rispettivi campioni, e i loro dati sono meno “robusti”. A livello regionale i tre settori che registrano incrementi della produzione artigiana sono “minerali non metalliferi” (+5,8%), “legno-mobilio” (+2,9%) e “alimentari” (+0,7%); i comparti maggiormente in difficoltà sono “pelli-calzature” (-2,4%), “siderurgia” (-2,2%) e “carta-stampa” (-1,1%). 3 2019 è stata del +0,7%, (contro il +1,2% regionale), mentre si è registrato un calo nei servizi (-0,4%, contro il +1,5% della Lombardia); il numero indice ha raggiunto quota 102,3 per il commercio e 132,9 per i servizi (i dati regionali sono rispettivamente pari a 100 e 111,5). Analizzando il primo semestre 2019, le imprese del commercio comasche hanno evidenziato un calo del volume d’affari (-1,4%, contro il -0,1% regionale) e una crescita dell’occupazione (+0,7% contro il +1,2% della Lombardia). Nei servizi restano pressoché stabili volume d’affari e occupazione (rispettivamente +0,3% e +0%, contro il +1,7% e +2,5% regionali). - In provincia di Lecco la variazione del volume d’affari è positiva per il commercio (+3,4%) e negativa per i servizi (-0,4%). L’indice medio del 2° trimestre è stato pari a 82,9 per le imprese del commercio e a 100,7 per quelle dei servizi. Per entrambi si evidenzia un incremento dell’occupazione (rispettivamente +2,3% e +2,6%). I numeri indice di entrambi i comparti risultano superiori all’anno base (commercio 100,9 e servizi 104,9); tuttavia sono entrambi inferiori a quelli comaschi. Prendendo in considerazione il primo semestre 2019 le imprese lecchesi del terziario hanno evidenziato valori positivi: volume d’affari del commercio +0,8%, dei servizi +1,7%. Cresce anche l’occupazione: +2,4% nel commercio e +1,1% nei servizi. Ulteriori dati elaborati dall’Ufficio Studi e Statistica della Camera di Commercio di ComoLecco sull’andamento economico del 1° semestre 2019:
§ i fallimenti sono in calo in entrambi i territori: a Como scendono da 70 a 40 unità (- 42,9%), a Lecco da 37 a 35 (-5,4%). Pertanto l’intera area lariana ha registrato una riduzione del 29,9% (contro il -6,7% della Lombardia e il -3,8% dell’Italia);
§ diminuisce l’importo complessivo dei protesti per entrambe le province: a Como da oltre 2,6 milioni a poco più di 2 (-22,1%); a Lecco da oltre 460.000 a 344.000 Euro (-26,5%). Dunque, l’importo dei protesti dell’intero territorio lariano è calato del 22,7%;
§ aumentano le ore di cassa integrazione autorizzate dall’INPS in entrambi i territori. Tuttavia, si nota un andamento differenziato per le due province: a Como aumentano considerevolmente le ore di cassa integrazione straordinaria (+107,7%) e crescono anche quelle ordinarie (+18,2%); non si è fatto ricorso alla cassa in deroga e, complessivamente, le ore aumentano del 48,1%. A Lecco cresce la cassa ordinaria (le ore sono più che raddoppiate rispetto al 1° semestre dello scorso anno, +172,4%), ma cala considerevolmente la straordinaria (-64,5%). Non sono state autorizzate ore di cassa in deroga e le ore totali sono cresciute del 45,2% Complessivamente, le ore di cassa autorizzate nell’intera area lariana crescono del 47,6% (+38,1% la CIG ordinaria e +64,2% quella straordinaria) 5 ; 5 In Lombardia le ore autorizzate complessive di cassa integrazione sono calate del 10,5% (CIG ordinaria, +7,4%, CIG straordinaria, -24,2%; CIG in deroga, -98,5%). Italia invece le stesse sono cresciute del 16,3%.
§ a fine giugno 2019 le imprese registrate in provincia di Como erano 47.759 (per 60.803 unità locali) e il saldo tra imprese nate e cessate nei primi sei mesi dell’anno è negativo:-114 unità (-0,2% rispetto a fine giugno 2018) 6 . A Lecco le imprese registrate erano 25.743 (per 32.888 localizzazioni) e il saldo tra imprese nate e cessate è pari a -199 (-1,3%). Nel complesso, le aziende lariane sono diminuite dello 0,6% (a fronte dell’invarianza regionale e nazionale): le iscrizioni sono cresciute del 4% e le cessazioni del 14,8%.
ASPETTATIVE DELLE IMPRESE PER IL 3° TRIMESTRE 2019
Le previsioni per il prossimo trimestre degli imprenditori intervistati evidenziano sono poco promettenti, anche in considerazione della pausa estiva, in entrambi i territori e in tutti i settori: - per Como i saldi tra imprenditori industriali ottimisti e pessimisti registrano un peggioramento: per la produzione si passa dal +1,1% dell’indagine precedente al -4,6%; per la domanda interna dal -4,3% al -9,2%; per quella estera dal +12,4% al +5,1%; per l’occupazione dal -2,2% al -2,3%. Peggiorano anche le aspettative dell’artigianato: per la produzione si passa dal -2,3% al -12,2%; domanda interna dal -4,7% al -9,9%; occupazione da un saldo nullo al -5,5%. In controtendenza il saldo della domanda estera: da -16% a -13,7%. Aspettative non brillanti anche nel terziario: nel commercio, il saldo tra pessimisti e ottimisti passa dal +1,1% al -12,5% per il volume di affari e dal +1,2% al -8,3% per l’occupazione; nei servizi si passa dal +11,9% al -15% per il volume d’affari e dal +10,7% al +5% per l’occupazione. - Anche per Lecco i saldi tra imprenditori industriali ottimisti e pessimisti registrano un peggioramento: per la produzione si passa dal -1,9% dell’indagine precedente al -13,5%; per la domanda interna dal -14,3% al -18,2%; per quella estera dal +10,4% al -15,5%; per l’occupazione dal -7,6% al -8,1%. Artigianato: per la produzione si passa dal -9,4% al -25%; per la domanda interna dal -9,5% al -33,3%; per quella estera da un saldo nullo a -18%; per l’occupazione dal -7,1% al -12,5%. Nel terziario: per il commercio, il saldo tra pessimisti e ottimisti sul volume di affari passa dal +13,3% al -26,3% e sull’occupazione da un saldo nullo al -10,5%; nei servizi dal +16,1% al -18,2% per il volume d’affari e dal +10,7% a un saldo nullo per l’occupazione.
articolo dell'8.08.2019, ore 14:50
da comunicato stampa