Dervio: i Cavalieri di Malta controllano il torrente Varrone. Ufficializzata la conta dei danni
DERVIO. Dopo l’esondazione causata dalle alluvioni che ha colpito l’Alto Lago lecchese, la Squadra S.A.P.R. (Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto) del Corpo Militare Speciale Ausiliario dell’Esercito Italiano A.c.i.s.m.om. (Associazione dei Cavalieri Italiani del Sovrano Militare Ordine di Malta), su richiesta del Comune di Dervio (Lecco) ha effettuato (ieri, martedì 25 giugno) il monitoraggio aereo dell’alveo del torrente Varrone.
I militari altamente specializzati in operazioni di monitoraggio aereo attraverso l’utilizzo di aeromobili a pilotaggio remoto hanno successivamente realizzato il rilievo fotogrammetrico completo della superficie comunale colpita dall’esondazione.
“La Squadra S.a.p.r. del Corpo Militare A.c.i.s.m.o.m. negli ultimi mesi ha effettuato numerosi interventi in diverse zone d’Italia colpite da calamità naturali e monitoraggi aerei territoriali a favore di numerosi Comuni – spiegano – I militari appartenenti alla Squadra S.a.p.r. effettuano costanti attività esercitative di formazione tecnica e sanitaria allo scopo di elevare ai massimi livelli la preparazione utile ad affrontare attività di volo atte alla ricerca e soccorso di persone disperse, monitoraggi ambientali e interventi su tutto il territorio nazionale a seguito di calamità”.
La zona è stata monitorata con gli aeromobili a pilotaggio remoto.
LA CONTA DEI DANNI
Fiumi esondati, allagamenti diffusi, frane, interruzioni di strade, smottamenti ed erosioni spondali per 78 milioni di euro. A tanto ammonta la stima dei danni alle infrastrutture, al territorio, ai privati e alle attività produttive in 9 province lombarde per gli eventi calamitosi di maggio e giugno – con particolare riguardo alle province di Bergamo, Brescia, Como, Lecco e Sondrio – per i quali Regione Lombardia ha chiesto al Governo lo stato di emergenza.
In provincia di Lecco, dalla ricognizione effettuata da Regione, la stima dei danni da maltempo ammonta complessivamente a 28 milioni di euro tra i Comuni diBellano, Casargo, Colico, Cortenova, Crandola, Dervio, Introbio, Morterone, Pagnona, Premana, Primaluna, Valvarrone (Introzzo), Missaglia, Casatenovo e Merate.
Nel dettaglio, per gli eventi calamitosi di giugno, l’importo delle spese di prima emergenza ammonta a 1,2 milioni di euro; la stima dei danni alle infrastrutture a 8,1 milioni di euro; la stima dei danni al territorio a 13 milioni di euro; la stima dei danni alle attività produttive a 1,7 milioni di euro e quella dei danni ai privati a 4,1 milioni di euro.
A distanza di pochi giorni si avvia così a conclusione, con la relazione integrativa presentata a seguito della richiesta di deliberazione, il rapidissimo iter, partito immediatamente dopo l’emergenza, il 13 giugno scorso, con il primo sopralluogo nelle zone più colpite; seguito, il 18 giugno, da un ulteriore incontro di supporto ai sindaci e, il 21 giugno, dal sopralluogo da parte dei tecnici del Dipartimento di Protezione civile nazionale. Rispettati i tempi della timeline annunciata dall’assessore regionale al Territorio e Protezione civile Pietro Foroniin occasione dei sopralluoghi nelle zone più colpite, la questione passa ora al Consiglio dei Ministri e al Dipartimento di Protezione civile nazionale, con cui Regione Lombardia porta avanti un’interlocuzione costante.
Regione Lombardia ha intanto già provveduto a stanziare le risorse necessarie per far fronte alle emergenze prioritarie. A sostegno dei Comuni colpiti dalle calamità naturali, la Giunta regionale ha approvato, la scorsa settimana, una delibera che prevede la totale copertura delle spese sostenute per i lavori di pronto intervento per tutti i Comuni fino a 5.000 abitanti e la copertura all’80 per cento delle spese sostenute per i lavori di pronto intervento per i Comuni con popolazione oltre 5.000 abitanti e fino a 20.000 abitanti.
“Per il superamento delle situazioni di maggiore criticità – ha commentato l’assessore Foroni – sono stati effettuati già 34 interventi di somma urgenza tra rimozione di piante e alberi caduti, ripristino della viabilità, pulizia di strade e ripristino della funzionalità dei servizi pubblici essenziali e stabilizzazione dei versanti instabili, per un totale di 600.000 euro a maggio e oltre 2 milioni di euro a giugno. Monitoreremo le varie situazioni e speriamo, nel frattempo, di ottenere al più presto lo stato di emergenza e la connessa ordinanza che dettaglia i piani degli interventi”.
In provincia di Sondrio, dalla ricognizione effettuata da Regione, la stima dei danni da maltempo ammonta complessivamente a 19,8 milioni di euro tra i Comuni di San Giacomo Filippo, Campodolcino, Delebio e Santa Caterina Valfurva. Nel dettaglio, per gli eventi calamitosi di maggio e giugno, l’importo delle spese di prima emergenza ammonta a 1,6 milioni di euro; la stima dei danni alle infrastrutture a 5 milioni di euro; la stima dei danni al territorio a 12,2 milioni di euro; la stima dei danni alle attività produttive a 537.000 euro; quella dei danni ai privati a 470.000 euro.
articolo del 26.06.2019, ore 12:45-22:55
da comunicato
I militari altamente specializzati in operazioni di monitoraggio aereo attraverso l’utilizzo di aeromobili a pilotaggio remoto hanno successivamente realizzato il rilievo fotogrammetrico completo della superficie comunale colpita dall’esondazione.
“La Squadra S.a.p.r. del Corpo Militare A.c.i.s.m.o.m. negli ultimi mesi ha effettuato numerosi interventi in diverse zone d’Italia colpite da calamità naturali e monitoraggi aerei territoriali a favore di numerosi Comuni – spiegano – I militari appartenenti alla Squadra S.a.p.r. effettuano costanti attività esercitative di formazione tecnica e sanitaria allo scopo di elevare ai massimi livelli la preparazione utile ad affrontare attività di volo atte alla ricerca e soccorso di persone disperse, monitoraggi ambientali e interventi su tutto il territorio nazionale a seguito di calamità”.
La zona è stata monitorata con gli aeromobili a pilotaggio remoto.
LA CONTA DEI DANNI
Fiumi esondati, allagamenti diffusi, frane, interruzioni di strade, smottamenti ed erosioni spondali per 78 milioni di euro. A tanto ammonta la stima dei danni alle infrastrutture, al territorio, ai privati e alle attività produttive in 9 province lombarde per gli eventi calamitosi di maggio e giugno – con particolare riguardo alle province di Bergamo, Brescia, Como, Lecco e Sondrio – per i quali Regione Lombardia ha chiesto al Governo lo stato di emergenza.
In provincia di Lecco, dalla ricognizione effettuata da Regione, la stima dei danni da maltempo ammonta complessivamente a 28 milioni di euro tra i Comuni diBellano, Casargo, Colico, Cortenova, Crandola, Dervio, Introbio, Morterone, Pagnona, Premana, Primaluna, Valvarrone (Introzzo), Missaglia, Casatenovo e Merate.
Nel dettaglio, per gli eventi calamitosi di giugno, l’importo delle spese di prima emergenza ammonta a 1,2 milioni di euro; la stima dei danni alle infrastrutture a 8,1 milioni di euro; la stima dei danni al territorio a 13 milioni di euro; la stima dei danni alle attività produttive a 1,7 milioni di euro e quella dei danni ai privati a 4,1 milioni di euro.
A distanza di pochi giorni si avvia così a conclusione, con la relazione integrativa presentata a seguito della richiesta di deliberazione, il rapidissimo iter, partito immediatamente dopo l’emergenza, il 13 giugno scorso, con il primo sopralluogo nelle zone più colpite; seguito, il 18 giugno, da un ulteriore incontro di supporto ai sindaci e, il 21 giugno, dal sopralluogo da parte dei tecnici del Dipartimento di Protezione civile nazionale. Rispettati i tempi della timeline annunciata dall’assessore regionale al Territorio e Protezione civile Pietro Foroniin occasione dei sopralluoghi nelle zone più colpite, la questione passa ora al Consiglio dei Ministri e al Dipartimento di Protezione civile nazionale, con cui Regione Lombardia porta avanti un’interlocuzione costante.
Regione Lombardia ha intanto già provveduto a stanziare le risorse necessarie per far fronte alle emergenze prioritarie. A sostegno dei Comuni colpiti dalle calamità naturali, la Giunta regionale ha approvato, la scorsa settimana, una delibera che prevede la totale copertura delle spese sostenute per i lavori di pronto intervento per tutti i Comuni fino a 5.000 abitanti e la copertura all’80 per cento delle spese sostenute per i lavori di pronto intervento per i Comuni con popolazione oltre 5.000 abitanti e fino a 20.000 abitanti.
“Per il superamento delle situazioni di maggiore criticità – ha commentato l’assessore Foroni – sono stati effettuati già 34 interventi di somma urgenza tra rimozione di piante e alberi caduti, ripristino della viabilità, pulizia di strade e ripristino della funzionalità dei servizi pubblici essenziali e stabilizzazione dei versanti instabili, per un totale di 600.000 euro a maggio e oltre 2 milioni di euro a giugno. Monitoreremo le varie situazioni e speriamo, nel frattempo, di ottenere al più presto lo stato di emergenza e la connessa ordinanza che dettaglia i piani degli interventi”.
In provincia di Sondrio, dalla ricognizione effettuata da Regione, la stima dei danni da maltempo ammonta complessivamente a 19,8 milioni di euro tra i Comuni di San Giacomo Filippo, Campodolcino, Delebio e Santa Caterina Valfurva. Nel dettaglio, per gli eventi calamitosi di maggio e giugno, l’importo delle spese di prima emergenza ammonta a 1,6 milioni di euro; la stima dei danni alle infrastrutture a 5 milioni di euro; la stima dei danni al territorio a 12,2 milioni di euro; la stima dei danni alle attività produttive a 537.000 euro; quella dei danni ai privati a 470.000 euro.
articolo del 26.06.2019, ore 12:45-22:55
da comunicato