Il treno parte in anticipo, pendolari lasciati a piedi. La rabbia dei sindacati
Se è vero che ormai il nome "Trenord" è costantemente associato a "ritardo", quello che è successo lo scorso giovedì alla stazione di Sondrio potrebbe farvi ricredere.
"Ci è stato segnalato da alcuni pendolari della Valchiavenna che svolgono a Sondrio la propria attività lavorativa, giovedi 26 settembre u.s., il treno, la cui partenza è prevista dalla stazione di Sondrio alle ore 17,41, è partito da detta stazione con circa 3 minuti di anticipo, lasciando a terra almeno una decina di viaggiatori che, sbalorditi ed increduli, hanno visto allontanarsi il treno con largo anticipo sull’orario di partenza previsto” - spiega Michele Fedele, referente provinciale per i trasporti della Cisl - “Purtroppo, i disagi sulla nostra linea ferroviaria non sono determinati solo dalle grosse carenze infrastrutturali o dai convogli troppo vecchi per circolare in efficienza. Spesso alcuni problemi dipendeno da piccole mancanze, quali: comunicazioni carenti, autobus sostitutivi mancanti, sale d’aspetto chiuse, coincidenze che “coincidono” poco e, adesso….. anche treni che partono in anticipo! Per eliminare questo tipo di problemi non occorrono grossi investimenti, ma una maggiore attenzione e, forse, un po’ di buona volontà”.
Non si tratta tuttavia di un fatto isolato: anche la scorsa primavera, alla stazione di Lecco, numerosi studenti sono rimasti a piedi perché il convoglio aveva chiuso le porte prima del previsto.
articolo del 2.10.2019, ore 15:40
"Ci è stato segnalato da alcuni pendolari della Valchiavenna che svolgono a Sondrio la propria attività lavorativa, giovedi 26 settembre u.s., il treno, la cui partenza è prevista dalla stazione di Sondrio alle ore 17,41, è partito da detta stazione con circa 3 minuti di anticipo, lasciando a terra almeno una decina di viaggiatori che, sbalorditi ed increduli, hanno visto allontanarsi il treno con largo anticipo sull’orario di partenza previsto” - spiega Michele Fedele, referente provinciale per i trasporti della Cisl - “Purtroppo, i disagi sulla nostra linea ferroviaria non sono determinati solo dalle grosse carenze infrastrutturali o dai convogli troppo vecchi per circolare in efficienza. Spesso alcuni problemi dipendeno da piccole mancanze, quali: comunicazioni carenti, autobus sostitutivi mancanti, sale d’aspetto chiuse, coincidenze che “coincidono” poco e, adesso….. anche treni che partono in anticipo! Per eliminare questo tipo di problemi non occorrono grossi investimenti, ma una maggiore attenzione e, forse, un po’ di buona volontà”.
Non si tratta tuttavia di un fatto isolato: anche la scorsa primavera, alla stazione di Lecco, numerosi studenti sono rimasti a piedi perché il convoglio aveva chiuso le porte prima del previsto.
articolo del 2.10.2019, ore 15:40