Dalla Regione 373.000 euro alla Comunità montana di Valsassina-Lago
Uno stanziamento di 10,5 milioni di euro per le 23 comunità montane lombarde per il funzionamento e il sostegno delle loro attività per l’anno 2019. Lo prevede una delibera approvata dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore agli Enti locali, Montagna e Piccoli Comuni, Massimo Sertori. Più precisamente, alla Comunità montana della Valsassina, Valvarrone, Val d’Esino e Riviera saranno destinati – per l’anno in corso – 373.311 euro, divisi in due rate; la prima pari all’80% del totale (298.649 euro), la seconda il rimanente (74.662 euro). La Comunità montana di Morbegno ne riceverà 415.551 (prima rata 332.441 euro, seconda 83.110), mentre quella di Chiavenna 445.264 (prima rata 356.212 euro, seconda 89.053).
“Con questo provvedimento – ha spiegato Sertori – confermiamo l’importo che anche lo scorso anno abbiamo messo a disposizione delle comunità montane che dovranno investirli per la crescita e lo sviluppo sostenibile dei territori montani. Un segnale di forte attenzione verso i bisogni e le necessità che queste realtà riscontrano nel quotidiano”.
“Sono risorse importanti – ha aggiunto Sertori – che contribuiscono alla tutela e al rilancio di tutta la montagna lombarda e della gente che ci vive. Vogliamo fare sempre più e sempre meglio, per questo continuiamo a lavorare per investire in maniera concreta
e coerente rispetto agli obiettivi del suo assessorato. Più risorse nelle aree montane significa ridimensionare il fenomeno dello spopolamento”.
L’investimento regionale a favore delle Comunità montane lombarde non si ferma qui: “a integrazione di queste importanti risorse destinate al funzionamento delle Ccmm – ha concluso Massimo Sertori – la Regione destina specifici investimenti su iniziative e misure nei diversi settori di intervento, cui si aggiungeranno in corso d’anno i contributi destinati a premiare la gestione associata di funzioni comunali da parte delle stesse Ccmm, con risorse regionali proprie e risorse nazionali per oltre 5 milioni di euro che anche per il 2019 saranno regionalizzate”.
Investimenti anche sulle start-up
Nei comuni della provincia di Lecco di Bellano, Casargo, Colico, Cortenova, Crandola Valsassina, Dervio, Dorio, Esino Lario, Margno, Pagnona, Parlasco, Premana, Sueglio, Taceno, Valvarrone e Vendrogno la Regione Lombardia garantirà un importante finanziamento per la creazione di nuove imprese.
“Regione Lombardia ancora una volta testimonia la concretezza e la vicinanza al mondo produttivo del nostro territorio fornendo un finanziamento di 550.000 per la creazione di nuove imprese” sottolinea Mauro Piazza, Consigliere regionale di Forza Italia.
"Il finanziamento, a fondo perduto nella misura del 40% dei costi ammissibili arriverà fino a un massimo di 60.000 euro con un investimento minimo di 20.000 euro. Per la realizzazione della finalità del bando possono essere presentati progetti di avvio e sviluppo di MPMI o di attività di lavoro libero-professionale in forma singola e in forma di studio associato” continua il Consigliere regionale.
“L’obiettivo è rendere competitive le attività produttive che scelgono e decidono di fare imprese in questi territori distanti dai centri urbani. L’alto lago e la Valsassina sono uno ‘spazio’ dove sperimentare ed attuare l’avvio di nuovi progetti imprenditoriali e favorire l’innovazione sociale e il desiderio dei giovani di fare impresa o aprire studi professionali” conclude Piazza.
articolo del 25-27.03.2019
“Con questo provvedimento – ha spiegato Sertori – confermiamo l’importo che anche lo scorso anno abbiamo messo a disposizione delle comunità montane che dovranno investirli per la crescita e lo sviluppo sostenibile dei territori montani. Un segnale di forte attenzione verso i bisogni e le necessità che queste realtà riscontrano nel quotidiano”.
“Sono risorse importanti – ha aggiunto Sertori – che contribuiscono alla tutela e al rilancio di tutta la montagna lombarda e della gente che ci vive. Vogliamo fare sempre più e sempre meglio, per questo continuiamo a lavorare per investire in maniera concreta
e coerente rispetto agli obiettivi del suo assessorato. Più risorse nelle aree montane significa ridimensionare il fenomeno dello spopolamento”.
L’investimento regionale a favore delle Comunità montane lombarde non si ferma qui: “a integrazione di queste importanti risorse destinate al funzionamento delle Ccmm – ha concluso Massimo Sertori – la Regione destina specifici investimenti su iniziative e misure nei diversi settori di intervento, cui si aggiungeranno in corso d’anno i contributi destinati a premiare la gestione associata di funzioni comunali da parte delle stesse Ccmm, con risorse regionali proprie e risorse nazionali per oltre 5 milioni di euro che anche per il 2019 saranno regionalizzate”.
Investimenti anche sulle start-up
Nei comuni della provincia di Lecco di Bellano, Casargo, Colico, Cortenova, Crandola Valsassina, Dervio, Dorio, Esino Lario, Margno, Pagnona, Parlasco, Premana, Sueglio, Taceno, Valvarrone e Vendrogno la Regione Lombardia garantirà un importante finanziamento per la creazione di nuove imprese.
“Regione Lombardia ancora una volta testimonia la concretezza e la vicinanza al mondo produttivo del nostro territorio fornendo un finanziamento di 550.000 per la creazione di nuove imprese” sottolinea Mauro Piazza, Consigliere regionale di Forza Italia.
"Il finanziamento, a fondo perduto nella misura del 40% dei costi ammissibili arriverà fino a un massimo di 60.000 euro con un investimento minimo di 20.000 euro. Per la realizzazione della finalità del bando possono essere presentati progetti di avvio e sviluppo di MPMI o di attività di lavoro libero-professionale in forma singola e in forma di studio associato” continua il Consigliere regionale.
“L’obiettivo è rendere competitive le attività produttive che scelgono e decidono di fare imprese in questi territori distanti dai centri urbani. L’alto lago e la Valsassina sono uno ‘spazio’ dove sperimentare ed attuare l’avvio di nuovi progetti imprenditoriali e favorire l’innovazione sociale e il desiderio dei giovani di fare impresa o aprire studi professionali” conclude Piazza.
articolo del 25-27.03.2019