Stazione di Colico, come volevasi dimostrare: con qualche correzione, la biglietteria rimane "mutilata"
ARTICOLO/EDITORIALE. La frase più ovvia sarebbe "come volevasi dimostrare".
Lo scorso giugno, segnalavamo come la biglietteria di Colico avrebbe subito una notevole riduzione: ad informare del taglio, senza fornire inizialmente spiegazioni, era stata Trenord con un avviso sulla propria applicazione. Dopo aver interpellato i dipendenti della biglietteria (molto dubbiosi della temporaneità della riduzione) e l'edicolante Alessandro Fontana (che più volte, anche a mezzo stampa, ha manifestato il suo enorme dissenso), Trenord rispondeva che la parziale chiusura aveva il fine di formare il nuovo personale. Dopo due rimandi dovuti alla rinuncia di un posto precedentemente assegnato alla biglietteria, ecco che le promesse non vengono di nuovo rispettate. Se lo scorso giugno Trenord affermava che, al termine della formazione del nuovo impiegato, la biglietteria sarebbe tornata aperta 7 giorni su 7 due turni su due, gli orari in vigore dal 1° novembre smentiscono nuovamente la compagnia ferroviaria, non nuova a prese in giro e false garanzie. L'Amministrazione comunale fa sapere di aver ricevuto il seguente avviso da Trenord: "La Direzione Comunicazione di Trenord ha comunicato all'Amministrazione che a partire dal 1 novembre 2019, terminata la formazione della nuova risorsa, la biglietteria della stazione ferroviaria di Colico avrà i seguenti orari: 6:00 - 12.55 e 13.05 - 20.00 lunedì/mercoledì/venerdì. 6:00 - 12.55 martedì/giovedì, 6:00 - 12.55 sabato e 13.05 - 20.00 domenica". Tutto accade, va detto, senza una chiara presa di posizione del Comune, che ancora pare non essersi fatto sentire presso Trenord. Dal prolungarsi della riduzione, seppur con qualche correzione, non ne esce indenne il territorio, già geograficamente isolato e ulteriormente martoriato dai tagli effettuati negli ultimi anni da Regione Lombardia: ancora una volta vale la pena sottolineare la cancellazione del servizio Regionale tra Colico e Sondrio nei festivi e ad agosto, la cancellazione del tratto Lecco-Calolziocorte Olginate, la chiusura della biglietteria di Tirano, la riduzione delle corse quotidiane e l'ulteriore riduzione dei treni entrata in vigore con l'orario del piano "emergenziale" di dicembre. Ne risentono inoltre la stazione stessa, che vede un presidio sempre più ridotto, i Comuni limitrofi, che ogni giorno si servono di una stazione percorsa da ben due ferrovie, i turisti, che hanno un punto di riferimento in meno, e anche le attività commerciali situate nello scalo (prima su tutte quella dell'edicolante). Va infatti sottolineato che il servizio sostitutivo svolto dal bar non funge da punto informazioni e non copre i servizi a lunga percorrenza o al di fuori della Lombardia. Inoltre, lo segnaliamo di nuovo, in un periodo in cui la consapevolezza sui problemi ambientali va crescendo (primi su tutti i giovani di "Fridays for future") e la necessità di potenziare il trasporto eco-sostenibile è di conseguenza maggiore, Lombardia e Italia sembrano muoversi in direzione opposta all'Europa, con la quale spesso si suole fare paragoni... articolo del 20.10.2019 di Alessandro Bonini |