All'Abbazia la "Messa a Quattro Voci" di Puccini
COLICO/Frazioni. Si è tenuta la scorsa domenica 9 giugno 2019, dalle 17.30, l’esecuzione della “Messa a Quattro Voci” di Giacomo Puccini (chiamata anche “Messa di Gloria”).
Non vi poteva essere luogo più ideale dell’Abbazia Cistercense di Piona, a un chilometro dalla frazione Olgiasca: il complesso religioso ospita molti eventi musicali riguardanti l'elevazione e la lode di Dio.
Il concerto è stato eseguito dal Coro Polifonico Romano Gandolfi di Milano, formato dal Tenore Francesco Frasca e dal Baritono Alessio Negri (voci soliste), dal Maestro Massimo Gabba (accompagnamento musicale all’organo) e dal Maestro Massimiliano Tarli (direttore d’orchestra).
Puccini compose la Messa come esercizio per il diploma all'Istituto Musicale Pacini di Lucca dove la eseguì per la prima volta il 12 luglio 1880. Tuttavia il Credoera già stato composto ed eseguito nel 1878 e fu inizialmente concepito da Puccini come una composizione autonoma.
Puccini non pubblicò mai il manoscritto completo della Messa e, sebbene fu ben accolta all'epoca, non fu più eseguita fino al 1952 (prima a Chicago e poi a Napoli). Tuttavia egli riusò alcuni dei temi musicali della Messa in altri lavori, come ad esempio l'Agnus Dei nell'opera Manon Lescaut e il Kyrie nell'Edgar.
Alla fine della Seconda guerra mondiale, il sacerdote Dante Del Fiorentino acquistò una vecchia copia del manoscritto della Messa dalla famiglia Vandini di Lucca, pensando che fosse la partitura originale. Quest'ultima in realtà era in possesso della famiglia di Puccini e fu data da sua nuora alla Ricordi, casa editrice del musicista. Ne scaturì una controversia legale che si risolse con la divisione dei diritti d'autore fra la Ricordi e la Mills Music, la casa editrice del manoscritto di Del Fiorentino.
articolo del 9-15.06.2019
Non vi poteva essere luogo più ideale dell’Abbazia Cistercense di Piona, a un chilometro dalla frazione Olgiasca: il complesso religioso ospita molti eventi musicali riguardanti l'elevazione e la lode di Dio.
Il concerto è stato eseguito dal Coro Polifonico Romano Gandolfi di Milano, formato dal Tenore Francesco Frasca e dal Baritono Alessio Negri (voci soliste), dal Maestro Massimo Gabba (accompagnamento musicale all’organo) e dal Maestro Massimiliano Tarli (direttore d’orchestra).
Puccini compose la Messa come esercizio per il diploma all'Istituto Musicale Pacini di Lucca dove la eseguì per la prima volta il 12 luglio 1880. Tuttavia il Credoera già stato composto ed eseguito nel 1878 e fu inizialmente concepito da Puccini come una composizione autonoma.
Puccini non pubblicò mai il manoscritto completo della Messa e, sebbene fu ben accolta all'epoca, non fu più eseguita fino al 1952 (prima a Chicago e poi a Napoli). Tuttavia egli riusò alcuni dei temi musicali della Messa in altri lavori, come ad esempio l'Agnus Dei nell'opera Manon Lescaut e il Kyrie nell'Edgar.
Alla fine della Seconda guerra mondiale, il sacerdote Dante Del Fiorentino acquistò una vecchia copia del manoscritto della Messa dalla famiglia Vandini di Lucca, pensando che fosse la partitura originale. Quest'ultima in realtà era in possesso della famiglia di Puccini e fu data da sua nuora alla Ricordi, casa editrice del musicista. Ne scaturì una controversia legale che si risolse con la divisione dei diritti d'autore fra la Ricordi e la Mills Music, la casa editrice del manoscritto di Del Fiorentino.
articolo del 9-15.06.2019