Provincia di Sondrio, sulle strade è strage: nel 2018 +69% di morti negli incidenti
Aumentano gli incidenti in provincia di Sondrio, e lo fanno mostruosamente: secondo i dati diffusi dall’Automobile Club Sondrio, l’incremento del 2018 rispetto al 2017 è del 69%. Alla conferenza stampa dello scorso mercoledì, dedicata alla “strage sulle strade”, erano presenti il direttore dell’Aci Sondrio Roberto Conforti, il vicepresidente Riccardo Redaelli, il consigliere Stefano D’Alpaos, il comandante della Polizia stradale di Sondrio Alessandro Grattarola, il comandante della stazione di Sondrio dei Carabinieri, Raffaele Meneghin, il vicecomandante della Polizia locale di Sondrio, Oscar del Molino, e Maria Maddalena Ricciardi dell’Ufficio scolastico territoriale di Sondrio.
«Per la prima volta la provincia di Sondrio ha lo stesso numero di morti di Como, Lecco invece le supera entrambe con 24 decessi nel 2018», afferma il direttore Aci Sondrio Roberto Conforti. Sul territorio comunale di Sondrio, dai 55 incidenti del 2017 si è passati a 59 nel 2018; i morti sono passati da 0 a 2 e i feriti da 75 a 84. Un aumento notevole che vede seguire Morbegno, Cosio Valtellino, Tirano, Berbenno, Valdidentro, Bormio, LIvigno, Teglio, Castione Andevenno, Aprica e Sondalo; in provincia “positivo” soltanto il numero dei feriti, passato da 720 nel 2017 a 710 nel 2018 (con una decrescita dell’1,89%). Interessanti anche i numeri riguardanti i sinistri avvenuti al di fuori dei centri abitati: 193 nel 2018, 174 nel 2017.
«Nel 2018 il Parco veicolare ha ripreso a crescere: è aumentato dell’+1,31% sull’anno precedente, passando da 51.011.347 a 51.682.370. Con 854 veicoli ogni mille abitanti (praticamente rapporto uno a uno) l’Italia si conferma il Paese europeo a più elevato tasso di motorizzazione. In provincia di Sondrio il parco veicolare nel 2018 è di 162.457 contro i 160.763 del 2017, con un incremento del 1,05%. Gli incidenti stradali rappresentano un costo enorme sia in termini di vite umane sia per l’economia nazionale: si parla di costi sociali. In base alle stime del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il costo totale per gli incidenti stradali con lesioni a persone è intorno ai 18,6 miliardi di euro, pari all’1% del Pil nazionale» sottolinea Conforti. Secondo i dati, a causa di comportamenti errati si verificano 145.162 incidenti su 172.344, di cui 40.180 per mancato rispetto dei segnali, 36.109 per guida distratta e 22.708 per velocità. I numeri, come ci si poteva aspettare, sono particolarmente elevati nella stagione estiva: 59 in agosto, 55 a giugno e 40 sia a luglio che a settembre.
Non va dimenticato che le persone ferite sono di una fascia d’età non esattamente anziana: 283 tra i 30 e i 54 anni, 167 tra i 18 e i 29 anni. 13 dei deceduti si trovano proprio nella fascia tra i 30 e i 54 anni (in tutto 17 uomini e 5 donne). Sono gli uomini, inoltre, i più coinvolti negli incidenti (472, contro 230 donne, di cui 27 pedoni).
Il giorno “nero” della settimana è risultato essere il martedì, con un totale di 85 incidenti, avvenuti in gran parte nella fascia oraria tra le 14 e le 17 (122 casi) e tra le 10 e le 13 (118 casi). Coinvolte 564 autovetture, mentre 110 sono i motocicli: un numero comunque preoccupante che delinea una situazione piuttosto rischiosa.
Le campagne sulla guida sicura purtroppo sono spesso prese alla leggera dai guidatori, nonostante gli incidenti stradali rappresentino una delle principali cause di morte nel mondo. Secondo le ultime statistiche ufficiali fornite direttamente dalla FIA, la Federazione Internazionale dell’Automobile, dati promossi in Italia dall’ACI e dalle più importanti istituzioni del nostro Paese, ogni anno si contano oltre 1,3 milioni di vittime della strada.
Si tratta di numeri rilevanti, soprattutto pensando che coinvolgono una persona ogni 30 secondi. Queste cifre non riguardano soltanto chi si mette alla guida, ma anche migliaia di persone che si trovano a bordo delle auto, specialmente i bambini, il cui numero di oltre 500 vittime al giorno sicuramente fa impressione.
Lo stesso vale per i giovani con un’età compresa tra i 15 e i 29 anni, per cui gli incidenti stradali rappresentano oggi la prima causa di decesso. Visti questi dati urge l’esigenza di sensibilizzare ogni persona sul tema della sicurezza stradale.
articolo del 20.10.2019, ore 00:30
L’ACI Sondrio
L'Automobile Club Sondrio è stato fondato nel 1926.
Nel 1954 l’A.C. Sondrio, con l’allora Presidente Lucillo Tettamanti, decideva per merito del Senatore Edoardo Catellani, allora Presidente della Commissione Sportiva, di organizzare la prima edizione della corsa di regolarità denominata “Coppa Valtellina”.
Questa gara, che vide nei primi anni alla partenza quasi esclusivamente piloti valtellinesi, da locale passava poi nazionale, aumentando via via la sua risonanza ed esercitando un’attrattiva particolare per il fatto di comprendere il tratto Trafoi-Stelvio a velocità.
Il primo vincitore fu Vittorio Simonazzi su Lancia Appia. Nel 1962 vinse la gara Federico Oberti, che negli anni successivi ricoprì la figura di Vice Presidente dell’A.C.. Così come nel 1963 e 1964 vinse la gara Attilio Ramponi, altro storico Presidente dell’A.C..
L’attuale Presidente Giovanni Trinca Colonel è stato eletto Presidente dell’Ente il 9 maggio 1991.
L’automobile Club Sondrio, con lo sportello di sede e le sue 3 delegazioni di Morbegno, Chiavenna e Sondalo, rappresenta un punto di riferimento per l’attività di consulenza automobilistica, il servizio di rinnovo patente, il pagamento del bollo auto, l’assicurazione Sara e l’associazione ACI.
Inoltre l’Ente è proprietaria dell’autoscuola Aci, in via Aldo Moro, affiliata “ready2go”.
Dal mese di giugno 2010, in una ottica di sempre maggior contatto con i soci, l’A.C. Sondrio, insieme all’A.C. Lecco, ha realizzato l’house organ “Autoclub” che ospita notizie, interviste e tante informazioni sul mondo dell’auto e non, sia di carattere generale che locale, del territorio lecchese e della Valtellina.
«Per la prima volta la provincia di Sondrio ha lo stesso numero di morti di Como, Lecco invece le supera entrambe con 24 decessi nel 2018», afferma il direttore Aci Sondrio Roberto Conforti. Sul territorio comunale di Sondrio, dai 55 incidenti del 2017 si è passati a 59 nel 2018; i morti sono passati da 0 a 2 e i feriti da 75 a 84. Un aumento notevole che vede seguire Morbegno, Cosio Valtellino, Tirano, Berbenno, Valdidentro, Bormio, LIvigno, Teglio, Castione Andevenno, Aprica e Sondalo; in provincia “positivo” soltanto il numero dei feriti, passato da 720 nel 2017 a 710 nel 2018 (con una decrescita dell’1,89%). Interessanti anche i numeri riguardanti i sinistri avvenuti al di fuori dei centri abitati: 193 nel 2018, 174 nel 2017.
«Nel 2018 il Parco veicolare ha ripreso a crescere: è aumentato dell’+1,31% sull’anno precedente, passando da 51.011.347 a 51.682.370. Con 854 veicoli ogni mille abitanti (praticamente rapporto uno a uno) l’Italia si conferma il Paese europeo a più elevato tasso di motorizzazione. In provincia di Sondrio il parco veicolare nel 2018 è di 162.457 contro i 160.763 del 2017, con un incremento del 1,05%. Gli incidenti stradali rappresentano un costo enorme sia in termini di vite umane sia per l’economia nazionale: si parla di costi sociali. In base alle stime del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il costo totale per gli incidenti stradali con lesioni a persone è intorno ai 18,6 miliardi di euro, pari all’1% del Pil nazionale» sottolinea Conforti. Secondo i dati, a causa di comportamenti errati si verificano 145.162 incidenti su 172.344, di cui 40.180 per mancato rispetto dei segnali, 36.109 per guida distratta e 22.708 per velocità. I numeri, come ci si poteva aspettare, sono particolarmente elevati nella stagione estiva: 59 in agosto, 55 a giugno e 40 sia a luglio che a settembre.
Non va dimenticato che le persone ferite sono di una fascia d’età non esattamente anziana: 283 tra i 30 e i 54 anni, 167 tra i 18 e i 29 anni. 13 dei deceduti si trovano proprio nella fascia tra i 30 e i 54 anni (in tutto 17 uomini e 5 donne). Sono gli uomini, inoltre, i più coinvolti negli incidenti (472, contro 230 donne, di cui 27 pedoni).
Il giorno “nero” della settimana è risultato essere il martedì, con un totale di 85 incidenti, avvenuti in gran parte nella fascia oraria tra le 14 e le 17 (122 casi) e tra le 10 e le 13 (118 casi). Coinvolte 564 autovetture, mentre 110 sono i motocicli: un numero comunque preoccupante che delinea una situazione piuttosto rischiosa.
Le campagne sulla guida sicura purtroppo sono spesso prese alla leggera dai guidatori, nonostante gli incidenti stradali rappresentino una delle principali cause di morte nel mondo. Secondo le ultime statistiche ufficiali fornite direttamente dalla FIA, la Federazione Internazionale dell’Automobile, dati promossi in Italia dall’ACI e dalle più importanti istituzioni del nostro Paese, ogni anno si contano oltre 1,3 milioni di vittime della strada.
Si tratta di numeri rilevanti, soprattutto pensando che coinvolgono una persona ogni 30 secondi. Queste cifre non riguardano soltanto chi si mette alla guida, ma anche migliaia di persone che si trovano a bordo delle auto, specialmente i bambini, il cui numero di oltre 500 vittime al giorno sicuramente fa impressione.
Lo stesso vale per i giovani con un’età compresa tra i 15 e i 29 anni, per cui gli incidenti stradali rappresentano oggi la prima causa di decesso. Visti questi dati urge l’esigenza di sensibilizzare ogni persona sul tema della sicurezza stradale.
articolo del 20.10.2019, ore 00:30
L’ACI Sondrio
L'Automobile Club Sondrio è stato fondato nel 1926.
Nel 1954 l’A.C. Sondrio, con l’allora Presidente Lucillo Tettamanti, decideva per merito del Senatore Edoardo Catellani, allora Presidente della Commissione Sportiva, di organizzare la prima edizione della corsa di regolarità denominata “Coppa Valtellina”.
Questa gara, che vide nei primi anni alla partenza quasi esclusivamente piloti valtellinesi, da locale passava poi nazionale, aumentando via via la sua risonanza ed esercitando un’attrattiva particolare per il fatto di comprendere il tratto Trafoi-Stelvio a velocità.
Il primo vincitore fu Vittorio Simonazzi su Lancia Appia. Nel 1962 vinse la gara Federico Oberti, che negli anni successivi ricoprì la figura di Vice Presidente dell’A.C.. Così come nel 1963 e 1964 vinse la gara Attilio Ramponi, altro storico Presidente dell’A.C..
L’attuale Presidente Giovanni Trinca Colonel è stato eletto Presidente dell’Ente il 9 maggio 1991.
L’automobile Club Sondrio, con lo sportello di sede e le sue 3 delegazioni di Morbegno, Chiavenna e Sondalo, rappresenta un punto di riferimento per l’attività di consulenza automobilistica, il servizio di rinnovo patente, il pagamento del bollo auto, l’assicurazione Sara e l’associazione ACI.
Inoltre l’Ente è proprietaria dell’autoscuola Aci, in via Aldo Moro, affiliata “ready2go”.
Dal mese di giugno 2010, in una ottica di sempre maggior contatto con i soci, l’A.C. Sondrio, insieme all’A.C. Lecco, ha realizzato l’house organ “Autoclub” che ospita notizie, interviste e tante informazioni sul mondo dell’auto e non, sia di carattere generale che locale, del territorio lecchese e della Valtellina.