La sinistra lecchese in corsa per le Europee
Elezioni europee, si presenta il candidato de “La Sinistra”
Alberto Anghileri, candidato lecchese alle elezioni europee del 26 maggio per lo schieramento di sinistra, ha presentato oggi il suo programma a Lecco, presso la sede dell’Arci. E’ necessario ricordare che da domani e per tutti i fine settimana, la lista in corsa per le imminenti elezioni scenderà nelle piazze di alcuni centri della provincia nella fascia oraria 9-13.
Lo schieramento “La Sinistra”, aderente al gruppo GUE-Sinistra Europea, comprende i partiti Sinistra Italiana, Rifondazione Comunista, L’Altra Europa con Tsipras, Convergenza Socialista, Partito del Sud e Transform Italia.
Ecco le prime parole di Andrea Torri, Segretario provinciale di Rifondazione Comunista (nell’ambito di un programma “femminista, antirazzista ed ecologista”): “La nostra non è una lista raffazzonata, anzi ha alle spalle storici riferimenti e dà continuità alla vecchia coalizione che si era presentata in Europa. Presentiamo un programma di undici punti, i cui pilastri principali sono il lavoro e l’ambiente, senza dimenticare i migranti e la pace. In Europa bisogna andare a fare battaglia se vogliamo che le cose cambino veramente”.
Il candidato Anghileri ha poi aggiunto: “L’Europa di oggi ha dimostrato di essere forte con i deboli e debole con i forti, non funziona così. Vorrei un’Europa con più diritti, uguali, per tutti, che abbia una politica estera europea forte. Sono europeista convinto, ma allo stato attuale l’Europa o campa, o muore, la vedo così. Al primo posto del nostro programma c’è il lavoro: oggi anche chi ha un impiego fisso rischia di diventare povero, non è ammissibile. Chiediamo un lavoro e una vita buona per tutti e tutte, stop alla precarietà, 32 ore a parità di salario e un salario minimo europeo. C’è poi l’ambiente, altra grande sfida: incentivare le aziende che non inquinano e realizzare un Green New Deal per la natura sono obiettivi da raggiungere”.
Presenti anche Tino Magni ed Emanuele Manzoni; quest’ultimo ha chiosato: “La Lega parla ma non ha mai preso parte a nessuna delle riunioni convocate in Parlamento Europeo per ridiscutere il Trattato di Dublino. Noi intendiamo preservare i diritti dei migranti e dare un futuro degno a tutti. Il nostro non è un piccolo partito ma la quarta formazione in Europa, abbiamo voce in capitolo sui temi più importanti da affrontare e siamo determinati”.
La Sinistra si è presentata anche nel capoluogo valtellinese, alla presenza di Paolo Ferrero (candidato alle prossime elezioni), Massimo Libera, esponente di Rifondazione Comunista, e Simone Del Curto, esponente di Sinistra Italiana. Ferrero ha affermato: "“Per l’Italia serve un nuovo umanesimo. Altrimenti finiremo in una terza guerra mondiale e in un disastro ambientale […] Ci sono poche persone che non sanno cosa farsene dei soldi. Altri invece che sono la maggioranza, che non spendono perché hanno paura del futuro. Ci viene detto che non ci sono soldi. Invece non è così: una grande ricchezza esiste e potrebbe essere usata per far stare meglio tutti. Il vero problema della nostra nazionale è la cattiva distribuzione del reddito. Attraverso un’equa ripartizione delle risorse, si potranno ad esempio sviluppare settori lavorativi come quelli legati all’agricoltura e alla gestione delle foreste e al riassetto idrogeologico. La Banca Centrale Europea poi dovrebbe smettere di finanziare “gratuitamente” le banche private. Basta anche con le spese militari. Le risorse risparmiate potrebbero pertanto essere usate per il bene comune”. Sulla cooperazione internazionale, “L’Africa non può essere usata come un territorio di sfruttamento delle materie prime. Perché così facendo si aumentano i fenomeni migratori”.
I cittadini, a dire di Ferrero, vivono “in un clima di terrore ambientato dalla Lega. La Lega è una barbarie organizzata che ottiene il consenso sulla paura. Matteo Salvini produce paura, che va oltre la realtà concreta. E questa è un’operazione criminale, perché si rovina la vita alla gente. Bisogna affrontare i veri problemi e risolverli. Non bisogna inventare falsi nemici, cercare un capro espiatorio, che una volta sono i Rom, un’altra volta gli immigrati, un’altra ancora gli omosessuali. Per noi tutto ciò è devastante. La politica è per aiutare le persone e per trovare soluzioni reali ai problemi concreti. Oggi invece la demagogia la fa da padrone. In una società che sta male costruire un capro espiatorio è fare come i nazisti che crearono il loro nemico negli ebrei. Non inventiamoci falsi nemici. Ciò serve soltanto a racimolare voti, ma non risolve le grandi tematiche. La nostra Sinistra non fa politica di austerità, ma lancia proposte che sono possibili da realizzare domani mattina”.
A Lecco anche Pisapia
Spostandoci più a “centro” ma sempre nell’ambito della sinistra, è giunto oggi a Lecco anche l’ex sindaco di Milano Giuliano Pisapia, alla presenza del consigliere regionale del PD Raffaele Straniero e degli assessori comunali di Lecco Simona Piazza e Alessio Dossi.
Pisapia ha prima visitato la nuova ciclopista tra Lecco e Pradello insieme alle cariche lecchesi, per poi giungere alla Sala Vittoria della Cgil di Lecco e presentare il programma: “Voglio mettere a disposizione la mia esperienza come giurista e come sindaco, per cambiare questa Europa, a partire dai temi fondamentali per il nostro futuro e quello delle prossime generazioni: il clima, le nuove tecnologie e l’immigrazione che non può essere affrontata senza un’unità forte” ha spiegato Pisapia, capolista nella circoscrizione Nord-Ovest per la lista “Pd-Siamo Europei […] Un’Europa da cambiare fatta di luci e di ombre, di passi avanti e di passi indietro. Ma se non marciamo insieme non si possono risolvere i problemi e le sfide che ci attendono. Un’Europa da riformare, volando in alto ma guardando in basso”.
L’ultima parte della sua tappa lecchese è stata stasera alle 21 presso l’auditorium di Merate, alla presenza del tesoriere e addetto stampa del Partito Democratico di Merate Giovanni Pelle, del segretario del Partito Democratico di Merate Gino Del Boca e del segretario provinciale del Partito Democratico di Lecco Marinella Maldini.
Chi è Giuliano Pisapia
Giuliano Pisapia nasce a Milano il 20 maggio 1949, figlio di Gian Domenico Pisapia, celebre avvocato che ha lavorato per stilare il Codice di Procedura Penale del 1989; conseguita la laurea in giurisprudenza e in scienze politiche, Giuliano diventa avvocato e rileva lo studio milanese del padre.
Proseguirà la carriera come avvocato penalista patrocinante presso la Corte di Cassazione.
Il suo impegno politico inizia nel 1996 quando viene è eletto in Parlamento come deputato indipendente nelle liste di Rifondazione Comunista. Nella XIII legislatura è Presidente della Commissione Giustizia della Camera dei deputati. Nel 1998, pur non seguendo il Partito dei Comunisti Italiani, vota la fiducia al governo Prodi I.
Viene eletto nuovamente al Parlamento come deputato nel 2001. Nella XIV Legislatura fa parte della II Commissione Giustizia, della Commissione Giurisdizionale, del comitato per la legislazione ed è stato presidente del "Comitato carceri" istituito presso la Camera dei deputati. Nel 2006 decide di non ricandidarsi.
Giuliano Pisapia è autore di diverse opere nel campo della giurisprudenza: è coautore dei volumi: "San Vittore: voci dal carcere e sul carcere" (1988), "Usage de stupéfiants: politiques européennes" (Ginevra 1996), "Il Diritto e il Rovescio: i rapporti tra politica e magistratura" (2007), "Giustizia penale: esiste l'approdo?" (2007). Un suo saggio è presente nel volume "Legalizzare la droga. Una ragionevole proposta di sperimentazione" (Feltrinelli 1991). Con Carlo Nordio, procuratore aggiunto a Venezia, ha scritto "In attesa di Giustizia - dialogo sulle riforme possibili", con prefazione di Sergio Romano (Angelo Guerini e Associati Editore, 2010).
Pisapia anche a Sondrio
In vista delle elezioni europee del 26 maggio, il Partito democratico scalda i motori lanciando la campagna elettorale con la visita di tre dei candidati nella circoscrizione Nord-Ovest per la lista “Partito democratico – Siamo Europei”. Ospiti a Sondrio, presso la sede provinciale del Partito democratico in via Trieste 70 (primo piano) il capolista ed ex sindaco di Milano Giuliano Pisapia, l’europarlamentare uscente Brando Benifei e il consigliere comunale del capoluogo di regione Carmine Pacente.
Brando Benifei, è nato nel 1986 e nel 2014 è diventato l’europarlamentare più giovane della delegazione italiana nel gruppo dei Socialisti & Democratici. Il tour elettorale di Benifei farà tappa a Sondrio lunedì 29 aprile, alle ore 20.45, per un incontro pubblico dal titolo “L’Europa di oggi e di domani” presso la sede provinciale del Partito; mentre nel pomeriggio Benifei ha incontrato iscritti e simpatizzanti a Colico e Morbegno, dove si terrà un aperitivo con iscritti e simpatizzanti.
Il giorno seguente, martedì 30 aprile, sono saliti nel capoluogo Giuliano Pisapia e Carmine Pacente: entrambi sono esperti amministratori locali e nelle scorse settimane hanno già fatto tappa nel nostro territorio, rispettivamente a Morbegno e a Sondrio. Alle 13.30 Pisapia e Pacente hanno incontrato la cittadinanza presso la sala interna del Caffè Tavelli in via Nazario Sauro 33, per poi spostarsi alle 14.30 presso la sede provinciale per una conferenza stampa.
Pisapia ha spiegato: “Un Paese da solo può affrontare le grandi sfide globali, ma non può vincer.e Ecco perché serve un’Europa unita e vincente. Il singolo Stato non può risolvere da solo temi come l’ambiente, l’immigrazione, le nuove tecnologie, l’intelligenza artificiale con la quale verranno meno posti di lavoro, la tutela della privacy. E’ altresì necessario creare un rapporto nuovo tra i cittadini e i parlamentari europei. […] Il Partito Democratico si è impegnato a costituire liste aperte, accogliendo realtà civiche e di volontariato. E questo ha fatto in tutte le circoscrizioni. Il segretario poi sta visitando i territori e sta dimostrando di saper governare. Nelle liste inoltre si ravvisa veramente la parità di genere e accanto a coloro che hanno più esperienza vi sono giovani”. Riguardo al suo pensiero sulla politica, “è un servizio, non una professione”.
Carmine Pacente ha poi aggiunto: “Il legame tra l’Ue e i nostri territori è molto più saldo di quello che i cittadini e anche certi addetti ai lavori sanno. Con esempi concreti e numeri posso raccontare come l’Ue entri nelle nostre comunità e anche nella nostra vita quotidiana, smentendo quei messaggi non veri e che servono solamente a disorientare. Essere all’interno della grande famiglia europea porta vantaggi economici concreti anche per l’Italia. Basti pensare ai fondi che vengono destinati alle infrastrutture. Le risorse insomma ci sono eccome, ma spesso le perdiamo per colpa delle nostre regioni, del nostro Stato, non certo per Bruxelles. Altrimenti non si spiegherebbe il fatto che altri Paesi comunitari hanno cambiato radicalmente proprio grazie ai fondi del’Ue. L’Europa nasce sulla garanzia della pace e della solidarietà tra Paesi e l’obiettivo è far sì che quelli con più difficoltà si avvicinino agli Stati con uno sviluppo maggiore”.
Infine, l’altro intervento di Pisapia: “Le colpe per l’evasione fiscale e la lentezza della burocrazia e della giustizia in Italia non sono certo da attribuire all’Europa. Se i grandi progetti non si riescono a realizzare non è per colpa della comunità europea ma dei singoli stati. Scriviamo insieme una storia nuova. Dobbiamo essere visionari ma con i piedi per terra”.
Benifei, nell’altro incontro organizzato dal Partito Democratico, ha invece spiegato: “L’Italia senza Europa non ha futuro. Anzi, chi proclama la volontà di allontanarsi da essa può portare solo danni agli italiani. E’ per questo che il 26 maggio è necessario scegliere con coscienza. Ed è necessario scegliere il Partito Democratico. […] Abbiamo poche settimane per cercare di far vincere un’idea, quella che l’Italia deve tornare a sedersi nei tavoli che contano in Europa. Deve tornare a essere protagonista di azioni comuni e non possiamo permetterci di continuare per la strada che ic porta ad essere sempre più isolati tra gli Stati membri. E’ vero, l’Europa attuale nemmeno a noi piace; troppi gli aspetti negativi che nascondono quelli positivi, non avremmo il nazionalismo se l’Unione Europea avesse le risposte necessarie alle contingenze del momento. Per questo dobbiamo impegnarci a cambiarla in meglio e non possiamo tirarci indietro come vorrebbero i nazionalisti. Sono troppi i temi che ci interessano e che non possiamo più affrontare da soli perché ne risulteremmo solo svantaggiati. Penso allo sviluppo sostenibile, ai flussi migratori, alle politiche sociali, alla disoccupazione giovanile… Tutte battaglie che da soli non possiamo vincere, dobbiamo invece trovare soluzioni comuni e applicarle in modo unitario. Oggi in Italia il Governo giallo-verde si sta rivelando quale nemico della vera sovranità nazionale: in pochi mesi sta minando quanto di buono abbiamo faticosamente costruito in questi anni, mettendo a repentaglio il futuro del nostro Paese e isolandolo pericolosamente dal resto dell’Europa. Sarà un mese intenso, ma la fine di maggio sarà occasione per tutti di reagire, noi siamo pronti a dare battaglia per l’idea di Europa più bella, più unita, più democratica e più giusta”.
Punti chiave del programma del Pd e di Benifei: completamento della politica migratoria europea, miglioramento dell’Atto europeo sull’Accessibilità (per offrire servizi migliori ai disabili), armonizzazione del bilancio europeo con le sfide della globalizzazione, riforma della zona euro, revisione del patto di stabilità, creazione di un sussidio europeo contro la disoccupazione, riforma dei trattati europei, convocazione di una convenzione europea per rendere giovani e cittadini più vicini all’istituzione sovranazionale.
Chi è Giovanni Curti
Nato a Tirano il 29 aprile 1976, vive a Grosio, bel borgo in provincia di Sondrio, dove svolge il ruolo di capogruppo in consiglio comunale.
Laureato in Ingegneria elettronica presso il Politecnico di Milano, è dipendente di un azienda del settore energetico.
Appassionato di amministrazione e difesa dei beni comuni è impegnato con le associazioni in difesa delle acque e come amministratore.
La partecipazione attiva alla politica locale avviene con i Democratici di Sinistra nel ruolo di segretario organizzativo dal 2007, per partecipare attivamente alla costituzione del Partito Democratico. Progetto ambizioso per l’Italia e l’Europa, per una società equa e solidale.
Dal maggio 2016 è Segretario della federazione Provinciale del Partito Democratico di Sondrio, confermato nel Congresso provinciale del 18/11/2018.
Carmine Pacente
Carmine Pacente, nato nel 1978 nel Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni (SA). Laureto in economia alla Bocconi, ha conseguito il master in "Management Pubblico" presso la SDA Bocconi. Dopo la tesi a Berlino, ha collaborato con l'ISPI di Milano (Istituto per gli Studi di Politica Internazionale). E' stato poi responsabile del Servizio Europa della Provincia di Milano. Nel 2014 ha collaborato con il Ministero della Salute alla "Strategia nazionale per le aree interne a valere sui fondi strutturali e di investimento europei 2014-2020", incaricato dal Sottosegretario di Stato. Attualmente è Responsabile delle Politiche e della Programmazione europea e LEAR (Legal Entity Appointed Representative) della Città metropolitana di Milano. Autore di 4 pubblicazioni con la casa editrice Egea/Bocconi: "L'Europa delle città: Milano capitale" (2017); "Il ruolo degli enti locali nella programmazione europea" (2014); "La città metropolitana nell'Unione europea" (2013); "La dimensione locale delle politiche comunitarie" (2012), con prefazione - rispettivamente - del sindaco di Milano Giuseppe Sala, del Commissario europeo Johannes Hahn, di Gianni Pittella e di Enrico Letta. In questi anni ha svolto numerose relazioni sui temi europei nelle università, negli enti locali e nei centri di ricerca.
Brando Benifei
Brando Benifei, sul suo sito internet, spiega: “Sono nato a La Spezia il 01/01/1986 e, dal 2014, sono l’europarlamentare più giovane della delegazione italiana nel Gruppo dei Socialisti & Democratici.
La passione e l’impegno politico sono iniziati durante gli anni del Liceo Classico Lorenzo Costa alla Spezia e sono cresciuti negli anni alla facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Bologna.
Appartengo orgogliosamente alla generazione Erasmus e, appena compiuti vent'anni, tramite la mia Università sono stato 6 mesi a Londra per studiare diritto pubblico comparato ed europeo, avendo l’occasione di frequentare alcuni esponenti del Partito Laburista. Quello a Londra, per me, è stato un ritorno: ero già partito per la capitale inglese subito dopo la maturità per un corso alla London School of Economics.
Nel 2009, a 23 anni, sono stato nominato Responsabile Europa nazionale dei Giovani Democratici, e sono stato eletto Vicepresidente di Ecosy (oggi Yes), l’organizzazione giovanile del PSE, carica che ho ricoperto fino al 2013.
Il legame con il territorio non è però mai venuto meno, infatti nello stesso periodo sono stato eletto nel Consiglio Provinciale della Spezia.
A 24 anni sono entrato a far parte della Segreteria Nazionale dei Giovani Democratici Italiani come Responsabile Europa e Politica Estera, nonché della Segreteria Regionale del PD Ligure come Responsabile Europa e Cittadinanza.
In quel periodo ho partecipato, in rappresentanza del Partito Democratico, al tavolo di lavoro del Partito Socialista Europeo che, fra il 2011 e il 2012, ha elaborato la proposta della Garanzia Giovani europea, adottata poi, con modifiche, dalla Commissione Barroso.
A 28 anni ho partecipato alle Elezioni Europee del 2014 e sono stato eletto nella circoscrizione Nord-Ovest con circa 40 mila preferenze.
Al Parlamento Europeo sono componente della Commissione Occupazione e Affari Sociali, della Commissione Affari Esteri e della sub-Commissione sulla Sicurezza e la Difesa.
Sono inoltre membro delle delegazioni internazionali con l’Asia Centrale e con la Palestina e, in questo ruolo, sono stato più volte in Israele, in Cisgiordania e in Uzbekistan.
Come è sempre stato nel mio percorso, ho voluto dare il mio contributo anche sulle politiche per i giovani e per il sociale ed è stato per me molto stimolante essere Copresidente dell’Intergruppo parlamentare sui giovani. Sono inoltre Vicepresidente dell’Intergruppo sulle disabilità, altro tema che mi sta molto a cuore. In questo ambito, sono particolarmente felice di aver proposto per il premio “Cittadino Europeo” per l’anno 2017 l’organizzazione “Vorrei prendere il treno”, che ha vinto, e di aver rappresentato il Parlamento Europeo presso la sede dell’ONU a New York, nel giugno 2018".
articolo dell'1.05.2019, ore 00:10
riferimenti "LeccoNotizie"
Alberto Anghileri, candidato lecchese alle elezioni europee del 26 maggio per lo schieramento di sinistra, ha presentato oggi il suo programma a Lecco, presso la sede dell’Arci. E’ necessario ricordare che da domani e per tutti i fine settimana, la lista in corsa per le imminenti elezioni scenderà nelle piazze di alcuni centri della provincia nella fascia oraria 9-13.
Lo schieramento “La Sinistra”, aderente al gruppo GUE-Sinistra Europea, comprende i partiti Sinistra Italiana, Rifondazione Comunista, L’Altra Europa con Tsipras, Convergenza Socialista, Partito del Sud e Transform Italia.
Ecco le prime parole di Andrea Torri, Segretario provinciale di Rifondazione Comunista (nell’ambito di un programma “femminista, antirazzista ed ecologista”): “La nostra non è una lista raffazzonata, anzi ha alle spalle storici riferimenti e dà continuità alla vecchia coalizione che si era presentata in Europa. Presentiamo un programma di undici punti, i cui pilastri principali sono il lavoro e l’ambiente, senza dimenticare i migranti e la pace. In Europa bisogna andare a fare battaglia se vogliamo che le cose cambino veramente”.
Il candidato Anghileri ha poi aggiunto: “L’Europa di oggi ha dimostrato di essere forte con i deboli e debole con i forti, non funziona così. Vorrei un’Europa con più diritti, uguali, per tutti, che abbia una politica estera europea forte. Sono europeista convinto, ma allo stato attuale l’Europa o campa, o muore, la vedo così. Al primo posto del nostro programma c’è il lavoro: oggi anche chi ha un impiego fisso rischia di diventare povero, non è ammissibile. Chiediamo un lavoro e una vita buona per tutti e tutte, stop alla precarietà, 32 ore a parità di salario e un salario minimo europeo. C’è poi l’ambiente, altra grande sfida: incentivare le aziende che non inquinano e realizzare un Green New Deal per la natura sono obiettivi da raggiungere”.
Presenti anche Tino Magni ed Emanuele Manzoni; quest’ultimo ha chiosato: “La Lega parla ma non ha mai preso parte a nessuna delle riunioni convocate in Parlamento Europeo per ridiscutere il Trattato di Dublino. Noi intendiamo preservare i diritti dei migranti e dare un futuro degno a tutti. Il nostro non è un piccolo partito ma la quarta formazione in Europa, abbiamo voce in capitolo sui temi più importanti da affrontare e siamo determinati”.
La Sinistra si è presentata anche nel capoluogo valtellinese, alla presenza di Paolo Ferrero (candidato alle prossime elezioni), Massimo Libera, esponente di Rifondazione Comunista, e Simone Del Curto, esponente di Sinistra Italiana. Ferrero ha affermato: "“Per l’Italia serve un nuovo umanesimo. Altrimenti finiremo in una terza guerra mondiale e in un disastro ambientale […] Ci sono poche persone che non sanno cosa farsene dei soldi. Altri invece che sono la maggioranza, che non spendono perché hanno paura del futuro. Ci viene detto che non ci sono soldi. Invece non è così: una grande ricchezza esiste e potrebbe essere usata per far stare meglio tutti. Il vero problema della nostra nazionale è la cattiva distribuzione del reddito. Attraverso un’equa ripartizione delle risorse, si potranno ad esempio sviluppare settori lavorativi come quelli legati all’agricoltura e alla gestione delle foreste e al riassetto idrogeologico. La Banca Centrale Europea poi dovrebbe smettere di finanziare “gratuitamente” le banche private. Basta anche con le spese militari. Le risorse risparmiate potrebbero pertanto essere usate per il bene comune”. Sulla cooperazione internazionale, “L’Africa non può essere usata come un territorio di sfruttamento delle materie prime. Perché così facendo si aumentano i fenomeni migratori”.
I cittadini, a dire di Ferrero, vivono “in un clima di terrore ambientato dalla Lega. La Lega è una barbarie organizzata che ottiene il consenso sulla paura. Matteo Salvini produce paura, che va oltre la realtà concreta. E questa è un’operazione criminale, perché si rovina la vita alla gente. Bisogna affrontare i veri problemi e risolverli. Non bisogna inventare falsi nemici, cercare un capro espiatorio, che una volta sono i Rom, un’altra volta gli immigrati, un’altra ancora gli omosessuali. Per noi tutto ciò è devastante. La politica è per aiutare le persone e per trovare soluzioni reali ai problemi concreti. Oggi invece la demagogia la fa da padrone. In una società che sta male costruire un capro espiatorio è fare come i nazisti che crearono il loro nemico negli ebrei. Non inventiamoci falsi nemici. Ciò serve soltanto a racimolare voti, ma non risolve le grandi tematiche. La nostra Sinistra non fa politica di austerità, ma lancia proposte che sono possibili da realizzare domani mattina”.
A Lecco anche Pisapia
Spostandoci più a “centro” ma sempre nell’ambito della sinistra, è giunto oggi a Lecco anche l’ex sindaco di Milano Giuliano Pisapia, alla presenza del consigliere regionale del PD Raffaele Straniero e degli assessori comunali di Lecco Simona Piazza e Alessio Dossi.
Pisapia ha prima visitato la nuova ciclopista tra Lecco e Pradello insieme alle cariche lecchesi, per poi giungere alla Sala Vittoria della Cgil di Lecco e presentare il programma: “Voglio mettere a disposizione la mia esperienza come giurista e come sindaco, per cambiare questa Europa, a partire dai temi fondamentali per il nostro futuro e quello delle prossime generazioni: il clima, le nuove tecnologie e l’immigrazione che non può essere affrontata senza un’unità forte” ha spiegato Pisapia, capolista nella circoscrizione Nord-Ovest per la lista “Pd-Siamo Europei […] Un’Europa da cambiare fatta di luci e di ombre, di passi avanti e di passi indietro. Ma se non marciamo insieme non si possono risolvere i problemi e le sfide che ci attendono. Un’Europa da riformare, volando in alto ma guardando in basso”.
L’ultima parte della sua tappa lecchese è stata stasera alle 21 presso l’auditorium di Merate, alla presenza del tesoriere e addetto stampa del Partito Democratico di Merate Giovanni Pelle, del segretario del Partito Democratico di Merate Gino Del Boca e del segretario provinciale del Partito Democratico di Lecco Marinella Maldini.
Chi è Giuliano Pisapia
Giuliano Pisapia nasce a Milano il 20 maggio 1949, figlio di Gian Domenico Pisapia, celebre avvocato che ha lavorato per stilare il Codice di Procedura Penale del 1989; conseguita la laurea in giurisprudenza e in scienze politiche, Giuliano diventa avvocato e rileva lo studio milanese del padre.
Proseguirà la carriera come avvocato penalista patrocinante presso la Corte di Cassazione.
Il suo impegno politico inizia nel 1996 quando viene è eletto in Parlamento come deputato indipendente nelle liste di Rifondazione Comunista. Nella XIII legislatura è Presidente della Commissione Giustizia della Camera dei deputati. Nel 1998, pur non seguendo il Partito dei Comunisti Italiani, vota la fiducia al governo Prodi I.
Viene eletto nuovamente al Parlamento come deputato nel 2001. Nella XIV Legislatura fa parte della II Commissione Giustizia, della Commissione Giurisdizionale, del comitato per la legislazione ed è stato presidente del "Comitato carceri" istituito presso la Camera dei deputati. Nel 2006 decide di non ricandidarsi.
Giuliano Pisapia è autore di diverse opere nel campo della giurisprudenza: è coautore dei volumi: "San Vittore: voci dal carcere e sul carcere" (1988), "Usage de stupéfiants: politiques européennes" (Ginevra 1996), "Il Diritto e il Rovescio: i rapporti tra politica e magistratura" (2007), "Giustizia penale: esiste l'approdo?" (2007). Un suo saggio è presente nel volume "Legalizzare la droga. Una ragionevole proposta di sperimentazione" (Feltrinelli 1991). Con Carlo Nordio, procuratore aggiunto a Venezia, ha scritto "In attesa di Giustizia - dialogo sulle riforme possibili", con prefazione di Sergio Romano (Angelo Guerini e Associati Editore, 2010).
Pisapia anche a Sondrio
In vista delle elezioni europee del 26 maggio, il Partito democratico scalda i motori lanciando la campagna elettorale con la visita di tre dei candidati nella circoscrizione Nord-Ovest per la lista “Partito democratico – Siamo Europei”. Ospiti a Sondrio, presso la sede provinciale del Partito democratico in via Trieste 70 (primo piano) il capolista ed ex sindaco di Milano Giuliano Pisapia, l’europarlamentare uscente Brando Benifei e il consigliere comunale del capoluogo di regione Carmine Pacente.
Brando Benifei, è nato nel 1986 e nel 2014 è diventato l’europarlamentare più giovane della delegazione italiana nel gruppo dei Socialisti & Democratici. Il tour elettorale di Benifei farà tappa a Sondrio lunedì 29 aprile, alle ore 20.45, per un incontro pubblico dal titolo “L’Europa di oggi e di domani” presso la sede provinciale del Partito; mentre nel pomeriggio Benifei ha incontrato iscritti e simpatizzanti a Colico e Morbegno, dove si terrà un aperitivo con iscritti e simpatizzanti.
Il giorno seguente, martedì 30 aprile, sono saliti nel capoluogo Giuliano Pisapia e Carmine Pacente: entrambi sono esperti amministratori locali e nelle scorse settimane hanno già fatto tappa nel nostro territorio, rispettivamente a Morbegno e a Sondrio. Alle 13.30 Pisapia e Pacente hanno incontrato la cittadinanza presso la sala interna del Caffè Tavelli in via Nazario Sauro 33, per poi spostarsi alle 14.30 presso la sede provinciale per una conferenza stampa.
Pisapia ha spiegato: “Un Paese da solo può affrontare le grandi sfide globali, ma non può vincer.e Ecco perché serve un’Europa unita e vincente. Il singolo Stato non può risolvere da solo temi come l’ambiente, l’immigrazione, le nuove tecnologie, l’intelligenza artificiale con la quale verranno meno posti di lavoro, la tutela della privacy. E’ altresì necessario creare un rapporto nuovo tra i cittadini e i parlamentari europei. […] Il Partito Democratico si è impegnato a costituire liste aperte, accogliendo realtà civiche e di volontariato. E questo ha fatto in tutte le circoscrizioni. Il segretario poi sta visitando i territori e sta dimostrando di saper governare. Nelle liste inoltre si ravvisa veramente la parità di genere e accanto a coloro che hanno più esperienza vi sono giovani”. Riguardo al suo pensiero sulla politica, “è un servizio, non una professione”.
Carmine Pacente ha poi aggiunto: “Il legame tra l’Ue e i nostri territori è molto più saldo di quello che i cittadini e anche certi addetti ai lavori sanno. Con esempi concreti e numeri posso raccontare come l’Ue entri nelle nostre comunità e anche nella nostra vita quotidiana, smentendo quei messaggi non veri e che servono solamente a disorientare. Essere all’interno della grande famiglia europea porta vantaggi economici concreti anche per l’Italia. Basti pensare ai fondi che vengono destinati alle infrastrutture. Le risorse insomma ci sono eccome, ma spesso le perdiamo per colpa delle nostre regioni, del nostro Stato, non certo per Bruxelles. Altrimenti non si spiegherebbe il fatto che altri Paesi comunitari hanno cambiato radicalmente proprio grazie ai fondi del’Ue. L’Europa nasce sulla garanzia della pace e della solidarietà tra Paesi e l’obiettivo è far sì che quelli con più difficoltà si avvicinino agli Stati con uno sviluppo maggiore”.
Infine, l’altro intervento di Pisapia: “Le colpe per l’evasione fiscale e la lentezza della burocrazia e della giustizia in Italia non sono certo da attribuire all’Europa. Se i grandi progetti non si riescono a realizzare non è per colpa della comunità europea ma dei singoli stati. Scriviamo insieme una storia nuova. Dobbiamo essere visionari ma con i piedi per terra”.
Benifei, nell’altro incontro organizzato dal Partito Democratico, ha invece spiegato: “L’Italia senza Europa non ha futuro. Anzi, chi proclama la volontà di allontanarsi da essa può portare solo danni agli italiani. E’ per questo che il 26 maggio è necessario scegliere con coscienza. Ed è necessario scegliere il Partito Democratico. […] Abbiamo poche settimane per cercare di far vincere un’idea, quella che l’Italia deve tornare a sedersi nei tavoli che contano in Europa. Deve tornare a essere protagonista di azioni comuni e non possiamo permetterci di continuare per la strada che ic porta ad essere sempre più isolati tra gli Stati membri. E’ vero, l’Europa attuale nemmeno a noi piace; troppi gli aspetti negativi che nascondono quelli positivi, non avremmo il nazionalismo se l’Unione Europea avesse le risposte necessarie alle contingenze del momento. Per questo dobbiamo impegnarci a cambiarla in meglio e non possiamo tirarci indietro come vorrebbero i nazionalisti. Sono troppi i temi che ci interessano e che non possiamo più affrontare da soli perché ne risulteremmo solo svantaggiati. Penso allo sviluppo sostenibile, ai flussi migratori, alle politiche sociali, alla disoccupazione giovanile… Tutte battaglie che da soli non possiamo vincere, dobbiamo invece trovare soluzioni comuni e applicarle in modo unitario. Oggi in Italia il Governo giallo-verde si sta rivelando quale nemico della vera sovranità nazionale: in pochi mesi sta minando quanto di buono abbiamo faticosamente costruito in questi anni, mettendo a repentaglio il futuro del nostro Paese e isolandolo pericolosamente dal resto dell’Europa. Sarà un mese intenso, ma la fine di maggio sarà occasione per tutti di reagire, noi siamo pronti a dare battaglia per l’idea di Europa più bella, più unita, più democratica e più giusta”.
Punti chiave del programma del Pd e di Benifei: completamento della politica migratoria europea, miglioramento dell’Atto europeo sull’Accessibilità (per offrire servizi migliori ai disabili), armonizzazione del bilancio europeo con le sfide della globalizzazione, riforma della zona euro, revisione del patto di stabilità, creazione di un sussidio europeo contro la disoccupazione, riforma dei trattati europei, convocazione di una convenzione europea per rendere giovani e cittadini più vicini all’istituzione sovranazionale.
Chi è Giovanni Curti
Nato a Tirano il 29 aprile 1976, vive a Grosio, bel borgo in provincia di Sondrio, dove svolge il ruolo di capogruppo in consiglio comunale.
Laureato in Ingegneria elettronica presso il Politecnico di Milano, è dipendente di un azienda del settore energetico.
Appassionato di amministrazione e difesa dei beni comuni è impegnato con le associazioni in difesa delle acque e come amministratore.
La partecipazione attiva alla politica locale avviene con i Democratici di Sinistra nel ruolo di segretario organizzativo dal 2007, per partecipare attivamente alla costituzione del Partito Democratico. Progetto ambizioso per l’Italia e l’Europa, per una società equa e solidale.
Dal maggio 2016 è Segretario della federazione Provinciale del Partito Democratico di Sondrio, confermato nel Congresso provinciale del 18/11/2018.
Carmine Pacente
Carmine Pacente, nato nel 1978 nel Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni (SA). Laureto in economia alla Bocconi, ha conseguito il master in "Management Pubblico" presso la SDA Bocconi. Dopo la tesi a Berlino, ha collaborato con l'ISPI di Milano (Istituto per gli Studi di Politica Internazionale). E' stato poi responsabile del Servizio Europa della Provincia di Milano. Nel 2014 ha collaborato con il Ministero della Salute alla "Strategia nazionale per le aree interne a valere sui fondi strutturali e di investimento europei 2014-2020", incaricato dal Sottosegretario di Stato. Attualmente è Responsabile delle Politiche e della Programmazione europea e LEAR (Legal Entity Appointed Representative) della Città metropolitana di Milano. Autore di 4 pubblicazioni con la casa editrice Egea/Bocconi: "L'Europa delle città: Milano capitale" (2017); "Il ruolo degli enti locali nella programmazione europea" (2014); "La città metropolitana nell'Unione europea" (2013); "La dimensione locale delle politiche comunitarie" (2012), con prefazione - rispettivamente - del sindaco di Milano Giuseppe Sala, del Commissario europeo Johannes Hahn, di Gianni Pittella e di Enrico Letta. In questi anni ha svolto numerose relazioni sui temi europei nelle università, negli enti locali e nei centri di ricerca.
Brando Benifei
Brando Benifei, sul suo sito internet, spiega: “Sono nato a La Spezia il 01/01/1986 e, dal 2014, sono l’europarlamentare più giovane della delegazione italiana nel Gruppo dei Socialisti & Democratici.
La passione e l’impegno politico sono iniziati durante gli anni del Liceo Classico Lorenzo Costa alla Spezia e sono cresciuti negli anni alla facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Bologna.
Appartengo orgogliosamente alla generazione Erasmus e, appena compiuti vent'anni, tramite la mia Università sono stato 6 mesi a Londra per studiare diritto pubblico comparato ed europeo, avendo l’occasione di frequentare alcuni esponenti del Partito Laburista. Quello a Londra, per me, è stato un ritorno: ero già partito per la capitale inglese subito dopo la maturità per un corso alla London School of Economics.
Nel 2009, a 23 anni, sono stato nominato Responsabile Europa nazionale dei Giovani Democratici, e sono stato eletto Vicepresidente di Ecosy (oggi Yes), l’organizzazione giovanile del PSE, carica che ho ricoperto fino al 2013.
Il legame con il territorio non è però mai venuto meno, infatti nello stesso periodo sono stato eletto nel Consiglio Provinciale della Spezia.
A 24 anni sono entrato a far parte della Segreteria Nazionale dei Giovani Democratici Italiani come Responsabile Europa e Politica Estera, nonché della Segreteria Regionale del PD Ligure come Responsabile Europa e Cittadinanza.
In quel periodo ho partecipato, in rappresentanza del Partito Democratico, al tavolo di lavoro del Partito Socialista Europeo che, fra il 2011 e il 2012, ha elaborato la proposta della Garanzia Giovani europea, adottata poi, con modifiche, dalla Commissione Barroso.
A 28 anni ho partecipato alle Elezioni Europee del 2014 e sono stato eletto nella circoscrizione Nord-Ovest con circa 40 mila preferenze.
Al Parlamento Europeo sono componente della Commissione Occupazione e Affari Sociali, della Commissione Affari Esteri e della sub-Commissione sulla Sicurezza e la Difesa.
Sono inoltre membro delle delegazioni internazionali con l’Asia Centrale e con la Palestina e, in questo ruolo, sono stato più volte in Israele, in Cisgiordania e in Uzbekistan.
Come è sempre stato nel mio percorso, ho voluto dare il mio contributo anche sulle politiche per i giovani e per il sociale ed è stato per me molto stimolante essere Copresidente dell’Intergruppo parlamentare sui giovani. Sono inoltre Vicepresidente dell’Intergruppo sulle disabilità, altro tema che mi sta molto a cuore. In questo ambito, sono particolarmente felice di aver proposto per il premio “Cittadino Europeo” per l’anno 2017 l’organizzazione “Vorrei prendere il treno”, che ha vinto, e di aver rappresentato il Parlamento Europeo presso la sede dell’ONU a New York, nel giugno 2018".
articolo dell'1.05.2019, ore 00:10
riferimenti "LeccoNotizie"