Trenord, l'odissea prosegue. I sindacati: "Vetusti sia i treni sia la linea"
Vetusti sia i treni sia la linea: a denunciare la critica situazione delle nostre ferrovie, ancora una volta, i sindacati (con il referente della Cisl Michele Fedele): "Sono giunte numerose alla CISL di Sondrio le segnalazioni da parte di lavoratori e lavoratrici pendolari riguardo ai pesanti disagi che hanno caratterizzato, durante la mattinata odierna, gli spostamenti lungo le linee ferroviarie della nostra provincia.
Tanti sono stati i lavoratori, le lavoratrici e gli studenti che, a causa di rallentamenti e soppressioni di corse, hanno raggiunto i luoghi di lavoro e di studio con estremo ritardo.
Purtroppo, dobbiamo constatare con amarezza che la nostra “profezia”, espressa alla fine del mese di settembre scorso e riguardante i futuri mesi “da incubo” per i viaggiatori Valtellinesi e Valchiavennaschi, si sta avverando!
Mentre siamo in attesa della messa in servizio sulle nostre linee dei nuovi e moderni treni, annunciata dall’Assessore Regionale Claudia Maria Terzi, siamo travolti dalla condizione attuale veramente insopportabile e ci chiediamo, peraltro, se l’immissione dei nuovi convogli su infrastrutture ferroviarie vetuste ed obsolete potrà veramente apportare migliorie al servizio.
Oggi, infatti, gran parte delle criticità sono state determinate da guasti sugli impianti che regolano la circolazione dei treni, pertanto, stante la situazione attuale delle nostre linee, sarà difficile ipotizzare il ritorno ad una situazione di normalità pur facendo ricorso a nuovi e moderni convogli.
Oggi, i guasti sulle linee e sui treni hanno riguardato sia la linea Milano-Tirano che la linea Chiavenna – Colico ed in particolare i pendolari coinvolti nei disagi hanno lamentato una mancanza di informazione puntuale da parte di Trenord circa le cause dei ritardi ed i possibili tempi di attesa. Ad esempio, ci è stato segnalato che il treno mattutino per Colico, con partenza da Chiavenna alle ore 6,25, detto comunemente “il treno degli studenti”, ha accumulato un ritardo notevole, ma nulla è stato segnalato sull’apposita “app” messa a disposizione da Trenord. Parimenti, un’altra segnalazione proveniente da una lavoratrice che a Morbegno, alle ore 8,00 sale sul treno proveniente da Milano per raggiungere Sondrio alle ore 8,20, ci informa che sul tabellone alla stazione di Morbegno era indicato un ritardo di soli 5 minuti quando, invece, il ritardo effettivo è stato di oltre 20 minuti. A tal proposito molti viaggiatori ci segnalano che una maggiore e più puntuale informazione da parte di Trenord consentirebbe loro di contenere in qualche modo il disagio facendo magari ricorso a mezzi di trasporto alternativi al treno.
La CISL di Sondrio, a fronte dell’attuale situazione di insostenibilità inerente i servizi ferroviari della nostra provincia, che sembrerebbe oramai cristallizzata tanto da avere assunto caratteristiche di ordinarietà, ritiene che il territorio tutto, con le sue articolazioni istituzionali, politiche e associative, debba far sentire con forza la propria voce ai gestori dei servizi ferroviari. In questo modo non è più possibile continuare, anche perché i disservizi continuano ad incidere negativamente ed in maniera pesante sulla vita delle persone e su loro diritti fondamentali, quali quello al lavoro e allo studio.
La CISL di Sondrio, pertanto, condivide quanto recentemente rappresentato dal Sindaco di Chiavenna e dal Presidente della Comunità montana della Valchiavenna ai gestori dei servizi ferroviari e alle Istituzioni statali, regionali e locali circa la necessità di interventi immediati atti a contenere i deprecabili e continui disagi".
In giornata ha parlato anche il consigliere regionale lombardo Mauro Piazza, in un incontro ’incontro con Marco Piuri, Amministratore delegato di Trenord, alla presenza dell’Assessore alle Infrastrutture, trasporti e mobilità sostenibile, Claudia Terzi sull’organizzazione del servizio ferroviario regionale e sulle azioni di miglioramento intraprese, come stabilito dalla Risoluzione n. 8 del 13 novembre 2018 approvata dalla maggioranza consigliare.“Purtroppo alla luce dei dati illustrati da Trenord è stato certificato che negli ultimi sei mesi analizzati le linee ferroviarie lecchesi sono tra le peggiori in Lombardia, per indice di puntualità e per numero di soppressioni” dichiara il Consigliere regionale lombardo Mauro Piazza.
“Trenord ha quindi comunicato che è in corso un tavolo specifico di approfondimento per le nostre linee con il gestore della rete ferroviaria, Rfi.”-spiega il consigliere regionale- “In questo tavolo tecnico è in corso un’analisi puntuale della situazione in cui versano le nostre linee dalla quale si evince che uno dei fattori che influenza le pessime prestazione sia la vetustà del materiale rotabile in circolazione”.
“Per questo motivo” continua Piazza “ho sollecitato l’Assessore Terzi e l’Ad Piuri per impegnare sia Regione che Trenord nell’immettere i primi nuovi treni, in arrivo tra fine anno e Gennaio 2020, sulle linee lecchesi al fine di limitare parte dei disagi ai nostri pendolari”.
“È inutile nascondere, come purtroppo però, il nodo irrisolto, che appare chiaramente dall’analisi globale della gestione del trasporto ferroviario lombardo, sia la governance di Trenord. Infatti, è facile constatare che indipendentemente dal colore politico che guida il Governo romano, Trenitalia, l’altro azionista di Trenord, a differenza di quanto ha fatto e fa Regione Lombardia non stia investendo nel nostro trasporto ferroviario, un fatto che ritengo vergognoso e che auspico termini il prima possibile” conclude Piazza.
Di diverso avviso l'amministratore delegato di Trenord Marco Piuri: "In questo 2019 abbiamo ottenuto in larga parte i miglioramenti che ci aspettavamo: rispetto a un anno fa il servizio è più affidabile e regolare. Le soppressioni si sono ridotte di due terzi, da 120 a 40 al giorno, di cui solo l'1,4% direttamente riconducibile a Trenord. La puntualità è migliorata dal 75% dell'autunno scorso all'82%. Lo avevamo detto: servono anni per dare stabilità al sistema. Abbiamo fatto un primo passo".
"Da gennaio 2020 - ha spiegato Piuri - sulle linee lombarde inizieranno a circolare i primi dei 180 nuovi treni - ordinati dalla Regione Lombardia a Hitachi e Alstom e Stadler - con l'obiettivo di rinnovare la flotta di Trenord".
Alle parole confortanti dell'AD ha subito replicato il Partito Democratico della sezione lombarda, invitando la Regione a non rinnovare il contratto a Trenord per il 2020: "“I Lombardi hanno diritto di viaggiare su treni puntuali, affidabili, confortevoli e puliti, come avviene nel resto d’Europa. Trenord non sa garantire tutto questo: è un esperimento durato dieci anni, ora bisogna avere il coraggio di dire che non ha funzionato e che bisogna andare oltre.
La Regione Lombardia, che governa il trasporto ferroviario regionale, ha avallato tutte le scelte di Trenord: dal taglio del 5% delle corse fino alla soppressione dell’abbonamento “solo treno” che oggi costringe 25mila pendolari delle province di Milano, Monza e Brianza e in parte di Lodi a pagare gli abbonamenti fino al 40% in più per avere lo stesso servizio scadente. Oggi riguarda solo loro, domani riguarderà tutte le province lombarde. Lo ha deciso la Regione per mettere più soldi in cassa a Trenord.
Meno corse, abbonamenti più cari: così non va.
Chiediamo che la Regione Lombardia dichiari concluso l’esperimento Trenord. Chiediamo che la Regione rispetti i pendolari, ripristini gli abbonamenti “solo treno” per i pendolari di Monza, Milano e Lodi che non prendono altri mezzi e rinunci a cancellarli nelle altre province”.
“L’esperimento di Trenord è durato dieci anni – spiega il segretario regionale del Pd Vinicio Peluffo – e a consuntivo si deve ammettere che le cose non sono andate come avevano promesso ai pendolari. Il servizio è ancora largamente insoddisfacente e la Regione, da ormai sei anni guidata dalla Lega, ha tutta la responsabilità di non avere un vero progetto per dare ai viaggiatori condizioni di viaggio soddisfacenti. Noi saremo nelle stazioni a raccogliere la voce dei cittadini e porteremo il loro disagio e la loro protesta sul tavolo della politica.”
Aggiunge Samuele Astuti, consigliere regionale PD della Lombardia: “Nel 2020 scadrà il contratto di servizio con Trenord, che cosa ha intenzione di fare la Regione? Una parte significativa di ritardi e cancellazioni è causata da problemi sulla rete e noi avevamo chiesto di convocare anche RFI, proprio oggi (giovedì 17 ottobre) in commissione, ma non è stato fatto. C’è, soprattutto, un problema di flotta, e nonostante gli annunci la Regione non è riuscita ad avere quasi nulla di nuovo da Trenitalia. Mentre il mondo va avanti la Regione Lombardia non riesce a mettersi al passo con le migliori realtà europee e costringe i pendolari a condizioni di viaggio assolutamente insoddisfacenti. In più, c’è la prospettiva della graduale cancellazione dell’abbonamento “solo treno”, come è già successo nelle province di Milano e Monza e Brianza in concomitanza dell’introduzione della tariffa integrata, ma per scelta unilaterale della Regione. Tutto questo ci porta a promuovere una mobilitazione con i pendolari per dire con chiarezza che bisogna mettere mano a Trenord e che la Regione non sta governando a dovere il trasporto ferroviario regionale.”
Nel frattempo, non si fermano i disagi in linea: la passione dei pendolari è proseguita lo scorso giovedì 17 ottobre. Il treno 2569, con partenza da Tirano alle ore 13.08, con arrivo a Milano Centrale alle ore 15.40, è cancellato per un guasto al sistema di chiusura delle porte di alcune vetture.
Ma non è stata l’unica causa di disagi: da mattina a sera, i treni della tratta ferroviaria Tirano-Sondrio-Morbegno-Colico-Lecco-Milano hanno accumulato un ritardo medio di 15 minuti. Dal guasto momentaneo al sistema di chiusura delle porte di alcune vetture (avvenuto in un altro treno, non in quello cancellato), alla presenza di importanti lavori di manutenzione lungo la sede ferroviaria, fino alla sosta prolungata di un altro treno che ha rallentato la circolazione ferroviaria della direttrice. “Dulcis in fundo”, sdrammatizzando una situazione ormai al limite del vivibile, l'intervento delle Forze dell'Ordine a bordo treno.
Infine, diversa non è stata la situazione delle ore successive, a causa del tiro di un freno a mano su un Suburbano S8 in viaggio presso la stazione di Lecco Maggianico. Un gesto che, messo in atto probabilmente da un giovane, ha causato ritardi su tutti i convogli della Milano-Tirano in circolazione nel tardo pomeriggio.
Il fatto è accaduto sul treno delle 18.43 da Milano Porta Garibaldi per Lecco, partito con più di 20 minuti di ritardo.
articolo del 17-18.10.2019
Tanti sono stati i lavoratori, le lavoratrici e gli studenti che, a causa di rallentamenti e soppressioni di corse, hanno raggiunto i luoghi di lavoro e di studio con estremo ritardo.
Purtroppo, dobbiamo constatare con amarezza che la nostra “profezia”, espressa alla fine del mese di settembre scorso e riguardante i futuri mesi “da incubo” per i viaggiatori Valtellinesi e Valchiavennaschi, si sta avverando!
Mentre siamo in attesa della messa in servizio sulle nostre linee dei nuovi e moderni treni, annunciata dall’Assessore Regionale Claudia Maria Terzi, siamo travolti dalla condizione attuale veramente insopportabile e ci chiediamo, peraltro, se l’immissione dei nuovi convogli su infrastrutture ferroviarie vetuste ed obsolete potrà veramente apportare migliorie al servizio.
Oggi, infatti, gran parte delle criticità sono state determinate da guasti sugli impianti che regolano la circolazione dei treni, pertanto, stante la situazione attuale delle nostre linee, sarà difficile ipotizzare il ritorno ad una situazione di normalità pur facendo ricorso a nuovi e moderni convogli.
Oggi, i guasti sulle linee e sui treni hanno riguardato sia la linea Milano-Tirano che la linea Chiavenna – Colico ed in particolare i pendolari coinvolti nei disagi hanno lamentato una mancanza di informazione puntuale da parte di Trenord circa le cause dei ritardi ed i possibili tempi di attesa. Ad esempio, ci è stato segnalato che il treno mattutino per Colico, con partenza da Chiavenna alle ore 6,25, detto comunemente “il treno degli studenti”, ha accumulato un ritardo notevole, ma nulla è stato segnalato sull’apposita “app” messa a disposizione da Trenord. Parimenti, un’altra segnalazione proveniente da una lavoratrice che a Morbegno, alle ore 8,00 sale sul treno proveniente da Milano per raggiungere Sondrio alle ore 8,20, ci informa che sul tabellone alla stazione di Morbegno era indicato un ritardo di soli 5 minuti quando, invece, il ritardo effettivo è stato di oltre 20 minuti. A tal proposito molti viaggiatori ci segnalano che una maggiore e più puntuale informazione da parte di Trenord consentirebbe loro di contenere in qualche modo il disagio facendo magari ricorso a mezzi di trasporto alternativi al treno.
La CISL di Sondrio, a fronte dell’attuale situazione di insostenibilità inerente i servizi ferroviari della nostra provincia, che sembrerebbe oramai cristallizzata tanto da avere assunto caratteristiche di ordinarietà, ritiene che il territorio tutto, con le sue articolazioni istituzionali, politiche e associative, debba far sentire con forza la propria voce ai gestori dei servizi ferroviari. In questo modo non è più possibile continuare, anche perché i disservizi continuano ad incidere negativamente ed in maniera pesante sulla vita delle persone e su loro diritti fondamentali, quali quello al lavoro e allo studio.
La CISL di Sondrio, pertanto, condivide quanto recentemente rappresentato dal Sindaco di Chiavenna e dal Presidente della Comunità montana della Valchiavenna ai gestori dei servizi ferroviari e alle Istituzioni statali, regionali e locali circa la necessità di interventi immediati atti a contenere i deprecabili e continui disagi".
In giornata ha parlato anche il consigliere regionale lombardo Mauro Piazza, in un incontro ’incontro con Marco Piuri, Amministratore delegato di Trenord, alla presenza dell’Assessore alle Infrastrutture, trasporti e mobilità sostenibile, Claudia Terzi sull’organizzazione del servizio ferroviario regionale e sulle azioni di miglioramento intraprese, come stabilito dalla Risoluzione n. 8 del 13 novembre 2018 approvata dalla maggioranza consigliare.“Purtroppo alla luce dei dati illustrati da Trenord è stato certificato che negli ultimi sei mesi analizzati le linee ferroviarie lecchesi sono tra le peggiori in Lombardia, per indice di puntualità e per numero di soppressioni” dichiara il Consigliere regionale lombardo Mauro Piazza.
“Trenord ha quindi comunicato che è in corso un tavolo specifico di approfondimento per le nostre linee con il gestore della rete ferroviaria, Rfi.”-spiega il consigliere regionale- “In questo tavolo tecnico è in corso un’analisi puntuale della situazione in cui versano le nostre linee dalla quale si evince che uno dei fattori che influenza le pessime prestazione sia la vetustà del materiale rotabile in circolazione”.
“Per questo motivo” continua Piazza “ho sollecitato l’Assessore Terzi e l’Ad Piuri per impegnare sia Regione che Trenord nell’immettere i primi nuovi treni, in arrivo tra fine anno e Gennaio 2020, sulle linee lecchesi al fine di limitare parte dei disagi ai nostri pendolari”.
“È inutile nascondere, come purtroppo però, il nodo irrisolto, che appare chiaramente dall’analisi globale della gestione del trasporto ferroviario lombardo, sia la governance di Trenord. Infatti, è facile constatare che indipendentemente dal colore politico che guida il Governo romano, Trenitalia, l’altro azionista di Trenord, a differenza di quanto ha fatto e fa Regione Lombardia non stia investendo nel nostro trasporto ferroviario, un fatto che ritengo vergognoso e che auspico termini il prima possibile” conclude Piazza.
Di diverso avviso l'amministratore delegato di Trenord Marco Piuri: "In questo 2019 abbiamo ottenuto in larga parte i miglioramenti che ci aspettavamo: rispetto a un anno fa il servizio è più affidabile e regolare. Le soppressioni si sono ridotte di due terzi, da 120 a 40 al giorno, di cui solo l'1,4% direttamente riconducibile a Trenord. La puntualità è migliorata dal 75% dell'autunno scorso all'82%. Lo avevamo detto: servono anni per dare stabilità al sistema. Abbiamo fatto un primo passo".
"Da gennaio 2020 - ha spiegato Piuri - sulle linee lombarde inizieranno a circolare i primi dei 180 nuovi treni - ordinati dalla Regione Lombardia a Hitachi e Alstom e Stadler - con l'obiettivo di rinnovare la flotta di Trenord".
Alle parole confortanti dell'AD ha subito replicato il Partito Democratico della sezione lombarda, invitando la Regione a non rinnovare il contratto a Trenord per il 2020: "“I Lombardi hanno diritto di viaggiare su treni puntuali, affidabili, confortevoli e puliti, come avviene nel resto d’Europa. Trenord non sa garantire tutto questo: è un esperimento durato dieci anni, ora bisogna avere il coraggio di dire che non ha funzionato e che bisogna andare oltre.
La Regione Lombardia, che governa il trasporto ferroviario regionale, ha avallato tutte le scelte di Trenord: dal taglio del 5% delle corse fino alla soppressione dell’abbonamento “solo treno” che oggi costringe 25mila pendolari delle province di Milano, Monza e Brianza e in parte di Lodi a pagare gli abbonamenti fino al 40% in più per avere lo stesso servizio scadente. Oggi riguarda solo loro, domani riguarderà tutte le province lombarde. Lo ha deciso la Regione per mettere più soldi in cassa a Trenord.
Meno corse, abbonamenti più cari: così non va.
Chiediamo che la Regione Lombardia dichiari concluso l’esperimento Trenord. Chiediamo che la Regione rispetti i pendolari, ripristini gli abbonamenti “solo treno” per i pendolari di Monza, Milano e Lodi che non prendono altri mezzi e rinunci a cancellarli nelle altre province”.
“L’esperimento di Trenord è durato dieci anni – spiega il segretario regionale del Pd Vinicio Peluffo – e a consuntivo si deve ammettere che le cose non sono andate come avevano promesso ai pendolari. Il servizio è ancora largamente insoddisfacente e la Regione, da ormai sei anni guidata dalla Lega, ha tutta la responsabilità di non avere un vero progetto per dare ai viaggiatori condizioni di viaggio soddisfacenti. Noi saremo nelle stazioni a raccogliere la voce dei cittadini e porteremo il loro disagio e la loro protesta sul tavolo della politica.”
Aggiunge Samuele Astuti, consigliere regionale PD della Lombardia: “Nel 2020 scadrà il contratto di servizio con Trenord, che cosa ha intenzione di fare la Regione? Una parte significativa di ritardi e cancellazioni è causata da problemi sulla rete e noi avevamo chiesto di convocare anche RFI, proprio oggi (giovedì 17 ottobre) in commissione, ma non è stato fatto. C’è, soprattutto, un problema di flotta, e nonostante gli annunci la Regione non è riuscita ad avere quasi nulla di nuovo da Trenitalia. Mentre il mondo va avanti la Regione Lombardia non riesce a mettersi al passo con le migliori realtà europee e costringe i pendolari a condizioni di viaggio assolutamente insoddisfacenti. In più, c’è la prospettiva della graduale cancellazione dell’abbonamento “solo treno”, come è già successo nelle province di Milano e Monza e Brianza in concomitanza dell’introduzione della tariffa integrata, ma per scelta unilaterale della Regione. Tutto questo ci porta a promuovere una mobilitazione con i pendolari per dire con chiarezza che bisogna mettere mano a Trenord e che la Regione non sta governando a dovere il trasporto ferroviario regionale.”
Nel frattempo, non si fermano i disagi in linea: la passione dei pendolari è proseguita lo scorso giovedì 17 ottobre. Il treno 2569, con partenza da Tirano alle ore 13.08, con arrivo a Milano Centrale alle ore 15.40, è cancellato per un guasto al sistema di chiusura delle porte di alcune vetture.
Ma non è stata l’unica causa di disagi: da mattina a sera, i treni della tratta ferroviaria Tirano-Sondrio-Morbegno-Colico-Lecco-Milano hanno accumulato un ritardo medio di 15 minuti. Dal guasto momentaneo al sistema di chiusura delle porte di alcune vetture (avvenuto in un altro treno, non in quello cancellato), alla presenza di importanti lavori di manutenzione lungo la sede ferroviaria, fino alla sosta prolungata di un altro treno che ha rallentato la circolazione ferroviaria della direttrice. “Dulcis in fundo”, sdrammatizzando una situazione ormai al limite del vivibile, l'intervento delle Forze dell'Ordine a bordo treno.
Infine, diversa non è stata la situazione delle ore successive, a causa del tiro di un freno a mano su un Suburbano S8 in viaggio presso la stazione di Lecco Maggianico. Un gesto che, messo in atto probabilmente da un giovane, ha causato ritardi su tutti i convogli della Milano-Tirano in circolazione nel tardo pomeriggio.
Il fatto è accaduto sul treno delle 18.43 da Milano Porta Garibaldi per Lecco, partito con più di 20 minuti di ritardo.
articolo del 17-18.10.2019