Dervio, Fosett: continua il dialogo
DERVIO. Dervio, questione Fosett, capitolo 4. In paese gli sforzi per salvare il Fosett, specchio d’acqua derviese che secondo il progetto dell’imprenditore dovrebbe divenire un porticciolo di attracco, continuano e sono sempre di più.
L’imprenditore, Marco Achler, ha parlato a “La Provincia di Lecco”: “Abbiamo segnalato l’area dell’intervento parziale che andremo ad effettuare all’interno della concessione demaniale, tenendo per il momento salvaguardato l’angolo del Fosett. Questo per ribadire la nostra disponibilità a valutare una variante di posizionamento della gru”. Venerdì sera, nel Consiglio provinciale di Lecco, si è parlato della caldissima questione: presente Stefano Simonetti, presidente della Fipsas (federazione con diritto di pesca nel tratto interessato dai lavori) e il presidente Claudio Usuelli. Stefano Cassinelli, candidato alle prossime elezioni comunali e creatore della petizione per salvare l’area naturale, ha affermato: “Fa piacere che avere sollevato la questione abbia creato delle opportunità per cercare di salvare il Fosett. Non è più il tempo delle polemiche, ma di trovare una soluzione. E’ positivo che l’imprenditore abbia accolto le nostre insistenze ed abbia aperto dei canali di comunicazione per correggere l’errore iniziale delle istituzioni. Se l’obiettivo di tutti è salvare il Fosett, bisogna ragionare tutti attorno a questo, senza polemiche”. Dal Fai ll noto quotidiano lecchese spiega come anche il Fai provinciale abbia espresso le proprie perplessità e la propria contrarietà all’intervento, pur condividendo le aperture delle ultime settimane da parte dell’imprenditore: “Condividiamo comunque il vostro operato nell’obiettivo di aprire un tavolo condiviso per trovare e definire un accordo che, all’interno dell’intervento previsto, porti alla conservazione del Fosett come luogo di valore faunistico epr la nidificazione”. Il progetto Achler aveva spiegato che il progetto prevede la costruzione di un impianto di alaggio barche con una gru a bandiera, adatto a imbarcazioni fino a 8 tonnellate, e di un piazzale di manovra dell’estensione di 100 metri quadrati con impianto di raccolta e depurazione delle acque derivanti dal lavaggio delle carene. Altri 800 metri quadrati non vedranno costruzioni di questo tipo, bensì ospiteranno due pontili galleggianti perimetrali (di cui uno con accesso ai disabili). 150 metri per l’area di alaggio, 83 metri per i pontili galleggianti, 43,5 per i muri d’argine, 11,12 per la passerella, 324 per gli spazi di ormeggio, 325 per quelli di manovra. La durata è di venticinque anni (fino al 31 dicembre 2043), con un canone annuale di 4.478 euro. articolo del 24.03.2019, ore 23:10 |