"Area interna Alto Lago e Valli del Lario": arrivano i fondi
A un anno dalla firma per la Strategia Aree Interne della Regione Lombardia ("Area interna Alto Lago e Valli del Lario"), stanno per arrivare i fondi da reinvestire sul territorio. Fondi che si aggiungono alla messa in comune, in atto negli ultimi anni nei Comuni coinvolti, dei servizi socio-assistenziali, di istruzione, trasporti e turismo.
Marisa Fondra, sindaco di Taceno e capofila del progetto, ha spiegato: Due anni fa, grazie all'intuizione dei presidenti delle Comunità Montane, Carlo Signorelli (Valsassina, Valvarrone, Val d'Esino e Riviera) e Mauro Robba (Valli del Lario e del Ceresio) è nata l'idea di costruire una proposta di Strategia d'area da presentare sul bando di Regione Lombardia che, dopo la Valchiavenna e l'Alta Valtellina, doveva individuare due nuove aree all'interno del territorio lombardo. E' stato un percorso lungo, piuttosto laborioso, che ha richiesto numerosi incidenti di confronto e ascolti. Ma ci siamo riusciti. Ora c'è la consapevolezza che solo facendo squadra è possibile garantire i servizi essenziali e quindi poter contare sulle necessarie risorse".
Robba sottolinea: "La scelta di proporre una Strategia per il rilancio dell'Alto Lago di Como coinvolgendo enti, scuole e imprese delle due sponde lariane si è rivelata una scelta coraggiosa e innovativa. Fino ad oggi, fatta eccezione per le attività legate al Gruppo di Azione Locale (GAL), il Lario ha costituito un elemento di divisione tra i territori appartenenti alle Province di Como e Lecco, facendo passare in secondo piano i numerosi punti di forza e debolezza che li accomunano. Lavorare insieme è una sfida che richiede impegno, costanza, capacità di guardare avanti per non lasciarsi scoraggiare dagli ostacoli e, a volte, di rinunciare a qualcosa in un'ottica strategica, pensando al bene comune. Ma, a mio parere, lavorare insieme significa anche e soprattutto raccogliere grandi soddisfazioni nel vedere progetti di ampio respiro che prendono forma e divengono realtà, promettendo un futuro migliore per i nostri cittadini. Non è semplice riassumere in poche battute il Piano d'azione della Strategia, ma cercherò di farlo presentandone i principali ambiti di intervento: accessibilità dell'area, formazione/lavoro, Governance e tutela/ambientale. La prima categoria progettuale comprende tutti gli interventi finalizzati a superare le carenze dimostrate dalla rete viaria e dal servizio di trasporto pubblico, che allontanano gli investimenti aziendali spostandoli verso aree più facilmente accessibili e che penalizzano soprattutto i giovani studenti e gli anziani, ai quali è sempre più difficile offrire i servizi scolastici, sanitari e socio-assistenziali. In seconda battuta, nella consapevolezza che è necessario dare ai giovani e, più in generale, alla popolazione attiva un motivo per non abbandonare i luoghi d'origine, sono stati messi a punto numerosi interventi volti a promuovere le eccellenze produttive del territorio, qualificare l'offerta scolastica rendendola maggiormente rispondente ai fabbisogni economico-sociali della comunità locale e creare occasioni di sviluppo economico, anche attraverso il sostegno a nuove start-up, con particolare riferimento al settore turistico ed agro-alimentare. Infine la Strategia comprende azioni che interessano più direttamente le amministrazioni comunali: l'avvio di servizi in gestione associata e l'attuazione di interventi di efficientamento energetico di alcuni immobili di proprietà pubblica, due azioni che comportano ovvi vantaggi economici, gestionali ed ambientali".
Robba conclude: "Posto che tutti sono tra loro correlati e si rafforzano completandosi a vicenda, il progetto che a me personalmente sta più a cuore è quello della realizzazione di un percorso ciclopedonale di mezza costa che attraversa l'intero territorio dell'Area interna, consentendo a residenti e turisti di camminare o pedalare per poche ore o più giorni, godendo di panorami mozzafiato aperti su uno dei laghi più belli d'Europa. Considerando l'interesse del mercato turistico per le attività sportive all'aria aperta, credo che questo itinerario possa divenire un fiore all'occhiello della nostra offerta turistica, anche in relazione ai percorsi pedonali e ciclabili già presenti sui territori delle due Comunità Montane: la Via dei Monti Lariani, l'Alta Via, l'Antica Via Regina, la Ciclovia del Lario, la ciclopedonale Menaggio-Porlezza e il Sentiero del Viandante. Proprio giovedì in Regione, ad un tavolo di confronto con l'assessore Massimo Sertori, si è parlato anche delle potenzialità turistiche legate all'offerta "outdoor" e della presenza di alcuni nodi critici che ostacolano l'effettiva messa in rete di tutti i tracciati citati poc'anzi. Ci si è lasciati con l'impegno di individuare soluzioni comuni e condivise che possano far emergere il nostro territorio nel panorama turistico internazionale per la qualità della proposta".
Il percorso svolto si inquadra nel più ampio contesto della Strategia Nazionale Aree Interne, che definisce l'ambito di intervento: “le aree interne rappresentano una parte ampia del Paese – circa tre quinti del territorio e poco meno di un quarto della popolazione – assai diversificata al proprio interno, distante da grandi centri di agglomerazione e di servizio e con traiettorie di sviluppo instabili ma tuttavia dotata di risorse che mancano alle aree centrali, con problemi demografici ma anche fortemente policentrica e con forte potenziale di attrazione. L’Italia nel Piano Nazionale di Riforma (PNR) ha adottato una Strategia per contrastare la caduta demografica e rilanciare lo sviluppo e i servizi di queste aree attraverso fondi ordinari della Legge di Stabilità e i fondi comunitari” .
articolo del 31.03.2019, ore 12:55
Marisa Fondra, sindaco di Taceno e capofila del progetto, ha spiegato: Due anni fa, grazie all'intuizione dei presidenti delle Comunità Montane, Carlo Signorelli (Valsassina, Valvarrone, Val d'Esino e Riviera) e Mauro Robba (Valli del Lario e del Ceresio) è nata l'idea di costruire una proposta di Strategia d'area da presentare sul bando di Regione Lombardia che, dopo la Valchiavenna e l'Alta Valtellina, doveva individuare due nuove aree all'interno del territorio lombardo. E' stato un percorso lungo, piuttosto laborioso, che ha richiesto numerosi incidenti di confronto e ascolti. Ma ci siamo riusciti. Ora c'è la consapevolezza che solo facendo squadra è possibile garantire i servizi essenziali e quindi poter contare sulle necessarie risorse".
Robba sottolinea: "La scelta di proporre una Strategia per il rilancio dell'Alto Lago di Como coinvolgendo enti, scuole e imprese delle due sponde lariane si è rivelata una scelta coraggiosa e innovativa. Fino ad oggi, fatta eccezione per le attività legate al Gruppo di Azione Locale (GAL), il Lario ha costituito un elemento di divisione tra i territori appartenenti alle Province di Como e Lecco, facendo passare in secondo piano i numerosi punti di forza e debolezza che li accomunano. Lavorare insieme è una sfida che richiede impegno, costanza, capacità di guardare avanti per non lasciarsi scoraggiare dagli ostacoli e, a volte, di rinunciare a qualcosa in un'ottica strategica, pensando al bene comune. Ma, a mio parere, lavorare insieme significa anche e soprattutto raccogliere grandi soddisfazioni nel vedere progetti di ampio respiro che prendono forma e divengono realtà, promettendo un futuro migliore per i nostri cittadini. Non è semplice riassumere in poche battute il Piano d'azione della Strategia, ma cercherò di farlo presentandone i principali ambiti di intervento: accessibilità dell'area, formazione/lavoro, Governance e tutela/ambientale. La prima categoria progettuale comprende tutti gli interventi finalizzati a superare le carenze dimostrate dalla rete viaria e dal servizio di trasporto pubblico, che allontanano gli investimenti aziendali spostandoli verso aree più facilmente accessibili e che penalizzano soprattutto i giovani studenti e gli anziani, ai quali è sempre più difficile offrire i servizi scolastici, sanitari e socio-assistenziali. In seconda battuta, nella consapevolezza che è necessario dare ai giovani e, più in generale, alla popolazione attiva un motivo per non abbandonare i luoghi d'origine, sono stati messi a punto numerosi interventi volti a promuovere le eccellenze produttive del territorio, qualificare l'offerta scolastica rendendola maggiormente rispondente ai fabbisogni economico-sociali della comunità locale e creare occasioni di sviluppo economico, anche attraverso il sostegno a nuove start-up, con particolare riferimento al settore turistico ed agro-alimentare. Infine la Strategia comprende azioni che interessano più direttamente le amministrazioni comunali: l'avvio di servizi in gestione associata e l'attuazione di interventi di efficientamento energetico di alcuni immobili di proprietà pubblica, due azioni che comportano ovvi vantaggi economici, gestionali ed ambientali".
Robba conclude: "Posto che tutti sono tra loro correlati e si rafforzano completandosi a vicenda, il progetto che a me personalmente sta più a cuore è quello della realizzazione di un percorso ciclopedonale di mezza costa che attraversa l'intero territorio dell'Area interna, consentendo a residenti e turisti di camminare o pedalare per poche ore o più giorni, godendo di panorami mozzafiato aperti su uno dei laghi più belli d'Europa. Considerando l'interesse del mercato turistico per le attività sportive all'aria aperta, credo che questo itinerario possa divenire un fiore all'occhiello della nostra offerta turistica, anche in relazione ai percorsi pedonali e ciclabili già presenti sui territori delle due Comunità Montane: la Via dei Monti Lariani, l'Alta Via, l'Antica Via Regina, la Ciclovia del Lario, la ciclopedonale Menaggio-Porlezza e il Sentiero del Viandante. Proprio giovedì in Regione, ad un tavolo di confronto con l'assessore Massimo Sertori, si è parlato anche delle potenzialità turistiche legate all'offerta "outdoor" e della presenza di alcuni nodi critici che ostacolano l'effettiva messa in rete di tutti i tracciati citati poc'anzi. Ci si è lasciati con l'impegno di individuare soluzioni comuni e condivise che possano far emergere il nostro territorio nel panorama turistico internazionale per la qualità della proposta".
Il percorso svolto si inquadra nel più ampio contesto della Strategia Nazionale Aree Interne, che definisce l'ambito di intervento: “le aree interne rappresentano una parte ampia del Paese – circa tre quinti del territorio e poco meno di un quarto della popolazione – assai diversificata al proprio interno, distante da grandi centri di agglomerazione e di servizio e con traiettorie di sviluppo instabili ma tuttavia dotata di risorse che mancano alle aree centrali, con problemi demografici ma anche fortemente policentrica e con forte potenziale di attrazione. L’Italia nel Piano Nazionale di Riforma (PNR) ha adottato una Strategia per contrastare la caduta demografica e rilanciare lo sviluppo e i servizi di queste aree attraverso fondi ordinari della Legge di Stabilità e i fondi comunitari” .
articolo del 31.03.2019, ore 12:55