Comunità Montane, si discute sulla presidenza
Dopo le elezioni nei principali Comuni della Bassa Valtellina e della Valchiavenna (Morbegno e Chiavenna), si inizia a discutere sui nuovi "nomi" che andranno a comporre i direttivi delle rispettive Comunità Montane.
In particolare, si discute sui nomi dei due Presidenti.
Per Chiavenna, il favorito sembra essere Davide Trussoni: vicesindaco di Chiavenna, già assessore a Urbanistica, ambiente, lavori pubblici e manutenzioni, polizia locale e viabilità nella città del Mera, potrebbe riuscire a raccogliere consensi nella Valle. Tuttavia, è molto difficile che tutti i Comuni si allineino alla probabile proposta del capo di mandamento: negli ultimi anni, l'unione e la collaborazione si sono dimostrate fallimentari.
Come spiega il "Centrovalle", la maggioranza dovrebbe essere di 8 Comuni (Chiavenna, Piuro, Madesimo, Campodolcino, San Giacomo Filippo, Samolaco, Novate Mezzola, Verceia), con Prata Camportaccio incerto (forse leggermente verso la maggioranza) e Villa di Chiavenna, Gordona e Mese fuori.
Le voci iniziali sono dunque state confermate, anche se l'assemblea non è stata ancora convocata (ciò potrà avvenire nelle prossime settimane). Come evidenzia ancora il "Centrovalle", la nomina dell'intera assemblea in un così breve arco di tempo e senza particolari trattative si discosterebbe da quanto accaduto negli anni scorsi (dove erano occorse settimane e vari accordi).
Con Trussoni ci saranno il presidente uscente e sindaco di San Giacomo Filippo Severino De Stefani, il sindaco di Samolaco Michele Rossi, il consigliere comunale di Verceia e assessore uscente Luigi Ghelfi, la consigliera comunale di Piuro Sara Del Curto. Per precauzione e come da legge, verranno nominati anche i quattro membri supplenti che entreranno in caso di decadimento degli assessori: Stefano Della Morte (vicesindaco di Campodolcino), Paolo Moiola (assessore a Madesimo), Marzia Mevio (consigliere a Samolaco) e Michele Cominetti (consigliere a Novate Mezzola).
Per Morbegno, ne ha discusso al "Centrovalle" il sindaco di Morbegno Alberto Gavazzi: "Dobbiamo fare uno sforzo per guardare in faccia ai problemi. Per discutere insieme, confrontarci e trovare la soluzione, nella modalità più coesa possibile, per portare avanti tutti quei servizi di natura mandamentale. Abbiamo deciso di rinnovare l'incontro martedì prossimo per proseguire nella discussione [...] La mia richiesta è lo sforzo di mettere sul tavolo tutte le questioni di diverso aspetto che hanno una valenza mandamentale e che come Comune di Morbegno ci auspichiamo possano essere affrontate con metodo e guardando i contenuti. [...] Le questioni sono le più disparate, dai lavori pubblici alla sanità, dai servizi sociali agli impianti sportivi, dai trasporti a molto altro".
Il problema principale riscontrato negli ultimi anni nel mandamento è forse la mancanza di un ruolo centrale della città di Morbegno, capoluogo di mandamento: "Un ruolo più centrale come Comune di Morbegno al momento sembra ci sia richiesto anche da parte di altri sindaci. [...] Adesso ognuno avrà una settimana di tempo per confrontarsi con al propria amministrazione comunale e martedì ci ritroveremo per capire le prossime mosse".
“Verificheremo che ci sia la più ampia congiunzione di intenti, quindi una maggioranza il più possibile ampia, perché così sarà più forte la condivisione e realizzazione di servizi e progetti a beneficio di una popolazione di circa 40mila persone”. “La nuova riunione è stata positiva. L’indicazione emersa e condivisa da parte di tutti è stata quella di proseguire verificando la possibilità di predisporre un programma generale per l’ente comprensoriale. Per redigere un programma abbiamo deciso di istituire un tavolo tecnico. All’unanimità sono stati condivisi i sindaci che hanno espresso la volontà di farne parte e che poi riferiranno ovviamente a tutti. Già giovedì si è riunito il gruppo che, se continua in maniera spedita e unanime, già la prossima settimana potrà aver terminato di stilare un programma istituzionale”.
All'incontro organizzato dal sindaco di Morbegno Alberto Gavazzi dedicato alla discussione sul futuro della "Comunità montana", presenti 23 dei 25 sindaci della Bassa Valle (due assenti giustificati).
Oltre ai temi di cui si è parlato sopra, si è discusso di trasporto pubblico locale: “A carattere micro locale si è parlato di trasporto pubblico leggero tra Morbegno, Cosio Valtellino, Talamona, del quale si può discutere a raggio più ampio”. E sulla ferrovia: “Ci sono comuni, fra Delebio, Cosio Valtellino, Talamona e Ardenno, che hanno messo in luce l’esigenza di incrementare il servizio ferroviario esistente in termini di qualità e passaggio dei treni, problema anch’esso mandamentale da portare poi sui tavoli della Regione”. Il servizio regionale festivo, tra Colico e Sondrio, è infatti sospeso dal dicembre del 2014: un colpo basso per il territorio e per il turismo.
In ambito turistico, “vorremmo affidare un incarico per un progetto turistico che non deve però riguardare il perimetro esclusivo di Morbegno, rivolgendoci alla Provincia e poi insieme alla Regione”.
In termini di contributi: “La Cm dovrà ragionare sulle contribuzioni ai Comuni che dovranno riguardare anche il numero di abitanti, altrimenti non si possono garantire servizi a una comunità di 40.000 e rotte persone. Per questo ho fatto questa apertura, senza pretendere assessorati o la presidenza dell’ente, ma per formare una Comunità montana davvero forte e unita. Questo è il primo degli incontri, dai quali poi mi auguro esca un programma di governo di un’ampia maggioranza”.
Infine, la questione della Comunità Montana Valli del Lario e del Ceresio, che nella riunione del direttivo avvenuta ieri sera (venerdì 21 giugno) alle 21 ha sostanzialmente confermato la carica di presidente al vicesindaco di Dongo Mauro Robba. Con lui, Sandro Tenca (di Carlazzo), Giancarlo Zanfanti (di Grandola ed Uniti), Guido dell'Era (consigliere comunale ed ex sindaco di Cremia), Samuele Corongiu (consigliere comunale a Menaggio). Anche in questo caso, come da legge, è stato necessario nominare i quattro supplenti: Claudio Raveglia (comune di San Siro), Daniele Pozzi (sindaco di Livo), Moreno Bonardi (di San Bartolomeo Val Cavargna) ed Eros Robba (sindaco di Garzeno).
Tra le misure e le iniziative che verranno considerate nelle prossime settimane, la trasformazione dei fondi e dei progetti della Strategia Aree Interne in fatti concreti.
Fanno parte del territorio della Comunità Montana 30 Comuni, precisamente: Bene Lario,Carlazzo, Cavargna, Corrido, Cremia, Cusino, Domaso, Dongo, Dosso del Liro, Garzeno, Gera Lario, Grandola ed Uniti, Gravedona ed Uniti, Livo, Menaggio, Montemezzo, Musso, Peglio, Pianello del Lario, Plesio, Porlezza, S. Bartolomeo V.C., S. Nazzaro V.C., San Siro, Sorico, Stazzona, Trezzone, Val Rezzo, Valsolda, Vercana.
articolo del 15-22.06.2019
In particolare, si discute sui nomi dei due Presidenti.
Per Chiavenna, il favorito sembra essere Davide Trussoni: vicesindaco di Chiavenna, già assessore a Urbanistica, ambiente, lavori pubblici e manutenzioni, polizia locale e viabilità nella città del Mera, potrebbe riuscire a raccogliere consensi nella Valle. Tuttavia, è molto difficile che tutti i Comuni si allineino alla probabile proposta del capo di mandamento: negli ultimi anni, l'unione e la collaborazione si sono dimostrate fallimentari.
Come spiega il "Centrovalle", la maggioranza dovrebbe essere di 8 Comuni (Chiavenna, Piuro, Madesimo, Campodolcino, San Giacomo Filippo, Samolaco, Novate Mezzola, Verceia), con Prata Camportaccio incerto (forse leggermente verso la maggioranza) e Villa di Chiavenna, Gordona e Mese fuori.
Le voci iniziali sono dunque state confermate, anche se l'assemblea non è stata ancora convocata (ciò potrà avvenire nelle prossime settimane). Come evidenzia ancora il "Centrovalle", la nomina dell'intera assemblea in un così breve arco di tempo e senza particolari trattative si discosterebbe da quanto accaduto negli anni scorsi (dove erano occorse settimane e vari accordi).
Con Trussoni ci saranno il presidente uscente e sindaco di San Giacomo Filippo Severino De Stefani, il sindaco di Samolaco Michele Rossi, il consigliere comunale di Verceia e assessore uscente Luigi Ghelfi, la consigliera comunale di Piuro Sara Del Curto. Per precauzione e come da legge, verranno nominati anche i quattro membri supplenti che entreranno in caso di decadimento degli assessori: Stefano Della Morte (vicesindaco di Campodolcino), Paolo Moiola (assessore a Madesimo), Marzia Mevio (consigliere a Samolaco) e Michele Cominetti (consigliere a Novate Mezzola).
Per Morbegno, ne ha discusso al "Centrovalle" il sindaco di Morbegno Alberto Gavazzi: "Dobbiamo fare uno sforzo per guardare in faccia ai problemi. Per discutere insieme, confrontarci e trovare la soluzione, nella modalità più coesa possibile, per portare avanti tutti quei servizi di natura mandamentale. Abbiamo deciso di rinnovare l'incontro martedì prossimo per proseguire nella discussione [...] La mia richiesta è lo sforzo di mettere sul tavolo tutte le questioni di diverso aspetto che hanno una valenza mandamentale e che come Comune di Morbegno ci auspichiamo possano essere affrontate con metodo e guardando i contenuti. [...] Le questioni sono le più disparate, dai lavori pubblici alla sanità, dai servizi sociali agli impianti sportivi, dai trasporti a molto altro".
Il problema principale riscontrato negli ultimi anni nel mandamento è forse la mancanza di un ruolo centrale della città di Morbegno, capoluogo di mandamento: "Un ruolo più centrale come Comune di Morbegno al momento sembra ci sia richiesto anche da parte di altri sindaci. [...] Adesso ognuno avrà una settimana di tempo per confrontarsi con al propria amministrazione comunale e martedì ci ritroveremo per capire le prossime mosse".
“Verificheremo che ci sia la più ampia congiunzione di intenti, quindi una maggioranza il più possibile ampia, perché così sarà più forte la condivisione e realizzazione di servizi e progetti a beneficio di una popolazione di circa 40mila persone”. “La nuova riunione è stata positiva. L’indicazione emersa e condivisa da parte di tutti è stata quella di proseguire verificando la possibilità di predisporre un programma generale per l’ente comprensoriale. Per redigere un programma abbiamo deciso di istituire un tavolo tecnico. All’unanimità sono stati condivisi i sindaci che hanno espresso la volontà di farne parte e che poi riferiranno ovviamente a tutti. Già giovedì si è riunito il gruppo che, se continua in maniera spedita e unanime, già la prossima settimana potrà aver terminato di stilare un programma istituzionale”.
All'incontro organizzato dal sindaco di Morbegno Alberto Gavazzi dedicato alla discussione sul futuro della "Comunità montana", presenti 23 dei 25 sindaci della Bassa Valle (due assenti giustificati).
Oltre ai temi di cui si è parlato sopra, si è discusso di trasporto pubblico locale: “A carattere micro locale si è parlato di trasporto pubblico leggero tra Morbegno, Cosio Valtellino, Talamona, del quale si può discutere a raggio più ampio”. E sulla ferrovia: “Ci sono comuni, fra Delebio, Cosio Valtellino, Talamona e Ardenno, che hanno messo in luce l’esigenza di incrementare il servizio ferroviario esistente in termini di qualità e passaggio dei treni, problema anch’esso mandamentale da portare poi sui tavoli della Regione”. Il servizio regionale festivo, tra Colico e Sondrio, è infatti sospeso dal dicembre del 2014: un colpo basso per il territorio e per il turismo.
In ambito turistico, “vorremmo affidare un incarico per un progetto turistico che non deve però riguardare il perimetro esclusivo di Morbegno, rivolgendoci alla Provincia e poi insieme alla Regione”.
In termini di contributi: “La Cm dovrà ragionare sulle contribuzioni ai Comuni che dovranno riguardare anche il numero di abitanti, altrimenti non si possono garantire servizi a una comunità di 40.000 e rotte persone. Per questo ho fatto questa apertura, senza pretendere assessorati o la presidenza dell’ente, ma per formare una Comunità montana davvero forte e unita. Questo è il primo degli incontri, dai quali poi mi auguro esca un programma di governo di un’ampia maggioranza”.
Infine, la questione della Comunità Montana Valli del Lario e del Ceresio, che nella riunione del direttivo avvenuta ieri sera (venerdì 21 giugno) alle 21 ha sostanzialmente confermato la carica di presidente al vicesindaco di Dongo Mauro Robba. Con lui, Sandro Tenca (di Carlazzo), Giancarlo Zanfanti (di Grandola ed Uniti), Guido dell'Era (consigliere comunale ed ex sindaco di Cremia), Samuele Corongiu (consigliere comunale a Menaggio). Anche in questo caso, come da legge, è stato necessario nominare i quattro supplenti: Claudio Raveglia (comune di San Siro), Daniele Pozzi (sindaco di Livo), Moreno Bonardi (di San Bartolomeo Val Cavargna) ed Eros Robba (sindaco di Garzeno).
Tra le misure e le iniziative che verranno considerate nelle prossime settimane, la trasformazione dei fondi e dei progetti della Strategia Aree Interne in fatti concreti.
Fanno parte del territorio della Comunità Montana 30 Comuni, precisamente: Bene Lario,Carlazzo, Cavargna, Corrido, Cremia, Cusino, Domaso, Dongo, Dosso del Liro, Garzeno, Gera Lario, Grandola ed Uniti, Gravedona ed Uniti, Livo, Menaggio, Montemezzo, Musso, Peglio, Pianello del Lario, Plesio, Porlezza, S. Bartolomeo V.C., S. Nazzaro V.C., San Siro, Sorico, Stazzona, Trezzone, Val Rezzo, Valsolda, Vercana.
articolo del 15-22.06.2019