Sul territorio si ripercorre ancora la figura di don Domenico Songini
Dopo l'inaugurazione della lapide dedicata a don Domenico Songini nel cimitero di Villatico, il territorio continua a ripercorrere la vita del sacerdote.
A Nuova Olonio di Dubino, nella "Casa Don Guanella", si è recentemente tenuto un incontro di formazione del personale, con particolare riferimento alla figura religiosa. Ideatore del progetto, don Vincenzo Zolla, direttore della struttura, che ha sin da subito puntato sull'importanza di imitare quanto svolto da don Domenico. Nato a Cataeggio (in val Masino), don Songini ha iniziato il suo percorso pastorale a Starleggia già durante la Seconda Guerra Mondiale (1943-1949), impegnandosi per la rinascita del paese e ponendosi a capo di una cooperativa di lavoro per i giovani; negli anni ’50 avviene l’approdo a Villatico (1950-1970) e successivamente l’arrivo a Traona (1970-1998). Don Domenico ha fatto parte, tra le altre cariche in ambito religioso, del consiglio diocesano per gli affari economici, del fondo diocesano di solidarietà e della commissione per il processo di beatificazione di suor Maria Laura Mainetti; è stato inoltre vicario foraneo della Bassa Valtellina. La vita dell’uomo di fede tuttavia non si limitava alla sfera sacerdotale: l’amore per il teatro, sia nella comunità di Villatico sia in quella di Traona, lo ha portato alla creazione di una filodrammatica, dei cui spettacoli è sempre stato regista. Ma la città di Colico – così come la frazione di Villatico e la Bassa Valtellina – devono davvero tanto a don Domenico Songini: fu infatti lui ad istituire il corpo musicale di Villatico(presente tutt’ora e attivo più che mai) e quello di Traona. Non è finita qui: grazie alla sua passione per la storia e al suo interesse per i luoghi sacri, ha costruito la chiesa nella frazione Valletta di Traona, senza farsi mancare la contemporanea pubblicazione di vari saggi e libri. Negare che il sacerdote abbia fatto tanto per la frazione e soprattutto per il sociale sarebbe davvero impossibile: ha costituito il circolo Acli (luogo di ritrovo e di svago per i giovani), ha attivato il Patronato (che si occupava di consulenza, assistenza compilazione modulistica specifica, contributi e pensioni, domande di invalidità). Nel 1965 durante la sua attività nasce il giornalino “Nun de Villadec”, un’edizione del settimanale “La domenica” con una pagina interamente “villatichese” e con la rubrica “La nostra messa”, utile “per la partecipazione cosciente alle celebrazioni domenicali”; nel 1969 segue l’apertura del cinema Concordia. In serata, attraverso una galleria fotografica, sono stati inoltre ripercorsi i 20 anni di permanenza nella parrocchia della frazione: decisamente indelebile l’impronta che ha lasciato ai cittadini e al paese stesso. articolo del 2.06-27.07.2019 di Alessandro Bonini "Il Colichese" e "LarioNews" |