Trenord: alcuni bus della Lecco-Tirano tornano treni dal 9 giugno
Buone notizie per i pendolari della Valtellina e dell’Alto Lago, che dal 9 giugno torneranno a vedere in circolazione un maggior numero di treni dopo le sostituzioni con bus introdotte a dicembre.
Il confronto tra Regione Lombardia e l’azienda è ancora in corso ma sembrano esserci tre punti fermi a proposito di quello che accadrà a partire dalla seconda settimana di giugno. Tre punti fermi anticipati dall’Ad Trenord Marco Piuri, nel corso della sua ultima udienza in commissione.
Il primo: impossibile si torni all’organizzazione precedente al 9 dicembre 2018, giorno dal quale su alcune tratte e in alcune fasce orarie sono stati introdotti autobus in sostituzione dei convogli. Il secondo: saranno migliorate le frequenze dei treni sulle linee del passante ferroviario, proprio le più penalizzate dal 9 dicembre. Il terzo ed ultimo punto: saranno aumentati i treni e diminuiti i bus lungo le tratte che collegano Milano e la Valtellina e Milano e Mantova.
Una volta declinati nello specifico questi tre punti, il risultato che si dovrebbe avere dal 9 giugno in avanti è il seguente. Sulle linee S9 - quella che collega Albairate e Vermezzo a Saronno - e S11 - la Milano-Rho-Como-Chiasso- del passante ferroviario si tornerà ad un treno ogni trenta minuti, e non più ad un treno ogni ora, anche nelle ore di minor traffico, anche nei giorni festivi.
Quanto ai collegamenti tra il capoluogo lombardo e la Valtellina, sarà restituita attenzione alla linea S8, ovvero la Lecco-Colico-Sondrio-Tirano. Qui, come detto, i treni rimpiazzeranno alcuni degli autobus messi in strada da Trenord in questi mesi per effettuare il servizio nelle ore di minor traffico. Altrettanto avverrà per le linee che collegano Milano a Mantova e relativa provincia.
Con queste misure l’azienda spera di recuperare quei pendolari che da dicembre ad oggi hanno optato per altre soluzioni. Secondo quanto comunicato da Trenord, i passeggeri che negli ultimi sei mesi si sono visti sostituire i treni con i bus ammontano a 4.500. Di questi, solo 1.500 hanno di fatto preso a viaggiare su gomma.
Il comunicato dei pendolari lombardi
“In qualità di rappresentanti dei comitati viaggiatori, portatori delle istanze e delle esigenze dei viaggiatori lombardi, congiuntamente alle associazioni degli utenti, tutti convocati ad una tardiva riunione in Regione in vista della variazione di orario in vigore da Giugno, ci preme sottolineare l’interesse comune per lo sviluppo di un servizio ferroviario efficiente e sostenibile come risposta alla domanda di mobilità della Regione“. E' questo l'inizio del comunicato stampa diramato oggi dai Comitati pendolari e viaggiatori lombardi.
“L’uscita dalla crisi del Sistema Ferroviario Lombardo potrà concretizzarsi unicamente riprendendo il disegno di sviluppo del servizio, reintroducendo i treni cancellati e riportando le linee suburbane e le linee regionali ai loro parametri originari di progetto. L’importanza del servizio ferroviario – continuano i membri dei comitati – è stata peraltro ulteriormente dimostrata dalla perdita significativa, se non totale, del numero di utenti sulle relazioni interessate dai tagli”.
“Dopo la conclamazione dell’inadeguatezza di personale e materiale rotabile, avvenuta dopo anni di smentite in merito, e la successiva enfatizzazione mediatica della situazione di questi giorni, soprattutto in termini di disponibilità di risorse umane – affermano ulteriormente -, ci aspettiamo ora segnali concreti e di ampia portata“.
“Non dimentichiamo inoltre che, oltre ai problemi del gestore del servizio, vi sono quelli relativi ai gestori dell’infrastruttura, RFI in particolare – proseguono -. La rete vede infatti quotidianamente un numero di guasti agli impianti fissi che negli anni non accenna a diminuire e vede irrisolti, se non addirittura peggiorati in maniera drastica, i colli di bottiglia e i nodi della rete, oltre al dilatarsi dei tempi per la realizzazione dei progetti annunciati”.
“Non possiamo tuttavia che prendere atto, ancora una volta, della convocazione tardiva di un unico Tavolo Territoriale – dichiarano anche i membri dei comitati -, cosa che certamente non agevola l’instaurazione di un tavolo di confronto costruttivo, sia di ordine generale, che specifico al fine di affrontare i tanti problemi delle singole tratte, e ciò ponendosi in contrasto con quanto indicato dalla stessa L. Regionale 6/2012, soprattutto in termini di trasparenza, oltre che, naturalmente, con le aspettative dei viaggiatori di miglioramento della qualità del servizio”.
“Per tali ragioni ci aspettiamo che alla riunione del 3 giugno prossimo vengano illustrate le modalità e le tempistiche – e non che ne sia ancora messa in discussione la fattibilità – di un ritorno alla normalità relativamente alla disponibilità di fruizione dell’intero servizio ferroviario oltre che le modalità con le quali si intende riprendere il percorso interrotto. Chiediamo inoltre la convocazione della conferenza del TPL e di incontri specifici per i singoli quadranti nei tempi e nei modi che rendano possibile un confronto ed una condivisione del percorso di sviluppo, ribadendo la nostra presenza risoluta volta ad ottenere risposte esaustive e soddisfacenti ed una concreta prospettiva di lavoro”, conclude la nota stampa.
Aderiscono: COMITATO PENDOLARI GALLARATE MILANO, COMITATO VIAGGIATORI TRENORD NODO DI SARONNO, RESPONSABILE VIAGGIATORI FERROVIA SEREGNO – CARNATE, PENDOLARI DELLA ARONA DOMODOSSOLA MILANO, COMITATO PENDOLARI S6 MILANO NOVARA, S7 BESANINO, ASSOCIAZIONE MI.MO.AL, COMITATO PENDOLARI CREMASCHI, COMITATO PENDOLARI DEL MERATESE, COMITATO PENDOLARI COMO, COMITATO PENDOLARI LECCO COMO, COMITATO MILANO ASSO, SBIANCALAFRECCIA, COMITATO PENDOLARI BERGAMASCHI, COMITATO PENDOLARI DI ROMANO, COMITATO BRESCIA CREMONA, COORDINAMENTO PROVINCIALE PAVESI, COMITATO MILANO-LECCO, UTP (Associazione Utenti Trasporto Pubblico), RAPPRESENTANTI DEI VIAGGIATORI ALLA CONFERENZA DEL TRASPORTO PUBBLICO REGIONE LOMBARDIA.
L'incontro per trarre i bilanci dei sei mesi trascorsi dai tagli "emergenziali" di dicembre e per illustrare le modifiche dell'orario estivo si terrà lunedì 3 giugno al Pirellone, alla presenza dei vertici di rappresentanti dei pendolari, amministrazioni comunali, Regione Lombardia e Trenord.
articolo del 27-30.05.2019
da comunicato stampa
Il confronto tra Regione Lombardia e l’azienda è ancora in corso ma sembrano esserci tre punti fermi a proposito di quello che accadrà a partire dalla seconda settimana di giugno. Tre punti fermi anticipati dall’Ad Trenord Marco Piuri, nel corso della sua ultima udienza in commissione.
Il primo: impossibile si torni all’organizzazione precedente al 9 dicembre 2018, giorno dal quale su alcune tratte e in alcune fasce orarie sono stati introdotti autobus in sostituzione dei convogli. Il secondo: saranno migliorate le frequenze dei treni sulle linee del passante ferroviario, proprio le più penalizzate dal 9 dicembre. Il terzo ed ultimo punto: saranno aumentati i treni e diminuiti i bus lungo le tratte che collegano Milano e la Valtellina e Milano e Mantova.
Una volta declinati nello specifico questi tre punti, il risultato che si dovrebbe avere dal 9 giugno in avanti è il seguente. Sulle linee S9 - quella che collega Albairate e Vermezzo a Saronno - e S11 - la Milano-Rho-Como-Chiasso- del passante ferroviario si tornerà ad un treno ogni trenta minuti, e non più ad un treno ogni ora, anche nelle ore di minor traffico, anche nei giorni festivi.
Quanto ai collegamenti tra il capoluogo lombardo e la Valtellina, sarà restituita attenzione alla linea S8, ovvero la Lecco-Colico-Sondrio-Tirano. Qui, come detto, i treni rimpiazzeranno alcuni degli autobus messi in strada da Trenord in questi mesi per effettuare il servizio nelle ore di minor traffico. Altrettanto avverrà per le linee che collegano Milano a Mantova e relativa provincia.
Con queste misure l’azienda spera di recuperare quei pendolari che da dicembre ad oggi hanno optato per altre soluzioni. Secondo quanto comunicato da Trenord, i passeggeri che negli ultimi sei mesi si sono visti sostituire i treni con i bus ammontano a 4.500. Di questi, solo 1.500 hanno di fatto preso a viaggiare su gomma.
Il comunicato dei pendolari lombardi
“In qualità di rappresentanti dei comitati viaggiatori, portatori delle istanze e delle esigenze dei viaggiatori lombardi, congiuntamente alle associazioni degli utenti, tutti convocati ad una tardiva riunione in Regione in vista della variazione di orario in vigore da Giugno, ci preme sottolineare l’interesse comune per lo sviluppo di un servizio ferroviario efficiente e sostenibile come risposta alla domanda di mobilità della Regione“. E' questo l'inizio del comunicato stampa diramato oggi dai Comitati pendolari e viaggiatori lombardi.
“L’uscita dalla crisi del Sistema Ferroviario Lombardo potrà concretizzarsi unicamente riprendendo il disegno di sviluppo del servizio, reintroducendo i treni cancellati e riportando le linee suburbane e le linee regionali ai loro parametri originari di progetto. L’importanza del servizio ferroviario – continuano i membri dei comitati – è stata peraltro ulteriormente dimostrata dalla perdita significativa, se non totale, del numero di utenti sulle relazioni interessate dai tagli”.
“Dopo la conclamazione dell’inadeguatezza di personale e materiale rotabile, avvenuta dopo anni di smentite in merito, e la successiva enfatizzazione mediatica della situazione di questi giorni, soprattutto in termini di disponibilità di risorse umane – affermano ulteriormente -, ci aspettiamo ora segnali concreti e di ampia portata“.
“Non dimentichiamo inoltre che, oltre ai problemi del gestore del servizio, vi sono quelli relativi ai gestori dell’infrastruttura, RFI in particolare – proseguono -. La rete vede infatti quotidianamente un numero di guasti agli impianti fissi che negli anni non accenna a diminuire e vede irrisolti, se non addirittura peggiorati in maniera drastica, i colli di bottiglia e i nodi della rete, oltre al dilatarsi dei tempi per la realizzazione dei progetti annunciati”.
“Non possiamo tuttavia che prendere atto, ancora una volta, della convocazione tardiva di un unico Tavolo Territoriale – dichiarano anche i membri dei comitati -, cosa che certamente non agevola l’instaurazione di un tavolo di confronto costruttivo, sia di ordine generale, che specifico al fine di affrontare i tanti problemi delle singole tratte, e ciò ponendosi in contrasto con quanto indicato dalla stessa L. Regionale 6/2012, soprattutto in termini di trasparenza, oltre che, naturalmente, con le aspettative dei viaggiatori di miglioramento della qualità del servizio”.
“Per tali ragioni ci aspettiamo che alla riunione del 3 giugno prossimo vengano illustrate le modalità e le tempistiche – e non che ne sia ancora messa in discussione la fattibilità – di un ritorno alla normalità relativamente alla disponibilità di fruizione dell’intero servizio ferroviario oltre che le modalità con le quali si intende riprendere il percorso interrotto. Chiediamo inoltre la convocazione della conferenza del TPL e di incontri specifici per i singoli quadranti nei tempi e nei modi che rendano possibile un confronto ed una condivisione del percorso di sviluppo, ribadendo la nostra presenza risoluta volta ad ottenere risposte esaustive e soddisfacenti ed una concreta prospettiva di lavoro”, conclude la nota stampa.
Aderiscono: COMITATO PENDOLARI GALLARATE MILANO, COMITATO VIAGGIATORI TRENORD NODO DI SARONNO, RESPONSABILE VIAGGIATORI FERROVIA SEREGNO – CARNATE, PENDOLARI DELLA ARONA DOMODOSSOLA MILANO, COMITATO PENDOLARI S6 MILANO NOVARA, S7 BESANINO, ASSOCIAZIONE MI.MO.AL, COMITATO PENDOLARI CREMASCHI, COMITATO PENDOLARI DEL MERATESE, COMITATO PENDOLARI COMO, COMITATO PENDOLARI LECCO COMO, COMITATO MILANO ASSO, SBIANCALAFRECCIA, COMITATO PENDOLARI BERGAMASCHI, COMITATO PENDOLARI DI ROMANO, COMITATO BRESCIA CREMONA, COORDINAMENTO PROVINCIALE PAVESI, COMITATO MILANO-LECCO, UTP (Associazione Utenti Trasporto Pubblico), RAPPRESENTANTI DEI VIAGGIATORI ALLA CONFERENZA DEL TRASPORTO PUBBLICO REGIONE LOMBARDIA.
L'incontro per trarre i bilanci dei sei mesi trascorsi dai tagli "emergenziali" di dicembre e per illustrare le modifiche dell'orario estivo si terrà lunedì 3 giugno al Pirellone, alla presenza dei vertici di rappresentanti dei pendolari, amministrazioni comunali, Regione Lombardia e Trenord.
articolo del 27-30.05.2019
da comunicato stampa