Piantedo: ancora discariche abusive sull'Adda
PIANTEDO. Ancora discariche abusive lungo il fiume Adda, ancora una volta nel tratto della Bassa Valtellina tra Delebio e Piantedo.
Le ultime segnalazioni mostrano un fenomeno purtroppo sempre maggiore, un problema difficile da arginare che ha origine soltanto nell'inciviltà dei passanti.
Dopo la segnalazione di fine gennaio, in cui erano state rinvenute persino delle lastre di fibrocemento (che a lungo andare rilasciano il pericoloso amianto), viene riportata un'altra amara scoperta: ai rifiuti si sono aggiunti un mobile in plastica, un grosso serbatoio e vari scarti di arredamenti, coperte, cassette di plastica, polistirolo, secchi di vernice, la batteria di un veicolo, un vecchio televisore, plastica, blocchi di calcestruzzo e tanto altro già presente a fine gennaio.
Il consigliere della Comunità montana di Morbegno delegato all’ecologia, Gabriele Corgatelli, spiega che è presente e sempre maggiore «una ripresa del fenomeno dell’abbandono di rifiuti dopo che pareva essere stato arginato. Alla luce di quanto sta accadendo in questi mesi, incrementeremo ulteriormente i controlli e il presidio del territorio da parte delle guardie ecologiche volontarie, che vedono tra i loro compiti anche quello di monitorare l’ambiente, al fine di segnalare situazioni di degrado o pericolo alle amministrazioni di competenza».
L'Amministrazione comunale di Piantedo e le Forze dell'Ordine avvisano di star lavorando di concento per agire nell'immediato e per prevenire l'abbandono di rifiuti, in aggiunta al prezioso lavoro delle guardie ecologiche volontarie della Comunità montana.
I Carabinieri proseguiranno con le indagini per risalire ai colpevoli.
La segnalazione di fine gennaio
Come già accennato all'inizio dell'articolo, non si tratta né del primo né del secondo caso di abbandono rifiuti: il problema è quantomai presente e purtroppo in crescita.
A fine gennaio, meno di due mesi fa, un cittadino aveva segnalato la presenza di vari rifiuti lungo il fiume Adda, nel territorio comunale di Delebio (in località Pala). A poca distanza, dunque, dal nuovo negativo ritrovamento.
A fine gennaio erano stati visti non solo pneumatici e pallet in plastica, ma anche delle lastre di fibrocemento, che a lungo andare rilasciano il cancerogeno ed altamente inquinante amianto. Quest'ultimo ritrovamento era avvenuto precisamente nei pressi del Silos in riva al fiume, a pochi passi dal Sentiero Valtellina.
Dopo il rinvenimento, il Comune si era immediatamente adoperato per bonificare il materiale pericoloso per l'ambiente e la salute pubblica, ma anche per rimuovere il materiale e smaltirlo.
«Sono stati i passanti in questa zona molto frequentata durante il giorno per le passeggiate a indicare la presenza della discarica a pochi metri dalla strada di campagna – aveva spiegato il sindaco Marco Ioli –. Abbiamo immediatamente attivato gli operai comunali e oltre a verificare la presenza del materiale, abbiamo richiesto l’intervento di una ditta specializzata che ha raccolto, bonificato e proceduto allo stoccaggio delle lastre di Eternit. Siamo in attesa dell’intervento di Secam, società autorizzata alla rimozione e smaltimento di questo rifiuto pericoloso».
«Sono atteggiamenti da condannare con forza – aveva evidenziato Ioli –, per il grave danno ambientale e paesaggistico che comportano e per l’inciviltà che denotano. Come amministrazione portiamo avanti non solo una campagna di sensibilizzazione, ma anche strumenti concreti come l’apertura e disponibilità gratuita della piazzola di raccolta. Abbiamo segnalato le discariche alle autorità competenti e contiamo sul buon esito delle indagini in corso, ma penseremo anche a ulteriori strategie di controllo per arginare un problema che non può essere trascurato».
Il sabato precedente al ritrovamento dei rifiuti era già stata notata l'ennesima discarica di rifiuti vari, così come le Guardie ecologiche volontarie della Comunità montana di Morbegno avevano già rinvenuto, nel territorio comunale di Andalo Valtellino (zona nord), una situazione tutt'altro che differente.
Già a fine gennaio il problema si manifestava già chiaramente, così come aveva ottenuto grande rilievo la particolare concentrazione di questi abbandoni nell'arco di pochi giorni e settimane.
Un fatto ancora più grave se si considera che proprio ieri si è svolto lo "Sciopero mondiale per il futuro", volto a ridurre le emissioni ma anche i rifiuti a danno della natura (e dunque a danno dei cittadini stessi).
articolo del 16.03.2019, ore 21:45
Le ultime segnalazioni mostrano un fenomeno purtroppo sempre maggiore, un problema difficile da arginare che ha origine soltanto nell'inciviltà dei passanti.
Dopo la segnalazione di fine gennaio, in cui erano state rinvenute persino delle lastre di fibrocemento (che a lungo andare rilasciano il pericoloso amianto), viene riportata un'altra amara scoperta: ai rifiuti si sono aggiunti un mobile in plastica, un grosso serbatoio e vari scarti di arredamenti, coperte, cassette di plastica, polistirolo, secchi di vernice, la batteria di un veicolo, un vecchio televisore, plastica, blocchi di calcestruzzo e tanto altro già presente a fine gennaio.
Il consigliere della Comunità montana di Morbegno delegato all’ecologia, Gabriele Corgatelli, spiega che è presente e sempre maggiore «una ripresa del fenomeno dell’abbandono di rifiuti dopo che pareva essere stato arginato. Alla luce di quanto sta accadendo in questi mesi, incrementeremo ulteriormente i controlli e il presidio del territorio da parte delle guardie ecologiche volontarie, che vedono tra i loro compiti anche quello di monitorare l’ambiente, al fine di segnalare situazioni di degrado o pericolo alle amministrazioni di competenza».
L'Amministrazione comunale di Piantedo e le Forze dell'Ordine avvisano di star lavorando di concento per agire nell'immediato e per prevenire l'abbandono di rifiuti, in aggiunta al prezioso lavoro delle guardie ecologiche volontarie della Comunità montana.
I Carabinieri proseguiranno con le indagini per risalire ai colpevoli.
La segnalazione di fine gennaio
Come già accennato all'inizio dell'articolo, non si tratta né del primo né del secondo caso di abbandono rifiuti: il problema è quantomai presente e purtroppo in crescita.
A fine gennaio, meno di due mesi fa, un cittadino aveva segnalato la presenza di vari rifiuti lungo il fiume Adda, nel territorio comunale di Delebio (in località Pala). A poca distanza, dunque, dal nuovo negativo ritrovamento.
A fine gennaio erano stati visti non solo pneumatici e pallet in plastica, ma anche delle lastre di fibrocemento, che a lungo andare rilasciano il cancerogeno ed altamente inquinante amianto. Quest'ultimo ritrovamento era avvenuto precisamente nei pressi del Silos in riva al fiume, a pochi passi dal Sentiero Valtellina.
Dopo il rinvenimento, il Comune si era immediatamente adoperato per bonificare il materiale pericoloso per l'ambiente e la salute pubblica, ma anche per rimuovere il materiale e smaltirlo.
«Sono stati i passanti in questa zona molto frequentata durante il giorno per le passeggiate a indicare la presenza della discarica a pochi metri dalla strada di campagna – aveva spiegato il sindaco Marco Ioli –. Abbiamo immediatamente attivato gli operai comunali e oltre a verificare la presenza del materiale, abbiamo richiesto l’intervento di una ditta specializzata che ha raccolto, bonificato e proceduto allo stoccaggio delle lastre di Eternit. Siamo in attesa dell’intervento di Secam, società autorizzata alla rimozione e smaltimento di questo rifiuto pericoloso».
«Sono atteggiamenti da condannare con forza – aveva evidenziato Ioli –, per il grave danno ambientale e paesaggistico che comportano e per l’inciviltà che denotano. Come amministrazione portiamo avanti non solo una campagna di sensibilizzazione, ma anche strumenti concreti come l’apertura e disponibilità gratuita della piazzola di raccolta. Abbiamo segnalato le discariche alle autorità competenti e contiamo sul buon esito delle indagini in corso, ma penseremo anche a ulteriori strategie di controllo per arginare un problema che non può essere trascurato».
Il sabato precedente al ritrovamento dei rifiuti era già stata notata l'ennesima discarica di rifiuti vari, così come le Guardie ecologiche volontarie della Comunità montana di Morbegno avevano già rinvenuto, nel territorio comunale di Andalo Valtellino (zona nord), una situazione tutt'altro che differente.
Già a fine gennaio il problema si manifestava già chiaramente, così come aveva ottenuto grande rilievo la particolare concentrazione di questi abbandoni nell'arco di pochi giorni e settimane.
Un fatto ancora più grave se si considera che proprio ieri si è svolto lo "Sciopero mondiale per il futuro", volto a ridurre le emissioni ma anche i rifiuti a danno della natura (e dunque a danno dei cittadini stessi).
articolo del 16.03.2019, ore 21:45