Nuovo sciopero di Trenord, a un mese di distanza dall'ultimo
A un mese di distanza dall'ultimo, il sindacato Orsa ha nuovamente indetto uno sciopero per l'8 gennaio. "Il mese scorso - scrive Trenord in una nota - l'associazione sindacale sostenne di avere scioperato di domenica senza fasce di garanzie per tutelare i pendolari. Oggi, contraddicendosi, scioperano al rientro delle festività natalizie solo per causare significativi disagi alla mobilità quando riprende l'attività lavorativa di migliaia di pendolari che quotidianamente viaggiano sui nostri treni".
Lo sciopero inizierà alle 3 dell'8 gennaio e terminerà alle 2 del 9 gennaio. I treni regionali, suburbani e a lunga percorrenza e il servizio Malpensa Express potranno subire limitazioni e cancellazioni.
Trenord ribadisce di aver lavorato negli ultimi sei mesi "con tutte le altre organizzazioni sindacali e di aver siglato tre accordi storici, che valgono, a favore dei lavoratori, oltre 13 milioni di euro. Solo Orsa, che rappresenta poco più del 14% del personale, ha scelto la via conflittuale".
La risposta di Orsa, nelle scorse ore, non si è però fatta mancare.
"La verità dei numeri di un grande sciopero.
In data odierna - si legge in una nota -, da fonti sicure di entrambi i gestori dell'infrastruttura (sia RFI che FNM), abbiamo appurato che nell'intera giornata A ieri, 8 gennaio 2020, sono stati soppressi ben 1340 treni su 2150 che normalmente circolano durante i giorni feriali.
Sono stati soppressi dunque più del 60% dei treni normalmente circolanti in un giorno feriale e degli 800 circa che hanno circolato quasi tutti sono quelli della fascia di garanzia. Siamo stati informati inoltre che, all'interno delle fasce di garanzia, l'azienda Trenord non è stata in grado di effettuare tutti i treni previsti dalla legge 146/90.
L'adesione alio sciopero, contrariamente a quanto affermato dalla società Trenord, è stata massiccia: il personale non comandato giustamente non si è presentato in servizio e chi ha ricevuto un comando ha correttamente richiesto la sostituzione con personale non scioperante. A dimostrazione di questo abbiamo innurnerevoli documenti firmati da superiori gerarchici di Trenord che comunicano la mancanza di personale non scioperante per sostituire gli scioperanti.
Ancora una volta Trenord dimostra di non avere attenzione rispetto al malumore presente in tutte le categorie, cercando di minimizzare e mistificare il risultato dello sciopero che ha coinvolto tutti i lavoratori di Trenord.
Un'azienda sorda è un'azienda destinata a morire".
articolo del 3-8.01.2020
Lo sciopero inizierà alle 3 dell'8 gennaio e terminerà alle 2 del 9 gennaio. I treni regionali, suburbani e a lunga percorrenza e il servizio Malpensa Express potranno subire limitazioni e cancellazioni.
Trenord ribadisce di aver lavorato negli ultimi sei mesi "con tutte le altre organizzazioni sindacali e di aver siglato tre accordi storici, che valgono, a favore dei lavoratori, oltre 13 milioni di euro. Solo Orsa, che rappresenta poco più del 14% del personale, ha scelto la via conflittuale".
La risposta di Orsa, nelle scorse ore, non si è però fatta mancare.
"La verità dei numeri di un grande sciopero.
In data odierna - si legge in una nota -, da fonti sicure di entrambi i gestori dell'infrastruttura (sia RFI che FNM), abbiamo appurato che nell'intera giornata A ieri, 8 gennaio 2020, sono stati soppressi ben 1340 treni su 2150 che normalmente circolano durante i giorni feriali.
Sono stati soppressi dunque più del 60% dei treni normalmente circolanti in un giorno feriale e degli 800 circa che hanno circolato quasi tutti sono quelli della fascia di garanzia. Siamo stati informati inoltre che, all'interno delle fasce di garanzia, l'azienda Trenord non è stata in grado di effettuare tutti i treni previsti dalla legge 146/90.
L'adesione alio sciopero, contrariamente a quanto affermato dalla società Trenord, è stata massiccia: il personale non comandato giustamente non si è presentato in servizio e chi ha ricevuto un comando ha correttamente richiesto la sostituzione con personale non scioperante. A dimostrazione di questo abbiamo innurnerevoli documenti firmati da superiori gerarchici di Trenord che comunicano la mancanza di personale non scioperante per sostituire gli scioperanti.
Ancora una volta Trenord dimostra di non avere attenzione rispetto al malumore presente in tutte le categorie, cercando di minimizzare e mistificare il risultato dello sciopero che ha coinvolto tutti i lavoratori di Trenord.
Un'azienda sorda è un'azienda destinata a morire".
articolo del 3-8.01.2020