Meteo per i prossimi giorni: arriva la pioggia
Dopo il caldo degli ultimi giorni dal sapore primaverile e anche estivo, tornano le piogge in tutta l'Italia.
Edoardo Ferrara, meteorologo di Meteo.it, ha spiegato: “Una perturbazione atlantica in discesa dal Nord Europa, si ‘tufferà’ letteralmente sul Mediterraneo dando vita ad una circolazione ciclonica che coinvolgerà anche l’Italia. Prime deboli precipitazioni sono attese entro la fine di martedì, ma sarà tra mercoledì e venerdì che buona parte del Nord verrà bagnato da piogge e rovesci, con accumuli comunque più importanti a ridosso di Alpi, Prealpi, pedemontane e sulla Liguria. Questa perturbazione probabilmente non sarà in grado di risanare da sola il deficit pluviometrico di cui soffre buona parte delle regioni settentrionali, in particolare quelle di Nordovest, ma gli accumuli di pioggia potranno risultare localmente significativi”.
Il meteo domani a Colico
A Colico domani nubi sparse alternate a schiarite con tendenza a graduale aumento della nuvolosità fino a cieli molto nuvolosi con deboli piogge dalla serata, sono previsti 7.3mm di pioggia. Durante la giornata di domani la temperatura massima registrata sarà di 19°C, la minima di 9°C, lo zero termico si attesterà a 2400m. I venti saranno al mattino assenti o deboli e proverranno da direzione variabile, al pomeriggio deboli e proverranno da Sud-Sudovest. Nessuna allerta meteo presente.
Il meteo di dopodomani
A Colico dopodomani cieli molto nuvolosi o coperti con deboli piogge, in intensificazione dalla sera con rovesci anche a carattere temporalesco, sono previsti 49mm di pioggia. Durante la giornata di dopodomani la temperatura massima registrata sarà di 13°C, la minima di 7°C, lo zero termico si attesterà a 1700m. I venti saranno al mattino assenti o deboli e proverranno da direzione variabile, al pomeriggio deboli e proverranno da Sud. Allerte meteo previste: pioggia.
Il meteo di giovedì
A Colico cieli molto nuvolosi o coperti con piogge e rovesci anche temporaleschi. in serata attenuazione dei fenomeni, sono previsti 83mm di pioggia. Durante la giornata la temperatura massima registrata sarà di 9°C, la minima di 4°C, lo zero termico si attesterà a 1400m. I venti saranno al mattino assenti o deboli e proverranno da direzione variabile, al pomeriggio assenti o deboli e proverranno da direzione variabile. Allerte meteo previste: pioggia.
Le parole di Legambiente
Sono stati giorni decisamente troppo "estivi" quelli appena trascorsi. Anche a causa della scarsità di piogge, che dovrebbero arrivare soltanto dal 3 aprile, Legambiente Lombardia ha diffuso un comunicato.
In Lombardia le cattive notizie della siccità riguardano fiumi e laghi, oltre ai campi coltivati, con semine a rischio per la scarsità di piogge e di temperature anomale che sono state frequenti in febbraio e marzo, provocando una siccità decisamente fuori stagione.
“La siccità in Lombardia è un segnale del cambiamento climatico? Probabile. – dichiara Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia – Ma in questa situazione di difficoltà, anche per gli agricoltori, bisogna mantenere la calma. Interpretare i segnali del clima richiede lo sviluppo di strategie di adattamento e rincorrere le emergenze, che saranno sempre più frequenti, rischia di provocare ulteriori danni ai delicati ecosistemi di laghi e fiumi”.
I dati climatici stagionali evidenziano una situazione critica per le precipitazioni sui bacini montani, soprattutto dell’ovest Lombardia, ma mettono anche in guardia dagli eccessivi allarmismi. Purtroppo la neve delle quote medie e basse si è già sciolta precocemente a causa del caldo anomalo, mentre il disgelo ad alta quota non è ancora in corso, e questo spiega la carenza di afflussi a valle e lo stato di forte sofferenza di laghi e fiumi. Inoltre, la neve in alta quota c’è anche se i quantitativi complessivi di scorta idrica del manto nevoso sono sotto la mediaanche se non troppo lontani dal dato degli ultimi decenni.
Per quanto riguarda le precipitazioni, nelle Alpi e Prealpi, da cui dipende il sistema irriguo lombardo, è piovuto poco, mediamente la metà delle precipitazioni attese nel trimestre gennaio-marzo. Il bacino montano del Ticino è quello messo peggio, e le preoccupazioni per il comparto risicolo, che è anche il primo ad esprimere un forte bisogno di approvvigionamento idrico, sono comprensibili.
Va detto però che i dati attuali di carenza di precipitazioni non sono i peggiori del decennio: andò peggio, nello stesso trimestre, nel 2012, anno che si concluse con precipitazioni nella norma grazie ad una decisa ripresa delle precipitazioni a partire da aprile. Dunque, ora occorre gestire la situazione critica per le lavorazioni stagionali e molto dipenderà dalle precipitazioni del mese che sta per cominciare.
“Dal lontano 2003, annata veramente anomala per temperature e crisi idrica, è diventata evidente la necessità di ripensare colture e sistemi irrigui della Lombardia. Purtroppo da allora poco è stato fatto e continuiamo ad avere una agricoltura fortemente idroesigente – conclude Meggetto -. Occorre evitare, in ogni caso che, per rispondere ai bisogni dell’agricoltura, si ricorra a misure di carattere emergenziale che esporrebbero fiumi e laghi a condizioni ecologicamente ancora più critiche di quelle che stanno vivendo a causa della siccità”.
articolo dell'1.04.2019, ore 22:05
informazioni ed elaborazione dati 3BMeteo
Edoardo Ferrara, meteorologo di Meteo.it, ha spiegato: “Una perturbazione atlantica in discesa dal Nord Europa, si ‘tufferà’ letteralmente sul Mediterraneo dando vita ad una circolazione ciclonica che coinvolgerà anche l’Italia. Prime deboli precipitazioni sono attese entro la fine di martedì, ma sarà tra mercoledì e venerdì che buona parte del Nord verrà bagnato da piogge e rovesci, con accumuli comunque più importanti a ridosso di Alpi, Prealpi, pedemontane e sulla Liguria. Questa perturbazione probabilmente non sarà in grado di risanare da sola il deficit pluviometrico di cui soffre buona parte delle regioni settentrionali, in particolare quelle di Nordovest, ma gli accumuli di pioggia potranno risultare localmente significativi”.
Il meteo domani a Colico
A Colico domani nubi sparse alternate a schiarite con tendenza a graduale aumento della nuvolosità fino a cieli molto nuvolosi con deboli piogge dalla serata, sono previsti 7.3mm di pioggia. Durante la giornata di domani la temperatura massima registrata sarà di 19°C, la minima di 9°C, lo zero termico si attesterà a 2400m. I venti saranno al mattino assenti o deboli e proverranno da direzione variabile, al pomeriggio deboli e proverranno da Sud-Sudovest. Nessuna allerta meteo presente.
Il meteo di dopodomani
A Colico dopodomani cieli molto nuvolosi o coperti con deboli piogge, in intensificazione dalla sera con rovesci anche a carattere temporalesco, sono previsti 49mm di pioggia. Durante la giornata di dopodomani la temperatura massima registrata sarà di 13°C, la minima di 7°C, lo zero termico si attesterà a 1700m. I venti saranno al mattino assenti o deboli e proverranno da direzione variabile, al pomeriggio deboli e proverranno da Sud. Allerte meteo previste: pioggia.
Il meteo di giovedì
A Colico cieli molto nuvolosi o coperti con piogge e rovesci anche temporaleschi. in serata attenuazione dei fenomeni, sono previsti 83mm di pioggia. Durante la giornata la temperatura massima registrata sarà di 9°C, la minima di 4°C, lo zero termico si attesterà a 1400m. I venti saranno al mattino assenti o deboli e proverranno da direzione variabile, al pomeriggio assenti o deboli e proverranno da direzione variabile. Allerte meteo previste: pioggia.
Le parole di Legambiente
Sono stati giorni decisamente troppo "estivi" quelli appena trascorsi. Anche a causa della scarsità di piogge, che dovrebbero arrivare soltanto dal 3 aprile, Legambiente Lombardia ha diffuso un comunicato.
In Lombardia le cattive notizie della siccità riguardano fiumi e laghi, oltre ai campi coltivati, con semine a rischio per la scarsità di piogge e di temperature anomale che sono state frequenti in febbraio e marzo, provocando una siccità decisamente fuori stagione.
“La siccità in Lombardia è un segnale del cambiamento climatico? Probabile. – dichiara Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia – Ma in questa situazione di difficoltà, anche per gli agricoltori, bisogna mantenere la calma. Interpretare i segnali del clima richiede lo sviluppo di strategie di adattamento e rincorrere le emergenze, che saranno sempre più frequenti, rischia di provocare ulteriori danni ai delicati ecosistemi di laghi e fiumi”.
I dati climatici stagionali evidenziano una situazione critica per le precipitazioni sui bacini montani, soprattutto dell’ovest Lombardia, ma mettono anche in guardia dagli eccessivi allarmismi. Purtroppo la neve delle quote medie e basse si è già sciolta precocemente a causa del caldo anomalo, mentre il disgelo ad alta quota non è ancora in corso, e questo spiega la carenza di afflussi a valle e lo stato di forte sofferenza di laghi e fiumi. Inoltre, la neve in alta quota c’è anche se i quantitativi complessivi di scorta idrica del manto nevoso sono sotto la mediaanche se non troppo lontani dal dato degli ultimi decenni.
Per quanto riguarda le precipitazioni, nelle Alpi e Prealpi, da cui dipende il sistema irriguo lombardo, è piovuto poco, mediamente la metà delle precipitazioni attese nel trimestre gennaio-marzo. Il bacino montano del Ticino è quello messo peggio, e le preoccupazioni per il comparto risicolo, che è anche il primo ad esprimere un forte bisogno di approvvigionamento idrico, sono comprensibili.
Va detto però che i dati attuali di carenza di precipitazioni non sono i peggiori del decennio: andò peggio, nello stesso trimestre, nel 2012, anno che si concluse con precipitazioni nella norma grazie ad una decisa ripresa delle precipitazioni a partire da aprile. Dunque, ora occorre gestire la situazione critica per le lavorazioni stagionali e molto dipenderà dalle precipitazioni del mese che sta per cominciare.
“Dal lontano 2003, annata veramente anomala per temperature e crisi idrica, è diventata evidente la necessità di ripensare colture e sistemi irrigui della Lombardia. Purtroppo da allora poco è stato fatto e continuiamo ad avere una agricoltura fortemente idroesigente – conclude Meggetto -. Occorre evitare, in ogni caso che, per rispondere ai bisogni dell’agricoltura, si ricorra a misure di carattere emergenziale che esporrebbero fiumi e laghi a condizioni ecologicamente ancora più critiche di quelle che stanno vivendo a causa della siccità”.
articolo dell'1.04.2019, ore 22:05
informazioni ed elaborazione dati 3BMeteo