Carcano, preoccupazione per l'inizio della cassa integrazione
DELEBIO. Grande allarme alla Carcano di Delebio, nota azienda valtellinese che produce laminati in alluminio. Poche ore fa, infatti, l’azienda ha chiesto di poter utilizzare la cassa integrazione ordinaria per tutti i lavoratori del settore produzione (che, per quanto importante, non coinvolge l’intero organico).
Proprio per chiedere maggiori spiegazioni e soprattutto le intenzioni future del gruppo, Fiom Cgil e Fim Cisl hanno avuto in contro lo scorso giovedì pomeriggio con i vertici della società, poi spiegati nella mattinata successiva ai dipendenti durante un’assemblea appositamente convocata.
Carcano ha ritenuto opportuno non specificare i periodi di cassa e il numero di lavoratori coinvolti, a causa della forte incertezza relativa alle commesse, calate nei mesi scorsi; tuttavia, va segnalato che vi è ancora speranza che non vengano prese decisioni tanto pesanti. La cassa integrazione, tra l’altro, può essere utilizzata anche un periodo ristretto (come era successo nell’estate 2014, in cui il gruppo aveva agito nello stesso modo ma per un periodo relativamente breve).
Così, all’assemblea, ha spiegato il sindacalista della Fim Cisl Vittorio Cantoni: “E’ stata aperta una procedura di cassa integrazione ordinaria fino a fine anno, poi l’azienda deciderà in quali periodi usufruirne. Il primo stop avverrà nella settimana compresa tra il 28 ottobre e l’1 novembre. Il provvedimento coinvolgerà soltanto il reparto produttivo dello stabilimento Carcano di Delebio. La motivazione che ci è stata fornita epr questa richiesta di utilizzare gli ammortizzatori sociali è legata a un calo degli ordinativi. E’ una questione, quella della diminuzione delle commesse, sulla quale stiamo ragionando con l’azienda da qualche tempo, anche se fino a oggi era stato possibile affrontarla con strumenti interni, senza ricorrere alla cassa integrazione. Ora è stato chiesto dai vertici della Carcano di riutilizzare gli strumenti forniti dagli ammortizzatori scoiali perché si prevede che verso la fine dell’anno il fenomeno possa assumere dimensioni un po’ più ampie. L’apertura di una procedura di cassa integrazione non è mai un segnale positivo. Ma non dobbiamo creare allarmismi. La preoccupazione che noi abbiamo è per tutto il settore. Carcano non è l’unica azienda che sta iniziando ad aprire procedure di questo genere o a prospettare un periodi di crisi. Detto questo, per Carcano non si tratta di una cassa integrazione di grandissima entità, quindi non si deve esagerare nella preoccupazione, ma neppure nella prudenza vista la situazione economica generale. Insomma, in questa procedura non c’è nulla di drammatico, ma riflette l’andamento generale del settore”.
articolo del 20.10.2019, ore 01:20
Proprio per chiedere maggiori spiegazioni e soprattutto le intenzioni future del gruppo, Fiom Cgil e Fim Cisl hanno avuto in contro lo scorso giovedì pomeriggio con i vertici della società, poi spiegati nella mattinata successiva ai dipendenti durante un’assemblea appositamente convocata.
Carcano ha ritenuto opportuno non specificare i periodi di cassa e il numero di lavoratori coinvolti, a causa della forte incertezza relativa alle commesse, calate nei mesi scorsi; tuttavia, va segnalato che vi è ancora speranza che non vengano prese decisioni tanto pesanti. La cassa integrazione, tra l’altro, può essere utilizzata anche un periodo ristretto (come era successo nell’estate 2014, in cui il gruppo aveva agito nello stesso modo ma per un periodo relativamente breve).
Così, all’assemblea, ha spiegato il sindacalista della Fim Cisl Vittorio Cantoni: “E’ stata aperta una procedura di cassa integrazione ordinaria fino a fine anno, poi l’azienda deciderà in quali periodi usufruirne. Il primo stop avverrà nella settimana compresa tra il 28 ottobre e l’1 novembre. Il provvedimento coinvolgerà soltanto il reparto produttivo dello stabilimento Carcano di Delebio. La motivazione che ci è stata fornita epr questa richiesta di utilizzare gli ammortizzatori sociali è legata a un calo degli ordinativi. E’ una questione, quella della diminuzione delle commesse, sulla quale stiamo ragionando con l’azienda da qualche tempo, anche se fino a oggi era stato possibile affrontarla con strumenti interni, senza ricorrere alla cassa integrazione. Ora è stato chiesto dai vertici della Carcano di riutilizzare gli strumenti forniti dagli ammortizzatori scoiali perché si prevede che verso la fine dell’anno il fenomeno possa assumere dimensioni un po’ più ampie. L’apertura di una procedura di cassa integrazione non è mai un segnale positivo. Ma non dobbiamo creare allarmismi. La preoccupazione che noi abbiamo è per tutto il settore. Carcano non è l’unica azienda che sta iniziando ad aprire procedure di questo genere o a prospettare un periodi di crisi. Detto questo, per Carcano non si tratta di una cassa integrazione di grandissima entità, quindi non si deve esagerare nella preoccupazione, ma neppure nella prudenza vista la situazione economica generale. Insomma, in questa procedura non c’è nulla di drammatico, ma riflette l’andamento generale del settore”.
articolo del 20.10.2019, ore 01:20