Nutrie, cinghiali e siluri: la lotta della Regione
L’assessore all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi Verdi di Regione Lombardia Fabio Rolfi torna a parlare del problema dei cinghiali, presenti in particolar modo nell’intera Pianura Padana (da Pavia a Mantova, fino alla Brianza e all’Insubria), ma anche le Orobie Bergamasche, la Valcamonica e Sondrio: “Il cinghiale è un problema enorme per la sicurezza delle persone, per le coltivazioni e per il ciclo produttivo lombardo. La Regione Lombardia ha fatto quanto possibile: nei mesi scorsi abbiamo approvato una delibera con la quale diamo la possibilità agli uffici territoriali di autorizzare la caccia di selezione al cinghiale, a partire dalle zone non idonee, per tutto l’anno sull’intero territorio regionale, anche in difformità dei periodi e degli orari stabiliti per legge. È un atto forte, che fa capire come la Regione voglia risolvere il problema”.
“È necessario inoltre ampliare l’attività di contenimento finora riservata alla polizia provinciale e, in attività venatoria, ai cacciatori – ha continuato l’assessore -. Per questo rivolgo un ulteriore appello a tutti i parlamentari lombardi, affinché si facciano carico di una modifica legislativa nazionale che preveda il riconoscimento formale della figura dell’operatore volontario, ossia un cacciatore adeguatamente formato e abilitato che, in accordo con la Polizia provinciale, possa contribuire ad attuare i piani di contenimento”.
“Negli ultimi 5 anni – ha detto in conclusione Rolfi – in Lombardia i cinghiali hanno causato danni all’agricoltura per 1,7 milioni di euro di rimborsi e 384 sinistri stradali“.
Proprio pochi giorni fa, in Regione è stata presentata e approvata una mozione (con un ulteriore emendamento) che estendeva il contrasto a tutte le specie invasive, ovvero nutrie e cormorani.
Pochi giorni fa
E' stata approvata la mozione presentata in Consiglio regionale da Barbara Mazzali (Fratelli d'Italia): la Regione si impegnerà maggiormente nella lotta alle specie animali infestanti: cormorani, nutrie e cinghiali.
Secondo la mozione, un punto rilevante è occupato dalla lotta ai cinghiali, di cui la Regione si occupa già da mesi (aveva fatto discutere la proposta di cacciare questa specie con l'arco e le frecce). Non basterà il provvedimento, perché Mazzali chiede "strategie d'emergenza" per "ridurre i conflitti uomo-ungolati".
Oltre ai provvedimenti emergenziali, che insieme a quanto già approvato rappresentano una "fondamentale attività di garanzia", l'esponente del terzo partito del centrodestra lancia la proposta di un premio incentivante e dell'abbattimento degli animali anche nelle zone particolarmente protette della Rete Natura 2000.
Alla mozione si è aggiunto un emendamento della leghista Federica Epis, che ha aggiunto alla lista dei pesci altrettanto infestanti (il siluro e il carassio): " Nella mozione, che già avevo firmato, era necessario precisare l’urgenza degli abbattimenti delle specie ittiche dannose quali siluro e carassio".
Secondo Epis occorre "scardinare le ideologie 'iperanimaliste' che imperversano e vogliono impedire il contenimento dei nocivi lasciando che la fauna ittica autoctona scompaia quasi del tutto. Sarà fondamentale risolvere le difficoltà legate allo smaltimento, al fine di scongiurare il rilascio nelle acque dei capi prelevati, lavorerò sul territorio per mettere i pescatori in condizione di ottemperare più agevolmente ai regolamenti di pesca, che vietano appunto il rilascio di questi pesci dannosi".
La caccia con arco e frecce
La richiesta approvata in Consiglio regionale a inizio febbraio, che aveva destato tante critiche, aveva previsto “piani di controllo e caccia di selezione ai cinghiali, anche al di fuori degli orari e dei periodi di caccia previsti dalla legge. Oggi come oggi i cinghiali sono nocivi, pericolosi e fuori controllo. Le denunce di danni provocati all’agricoltura dai branchi non si contano più in particolar modo nella zona a sud di Milano, nel Lodigiano e nel Pavese. In quelle zone la situazione è critica. Gli animali si spingono ormai anche nelle città ed è purtroppo noto il drammatico incidente sulla A1, provocato da cinghiali che hanno invaso la carreggiata, un incidente che è costato la vita a un uomo“.
La mozione e l'emendamento confermano la linea dura della Regione, al netto in particolare dell'incidente mortale causato da alcuni cinghiali sulla A1.
I primi passi a settembre
I primi passi erano già stati fatti a settembre, con l'intervento dell'assessore regionale all'Agricoltura e Sistemi verdi Fabio Rolfi: «Il provvedimento ha lo scopo di tutelare le popolazioni ittiche di pregio naturalistico e di maggiore interesse per la pesca». Tra le province interessate vi erano quelle di Varese, Como, Brescia, Lecco e Bergamo; gli abbattimenti devono avvenire nel periodo compreso tra il 17 novembre 2018 e il 15 marzo 2019.
«I cormorani hanno determinato la diminuzione delle popolazioni di temolo e cirinidi reofili (pesci d’acqua dolce - aveva affermato Rolfi – Stanno creando ulteriori scompensi anche ad alcune specie già minacciate come ad esempio l’alborella e il triotto Brescia. Il rischio è quello di provocare un danno non soltanto al patrimonio ittico,ma anche alle attività di pesca sportiva e professionale nonché alla pescicoltura».
«Si tratta di una deroga condivisa con l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale e molto attesa dai pescatori lombardi», conclude Rolfi -. L’intervento ha finalità dissuasive per ridurre la predazione su specie ittiche. In termini quantitativi si stima che la quantità media di pesce ingerito giornalmente dal cormorano sia di 500 grammi».
Chi è Fabio Rolfi
Infine, il nostro consueto excursus sulle personalità coinvolte nell'articolo: nato a Brescia nel 1977 e residente a Brescia, ha lavorato come libero professionista nel campo della mediazione finanziaria e creditizia.
Inizia l'attività politica all'età di 17 anni, iscrivendosi alla Lega Nord. Consegue il Diploma di Perito Agrario e la Laurea in Economia
Nel 2003 partecipa alle elezioni amministrative del capoluogo candidandosi per le liste della Sesta Circoscrizione dove viene eletto consigliere e ricopre la carica di Presidente di Circoscrizione fino al 2008.
Dal 2003 al 2008 ha ricoperto il ruolo di segretario cittadino della Lega Nord di Brescia e da gennaio 2007 a settembre 2013 è stato consigliere nazionale della Lega Lombarda – Lega Nord.
Durante le elezioni comunali di Brescia dell’aprile 2008, risultando il più votato della Città, è diventato Vicesindaco di Brescia dal 23 aprile 2008, occupandosi anche delle deleghe alla sicurezza, polizia locale e mobilità e traffico.
Da fine settembre del 2009 fa parte del direttivo dell’Associazione Nazionale dei comuni italiani (ANCI) Lombardia.
Il 2 ottobre 2011 Fabio Rolfi è stato eletto segretario provinciale della Lega Nord di Brescia, incarico ricoperto fino al settembre 2013.
In seguito alle elezioni regionali del 28 febbraio 2013, Rolfi è stato eletto Consigliere regionale pertanto si è dimesso dall'incarico di Vicesindaco e Assessore del Comune di Brescia. Come consigliere regionale è Presidente della III Commissione “Sanità e Politiche sociali” e membro della IV Commissione “Attività produttive e occupazione” ed è vice capogruppo Lega Nord.
articolo del 7.03.2019, ore 23:35
di Alessandro Bonini
RIPRODUZIONE RISERVATA
“È necessario inoltre ampliare l’attività di contenimento finora riservata alla polizia provinciale e, in attività venatoria, ai cacciatori – ha continuato l’assessore -. Per questo rivolgo un ulteriore appello a tutti i parlamentari lombardi, affinché si facciano carico di una modifica legislativa nazionale che preveda il riconoscimento formale della figura dell’operatore volontario, ossia un cacciatore adeguatamente formato e abilitato che, in accordo con la Polizia provinciale, possa contribuire ad attuare i piani di contenimento”.
“Negli ultimi 5 anni – ha detto in conclusione Rolfi – in Lombardia i cinghiali hanno causato danni all’agricoltura per 1,7 milioni di euro di rimborsi e 384 sinistri stradali“.
Proprio pochi giorni fa, in Regione è stata presentata e approvata una mozione (con un ulteriore emendamento) che estendeva il contrasto a tutte le specie invasive, ovvero nutrie e cormorani.
Pochi giorni fa
E' stata approvata la mozione presentata in Consiglio regionale da Barbara Mazzali (Fratelli d'Italia): la Regione si impegnerà maggiormente nella lotta alle specie animali infestanti: cormorani, nutrie e cinghiali.
Secondo la mozione, un punto rilevante è occupato dalla lotta ai cinghiali, di cui la Regione si occupa già da mesi (aveva fatto discutere la proposta di cacciare questa specie con l'arco e le frecce). Non basterà il provvedimento, perché Mazzali chiede "strategie d'emergenza" per "ridurre i conflitti uomo-ungolati".
Oltre ai provvedimenti emergenziali, che insieme a quanto già approvato rappresentano una "fondamentale attività di garanzia", l'esponente del terzo partito del centrodestra lancia la proposta di un premio incentivante e dell'abbattimento degli animali anche nelle zone particolarmente protette della Rete Natura 2000.
Alla mozione si è aggiunto un emendamento della leghista Federica Epis, che ha aggiunto alla lista dei pesci altrettanto infestanti (il siluro e il carassio): " Nella mozione, che già avevo firmato, era necessario precisare l’urgenza degli abbattimenti delle specie ittiche dannose quali siluro e carassio".
Secondo Epis occorre "scardinare le ideologie 'iperanimaliste' che imperversano e vogliono impedire il contenimento dei nocivi lasciando che la fauna ittica autoctona scompaia quasi del tutto. Sarà fondamentale risolvere le difficoltà legate allo smaltimento, al fine di scongiurare il rilascio nelle acque dei capi prelevati, lavorerò sul territorio per mettere i pescatori in condizione di ottemperare più agevolmente ai regolamenti di pesca, che vietano appunto il rilascio di questi pesci dannosi".
La caccia con arco e frecce
La richiesta approvata in Consiglio regionale a inizio febbraio, che aveva destato tante critiche, aveva previsto “piani di controllo e caccia di selezione ai cinghiali, anche al di fuori degli orari e dei periodi di caccia previsti dalla legge. Oggi come oggi i cinghiali sono nocivi, pericolosi e fuori controllo. Le denunce di danni provocati all’agricoltura dai branchi non si contano più in particolar modo nella zona a sud di Milano, nel Lodigiano e nel Pavese. In quelle zone la situazione è critica. Gli animali si spingono ormai anche nelle città ed è purtroppo noto il drammatico incidente sulla A1, provocato da cinghiali che hanno invaso la carreggiata, un incidente che è costato la vita a un uomo“.
La mozione e l'emendamento confermano la linea dura della Regione, al netto in particolare dell'incidente mortale causato da alcuni cinghiali sulla A1.
I primi passi a settembre
I primi passi erano già stati fatti a settembre, con l'intervento dell'assessore regionale all'Agricoltura e Sistemi verdi Fabio Rolfi: «Il provvedimento ha lo scopo di tutelare le popolazioni ittiche di pregio naturalistico e di maggiore interesse per la pesca». Tra le province interessate vi erano quelle di Varese, Como, Brescia, Lecco e Bergamo; gli abbattimenti devono avvenire nel periodo compreso tra il 17 novembre 2018 e il 15 marzo 2019.
«I cormorani hanno determinato la diminuzione delle popolazioni di temolo e cirinidi reofili (pesci d’acqua dolce - aveva affermato Rolfi – Stanno creando ulteriori scompensi anche ad alcune specie già minacciate come ad esempio l’alborella e il triotto Brescia. Il rischio è quello di provocare un danno non soltanto al patrimonio ittico,ma anche alle attività di pesca sportiva e professionale nonché alla pescicoltura».
«Si tratta di una deroga condivisa con l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale e molto attesa dai pescatori lombardi», conclude Rolfi -. L’intervento ha finalità dissuasive per ridurre la predazione su specie ittiche. In termini quantitativi si stima che la quantità media di pesce ingerito giornalmente dal cormorano sia di 500 grammi».
Chi è Fabio Rolfi
Infine, il nostro consueto excursus sulle personalità coinvolte nell'articolo: nato a Brescia nel 1977 e residente a Brescia, ha lavorato come libero professionista nel campo della mediazione finanziaria e creditizia.
Inizia l'attività politica all'età di 17 anni, iscrivendosi alla Lega Nord. Consegue il Diploma di Perito Agrario e la Laurea in Economia
Nel 2003 partecipa alle elezioni amministrative del capoluogo candidandosi per le liste della Sesta Circoscrizione dove viene eletto consigliere e ricopre la carica di Presidente di Circoscrizione fino al 2008.
Dal 2003 al 2008 ha ricoperto il ruolo di segretario cittadino della Lega Nord di Brescia e da gennaio 2007 a settembre 2013 è stato consigliere nazionale della Lega Lombarda – Lega Nord.
Durante le elezioni comunali di Brescia dell’aprile 2008, risultando il più votato della Città, è diventato Vicesindaco di Brescia dal 23 aprile 2008, occupandosi anche delle deleghe alla sicurezza, polizia locale e mobilità e traffico.
Da fine settembre del 2009 fa parte del direttivo dell’Associazione Nazionale dei comuni italiani (ANCI) Lombardia.
Il 2 ottobre 2011 Fabio Rolfi è stato eletto segretario provinciale della Lega Nord di Brescia, incarico ricoperto fino al settembre 2013.
In seguito alle elezioni regionali del 28 febbraio 2013, Rolfi è stato eletto Consigliere regionale pertanto si è dimesso dall'incarico di Vicesindaco e Assessore del Comune di Brescia. Come consigliere regionale è Presidente della III Commissione “Sanità e Politiche sociali” e membro della IV Commissione “Attività produttive e occupazione” ed è vice capogruppo Lega Nord.
articolo del 7.03.2019, ore 23:35
di Alessandro Bonini
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