Vercana, restauro dell'organo di Caino: gli ultimi giorni della raccolta fondi
VERCANA. Dopo il successo del restauro nel 2016 dell’organo Alchisio della chiesa di Càino, la Schola Cajni ha maturato l’idea di restaurare un organo storico di grande pregio: quello del santuario della Madonna della Neve di Vercana. Tale proposito si è ora concretizzato in un progetto che verrà curato e seguito dalla Schola Cajni. Il progetto di restauro è stato redatto dall’organologo Maurizio Isabella e sottoposto alla Soprintendenza della Lombardia, che lo ha approvato lo scorso 21 maggio 2019.
“Stiamo partecipando al Bando Cultura 2019 della Fondazione Comasca per ottenere il finanziamento di parte dei lavori” informava l’associazione lo scorso maggio. “C’è bisogno della partecipazione di tutti per riuscire ad attuare questo straordinario progetto che ridarà voce a uno strumento importantissimo e non solo per Vercana. L’organo venne costruito da Carlo Prati, organaro originario di Gera, nel 1679 ed ha la particolarità di essere firmato dal suo autore. Attualmente non è suonabile, ma le sue varie parti si sono conservate e permetteranno di realizzare un restauro rispettoso delle caratteristiche dello strumento originale”. I vercanini hanno ancora tempo per la raccolta delle offerte, che terminerà lunedì 4 novembre. In dettaglio, come detto in un incontro tenutosi il 7 settembre scorso, la Fondazione provinciale ha dichiarato di essere disponibile a contribuire alle spese per il 60% del totale (circa 29mila euro su 48.400), invitando i cittadini a versare il 20% del contributo (per un totale di 5.808 euro). La somma verrà successivamente restituita alla Parrocchia che potrà impiegarla nel restauro di altre parti dello strumento (ad esempio la cassa dell’organo e del locale dei mantici).
La chiesa della Madonna della Neve
Il santuario sorse nel 1630, al cessare della peste, per unanime desiderio dei sopravvissuti, in segno di devozione alla Madonna e di ringraziamento a Dio.
Sul luogo c’era già una cappellina con l’effigie quattrocentesca della Vergine, che ora si ammira sopra l’altare maggiore. In tre anni furono realizzate le opere più importanti (fu inaugurata il 5 agosto 1634) ma venne abbellita e completata nel secolo successivo. Il Santuario, pregevole nelle sue linee architettoniche e bello nella sua posizione dominante, non ha la notorietà di altri luoghi mariani, ma la devozione della gente è rimasta immutata nei secoli.
articolo del 26.10.2019, ore 20:25
“Stiamo partecipando al Bando Cultura 2019 della Fondazione Comasca per ottenere il finanziamento di parte dei lavori” informava l’associazione lo scorso maggio. “C’è bisogno della partecipazione di tutti per riuscire ad attuare questo straordinario progetto che ridarà voce a uno strumento importantissimo e non solo per Vercana. L’organo venne costruito da Carlo Prati, organaro originario di Gera, nel 1679 ed ha la particolarità di essere firmato dal suo autore. Attualmente non è suonabile, ma le sue varie parti si sono conservate e permetteranno di realizzare un restauro rispettoso delle caratteristiche dello strumento originale”. I vercanini hanno ancora tempo per la raccolta delle offerte, che terminerà lunedì 4 novembre. In dettaglio, come detto in un incontro tenutosi il 7 settembre scorso, la Fondazione provinciale ha dichiarato di essere disponibile a contribuire alle spese per il 60% del totale (circa 29mila euro su 48.400), invitando i cittadini a versare il 20% del contributo (per un totale di 5.808 euro). La somma verrà successivamente restituita alla Parrocchia che potrà impiegarla nel restauro di altre parti dello strumento (ad esempio la cassa dell’organo e del locale dei mantici).
La chiesa della Madonna della Neve
Il santuario sorse nel 1630, al cessare della peste, per unanime desiderio dei sopravvissuti, in segno di devozione alla Madonna e di ringraziamento a Dio.
Sul luogo c’era già una cappellina con l’effigie quattrocentesca della Vergine, che ora si ammira sopra l’altare maggiore. In tre anni furono realizzate le opere più importanti (fu inaugurata il 5 agosto 1634) ma venne abbellita e completata nel secolo successivo. Il Santuario, pregevole nelle sue linee architettoniche e bello nella sua posizione dominante, non ha la notorietà di altri luoghi mariani, ma la devozione della gente è rimasta immutata nei secoli.
articolo del 26.10.2019, ore 20:25