SS36: tra posa del ponte e camion in panne, nuova giornata da incubo
E’ stato posato intorno alle 18.30 di ieri il nuovo ponte di Annone, alla presenza degli operai ma anche di alcuni giunti per “osservare” tra lunedì sera ed oggi il procedimento dei lavori. Il lavoro è stato svolto dagli ingegneri e dai tecnici di Anas, già impegnati nelle operazioni preparatorie per la posa iniziate nel primo pomeriggio.
I curiosi, visibili nell’arco delle tre giornate, sono stati fotografati e sono diventati subito oggetto di ironiche condivisioni sui social network. Alcuni, come scrive la testata “LeccoToday”, si sono mostrati tanto invadenti da costringere ad un intervento la Polizia Stradale, già impegnata nel controllo del cantiere. Evidentemente, a distanza di due anni e mezzo dal crollo del ponte, l’attesa era veramente tanta.
La riapertura è avvenuta stamattina, giovedì 30 maggio, alle 6.
E sul ponte di Annone spopola il video coi pensionati
Nel frattempo, sta spopolando sulla rete (in particolare sui social network) il video realizzato da Konrad Il Brianzolo, personaggio conosciuto per aver già messo in primo piano gli stereotipi italiani e le tematiche di attualità confrontate con il territorio. Konrad spiega infatti di dare “uno sguardo brianzolo sul mondo”.
Nel video, al centro dell’attenzione la presenza di numerosi pensionati giunti a “controllare e “presiedere” al varo del ponte di Annone, di cui vi abbiamo già documentato ieri.
Nel video, Konrad ha affermato: “Guardate la quantità di macchine parcheggiate di curiosi. E mentre si lavora al ponte di Annone, io come tanti altri siamo qui a controllare che i lavori procedano bene”. La risposta prevalente tra gli anziani intervistati ha messo in risalto la lenta procedura dei lavori: “Non hanno spostato un metro”, “Sono troppo lenti”, “Ieri sera hanno raddrizzato, stamattina è tornato tutto come prima. Non si va avanti”. E c’è anche chi richiama il celebre detto “a ogni offelee el so mestee” (“a ogni pasticcere il suo mestiere”), salvo poi spiegare come i tecnici non sarebbero in grado di svolgere il lavoro.
In breve, una parentesi divertente dopo due anni e mezzo di attesa.
Proposta di intitolazione del ponte a Claudio Bertini
In questi giorni stiamo vivendo la doverosa ricostruzione del ponte crollato due anni e mezzo fa ad Annone sopra una delle principali arterie stradali della Lombardia, la Milano Lecco o SS36. Si sta parlando di disagi legati al traffico ma noi, attivisti e simpatizzanti di Pro Lombardia, non abbiamo dimenticato che in quella drammatica occasione un nostro concittadino lombardo abbia pagato con la propria vita la caduta di quel ponte. Questa è la massima espressione che ogni cittadino lombardo paga ogni giorno allo stato italiano. Inefficienze, burocrazia, scarsità e vetustità infrastrutturale e l’elenco potrebbe andare avanti all’infinito.
Chiedo quindi, a nome del gruppo di Lecco e di tutto il direttivo del nostro movimento, alle autorità competenti che questo nuovo cavalcavia venga intitolato a Claudio Bertini, l’unica vittima del ponte. Questo sarebbe un gesto non solo in ricordo perenne di questa persona ma soprattutto un messaggio per il futuro. Nessun cittadino lombardo e i suoi familiari dovranno più pagare con un prezzo cosi alto per l'inefficienza cosi viscerale alla quale oramai l'Italia ci ha abbondantemente abituati.
Speriamo quindi che il nostro appello non cada perso in un rimpallo di richieste ma che ogni funzionario che possa quantomeno supportare questa iniziativa lo faccia suo così da potere, tra un mese, al momento dell'apertura al traffico, non solo limitarsi al classico taglio del nastro, ma anche programmare questo piccolo gesto ma dal grande valore simbolico.
Federico Zaffarano, coordinatore provinciale di Lecco e della Brianza per Pro Lombardia
articolo del 29-30.05.2019
I curiosi, visibili nell’arco delle tre giornate, sono stati fotografati e sono diventati subito oggetto di ironiche condivisioni sui social network. Alcuni, come scrive la testata “LeccoToday”, si sono mostrati tanto invadenti da costringere ad un intervento la Polizia Stradale, già impegnata nel controllo del cantiere. Evidentemente, a distanza di due anni e mezzo dal crollo del ponte, l’attesa era veramente tanta.
La riapertura è avvenuta stamattina, giovedì 30 maggio, alle 6.
E sul ponte di Annone spopola il video coi pensionati
Nel frattempo, sta spopolando sulla rete (in particolare sui social network) il video realizzato da Konrad Il Brianzolo, personaggio conosciuto per aver già messo in primo piano gli stereotipi italiani e le tematiche di attualità confrontate con il territorio. Konrad spiega infatti di dare “uno sguardo brianzolo sul mondo”.
Nel video, al centro dell’attenzione la presenza di numerosi pensionati giunti a “controllare e “presiedere” al varo del ponte di Annone, di cui vi abbiamo già documentato ieri.
Nel video, Konrad ha affermato: “Guardate la quantità di macchine parcheggiate di curiosi. E mentre si lavora al ponte di Annone, io come tanti altri siamo qui a controllare che i lavori procedano bene”. La risposta prevalente tra gli anziani intervistati ha messo in risalto la lenta procedura dei lavori: “Non hanno spostato un metro”, “Sono troppo lenti”, “Ieri sera hanno raddrizzato, stamattina è tornato tutto come prima. Non si va avanti”. E c’è anche chi richiama il celebre detto “a ogni offelee el so mestee” (“a ogni pasticcere il suo mestiere”), salvo poi spiegare come i tecnici non sarebbero in grado di svolgere il lavoro.
In breve, una parentesi divertente dopo due anni e mezzo di attesa.
Proposta di intitolazione del ponte a Claudio Bertini
In questi giorni stiamo vivendo la doverosa ricostruzione del ponte crollato due anni e mezzo fa ad Annone sopra una delle principali arterie stradali della Lombardia, la Milano Lecco o SS36. Si sta parlando di disagi legati al traffico ma noi, attivisti e simpatizzanti di Pro Lombardia, non abbiamo dimenticato che in quella drammatica occasione un nostro concittadino lombardo abbia pagato con la propria vita la caduta di quel ponte. Questa è la massima espressione che ogni cittadino lombardo paga ogni giorno allo stato italiano. Inefficienze, burocrazia, scarsità e vetustità infrastrutturale e l’elenco potrebbe andare avanti all’infinito.
Chiedo quindi, a nome del gruppo di Lecco e di tutto il direttivo del nostro movimento, alle autorità competenti che questo nuovo cavalcavia venga intitolato a Claudio Bertini, l’unica vittima del ponte. Questo sarebbe un gesto non solo in ricordo perenne di questa persona ma soprattutto un messaggio per il futuro. Nessun cittadino lombardo e i suoi familiari dovranno più pagare con un prezzo cosi alto per l'inefficienza cosi viscerale alla quale oramai l'Italia ci ha abbondantemente abituati.
Speriamo quindi che il nostro appello non cada perso in un rimpallo di richieste ma che ogni funzionario che possa quantomeno supportare questa iniziativa lo faccia suo così da potere, tra un mese, al momento dell'apertura al traffico, non solo limitarsi al classico taglio del nastro, ma anche programmare questo piccolo gesto ma dal grande valore simbolico.
Federico Zaffarano, coordinatore provinciale di Lecco e della Brianza per Pro Lombardia
articolo del 29-30.05.2019