SS36, i problemi non cessano: tamponamenti e incendi
Nuovo incidente sul Terzo Ponte, sulla carreggiata nord (direzione Lecco). In mattinata, intorno alle 9, si è verificato un vero e proprio tamponamento a catena, che ha occupato anche la corsia di sorpasso.
Pochi minuti dopo l’accaduto, che ancora una volta ha messo al centro dell’attenzione le fragilità delle strade del territorio e in particolare del ponte, sono intervenuti il Soccorso Stradale Lanfranchi di Lecco (per rimuovere i mezzi incidentati) e i tecnici di Anas (in modo da consentire al traffico di riprendere regolarmente).
A distanza di un giorno dall’incidente di Abbadia Lariana, avvenuto tra l’altro in orari simili (un’ora e mezza prima, sempre in fascia pendolari), decine di automobili sono rimaste ferme sulla strada.
Particolarmente forte, come da consuetudine, la reazione del sindaco di Pescate, Dante De Capitani: ““Sono ore che ho il paese bloccato per un tamponamento sul Terzo Ponte, proprio dove dovrebbe sorgere il nuovo ponte Pescate-Bione. Tutti dicono di volerlo ma in realtà non si sa dove sia finito il progetto, è una vergogna. Basta un semplice tamponamento e si crea il caos su tutto il territorio ma adesso è ora di finirla: i politici che vengono qui a prendere i voti devono poi lavorare a Roma per il territorio e la Provincia non può continuare a essere un ectoplasma ma deve porsi come interlocutore per la viabilità del Lecchese tirando fuori gli attributi una volta per tutte. Lo stesso deve fare il capoluogo che non può avere solo compiti di rappresentanza ma deve incidere sulle scelte viabilistiche regionali e nazionali mettendosi a capofila dei comuni, altrimenti tanto valeva restare sotto Como”.
In conclusione, un’altra affermazione decisa che anticipa un’azione drastica: “Mi son rotto i coglioni di far subire al mio paese l’inettitudine di altri, adesso basta. Una volta finite le scuole chiuderò di nuovo il Terzo Ponte (tra l’altro, già è stato fatto in passato, ndr) perché se si vuole ottenere qualcosa in questa provincia addormentata è necessario svegliarla in qualche modo”.
Una critica duplice, rivolta alla pessima gestione della viabilità e delle infrastrutture e al disinteresse dell’organo provinciale, tanto che il primo cittadino dichiara come a questo punto sia da considerare inutile il mantenimento della provincia di Lecco (una provocazione certamente ad effetto).
Nel frattempo, i pendolari lecchesi sperano di non vivere più un’esperienza simile; una speranza vana, purtroppo, se si considera la sempre maggiore frequenza di questi eventi.
Ieri principio di incendio in corsia
Nemmeno la giornata di ieri è stata particolarmente sopportabile per gli automobilisti. Il riferimento non è all’incidente di Abbadia, ma all’intervento dei Vigili del Fuoco avvenuto intorno alle 16 sulla rampa d’uscita a Pescate. Sempre sulla SS36, si è infatti sviluppato un principio d’incendio all’interno di un camion (alla motrice).
Pochi minuti dopo l’avvenuto sono giunti i Vigili del Fuoco di Lecco, che hanno stabilizzato la situazione e spento il piccolo incendio. Presente anche il Soccorso Stradale Quadroni, che ha recuperato il mezzo.
articolo del 10.05.2019, ore 22:50
Pochi minuti dopo l’accaduto, che ancora una volta ha messo al centro dell’attenzione le fragilità delle strade del territorio e in particolare del ponte, sono intervenuti il Soccorso Stradale Lanfranchi di Lecco (per rimuovere i mezzi incidentati) e i tecnici di Anas (in modo da consentire al traffico di riprendere regolarmente).
A distanza di un giorno dall’incidente di Abbadia Lariana, avvenuto tra l’altro in orari simili (un’ora e mezza prima, sempre in fascia pendolari), decine di automobili sono rimaste ferme sulla strada.
Particolarmente forte, come da consuetudine, la reazione del sindaco di Pescate, Dante De Capitani: ““Sono ore che ho il paese bloccato per un tamponamento sul Terzo Ponte, proprio dove dovrebbe sorgere il nuovo ponte Pescate-Bione. Tutti dicono di volerlo ma in realtà non si sa dove sia finito il progetto, è una vergogna. Basta un semplice tamponamento e si crea il caos su tutto il territorio ma adesso è ora di finirla: i politici che vengono qui a prendere i voti devono poi lavorare a Roma per il territorio e la Provincia non può continuare a essere un ectoplasma ma deve porsi come interlocutore per la viabilità del Lecchese tirando fuori gli attributi una volta per tutte. Lo stesso deve fare il capoluogo che non può avere solo compiti di rappresentanza ma deve incidere sulle scelte viabilistiche regionali e nazionali mettendosi a capofila dei comuni, altrimenti tanto valeva restare sotto Como”.
In conclusione, un’altra affermazione decisa che anticipa un’azione drastica: “Mi son rotto i coglioni di far subire al mio paese l’inettitudine di altri, adesso basta. Una volta finite le scuole chiuderò di nuovo il Terzo Ponte (tra l’altro, già è stato fatto in passato, ndr) perché se si vuole ottenere qualcosa in questa provincia addormentata è necessario svegliarla in qualche modo”.
Una critica duplice, rivolta alla pessima gestione della viabilità e delle infrastrutture e al disinteresse dell’organo provinciale, tanto che il primo cittadino dichiara come a questo punto sia da considerare inutile il mantenimento della provincia di Lecco (una provocazione certamente ad effetto).
Nel frattempo, i pendolari lecchesi sperano di non vivere più un’esperienza simile; una speranza vana, purtroppo, se si considera la sempre maggiore frequenza di questi eventi.
Ieri principio di incendio in corsia
Nemmeno la giornata di ieri è stata particolarmente sopportabile per gli automobilisti. Il riferimento non è all’incidente di Abbadia, ma all’intervento dei Vigili del Fuoco avvenuto intorno alle 16 sulla rampa d’uscita a Pescate. Sempre sulla SS36, si è infatti sviluppato un principio d’incendio all’interno di un camion (alla motrice).
Pochi minuti dopo l’avvenuto sono giunti i Vigili del Fuoco di Lecco, che hanno stabilizzato la situazione e spento il piccolo incendio. Presente anche il Soccorso Stradale Quadroni, che ha recuperato il mezzo.
articolo del 10.05.2019, ore 22:50