Un torneo di calcio per Pischedda, il poliziotto morto a Colico mentre inseguiva un ladro
Le Forze dell'Ordine della provincia di Sondrio non si dimenticano di Francesco Pischedda. Martedì 16 luglio 2019, alle ore 17.00, presso il Campo Coni della Castellina a Sondrio, si è tenuto il Quadrangolare di calcio in memoria dell’Assistente della Polizia di Stato deceduto mentre si trovava in servizio a Colico, il 2 febbraio del 2017. A sfidarsi le rappresentative della Questura (maglia blu), della Polizia Stradale (maglietta verde), dei Carabinieri (maglia azzurra) e della Guardia di Finanza (maglietta verde-gialla).
Durante la manifestazione, alle ore 19.00, vi è stato un momento conviviale in cui sono stati presentati i nuovi distintivi di qualifica della Polizia di Stato (è di settimana scorsa a Roma l'evento ufficiale alla presenza del Capo della Polizia Franco Gabrielli).
In Valtellina, presenti invece la rappresentante e prefetto di Sondrio Paola Spena e il questore Angelo Giuseppe Re. Quest'ultimo ha affermato che "ogni distintivo riporta il simbolo dell'aquila, che venne usato 100 anni fa per la prima volta".
Alla fine del torneo, alle ore 22.00 circa, è seguita la premiazione della squadra vincitrice, sempre alla presenza di numerosi agenti della Polstrada di Bellano, dei familiari e dei volontari della Croce Rossa Italiana (rivelatisi molto utili per alcuni infortuni registratisi in serata).
Infine, la Coldiretti ha organizzato un ottimo e lauto rinfresco.
Di recente i genitori su Retequattro
E' di giovedì la partecipazione, infine, dei genitori di Francesco Pischedda al programma di Retequattro "Fuori dal coro". Dal conduttore Mario Giordano è stato lanciato un nuovo appello, affinché il caso torni al centro dell'attenzione dopo l'archiviazione. Tanta la rabbia per una decisione, quella dei giudici, che ha fatto molto discutere.
La ricostruzione de "Il Giorno" sul tragico avvenimento
"Il Giorno", a inizio marzo, aveva ricostruito i concitati momenti di quella tragica sera del 2 febbraio 2017, condizionati parzialmente anche dal maltempo e dalla difficoltà nelle comunicazioni. La telefonata giunge agli operatori di Areu alle 20.27, pochi istanti dopo la caduta dell'agente della Polizia Stradale di Bellano dal cavalcavia presso la località Chiaro. Pochi minuti prima, la Polstrada si era lanciata in un inseguimento al ladro, intercettato sulla SS36 in località Piona di Colico a bordo di un furgone Fiat Doblò rubato. Le informazioni sono confuse, ma il messaggio è chiaro: "mandate urgentemente un'ambulanza".
La Croce Rossa di Colico impiega soltanto 15 minuti a recarsi sul luogo, mentre l'automedica di Bellano, con a bordo la squadra di infermieri e medici, giunge poco dopo, alle 20:58.
I soccorsi si rivelano però non sufficienti, a partire dal fatto che i feriti gravi sono due. Sfortuna e caso vogliono che, in quella sera, i medici di Nuova Olonio siano impegnati in un altro intervento.
Alle 21:27 il medico sul posto avvisa che "Si tratta due pazienti in codice rosso in politrauma totale e polifrattura ma coscienti".
Uno dei due feriti, il ladro, viene inviato a Lecco, mentre Francesco viene trasportato a Gravedona, perché inizialmente ritenuto meno grave (anche se già era presente l'emorragia, dettata dall'evidente "addome duro e teso come una tavola").
L'ambulanza con a bordo Pischedda, però, parte soltanto alle 21:47, ben 80 minuti dopo la prima chiamata, giungendo nel nosocomio di Gravedona alle 22.23. Lì, però, la tragica constatazione: l'ospedale non è quello adatto.
«Abbiamo un grosso problema all’ospedale di Gravedona, un ragazzo di 29 anni, intubato, è un politrauma, con lesione dell’aorta toracica, c’è bisogno al volo di una sala operatoria». Anche l'elisoccorso è "chiuso", mentre scocca mezzanotte.
Il paziente riparte in autoambulanza dal comune dell'Alto Lario occidentale, arrivando a Lecco soltanto all'1.09. Quattro ore e quarantadue minuti dopo la prima chiamata.
Ma ormai è davvero troppo tardi: all'1.55 Pischedda è dichiarato morto.
articolo del 14.07.2019 aggiornato
da comunicato stampa
Durante la manifestazione, alle ore 19.00, vi è stato un momento conviviale in cui sono stati presentati i nuovi distintivi di qualifica della Polizia di Stato (è di settimana scorsa a Roma l'evento ufficiale alla presenza del Capo della Polizia Franco Gabrielli).
In Valtellina, presenti invece la rappresentante e prefetto di Sondrio Paola Spena e il questore Angelo Giuseppe Re. Quest'ultimo ha affermato che "ogni distintivo riporta il simbolo dell'aquila, che venne usato 100 anni fa per la prima volta".
Alla fine del torneo, alle ore 22.00 circa, è seguita la premiazione della squadra vincitrice, sempre alla presenza di numerosi agenti della Polstrada di Bellano, dei familiari e dei volontari della Croce Rossa Italiana (rivelatisi molto utili per alcuni infortuni registratisi in serata).
Infine, la Coldiretti ha organizzato un ottimo e lauto rinfresco.
Di recente i genitori su Retequattro
E' di giovedì la partecipazione, infine, dei genitori di Francesco Pischedda al programma di Retequattro "Fuori dal coro". Dal conduttore Mario Giordano è stato lanciato un nuovo appello, affinché il caso torni al centro dell'attenzione dopo l'archiviazione. Tanta la rabbia per una decisione, quella dei giudici, che ha fatto molto discutere.
La ricostruzione de "Il Giorno" sul tragico avvenimento
"Il Giorno", a inizio marzo, aveva ricostruito i concitati momenti di quella tragica sera del 2 febbraio 2017, condizionati parzialmente anche dal maltempo e dalla difficoltà nelle comunicazioni. La telefonata giunge agli operatori di Areu alle 20.27, pochi istanti dopo la caduta dell'agente della Polizia Stradale di Bellano dal cavalcavia presso la località Chiaro. Pochi minuti prima, la Polstrada si era lanciata in un inseguimento al ladro, intercettato sulla SS36 in località Piona di Colico a bordo di un furgone Fiat Doblò rubato. Le informazioni sono confuse, ma il messaggio è chiaro: "mandate urgentemente un'ambulanza".
La Croce Rossa di Colico impiega soltanto 15 minuti a recarsi sul luogo, mentre l'automedica di Bellano, con a bordo la squadra di infermieri e medici, giunge poco dopo, alle 20:58.
I soccorsi si rivelano però non sufficienti, a partire dal fatto che i feriti gravi sono due. Sfortuna e caso vogliono che, in quella sera, i medici di Nuova Olonio siano impegnati in un altro intervento.
Alle 21:27 il medico sul posto avvisa che "Si tratta due pazienti in codice rosso in politrauma totale e polifrattura ma coscienti".
Uno dei due feriti, il ladro, viene inviato a Lecco, mentre Francesco viene trasportato a Gravedona, perché inizialmente ritenuto meno grave (anche se già era presente l'emorragia, dettata dall'evidente "addome duro e teso come una tavola").
L'ambulanza con a bordo Pischedda, però, parte soltanto alle 21:47, ben 80 minuti dopo la prima chiamata, giungendo nel nosocomio di Gravedona alle 22.23. Lì, però, la tragica constatazione: l'ospedale non è quello adatto.
«Abbiamo un grosso problema all’ospedale di Gravedona, un ragazzo di 29 anni, intubato, è un politrauma, con lesione dell’aorta toracica, c’è bisogno al volo di una sala operatoria». Anche l'elisoccorso è "chiuso", mentre scocca mezzanotte.
Il paziente riparte in autoambulanza dal comune dell'Alto Lario occidentale, arrivando a Lecco soltanto all'1.09. Quattro ore e quarantadue minuti dopo la prima chiamata.
Ma ormai è davvero troppo tardi: all'1.55 Pischedda è dichiarato morto.
articolo del 14.07.2019 aggiornato
da comunicato stampa