Fuentes: condannati 3 dei 4 ladri responsabili del "super colpo" del 2017
PIANTEDO. Aveva fatto parecchio discutere il furto avvenuto nella notte tra il 6 e il 7 ottobre del 2017 al centro commerciale Iperal "Fuentes", in cui vari malviventi avevano rubato la cifra tutt'altro che esigua di 82mila euro (contenuti nei bussolotti ed estratti dal caveau situato sul tetto dell'edificio).
Dopo l'identificazione dei quattro ladri avvenuta poche settimane dopo l'accaduto, nella giornata di oggi (giovedì 28 novembre), è giunta la condanna per i primi tre. Si tratta di A.D.B. (70enne residente in Emilia-Romagna ma nato in provincia di Varese), S.O. (47enne nato e residente a Bologna), A.M. (56enne di Bari): il giudice Antonio De Rosa ha comminato loro il pagamento di 800 euro di multa per ciascuno (una cifra piuttosto esigua se rapportata al totale della refurtiva), oltre a tre anni di reclusione e al pagamento delle spese processuali.
La quarta complice, U.L., 58enne bolognese, verrà processata in altra sede.
Con ogni probabilità, i malviventi erano da mesi allo studio del metodo migliore per sottrarre l'ingente quantitativo di denaro; un "colpo" scoperto soltanto nella giornata successiva, visto che non era suonato nessun allarme (il sistema di posta pneumatica era stato manomesso dagli stessi furfanti).
Avremo modo di osservare, nei prossimi mesi, l'evolvere della situazione e la condanna del quarto complice.
articolo del 28.11.2019, ore 22:10
Dopo l'identificazione dei quattro ladri avvenuta poche settimane dopo l'accaduto, nella giornata di oggi (giovedì 28 novembre), è giunta la condanna per i primi tre. Si tratta di A.D.B. (70enne residente in Emilia-Romagna ma nato in provincia di Varese), S.O. (47enne nato e residente a Bologna), A.M. (56enne di Bari): il giudice Antonio De Rosa ha comminato loro il pagamento di 800 euro di multa per ciascuno (una cifra piuttosto esigua se rapportata al totale della refurtiva), oltre a tre anni di reclusione e al pagamento delle spese processuali.
La quarta complice, U.L., 58enne bolognese, verrà processata in altra sede.
Con ogni probabilità, i malviventi erano da mesi allo studio del metodo migliore per sottrarre l'ingente quantitativo di denaro; un "colpo" scoperto soltanto nella giornata successiva, visto che non era suonato nessun allarme (il sistema di posta pneumatica era stato manomesso dagli stessi furfanti).
Avremo modo di osservare, nei prossimi mesi, l'evolvere della situazione e la condanna del quarto complice.
articolo del 28.11.2019, ore 22:10