La SS36 è la strada extraurbana più pericolosa d'Italia
Il dato è stato purtroppo confermato: la Strada Statale 36 "del Lago di Como e dello Spluga" è situata tra le prime 10 nella classifica delle arterie più pericolose d'Italia. Si tratta, restringendo il campo e trascurando autostrade e raccordi autostradali, della strada extraurbana più pericolosa dello stato.
E' stata l'Aci a pubblicare, nella giornata di oggi, un lungo elenco intitolato "Localizzazione degli incidenti stradali 2018": 37.228 i sinistri accaduti e analizzati; 1.166 di questi sono mortali (con un aumento dell'1,5% rispetto al 2017 ma fortunatamente una diminuzione della mortalità dell'1,6%).
La SS36 si trova al settimo posto, con 9.8 incidenti per chilometro: un dato quantomai preoccupante che denota ancora una volta la rischiosità della strada più importante del nostro territorio. Ben 217 gli incidenti registrati nell'anno appena trascorso, particolarmente concentrati nel tratto brianzolo (o della Valassina).
Nell'intera provincia, si registrano 1.212 i feriti e 910 i morti. Di questi, la maggioranza è costituita da persone di fascia d'età superiore ai 65 anni, soprattutto maschile; segue la fascia tra i 30 e i 45 anni (prima se si parla di feriti).
Per quanto riguarda i veicoli coinvolti, le autovetture sono ovviamente la maggioranza (67,22%), seguite dalle motociclette (14,51%), veicoli commerciali e industriali (6,27%), biciclette (5,60%), ciclomotori (4,24%), autobus (0,43%) e altro (1,72%).
L’informazione statistica sull’incidentalità stradale è raccolta dall’Istat mediante una rilevazione totale di tutti gli incidenti stradali verificatisi sul territorio nazionale che hanno causato lesioni alle persone (morti entro il trentesimo giorno o feriti). Ente compartecipante all’indagine è l’Aci (Automobile Club d’Italia), secondo le modalità previste da un Protocollo di Intesa.
La rilevazione è il frutto di un'azione congiunta tra una molteplicità di Enti: l'Istat, l'ACI, il Ministero dell'Interno (Servizio di Polizia Stradale), i Carabinieri, la Polizia provinciale, la Polizia municipale o locale, gli Uffici di statistica dei Comuni capoluogo di provincia, gli Uffici di statistica di alcune Province o Regioni. Tali enti hanno sottoscritto accordi con l'Istat (Convenzioni bilaterali e Protocollo di Intesa nazionale) finalizzati alla raccolta, al controllo della copertura, all’acquisizione informatizzata e al successivo invio all’Istituto Nazionale di Statistica dei dati secondo un formato concordato.
La rilevazione avviene attraverso l’invio di file o tramite la compilazione del modello cartaceo Istat CTT/INC da parte dell'autorità che è intervenuta sul luogo (Polizia Stradale, Carabinieri, Polizia locale o municipale, Polizia provinciale, e altri organismi) per ogni incidente stradale in cui è coinvolto un veicolo in circolazione sulla rete stradale e che comporti danni alle persone.
Le informazioni rilevate riguardano il numero di individui coinvolti nell’incidente secondo il ruolo (conducente, passeggero, pedone) e l’esito, la localizzazione e la dinamica dell’incidente. Sono oggetto della rilevazione, inoltre, la data e luogo del sinistro, l’organo di rilevazione, la localizzazione dell’incidente (se nel centro urbano o fuori dell’abitato), il tipo di veicoli coinvolti, le circostanze che hanno dato origine all’incidente e le conseguenze alle persone.
articolo del 14.11.2019, ore 23:45
E' stata l'Aci a pubblicare, nella giornata di oggi, un lungo elenco intitolato "Localizzazione degli incidenti stradali 2018": 37.228 i sinistri accaduti e analizzati; 1.166 di questi sono mortali (con un aumento dell'1,5% rispetto al 2017 ma fortunatamente una diminuzione della mortalità dell'1,6%).
La SS36 si trova al settimo posto, con 9.8 incidenti per chilometro: un dato quantomai preoccupante che denota ancora una volta la rischiosità della strada più importante del nostro territorio. Ben 217 gli incidenti registrati nell'anno appena trascorso, particolarmente concentrati nel tratto brianzolo (o della Valassina).
Nell'intera provincia, si registrano 1.212 i feriti e 910 i morti. Di questi, la maggioranza è costituita da persone di fascia d'età superiore ai 65 anni, soprattutto maschile; segue la fascia tra i 30 e i 45 anni (prima se si parla di feriti).
Per quanto riguarda i veicoli coinvolti, le autovetture sono ovviamente la maggioranza (67,22%), seguite dalle motociclette (14,51%), veicoli commerciali e industriali (6,27%), biciclette (5,60%), ciclomotori (4,24%), autobus (0,43%) e altro (1,72%).
L’informazione statistica sull’incidentalità stradale è raccolta dall’Istat mediante una rilevazione totale di tutti gli incidenti stradali verificatisi sul territorio nazionale che hanno causato lesioni alle persone (morti entro il trentesimo giorno o feriti). Ente compartecipante all’indagine è l’Aci (Automobile Club d’Italia), secondo le modalità previste da un Protocollo di Intesa.
La rilevazione è il frutto di un'azione congiunta tra una molteplicità di Enti: l'Istat, l'ACI, il Ministero dell'Interno (Servizio di Polizia Stradale), i Carabinieri, la Polizia provinciale, la Polizia municipale o locale, gli Uffici di statistica dei Comuni capoluogo di provincia, gli Uffici di statistica di alcune Province o Regioni. Tali enti hanno sottoscritto accordi con l'Istat (Convenzioni bilaterali e Protocollo di Intesa nazionale) finalizzati alla raccolta, al controllo della copertura, all’acquisizione informatizzata e al successivo invio all’Istituto Nazionale di Statistica dei dati secondo un formato concordato.
La rilevazione avviene attraverso l’invio di file o tramite la compilazione del modello cartaceo Istat CTT/INC da parte dell'autorità che è intervenuta sul luogo (Polizia Stradale, Carabinieri, Polizia locale o municipale, Polizia provinciale, e altri organismi) per ogni incidente stradale in cui è coinvolto un veicolo in circolazione sulla rete stradale e che comporti danni alle persone.
Le informazioni rilevate riguardano il numero di individui coinvolti nell’incidente secondo il ruolo (conducente, passeggero, pedone) e l’esito, la localizzazione e la dinamica dell’incidente. Sono oggetto della rilevazione, inoltre, la data e luogo del sinistro, l’organo di rilevazione, la localizzazione dell’incidente (se nel centro urbano o fuori dell’abitato), il tipo di veicoli coinvolti, le circostanze che hanno dato origine all’incidente e le conseguenze alle persone.
articolo del 14.11.2019, ore 23:45