"Dichiarate l'emergenza climatica": l'appello di Rifiuti Zero
In un’epoca in cui i giovani di Fridays for Future si fanno sentire, il Coordinamento Lecchese di Rifiuti Zero ha rivolto un appello ai primi cittadini della provincia di Lecco per dichiarare lo stato di emergenza climatica. L’allarme, sulla scia di quanto fatto dal comune di Milano nei mesi scorsi, viene spiegato nella seguente lettera:
Spettabile Sindaco,
credo sappia molto bene cosa stia succedendo a livello globale, mi riferisco ai cambiamenti climatici, all’innalzamento della temperatura del Pianeta Terra, allo scioglimenti dei ghiacci con conseguente innalzamento dei livelli del mare, alle deforestazioni, alle estrazioni incontrollate di materie prime.
A causa dell’inquinamento ambientale, aria, acqua e terra sono ormai un concentrato di veleni.
In Italia a periodi di scarsità d’acqua seguono sempre più violente perturbazioni con vere e proprie “bombe d’acqua”. Siamo sul bordo di un baratro che potrebbe portarci all’estinzione.
Io Barbara Nasatti, cittadina italiana e presidente dell’associazione Coordinamento Lecchese Rifiuti Zero, Le scrivo per chiederLe di dichiarare nel suo comune lo STATO di EMERGENZA CLIMATICA e a predisporre in tempi rapidi nel suo comune iniziative per la riduzione delle emissioni e l’introduzione di energie rinnovabili, per incentivare il risparmio energetico nei settori della pianificazione urbana, nella mobilità e negli edifici.
Ciò è già stato fatto da illustri suoi colleghi italiani sindaci di città ad esempio come Milano, Torino, Napoli, Padova, Aosta, Siracusa, Torchiarolo, Lucca, Maglie, Acri, Codevilla.
Le chiedo pertanto di impegnarsi ufficialmente e proporre al più presto direttive atte alla reale diminuzione degli inquinanti ambientali.
Le chiedo di diventare un eroe ambientale per salvare se stesso, i suoi Cittadini e la Terra.
La ringrazio e attendo una sua risposta positiva.
Barbara Nasatti Presidente del Coordinamento Lecchese Rifiuti Zero
Rifiuti Zero
Il Coordinamento Lecchese Rifiuti Zero è un’apartitica unione di associazioni e di liberi cittadini nata nel gennaio 2015 a partire dall’avversione al progetto di teleriscaldamento a rifiuti proposto da SILEA, società in house che gestisce il ciclo integrato dei rifiuti negli 88 Comuni della Provincia di Lecco. Oggi, il Coordinamento è composto da 13 associazioni e conta su una mailing list forte di oltre 1000 cittadini. Dal gennaio 2015, data della sua costituzione, il Coordinamento si occupa di informare gli amministratori dei Comuni della Provincia di Lecco nonché gli stessi cittadini dei rischi connessi al progetto di teleriscaldamento che SILEA vuole realizzare all’inceneritore di Valmadrera. Non esistendo però diniego senza un’alternativa percorribile, il Coordinamento spinge per il superamento di una gestione dei rifiuti basata sull’incenerimento o sul conferimento in discarica e per il passaggio al modello Rifiuti Zero, che punta su altissimi tassi di raccolta differenziata e di riciclaggio e sulla riduzione dei rifiuti prodotti. Questo modello è già impiegato in buona parte d’Europa e d’Italia (soprattutto Province di Treviso, Mantova, Pordenone, ma anche in molti comuni delle Province di Bergamo e Monza) ed è in grado di dare risultati ottimi, riducendo al minimo la produzione di rifiuto indifferenziato.
Numerose sono state le iniziative promosse dal Coordinamento Lecchese Rifiuti Zero nel corso del primo anno della sua attività, a partire dagli incontri con Sindaci e amministratori comunali, passando per l’organizzazione di serate con personalità di spicco nel mondo dei rifiuti, e arrivando alla promozione di una raccolta firme contro il progetto del teleriscaldamento a rifiuti all’inceneritore di Valmadrera.
Tra le serate organizzate dal Coordinamento Lecchese Rifiuti Zero, ricordiamo il grande successo dell’incontro tenutosi a Civate il 20 novembre 2015 con Paolo Contò, direttore del Consorzio Priula a Contarina. Contarina è la società in house che gestisce il ciclo integrato dei rifiuti in 55 Comuni della Provincia di Treviso, nonché esempio tra i più riusciti della realizzazione del modello Rifiuti Zero.
Altra serata con personaggi di caratura nazionale è stata quella di Civate, il 26 febbraio 2016, durante la quale si è trattato il tema delle analisi epidemiologiche con il dottor Paolo Crosignani, l’ingegner Marco Caldiroli e Fulvio Aurora, tre dei maggiori esperti nazionali in tema di analisi epidemiologiche ed emissioni dei forni inceneritori.
Entrambe le serate hanno riscosso un successo notevole, con una partecipazione che ha superato in entrambi i casi il centinaio di persone, a testimonianza dell’interesse del territorio verso un tema così importante come quello della gestione dei rifiuti.
Dal luglio 2015, il Coordinamento Lecchese Rifiuti Zero ha poi lanciato una petizione per chiedere ai Sindaci dei Comuni soci di SILEA di non avallare il progetto del teleriscaldamento. Maggiori informazioni sulla raccolta firme alla pagina dedicata.
Il 26 maggio 2016, in occasione dell’assemblea dei soci di SILEA, il Coordinamento Lecchese Rifiuti Zero ha indetto un presidio davanti ai cancelli della società stessa. I manifestanti, un’ottantina di persone circa, hanno consegnato ai Sindaci e agli amministratori presenti della documentazione riassuntiva delle proprie richieste.
articolo del 15.07.2019, ore 15:50
Spettabile Sindaco,
credo sappia molto bene cosa stia succedendo a livello globale, mi riferisco ai cambiamenti climatici, all’innalzamento della temperatura del Pianeta Terra, allo scioglimenti dei ghiacci con conseguente innalzamento dei livelli del mare, alle deforestazioni, alle estrazioni incontrollate di materie prime.
A causa dell’inquinamento ambientale, aria, acqua e terra sono ormai un concentrato di veleni.
In Italia a periodi di scarsità d’acqua seguono sempre più violente perturbazioni con vere e proprie “bombe d’acqua”. Siamo sul bordo di un baratro che potrebbe portarci all’estinzione.
Io Barbara Nasatti, cittadina italiana e presidente dell’associazione Coordinamento Lecchese Rifiuti Zero, Le scrivo per chiederLe di dichiarare nel suo comune lo STATO di EMERGENZA CLIMATICA e a predisporre in tempi rapidi nel suo comune iniziative per la riduzione delle emissioni e l’introduzione di energie rinnovabili, per incentivare il risparmio energetico nei settori della pianificazione urbana, nella mobilità e negli edifici.
Ciò è già stato fatto da illustri suoi colleghi italiani sindaci di città ad esempio come Milano, Torino, Napoli, Padova, Aosta, Siracusa, Torchiarolo, Lucca, Maglie, Acri, Codevilla.
Le chiedo pertanto di impegnarsi ufficialmente e proporre al più presto direttive atte alla reale diminuzione degli inquinanti ambientali.
Le chiedo di diventare un eroe ambientale per salvare se stesso, i suoi Cittadini e la Terra.
La ringrazio e attendo una sua risposta positiva.
Barbara Nasatti Presidente del Coordinamento Lecchese Rifiuti Zero
Rifiuti Zero
Il Coordinamento Lecchese Rifiuti Zero è un’apartitica unione di associazioni e di liberi cittadini nata nel gennaio 2015 a partire dall’avversione al progetto di teleriscaldamento a rifiuti proposto da SILEA, società in house che gestisce il ciclo integrato dei rifiuti negli 88 Comuni della Provincia di Lecco. Oggi, il Coordinamento è composto da 13 associazioni e conta su una mailing list forte di oltre 1000 cittadini. Dal gennaio 2015, data della sua costituzione, il Coordinamento si occupa di informare gli amministratori dei Comuni della Provincia di Lecco nonché gli stessi cittadini dei rischi connessi al progetto di teleriscaldamento che SILEA vuole realizzare all’inceneritore di Valmadrera. Non esistendo però diniego senza un’alternativa percorribile, il Coordinamento spinge per il superamento di una gestione dei rifiuti basata sull’incenerimento o sul conferimento in discarica e per il passaggio al modello Rifiuti Zero, che punta su altissimi tassi di raccolta differenziata e di riciclaggio e sulla riduzione dei rifiuti prodotti. Questo modello è già impiegato in buona parte d’Europa e d’Italia (soprattutto Province di Treviso, Mantova, Pordenone, ma anche in molti comuni delle Province di Bergamo e Monza) ed è in grado di dare risultati ottimi, riducendo al minimo la produzione di rifiuto indifferenziato.
Numerose sono state le iniziative promosse dal Coordinamento Lecchese Rifiuti Zero nel corso del primo anno della sua attività, a partire dagli incontri con Sindaci e amministratori comunali, passando per l’organizzazione di serate con personalità di spicco nel mondo dei rifiuti, e arrivando alla promozione di una raccolta firme contro il progetto del teleriscaldamento a rifiuti all’inceneritore di Valmadrera.
Tra le serate organizzate dal Coordinamento Lecchese Rifiuti Zero, ricordiamo il grande successo dell’incontro tenutosi a Civate il 20 novembre 2015 con Paolo Contò, direttore del Consorzio Priula a Contarina. Contarina è la società in house che gestisce il ciclo integrato dei rifiuti in 55 Comuni della Provincia di Treviso, nonché esempio tra i più riusciti della realizzazione del modello Rifiuti Zero.
Altra serata con personaggi di caratura nazionale è stata quella di Civate, il 26 febbraio 2016, durante la quale si è trattato il tema delle analisi epidemiologiche con il dottor Paolo Crosignani, l’ingegner Marco Caldiroli e Fulvio Aurora, tre dei maggiori esperti nazionali in tema di analisi epidemiologiche ed emissioni dei forni inceneritori.
Entrambe le serate hanno riscosso un successo notevole, con una partecipazione che ha superato in entrambi i casi il centinaio di persone, a testimonianza dell’interesse del territorio verso un tema così importante come quello della gestione dei rifiuti.
Dal luglio 2015, il Coordinamento Lecchese Rifiuti Zero ha poi lanciato una petizione per chiedere ai Sindaci dei Comuni soci di SILEA di non avallare il progetto del teleriscaldamento. Maggiori informazioni sulla raccolta firme alla pagina dedicata.
Il 26 maggio 2016, in occasione dell’assemblea dei soci di SILEA, il Coordinamento Lecchese Rifiuti Zero ha indetto un presidio davanti ai cancelli della società stessa. I manifestanti, un’ottantina di persone circa, hanno consegnato ai Sindaci e agli amministratori presenti della documentazione riassuntiva delle proprie richieste.
articolo del 15.07.2019, ore 15:50