Incidente a Imbersago, muore il colichese Alessandro Osio
COLICO. Come anticipato nel pomeriggio sul nostro portale Facebook, è morto a soli 53 anni il colichese Alessandro Osio, coinvolto ieri sera, venerdì 26 aprile, in un incidente mortale con la sua motocicletta.
Tutto è accaduto sotto la scala del Santuario della Madonna del Bosco di Imbersago, nella Brianza lecchese: secondo le ricostruzioni effettuate dagli inquirenti, Osio si trovava a bordo della sua motocicletta Honda Dominator 650 in direzione sud, mentre un’altra automobile, una vecchia Fiat Panda, si stava immettendo dalla adiacente via Molera (piccola traversa che porta alla frazione di Arlate) sulla Provinciale (in direzione nord).
Proprio in quel momento si è generato lo scontro fatale: il motociclista è stato sbalzato dal primo gradino della scala santa fino all’altra parte della carreggiata, nei pressi dell’ingresso di un locale a una decina di metri di distanza.
Un colpo evidentemente troppo forte, visto che il Soccorso cisanese, giunto a pochi istanti dall’incidente, aveva segnalato sin da subito le gravissime condizioni, tentando invano di rianimare il paziente a seguito di un arresto cardiaco con dei massaggi. Per questo motivo si è reso necessario l’intervento dell’elisoccorso di Como, che ha trasportato il 53enne all’ospedale Alessandro Manzoni di Lecco. Lì, purtroppo, non c’è stato più nulla da fare: i medici hanno constatato il decesso.
Un dettaglio commovente che vale la pena ricordare riguarda l’autista brianzolo: il calchese si è inginocchiato sui gradini della scalinata del santuario, dicendo più volte “Te ne prego, fa che si salvi”, allargando le braccia e facendo il segno della croce. Le preghiere purtroppo non sono bastate, vista la dichiarazione ufficiale del decesso che sarebbe giunta di lì alle poche decine di minuti successive.
Tuttavia, va altresì ricordato che l’autista della Fiat Panda (classe 1985) era risultato positivo all’alcoltest, con una concentrazione di etanolo nel sangue leggermente sopra la media. Di conseguenza, è partita l’indagine per omicidio stradale.
Le conseguenze sulla circolazione
A seguito del grave incidente, i Carabinieri della Stazione Radiomobile di Merate sono intervenuti per regolare il traffico ed eseguire i rilievi di rito, chiudendo alcuni tratti della Strada Provinciale 56. Ovviamente, anche a causa della chiusura del ponte San Michele di Paderno d’Adda e del conseguente riversamento delle automobili su questa strada, si sono formate lunghe code di veicoli in entrambe le direzioni, dissoltesi successivamente alla riapertura dell’arteria.
Chi è Alessandro Osio
Alessandro Osio, colichese nato nel 1965 ma con residenza a Verderio, era professore presso una scuola di Morbegno. La sua famiglia era particolarmente conosciuta dalla cittadinanza colichese, in quanto titolare della Fattoria Osio. L'uomo lascia la moglie, Elena, e due figli piccoli.
Nelle scorse ore, fortemente visibile il cordoglio in città e sui social network.
Le esequie si sono tenute lunedì 29 aprile alle 15 presso la Chiesa Parrocchiale di San Giorgio di Colico; a seguire, la salma è stata tumulata nella Cappella degli Osio presso il cimitero di Bellano.
Nella celebrazione, il sindaco di Colico Monica Gilardi ha affermato: "Siamo vicini al dolore della famiglia Osio, una perdita difficile da superare. Un nostro concittadino, ancora giovane, che lascia un grande vuoto a tutti noi".
Don Lucio Fasoli ha poi ricordato Alessandro con le parole di San Francesco: "Dio, concedimi la serenità di accettare le cose che non posso cambiare, il coraggio di cambiare le cose che posso, e la saggezza per conoscerne la differenza".
Presenti ai funerali moltissimi cittadini, in una chiesa che strabordava di persone giunte per dare l'ultimo saluto al caro amico.
Osio è stato salutato anche dal sindaco di Morbegno Andrea Ruggeri, che nella celebrazione per il 25 aprile tenutesi due settimane fa lo ha definito un "professore che si è sempre dedicato ai ragazzi, cose che dovrebbero fare tutti gli adulti". Come già detto, Ruggeri insegnava al Romegialli, istituto superiore della città del Bitto.
articolo del 27.04.2019 aggiornato
Tutto è accaduto sotto la scala del Santuario della Madonna del Bosco di Imbersago, nella Brianza lecchese: secondo le ricostruzioni effettuate dagli inquirenti, Osio si trovava a bordo della sua motocicletta Honda Dominator 650 in direzione sud, mentre un’altra automobile, una vecchia Fiat Panda, si stava immettendo dalla adiacente via Molera (piccola traversa che porta alla frazione di Arlate) sulla Provinciale (in direzione nord).
Proprio in quel momento si è generato lo scontro fatale: il motociclista è stato sbalzato dal primo gradino della scala santa fino all’altra parte della carreggiata, nei pressi dell’ingresso di un locale a una decina di metri di distanza.
Un colpo evidentemente troppo forte, visto che il Soccorso cisanese, giunto a pochi istanti dall’incidente, aveva segnalato sin da subito le gravissime condizioni, tentando invano di rianimare il paziente a seguito di un arresto cardiaco con dei massaggi. Per questo motivo si è reso necessario l’intervento dell’elisoccorso di Como, che ha trasportato il 53enne all’ospedale Alessandro Manzoni di Lecco. Lì, purtroppo, non c’è stato più nulla da fare: i medici hanno constatato il decesso.
Un dettaglio commovente che vale la pena ricordare riguarda l’autista brianzolo: il calchese si è inginocchiato sui gradini della scalinata del santuario, dicendo più volte “Te ne prego, fa che si salvi”, allargando le braccia e facendo il segno della croce. Le preghiere purtroppo non sono bastate, vista la dichiarazione ufficiale del decesso che sarebbe giunta di lì alle poche decine di minuti successive.
Tuttavia, va altresì ricordato che l’autista della Fiat Panda (classe 1985) era risultato positivo all’alcoltest, con una concentrazione di etanolo nel sangue leggermente sopra la media. Di conseguenza, è partita l’indagine per omicidio stradale.
Le conseguenze sulla circolazione
A seguito del grave incidente, i Carabinieri della Stazione Radiomobile di Merate sono intervenuti per regolare il traffico ed eseguire i rilievi di rito, chiudendo alcuni tratti della Strada Provinciale 56. Ovviamente, anche a causa della chiusura del ponte San Michele di Paderno d’Adda e del conseguente riversamento delle automobili su questa strada, si sono formate lunghe code di veicoli in entrambe le direzioni, dissoltesi successivamente alla riapertura dell’arteria.
Chi è Alessandro Osio
Alessandro Osio, colichese nato nel 1965 ma con residenza a Verderio, era professore presso una scuola di Morbegno. La sua famiglia era particolarmente conosciuta dalla cittadinanza colichese, in quanto titolare della Fattoria Osio. L'uomo lascia la moglie, Elena, e due figli piccoli.
Nelle scorse ore, fortemente visibile il cordoglio in città e sui social network.
Le esequie si sono tenute lunedì 29 aprile alle 15 presso la Chiesa Parrocchiale di San Giorgio di Colico; a seguire, la salma è stata tumulata nella Cappella degli Osio presso il cimitero di Bellano.
Nella celebrazione, il sindaco di Colico Monica Gilardi ha affermato: "Siamo vicini al dolore della famiglia Osio, una perdita difficile da superare. Un nostro concittadino, ancora giovane, che lascia un grande vuoto a tutti noi".
Don Lucio Fasoli ha poi ricordato Alessandro con le parole di San Francesco: "Dio, concedimi la serenità di accettare le cose che non posso cambiare, il coraggio di cambiare le cose che posso, e la saggezza per conoscerne la differenza".
Presenti ai funerali moltissimi cittadini, in una chiesa che strabordava di persone giunte per dare l'ultimo saluto al caro amico.
Osio è stato salutato anche dal sindaco di Morbegno Andrea Ruggeri, che nella celebrazione per il 25 aprile tenutesi due settimane fa lo ha definito un "professore che si è sempre dedicato ai ragazzi, cose che dovrebbero fare tutti gli adulti". Come già detto, Ruggeri insegnava al Romegialli, istituto superiore della città del Bitto.
articolo del 27.04.2019 aggiornato