Codacons: diffida a Trenord per i disagi sulla Lecco-Tirano. E i ritardi non si fermano
Anche al di fuori della complicata situazione creatasi con le Frecce Tricolori, non si fermano i disagi sulla linea ferroviaria Tirano-Milano: la mattinata di oggi, martedì 8 ottobre, nella fascia oraria tra le 6.40 e le 8, ha saputo “regalare” ritardi fino a 90 minuti e cancellazioni sulla linea Milano-Lecco-Tirano.
Ben tre i guasti accaduti, a conferma di una situazione tutt’altro che risolta: due alle vetture dei Suburbani S8 (che collegano Lecco a Milano Porta Garibaldi passando per Merate e Carnate), costati la cancellazione dei treni 10822, 10824, 10829 e 10831, uno ad uno scambio nei pressi della stazione di Abbadia Lariana.
Da una parte sembrerebbe si siano verificate alcune anomalie ai locomotori, che hanno costretto ad un intervento urgente e non rimediabile nell’immediato, mentre dall’altra le cause sono da rimandare all’infrastruttura ferroviaria, gestita da Rfi.
A causa della cancellazione dei treni Suburbani, particolarmente affollati dai pendolari nella prima mattina, sono state assegnate fermate straordinarie ai RegioExpress.
Di seguito il comunicato di Trenord: «Si informano i viaggiatori della direttrice S8 che questa mattina, in seguito a due distinti guasti alle vetture, i treni 10822, 10824 e i corrispondenti 10829 e 10831 non sono stati effettuati. Durante le fasi di preparazione dei treni il personale di bordo ha rilevato alcune anomalie che ha immediatamente cercato di risolvere.
Purtroppo questi interventi hanno richiesto tempi più lunghi del previsto, impedendo la regolare partenza dei treni da Milano.
Subito la nostra Sala Operativa si è adoperata per minimizzare gli impatti decidendo di assegnare fermate straordinarie ai treni 2555 e 2557, e al contempo garantire l'effettuazione dei treni successivi. Trenord si scusa per quanto accaduto e informa che i treni sono stati immediatamente inviati in manutenzione per stabilire le cause di quanto accaduto e ripristinare la corretta funzionalità dei convogli“.
Sui social network, ma anche consultando i pendolari, è possibile toccare con mano quanto sia il disappunto di fronte a una situazione ormai fuori controllo. Nonostante il “piano emergenziale” che Trenord ha introdotto lo scorso dicembre, tagliando centinaia di corse su tutto il territorio lombardo.
Ben tre i guasti accaduti, a conferma di una situazione tutt’altro che risolta: due alle vetture dei Suburbani S8 (che collegano Lecco a Milano Porta Garibaldi passando per Merate e Carnate), costati la cancellazione dei treni 10822, 10824, 10829 e 10831, uno ad uno scambio nei pressi della stazione di Abbadia Lariana.
Da una parte sembrerebbe si siano verificate alcune anomalie ai locomotori, che hanno costretto ad un intervento urgente e non rimediabile nell’immediato, mentre dall’altra le cause sono da rimandare all’infrastruttura ferroviaria, gestita da Rfi.
A causa della cancellazione dei treni Suburbani, particolarmente affollati dai pendolari nella prima mattina, sono state assegnate fermate straordinarie ai RegioExpress.
Di seguito il comunicato di Trenord: «Si informano i viaggiatori della direttrice S8 che questa mattina, in seguito a due distinti guasti alle vetture, i treni 10822, 10824 e i corrispondenti 10829 e 10831 non sono stati effettuati. Durante le fasi di preparazione dei treni il personale di bordo ha rilevato alcune anomalie che ha immediatamente cercato di risolvere.
Purtroppo questi interventi hanno richiesto tempi più lunghi del previsto, impedendo la regolare partenza dei treni da Milano.
Subito la nostra Sala Operativa si è adoperata per minimizzare gli impatti decidendo di assegnare fermate straordinarie ai treni 2555 e 2557, e al contempo garantire l'effettuazione dei treni successivi. Trenord si scusa per quanto accaduto e informa che i treni sono stati immediatamente inviati in manutenzione per stabilire le cause di quanto accaduto e ripristinare la corretta funzionalità dei convogli“.
Sui social network, ma anche consultando i pendolari, è possibile toccare con mano quanto sia il disappunto di fronte a una situazione ormai fuori controllo. Nonostante il “piano emergenziale” che Trenord ha introdotto lo scorso dicembre, tagliando centinaia di corse su tutto il territorio lombardo.
LA DIFFIDA DEL CODACONS
"Ieri (l'altro ieri, ndr) – a differenza di domenica scorsa – non c’erano le Frecce tricolori a Varenna, ma anche stavolta i disagi sulla linea ferroviaria Milano-Tirano non sono mancati. Il problema è stato di nuovo l’affollamento dei vagoni, come segnalato dai passeggeri che hanno diffuso fotografie scattate sul treno di come fossero stipati come sardine.
Ancora una volta è successo quello che si verifica molto spesso: posti insufficienti e tantissimi pendolari in piedi. Infatti alla base del disagio c’era la composizione del treno utilizzato per coprire la tratta: un Coradia partito da Milano con la metà dei vagoni rispetto al solito. Una situazione che si è già verificata in passato, con inevitabili disagi nei giorni caratterizzati dalla presenza di un numero elevato di viaggiatori.
Domenica c’erano turisti, ad esempio quelli diretti alle cantine di Morbegno. Senza dimenticare gli stranieri che arrivano negli aeroporti e poi salgono a Varenna. Ma non solo: anche universitari in viaggio verso la Valtellina dopo la settimana trascorsa a Milano. Senza dimenticare tutti gli altri utenti, compresi anziani e una donna incinta che fortunatamente qualcuno ha fatto sedere.
“Purtroppo – spiegano dal Codacons – ci vogliono sempre due ore, se va bene e non ci sono ritardi, per percorrere 130 chilometri. Trenord parla di indici di puntualità e di altri miglioramenti, ma la sostanza è un’altra, quella che la nostra associazione denuncia da anni, ma purtroppo senza ricevere riscontri adeguati. Senza dimenticare che le Olimpiadi del 2026 si avvicinano”.
Codacons invierà una diffida a Trenord per richiedere il potenziamento della tratta con treni adatti in relazione al flusso dei viaggiatori. Inoltre in questi casi è fondamentale sapere che è possibile chiedere il rimborso del biglietto ed il risarcimento per il danno patito; per qualsiasi informazione il Codacons è disponibile sia tramite e-mail, [email protected]. o tramite numero telefonico 02/29419096".
articolo del 7.10.2019, ore 22:25
"Ieri (l'altro ieri, ndr) – a differenza di domenica scorsa – non c’erano le Frecce tricolori a Varenna, ma anche stavolta i disagi sulla linea ferroviaria Milano-Tirano non sono mancati. Il problema è stato di nuovo l’affollamento dei vagoni, come segnalato dai passeggeri che hanno diffuso fotografie scattate sul treno di come fossero stipati come sardine.
Ancora una volta è successo quello che si verifica molto spesso: posti insufficienti e tantissimi pendolari in piedi. Infatti alla base del disagio c’era la composizione del treno utilizzato per coprire la tratta: un Coradia partito da Milano con la metà dei vagoni rispetto al solito. Una situazione che si è già verificata in passato, con inevitabili disagi nei giorni caratterizzati dalla presenza di un numero elevato di viaggiatori.
Domenica c’erano turisti, ad esempio quelli diretti alle cantine di Morbegno. Senza dimenticare gli stranieri che arrivano negli aeroporti e poi salgono a Varenna. Ma non solo: anche universitari in viaggio verso la Valtellina dopo la settimana trascorsa a Milano. Senza dimenticare tutti gli altri utenti, compresi anziani e una donna incinta che fortunatamente qualcuno ha fatto sedere.
“Purtroppo – spiegano dal Codacons – ci vogliono sempre due ore, se va bene e non ci sono ritardi, per percorrere 130 chilometri. Trenord parla di indici di puntualità e di altri miglioramenti, ma la sostanza è un’altra, quella che la nostra associazione denuncia da anni, ma purtroppo senza ricevere riscontri adeguati. Senza dimenticare che le Olimpiadi del 2026 si avvicinano”.
Codacons invierà una diffida a Trenord per richiedere il potenziamento della tratta con treni adatti in relazione al flusso dei viaggiatori. Inoltre in questi casi è fondamentale sapere che è possibile chiedere il rimborso del biglietto ed il risarcimento per il danno patito; per qualsiasi informazione il Codacons è disponibile sia tramite e-mail, [email protected]. o tramite numero telefonico 02/29419096".
articolo del 7.10.2019, ore 22:25