Dervio, questione Fosset: parla l'imprenditore Achler
DERVIO. Marco Achler, l’imprenditore che ha avviato gli interventi per la trasformazione della zona Fosset di Dervio (fatto che aveva aperto a numerose critiche e anche a una petizione online), ha svelato in cosa consisterà il progetto e come procederanno i lavori nello specchio d’acqua in località Santa Cecilia.
Innanzitutto l’imprenditore ha premesso che, a suo parere “alcuni dati sono stati riferiti alla stampa in modo non corretto e potrebbero risultare quindi fuorvianti”. Nelle ultime settimane la popolazione si è effettivamente mobilitata, chiedendo maggiori spiegazioni in particolare riguardo all’approvazione del progetto da parte del Sindaco e dei vari enti locali, avvenuta senza consultare i residenti. Achler ha spiegato che il progetto prevede la costruzione di un impianto di alaggio barche con una gru a bandiera, adatto a imbarcazioni fino a 8 tonnellate, e di un piazzale di manovra dell’estensione di 100 metri quadrati con impianto di raccolta e depurazione delle acque derivanti dal lavaggio delle carene. Altri 800 metri quadrati non vedranno costruzioni di questo tipo, bensì ospiteranno due pontili galleggianti perimetrali (di cui uno con accesso ai disabili). Anche se lo storico “nido dei cigni” verrà sostanzialmente cancellato, l’imprenditore assicura che il progetto sarà “green”, nel pieno rispetto dell’ambiente e delle acque lacustri. A riprova di questo fatto, Achler ha ricordato la sottoscrizione della Neomarine, la Charta Smeralda, avvenuta nelle ultime settimane: si tratta di un codice di tutela e rispetto dell’ambiente lacustre, fluviale e marino. Inoltre, verranno utilizzate particolari vernici e pellicole adesive siliconiche antivegetative, elaborate dal Lecco Innovation Hub del Politecnico di Milano, in grado di non disperdere prodotti nocivi nell’ecosistema naturale. “Il progetto è stato impostato per inserirsi nel contesto del porto di Santa Cecilia in maniera armoniosa e discreta. Posizionata in quella zona, infatti, la gru risulterebbe invisibile da qualsiasi punto di avvistamento dal lago, e ciò rappresenta un requisito cruciale per le approvazioni paesaggistiche”, assicura l’imprenditore che, non a caso, si è laureato al Politecnico di Milano con una tesi sull’applicazione di nuove tecnologie costruttive sottovuoto a basso impatto sull’ambiente, ed è quindi particolarmente attento alla questione ecologica. “Sempre nell’ottica della massima tutela del paesaggio – prosegue Achler – l’intervento prevede l’installazione di un sistema di lavaggio delle imbarcazioni a circuito chiuso con un impianto di depurazione che consente di evitare sversamento di sporco e detergenti nel lago: si tratterebbe di uno dei rarissimi impianti di questo tipo ad essere montati sul Lario. Sotto i pontili, infine, potranno essere predisposti sistemi di rifugio sommersi per garantire la tutela della fauna ittica”. “Il sogno della Neomarine è quella di fare di Dervio un centro all’avanguardia per la vela e, in un porto, il posizionamento di una gru di alaggio è una condizione imprescindibile. Gli eventi velici ed il loro indotto, in termini di occupazione e di ricaduta economica per bar,negozi, ristoranti, artigiani e strutture ricettive sarebbe importante” afferma Achler. L’imprenditore, tuttavia, apre alla proposta elaborata dal sindaco Davide Vassena: si tratta della realizzazione di una variante in corso d’opera riguardo al posizionamento della gru. L’area, tuttavia, “non presenta elementi di naturalità che necessitano di particolare salvaguardia”. I lavori sono infatti stati valutati come opere di bonifica. “E’ evidente – precisa l’imprenditore – che questa variante dovrà essere individuata, condivisa e concordata, oltre che con gli enti deputati ad esprimere pareri tecnici, anche con le altre attività nautiche aventi concessioni demaniali sul porto. Naturalmente i tempi tecnici dovranno essere compatibili con quelli preventivati per il progetto già approvato.” Va comunque ricordato che le preoccupazioni dei cittadini derviesi non terminano, sia per le importanti modifiche che verranno attuate sull’area, sia per i cigni presenti da decenni nello specchio d’acqua, animali che perderanno il proprio nido. articolo del 15.03.2019, ore 21:25 |