Ancora ladri: aggrediti e malridotti padre 87enne e figlia 53enne
COLICO/Città. I ladri non sembrano voler lasciare in pace Colico. Dopo la grandissima ondata di furti di fine 2013 (per l’occasione erano intervenute le principali televisione nazionali) e dopo i furti di gennaio 2018, a inizio 2019 i malviventi sono tornati a farsi sentire.
Vi abbiamo già raccontato dei furti e dei tentativi falliti, spesso conclusisi con gravi danni alle abitazioni “visitate”, ma questa volta il fatto è diverso e ben più grave. Un padre 87enne, di nome Bernardo Bettiga, e la figlia 52enne, Anna Maria Bettiga, sono stati letteralmente massacrati di botte da due ladri entrati in casa alle 10.30 di ieri mattina. Con buona probabilità i ladri sarebbero italiani, visto che avrebbero pronunciato alcune frasi in dialetto. L’abitazione delle due persone aggredite si trova nella parte alta della frazione di Laghetto, in via Posallo, area nel quale i ladri avevano già fatto sentire la propria presenza. Secondo le informazioni giunte, le condizioni peggiori sono della 52enne, buttata violentemente a terra e picchiata con un piede di corpo, mentre lievemente meno gravi quelle dell’87enne, colpito più volte in faccia e allo sterno. Emblematica e forte l’immagine diffusa nei momenti immediatamente successivi al furto, che ritrae Bernardo quasi sfigurato (a fianco). Nonostante l’immediatezza dell’intervento, i Carabinieri di Colico non sono riusciti a rintracciare ed arrestare i due giovani in fuga. La donna ferita è stata portata in ospedale a Gravedona (con lesioni al volto e una spalla lussata) e già dimessa, mentre l’87enne ha rifiutato il trasporto al nosocomio; presenti sul posto ambulanze sia della Croce Rossa di Colico che del Soccorso Bellanese. Fortunatamente, se così si può dire, i malviventi hanno portato via “soltanto” le chiavi di casa e dell'automobile. Nella giornata di ieri sono state inoltre avviate le indagini da parte dei Carabinieri del Comando Provinciale di Lecco, che hanno ricordato come i due banditi, a volto coperto, non indossavano i guanti: sarà così più facile trovare le loro impronte. Nuovi dettagli delle ultime ore, infine, sono innanzitutto la pistola utilizzata dai banditi per spaventare la famiglia, che si sarebbe rivelata un giocattolo, ma anche l'utilizzo di fascette e manette improvvisate. Secondo le prime ricostruzioni, inoltre, i ladri avrebbero immobilizzato la donna e prelevato le chiavi di casa, poi sarebbero entrati nell'appartamento, dove avrebbero ritrovato le chiavi della Fiat Panda sulla quale sono fuggiti. E' però chiaro un ulteriore dettaglio: risulta particolarmente accreditata l'ipotesi che i ladri conoscessero già la casa dove recarsi, supposizione accreditata dal fatto che, secondo le testimonianze, i malviventi parlavano il dialetto locale. In poche parole, i ladri (forse tre, grazie a un probabile complice esterno) sarebbero stati a conoscenza di chi vi abitava e avrebbero colpito appositamente, per motivi ovviamente ancora sconosciuti; è importante sottolineare che l'uomo frequenta molti bar, e avrebbe lasciato intendere di custodire del denaro in casa. La politica sul caso «Lasciamo che i Carabinieri svolgano le indagini, è la prima volta che accade un fatto di tale gravità in paese. Massima attenzione ma senza sostituirsi alle forze dell’ordine». Questa la dichiarazione rilasciata dal primo cittadino di Colico, Monica Gilardi. E’ intervenuta anche Daniela Santanché, di Fratelli d’Italia: «Questo è un episodio gravissimo, accaduto a pochi metri dall’abitazione del nostro dirigente Marco Masetti. Alle bestie va garantita la punizione più severa. Alle vittime massacrate in casa loro la certezza della pena, la giustizia. Qui lo Stato ha il dovere di esserci con tutta la sua forza, altrimenti è finita». Il già citato portavoce Marco Masetti ha rilasciato un intervento in serata: «E' con una certa tristezza e non senza stupore che mi trovo a commentare un episodio tanto violento e crudele avvenuto nel mio paese, nella nostra amata Colico. La piaga dei furti in appartamento, che purtroppo si ripresenta ciclicamente, è sfociata, in modo inedito ma forse non imprevedibile, in brutale violenza ai danni di due concittadini. Voglio prima di tutto esprimere come cittadino e come rappresentante di Fratelli d'Italia la solidarietà alle due vittime. In secondo luogo, da colichese, mi aspetto che questo episodio serva almeno a garantire un maggiore, costante e più capillare presidio del territorio. Mi unisco infine al pensiero dell'On. Santanché: lo Stato ha il dovere di esserci, di assicurare alla giustizia i responsabili e comminare loro una pena severa e certa». Riportiamo anche il comunicato del Movimento Nazionale per la Sovranità - Coordinamento Provinciale di Lecco: «Il nostro territorio è stato teatro di un episodio di inaudita violenza, una donna cinquantenne e l'anziano padre sono stati aggrediti e malmenati all'interno della propria abitazione, probabilmente a seguito di una rapina finita male. Il Movimento Nazionale esprime solidarietà e vicinanza alle vittime e alla comunità colichese. Ci uniamo alla cittadinanza nell'esortare la reazione delle istituzioni al fine di stroncare sul nascere episodi così violenti e dimostrare la presenza dello Stato. Auspichiamo, come prima risposta concreta, che chi di dovere voglia, seppur tardivamente, dar seguito alla richiesta, avanzata da tutte le ultime amministrazioni colichesi, di dislocare sul territorio più uomini delle forze dell'ordine per garantire un presidio costante e prevenire certi accadimenti». articolo del 10 e 11.01.2019 di Alessandro Bonini RIPRODUZIONE RISERVATA |