Ugo Parolo deposita una proposta di legge: "Fare delle Olimpiadi un volano per il territorio"
E' stata depositata nei giorni scorsi la proposta di legge del deputato della Lega Ugo Parolo, concernente le Olimpiadi 2026 in Valtellina e ciò che ne può derivare a beneficio del territorio: “Le Olimpiadi non possono ridursi alla mera organizzazione e promozione dell’evento sportivo ma devono diventare il volano per avviare, sin da subito, un progetto ambizioso di sviluppo dei territori montani, attraverso il coinvolgimenti diretto delle comunità locali, delle forze imprenditoriali e contando sui punti di forza specifici quali la bellezza del paesaggio, l’agricoltura di qualità, l’artigianato tipico, le specificità enogastronomiche: elementi questi che, se adeguatamente supportati, anche attraverso un idoneo percorso di crescita culturale e di consapevolezza, possono diventare la spina dorsale per uno sviluppo basato anche su un turismo di qualità, destagionalizzato e rispettoso dell’ambiente, principale risorsa dei territori montani. Per attivare concretamente un progetto così ambizioso occorre che vengano coinvolti tutti gli organi della Repubblica, dal Governo sino agli Enti locali, passando per il ruolo di coordinamento delle Regioni e che si avvii un puntuale percorso di confronto e di concertazione con le realtà imprenditoriali e associative dei territori”. Si parte “da un’accurata analisi territoriale e dei bisogni, predisposta dai soggetti proponenti previa adeguata concertazione territoriale, declina gli obiettivi di sviluppo di una definita area territoriale attraverso una classificazione di breve/medio periodo”.
Ad ogni modo, “si tratterebbe, in definitiva, di non limitarsi al pur importante evento olimpico, che certamente darà lustro soprattutto ai territori che ospiteranno el gare, ma di alzare lo sguardo, accettare la sfida, coinvolgere la maggior parte dei territori montani e lanciare, per la prima volta, un vero progetto di sviluppo delle montagne”.
Sui social network, Parolo ha poi aggiunto: “Sempre più convinto, anche alla luce delle importanti risorse stanziate in legge di bilancio su richiesta della Lega ( un miliardo di euro) che occorra una legge di sistema e di largo respiro per gestire al meglio lo sviluppo per tutti i territori di montagna. Questa è una base di discussione, non ha certamente la pretesa di essere il testo definitivo. Ma si parta il prima possibile , in termini programmatori il 2026 è dietro l’angolo”.
Nel progetto sono protagoniste le Regioni, che ricopriranno un ruolo fondamentale nella proposta di un "Piano di Sviluppo delle Montagne Olimpiche"; le aree devono avere una presenza di almeno l'80% del territorio considerato "montano", e almeno una parte appartenente a una provincia dove si svolgono le gare delle Olimpiadi.
Altre restrizioni sono previste dal punto di vista prettamente politico: l'attenzione al consumo del suolo, gli effetti dei cambiamenti climatici, la resilienza dei territori, il rapporto tra centri urbani e aree rurali, la gestione della mobilità (da questo punto di vista la situazione sarebbe piuttosto problematica per Sondrio, ndr), anche con modalità innovative ed ecosostenibili, la corretta disposizione di risorse, la pianificazione di reti di infrastrutture, la salvaguardia e lo sviluppo delle specificità locali e la preservazione della biodiversità.
articolo del 21.12.2019, ore 16:20
Ad ogni modo, “si tratterebbe, in definitiva, di non limitarsi al pur importante evento olimpico, che certamente darà lustro soprattutto ai territori che ospiteranno el gare, ma di alzare lo sguardo, accettare la sfida, coinvolgere la maggior parte dei territori montani e lanciare, per la prima volta, un vero progetto di sviluppo delle montagne”.
Sui social network, Parolo ha poi aggiunto: “Sempre più convinto, anche alla luce delle importanti risorse stanziate in legge di bilancio su richiesta della Lega ( un miliardo di euro) che occorra una legge di sistema e di largo respiro per gestire al meglio lo sviluppo per tutti i territori di montagna. Questa è una base di discussione, non ha certamente la pretesa di essere il testo definitivo. Ma si parta il prima possibile , in termini programmatori il 2026 è dietro l’angolo”.
Nel progetto sono protagoniste le Regioni, che ricopriranno un ruolo fondamentale nella proposta di un "Piano di Sviluppo delle Montagne Olimpiche"; le aree devono avere una presenza di almeno l'80% del territorio considerato "montano", e almeno una parte appartenente a una provincia dove si svolgono le gare delle Olimpiadi.
Altre restrizioni sono previste dal punto di vista prettamente politico: l'attenzione al consumo del suolo, gli effetti dei cambiamenti climatici, la resilienza dei territori, il rapporto tra centri urbani e aree rurali, la gestione della mobilità (da questo punto di vista la situazione sarebbe piuttosto problematica per Sondrio, ndr), anche con modalità innovative ed ecosostenibili, la corretta disposizione di risorse, la pianificazione di reti di infrastrutture, la salvaguardia e lo sviluppo delle specificità locali e la preservazione della biodiversità.
articolo del 21.12.2019, ore 16:20