Trenord: le novità sulla Tirano-Milano
Dopo i tagli effettuati lo scorso dicembre, migliora l'indice di puntualità sulle principali direttrici lombarde, come sulla Lecco-Monza-Milano (ora intorno all'82%, +7% sulla media precedente). Altro dato che deriva dalla diminuzione dei collegamenti intrapresa provvisoriamente a dicembre, per affrontare questa situazione emergenziale, la riduzione delle soppressioni dal 5% all'1,7% (da 120 a meno di 40).
“Questi numeri – ha affermato Terzi – confermano che la strada intrapresa è quella giusta. Il servizio ha recuperato affidabilità, il lavoro svolto su indirizzo della Regione sta dando risultati positivi. Andando avanti così, è possibile pensare di ridurre i bus sostitutivi con il prossimo cambio orario. Questo non significa che non esistano criticità, ma il miglioramento del servizio è certificato dai dati. Con l’innesto dei nuovi treni acquistati dalla Regione e gli interventi programmati da Rfi ci attendiamo, nei prossimi anni, un ulteriore passo in avanti”. L’assessore Terzi ha poi spiegato che la Regione sta interloquendo con Trenitalia “per subentrare nel contratto nazionale per la fornitura di 15 treni nuovi che andrebbero ad aggiungersi agli altri 161 già acquistati e che potrebbero entrare in servizio nella seconda metà del 2019”. Infine diminuiscono le direttrici che usufruiscono dei bonus dovuti ai disservizi: dalle 63 del 4° trimestre del 2018 si è passati alle 22 del 1° trimestre del 2019. Trenord oggi, in media, trasporta quotidianamente oltre 800.000 pendolari, cifra pari al 26% del totale italiano: in sostanza il servizio ferroviario in Lombardia fa i numeri di Lazio, Veneto e Piemonte messi assieme. I viaggiatori sono cresciuti del 22% in 5 anni. Anche se, va sottolineato, il taglio dei collegamenti (seppur provvisorio) si fa sentire, in particolare sulle linee più periferiche. L'intervento del PD a Sondrio Nella serata del PD svoltasi a Sondrio, le criticità del servizio ferroviario Tirano-Milano sono state rimesse al centro dell'attenzione. Presenti Michele Iannotti, Roberta Songini, Salvatore Ambrosi, Floriana Valenti, Francesca Nobili e Pierluigi Morelli. Gli esponenti dem sondriesi hanno spiegato: "Da molti anni, in particolar modo in questi ultimi mesi, il servizio fornito da Trenord è stato caratterizzato da un generalizzato e costante peggioramento. Si susseguono da parte dei pendolari sondriesi continue lamentele per i gravissimi disservizi che interessano in particolare la tratta Tirano-Sondrio-Milano, ma non solo, con segnalazioni che riguardano corse cancellate all'ultimo momento, spesso senza pullman sostitutivi o mezzi sostitutivi inadeguati, treni arrivati in ritardo senza alcun avviso, carrozze sporche, buie e non riscaldate. La nostra è una provincia montana a vocazione turistica e che punta alla qualità ambientale e del paesaggio. Lo sviluppo economico e sociale della nostra provincia passa attraverso l'incentivo all'utilizzo di mezzi di trasporto alternativi, ecologici e non impattanti, che meglio salvaguardano il nostro territorio. Proprio per questo il futuro della mobilità dovrebbe andare nella direzione di favorire il trasporto su ferro, invece la modalità più diffusa continua a rimanere il trasporto su gomma, con inevitabili conseguenze su ambiente, inquinamento e sicurezza. La nostra è una denuncia e chiediamo che il primo cittadino del capoluogo si attivi a favore di tutta la provincia. Ci auguriamo che il nostro ordine del giorno venga approvato al prossimo Consiglio del 29 marzo all'unanimità in maniera tale che il sindaco abbia più forza nell'interfacciarsi con Regione e Trenord". Il comunicato: "CONSIDERATO CHE: - il trasporto ferroviario è una delle modalità di spostamento più sicure, sostenibili, e col minore impatto ambientale; in ambito territoriale la mobilità su ferro rappresenta una valida alternativa al traffico che giornalmente si sviluppa sulle statali 36 e 38, dove migliaia di auto percorrono il tratto verso Lecco e Milano, con dati allarmanti rispetto al rischio di circolazione: la Statale 36 è la strada extraurbana più pericolosa d’Italia con una maggiore densità di incidenti (N. 7,6 incidenti a Km contro N. 0,6 della media nazionale – fonte ACI) -la competenza relativa al trasporto ferroviario regionale è in capo a Regione Lombardia e da oltre dieci anni viene gestita per il tramite di Trenord spa, partecipata in modo paritetico tra Ferrovie Nord Milano (la cui maggioranza delle azioni è di proprietà di Regione Lombardia), e Trenitalia; PRESO ATTO CHE: - da molti anni, ma in particolar modo in questi ultimi mesi, il servizio fornito da Trenord è stato caratterizzato da un generalizzato e costante peggioramento e che si susseguono da parte dei pendolari sondriesi continue lamentele per i gravissimi disservizi che interessano in particolare la tratta Tirano-Sondrio-Milano, ma non solo, con segnalazioni che riguardano corse cancellate all’ultimo momento, spesso senza pullman sostituivi o con mezzi sostitutivi inadeguati, treni arrivati in ritardo senza alcun avviso, carrozze sporche, buie e non riscaldate. - in base ai dati forniti da Trenord sulle tratte Milano-Sondrio-Tirano e Colico-Chiavenna, viaggiano giornalmente 24.000 persone dei quali almeno la metà sono residenti nella provincia di Sondrio e tantissimi di questi risiedono nel capoluogo. - da più parti (Comitato pendolari, istituzioni varie…) sono state stigmatizzate le criticità relative alla linea ferroviaria Tirano-Sondrio-Milano con lettere, comunicazioni, interventi in sedi istituzionali e che tali criticità sono state sottoposte al Presidente di Regione Lombardia, a Trenord, alla Prefettura di Sondrio, a conferma della rilevanza sociale del tema. RILEVATO CHE: - i problemi del trasporto ferroviario incidono, ogni giorno, sulla vita di migliaia di persone in maniera negativa sulla qualità della vita di chi sceglie di spostarsi con i treni per andare a lavorare o a studiare. -lo sviluppo economico e sociale della nostra provincia passa attraverso l’incentivo all’utilizzo di mezzi di trasporto alternativi, ecologici e non impattanti, che meglio salvaguardano il nostro territorio dal punto di vista ambientale e paesaggistico; proprio per questo il futuro della mobilità dovrebbe andare nella direzione di favorire il trasporto su ferro, invece la modalità più diffusa continua a rimanere il trasporto su gomma, con inevitabili conseguenze su ambiente, inquinamento e sicurezza. - anche nelle linee programmatiche del Sindaco esiste un richiamo al potenziamento e alla qualità della mobilità ferroviaria come volano per lo sviluppo della città, anche in chiave turistica. -il fallimento del modello gestionale di Trenord mette in chiara evidenza tutti i propri limiti, sia in termini di investimento, sia in termini di risposta alle esigenze dell’utenza. PREOCCUPATI: per il progressivo peggioramento del servizio a cui abbiamo assistito in questi anni, e in particolar modo in questi mesi, che si ripercuote sui cittadini di Sondrio che utilizzano questo mezzo; CONSIDERATA l’urgenza di dare risposte ai cittadini che ogni giorno affrontano i loro spostamenti con incertezza e sfiducia, a causa del servizio sempre più inadeguato ed indignitoso IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA: -a farsi parte attiva presso Regione Lombardia (Presidente Attilio Fontana e Assessore Claudia Maria Terzi) per il tramite dei rappresentanti istituzionali regionali eletti in provincia di Sondrio, e presso Trenord, affinché, per le tratte Tirano-Milano e Colico-Chiavenna, vengano assegnati ed effettuati gli investimenti necessari che migliorino le condizioni esistenti e che permettano di disporre di treni moderni, con percorrenze certe, confortevoli e puliti , in modo da veder garantiti i diritti e la dignità dei viaggiatori, in modo particolare quelli dei pendolari che più di altri sono dipendenti ogni giorno dal sistema dei trasporti. -a relazionare il Consiglio Comunale sull’esito delle interlocuzioni avute con Regione Lombardia". Il terzo binario a Cernusco Arriva un nuovo binario nella stazione di Cernusco-Merate. Dopo le voci delle scorse settimane che prevedevano un nuovo binario presso Olgiate-Calco-Brivio, l’assessore Regionale ai Trasporti Claudia Maria Terzi ha confermato quanto richiesto dal consigliere regionale Raffaele Straniero (PD). La novità, un vero e proprio potenziamento dell’infrastruttura, consentirebbe, in caso di blocco della Milano-Lecco, un’opportunità per evitare forti ritardi ed interruzioni. In poche parole, una toppa ad un collo di bottiglia presente da troppi anni. Spiega Straniero: "Nel Programma regionale mobilità e trasporti, approvato dal consiglio regionale nel 2016, a proposito della riqualificazione della Lecco-Sondrio-Tirano e della Colico-Chiavenna, era prevista la realizzazione nella stazione di Olgiate di un punto di comunicazione fra i binari, per evitare situazioni di paralisi della linea in caso di arresto di un treno fra le stazioni di Calolziocorte e Carnate”. "L’obiettivo- continua Straniero - riveste un carattere di sempre maggiore attualità per via di una serie di episodi in cui si sono verificati casi di arresto di un convoglio ferroviario, per un guasto, fra le stazioni di Calolziocorte e di Carnate, semiparalizzando la linea. Ma nel piano di investimenti di RFI per la Lombardia, presentato a febbraio, quest’ipotesi era esclusa. Oggi l’assessore Terzi ha spiegato che RFI ha deciso di sostituire l’intervento già previsto con un altro, che prevede un terzo binario nella stazione di Cernusco. La finalità sarebbe la stessa ma cambierebbe la collocazione. L’intervento, ha precisato Terzi, è ancora in fase di progettazione. Non si conoscono ancora i tempi e i modi di realizzazione". "Si tratta- conclude l'esponente Pd - di un passo avanti positivo, se avrà le stesse caratteristiche di quello previsto ad Olgiate, di cui sarà però necessario valutare la fattibilità". Successivamente è intervenuto Francesco Ninno, portavoce del comitato pendolari del Meratese. «Stiamo cercando di capire se sarà davvero così oppure si tratta soltanto di una mossa per rimandare e poi non fare nulla. Per ora, sospendiamo il giudizio, in attesa dei dettagli, sui tempi e sulle modalità di intervento. – Comunque (ndr) - si tratta di un lavoro da fare. Farlo a Olgiate Molgora, che si trova a metà strada tra Carnate e Calolziocorte, dal nostro punto di vista, sarebbe stato meglio. Se per ragioni a noi non note vorranno farlo a Cernusco, va bene lo stesso». Ovviamente l'avvio dei lavori deve ancora avvenire. Quel che è certo è che è stata messa un'altra pietra importante nella ricostituzione di un servizio per troppo tempo venuto a meno, a scapito dei pendolari che tutti i giorni utilizzano il treno per recarsi sul luogo di lavoro e a scuola. articolo del 21-24.03.2019 |