Massimo Sertori: "Più risorse ai sindaci dei Piccoli Comuni"
“Fare il sindaco di un piccolo Comune non può essere solo una missione in quanto il tempo dedicato alla collettività ha un costo, anche economico. Per questo motivo, sono da sempre favorevole ad un aumento dell’indennità per i sindaci, in particolare per quelli dei piccoli Comuni, che hanno un forte senso della comunità, ma anche enormi responsabilità da gestire. C’è bisogno insomma di dare dignità al mestiere del primo cittadino”. Lo ha affermato Massimo Sertori, assessore agli Enti locali, Montagna e Piccoli Comuni, intervenendo sul tema dell’indennità dei sindaci avanzata ieri in occasione del convegno ‘Sindaci d’Italia’ di Poste Italiane tenutosi a Roma, al quale sono intervenuti circa 4000 sindaci da tutta Italia.
“E’ sempre più difficile – ha spiegato – trovare chi sia disposto a esercitare questa funzione. Chi amministra i piccoli Comuni spesso fa volontariato puro ed è disposto a dedicarsi alla comunità, sottraendo tempo alla propria famiglia e affrontando nel quotidiano le esigenze reali del territorio. E’ necessario dunque che vi sia una convergenza che va oltre l’appartenenza politica per mettere questo ‘esercito di eroi’
nelle condizione di poter esercitare al meglio le proprie prerogative”. Secondo Sertori occorre intervenire da un punto di vista legislativo sia per semplificare le procedure amministrative, sia per non mettere continuamente a rischio l’attività dei sindaci rispetto all’assunzione di responsabilità personali.
“Continuerò a spendermi in prima persona – ha concluso Sertori – per mettere in campo le risorse e i mezzi a mia disposizione per dare maggiori competenze e dignità al mestiere che svolgono e sostenere i nostri amministratori locali, dando supporto concreto alle funzioni che garantiscono la sopravvivenza dei piccoli Comuni e ne scongiurano lo spopolamento”.
L'incontro a Roma
Sono circa quattromila i sindaci di piccoli Comuni riuniti da Poste Italiane per la seconda edizione di 'Sindaci d'Italia". Nell'enorme sala congressi sotto la 'Nuvola' di Fuksas il colpo d'occhio è d'effetto: con la fascia tricolore, in migliaia, i sindaci affollano una platea che rappresenta il Paese, il territorio, la 'periferia' dei piccoli comuni per un confronto con l'azienda ma anche con il 'centro' politico del Paese. Il Governo è presente con il premier Giuseppe Conte e, in programma, i ministri Gualtieri, Boccia, Catalfo, Provenzano, Pisano, Franceschini, oltre a Nicola Zingaretti come presidente della Regione Lazio. All'inizio della convention, ed all'ingresso degli ospiti del Governo, applausi ma anche qualche fischio (mentre i maxischermi inquadravano il primo ministro che entrando si è fermato a salutare alcuni dei presenti in prima fila) dalla platea di sindaci.
Sono circa quattromila i sindaci di piccoli Comuni riuniti da Poste Italiane per la seconda edizione di 'Sindaci d'Italia". Nell'enorme sala congressi sotto la 'Nuvola' di Fuksas il colpo d'occhio è d'effetto: con la fascia tricolore, in migliaia, i sindaci affollano una platea che rappresenta il Paese, il territorio, la 'periferia' dei piccoli comuni per un confronto con l'azienda ma anche con il 'centro' politico del Paese. Il Governo è presente con il premier Giuseppe Conte e, in programma, i ministri Gualtieri, Boccia, Catalfo, Provenzano, Pisano, Franceschini, oltre a Nicola Zingaretti come presidente della Regione Lazio. All'inizio della convention, ed all'ingresso degli ospiti del Governo, applausi ma anche qualche fischio (mentre i maxischermi inquadravano il premier che entrando si è fermato a salutare alcuni dei presenti in prima fila) dalla platea di sindaci.
"Stiamo seguendo con molta attenzione la proposta legislativa 'liberiamo i sindaci' - ha detto il premier Giuseppe Conte replicando al presidente dell'Anci e parlando di manovra - e quest'anno abbiamo un tavolo, che aprirà il 7 novembre e sarà operativo fino a fine manovra, con tutti gli enti locali presso il ministero degli Affari Regionali, per accogliere le vostre istanze".
"Nei piccoli Comuni - ha evidenziato Conte - abita circa il 16% della popolazione italiana, sono 10 milioni di persone. I piccoli Comuni sono un deposito di preziose testimonianze artistiche e culturali e sono ancora oggi centro propulsivo di attività economiche e produttive". "E' importante sottolineare come i piccoli Comuni hanno tantissimi problemi, sono a rischio spopolamento ma danno un forte contributo alla realtà nazionale e all'eccellenza italiana", sottolinea.
Tra i "pilastri" del'azione di governo, ha detto il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri parlando di manovra - che sarà espressa in manovra, c'è "il tema welfare e famiglie", con una "grande piano per la costruzione di asili nido e la gratuità delle rette degli asili nido per la maggior parte della popolazione". "Il governo - ha detto ancora il ministro - si accinge a varare una manovra che rappresenta una sfida da non poco conto. La prima cosa è rimettere L'Italia sulla strada della stabilità e la crescita. E' positivo essere riusciti a disinnescare i rialzi Iva senza aver percorso la strada più facile: non abbiamo tolto un euro a sanità, scuola, trasporti, ricerca, enti locali".
Ai Sindaci è arrivato anche un messaggio del capo dello Stato. "Le sempre più rapide trasformazioni economiche e sociali presentano rischi di varia natura per la qualità della vita delle popolazioni dei piccoli comuni italiani, talvolta mettendo persino in discussione il loro equilibrio vitale". "Per questo accolgo con rinnovato interesse la seconda edizione dell'iniziativa che riunisce oggi, in progetti condivisi, una grande azienda come Poste italiane e migliaia di sindaci di piccoli Comuni, sostenuti dalle loro associazioni, Anci e Uncem. Una moderna infrastruttura di uomini e mezzi in grado di mettere in rete anche le comunità meno densamente popolate", spiega Mattarella. "L'impegno a mantenere i presidi essenziali nelle comunità più piccole , nelle aree interne, montane e insulari, è - prosegue - particolarmente meritorio e non risponde soltanto a un elementare dovere di unità nazionale, bensì consente di mettere a frutto risorse altrimenti abbandonate e infruttuose e di curare la salute dei territori, condizione di sviluppo sostenibile". Per Mattarella "è quando i diritti dei cittadini e i servizi a loro accessibili rispondono davvero a un criterio di universalità che la Costituzione risulta applicata".
articolo del 30.10.2019, ore 15:20
“E’ sempre più difficile – ha spiegato – trovare chi sia disposto a esercitare questa funzione. Chi amministra i piccoli Comuni spesso fa volontariato puro ed è disposto a dedicarsi alla comunità, sottraendo tempo alla propria famiglia e affrontando nel quotidiano le esigenze reali del territorio. E’ necessario dunque che vi sia una convergenza che va oltre l’appartenenza politica per mettere questo ‘esercito di eroi’
nelle condizione di poter esercitare al meglio le proprie prerogative”. Secondo Sertori occorre intervenire da un punto di vista legislativo sia per semplificare le procedure amministrative, sia per non mettere continuamente a rischio l’attività dei sindaci rispetto all’assunzione di responsabilità personali.
“Continuerò a spendermi in prima persona – ha concluso Sertori – per mettere in campo le risorse e i mezzi a mia disposizione per dare maggiori competenze e dignità al mestiere che svolgono e sostenere i nostri amministratori locali, dando supporto concreto alle funzioni che garantiscono la sopravvivenza dei piccoli Comuni e ne scongiurano lo spopolamento”.
L'incontro a Roma
Sono circa quattromila i sindaci di piccoli Comuni riuniti da Poste Italiane per la seconda edizione di 'Sindaci d'Italia". Nell'enorme sala congressi sotto la 'Nuvola' di Fuksas il colpo d'occhio è d'effetto: con la fascia tricolore, in migliaia, i sindaci affollano una platea che rappresenta il Paese, il territorio, la 'periferia' dei piccoli comuni per un confronto con l'azienda ma anche con il 'centro' politico del Paese. Il Governo è presente con il premier Giuseppe Conte e, in programma, i ministri Gualtieri, Boccia, Catalfo, Provenzano, Pisano, Franceschini, oltre a Nicola Zingaretti come presidente della Regione Lazio. All'inizio della convention, ed all'ingresso degli ospiti del Governo, applausi ma anche qualche fischio (mentre i maxischermi inquadravano il primo ministro che entrando si è fermato a salutare alcuni dei presenti in prima fila) dalla platea di sindaci.
Sono circa quattromila i sindaci di piccoli Comuni riuniti da Poste Italiane per la seconda edizione di 'Sindaci d'Italia". Nell'enorme sala congressi sotto la 'Nuvola' di Fuksas il colpo d'occhio è d'effetto: con la fascia tricolore, in migliaia, i sindaci affollano una platea che rappresenta il Paese, il territorio, la 'periferia' dei piccoli comuni per un confronto con l'azienda ma anche con il 'centro' politico del Paese. Il Governo è presente con il premier Giuseppe Conte e, in programma, i ministri Gualtieri, Boccia, Catalfo, Provenzano, Pisano, Franceschini, oltre a Nicola Zingaretti come presidente della Regione Lazio. All'inizio della convention, ed all'ingresso degli ospiti del Governo, applausi ma anche qualche fischio (mentre i maxischermi inquadravano il premier che entrando si è fermato a salutare alcuni dei presenti in prima fila) dalla platea di sindaci.
"Stiamo seguendo con molta attenzione la proposta legislativa 'liberiamo i sindaci' - ha detto il premier Giuseppe Conte replicando al presidente dell'Anci e parlando di manovra - e quest'anno abbiamo un tavolo, che aprirà il 7 novembre e sarà operativo fino a fine manovra, con tutti gli enti locali presso il ministero degli Affari Regionali, per accogliere le vostre istanze".
"Nei piccoli Comuni - ha evidenziato Conte - abita circa il 16% della popolazione italiana, sono 10 milioni di persone. I piccoli Comuni sono un deposito di preziose testimonianze artistiche e culturali e sono ancora oggi centro propulsivo di attività economiche e produttive". "E' importante sottolineare come i piccoli Comuni hanno tantissimi problemi, sono a rischio spopolamento ma danno un forte contributo alla realtà nazionale e all'eccellenza italiana", sottolinea.
Tra i "pilastri" del'azione di governo, ha detto il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri parlando di manovra - che sarà espressa in manovra, c'è "il tema welfare e famiglie", con una "grande piano per la costruzione di asili nido e la gratuità delle rette degli asili nido per la maggior parte della popolazione". "Il governo - ha detto ancora il ministro - si accinge a varare una manovra che rappresenta una sfida da non poco conto. La prima cosa è rimettere L'Italia sulla strada della stabilità e la crescita. E' positivo essere riusciti a disinnescare i rialzi Iva senza aver percorso la strada più facile: non abbiamo tolto un euro a sanità, scuola, trasporti, ricerca, enti locali".
Ai Sindaci è arrivato anche un messaggio del capo dello Stato. "Le sempre più rapide trasformazioni economiche e sociali presentano rischi di varia natura per la qualità della vita delle popolazioni dei piccoli comuni italiani, talvolta mettendo persino in discussione il loro equilibrio vitale". "Per questo accolgo con rinnovato interesse la seconda edizione dell'iniziativa che riunisce oggi, in progetti condivisi, una grande azienda come Poste italiane e migliaia di sindaci di piccoli Comuni, sostenuti dalle loro associazioni, Anci e Uncem. Una moderna infrastruttura di uomini e mezzi in grado di mettere in rete anche le comunità meno densamente popolate", spiega Mattarella. "L'impegno a mantenere i presidi essenziali nelle comunità più piccole , nelle aree interne, montane e insulari, è - prosegue - particolarmente meritorio e non risponde soltanto a un elementare dovere di unità nazionale, bensì consente di mettere a frutto risorse altrimenti abbandonate e infruttuose e di curare la salute dei territori, condizione di sviluppo sostenibile". Per Mattarella "è quando i diritti dei cittadini e i servizi a loro accessibili rispondono davvero a un criterio di universalità che la Costituzione risulta applicata".
articolo del 30.10.2019, ore 15:20