Colico, amara sorpresa per gli Alpini: bus danneggiato, cappelli rubati
COLICO/Città. E’ stata un’amara sorpresa quella che domenica hanno vissuto sulla propria pelle gli Alpini di Colico, al ritorno dalla grande Adunata Nazionale di Milano. Intorno alle 23, gli Alpini sono tornati al parcheggio in zona Rho Fiera (via Venezia Giulia), notando sul pullman i finestrini rotti: un’azione, in aggiunta a quello che stiamo per riportare, riconducibile ad alcuni ladri, che probabilmente hanno agito nel corso della giornata.
Purtroppo, gli “assaltatori” sono andati oltre: sono scomparsi ben 10 cappelli Alpini e 3 gagliardetti (oltre ad alcuni zainetti). Si tratta di un bottino non importante economicamente, ma dal valore affettivo certamente forte. I quaranta Alpini sono poi ripartiti intorno a mezzanotte, dopo una sistemazione provvisoria dei finestrini con nastro adesivo e polietilene. La Polizia, contattata dopo la scoperta, sta ancora cercando di far luce sulla vicenda. Su Facebook l’appello, già condiviso da migliaia di persone (sono giunti persino aiuti economici): “Forse queste cose sono state abbandonate in qualche fosso, cespuglio o ai lati di qualche via. Aiuto, per un Alpino il proprio cappello è tutto!”. Il caso ha già conquistato l'interesse delle cronache nazionali, tanto che domani, 16 maggio, alle 11.30, se ne occuperà la trasmissione di Rai 3 "Chi l'ha visto? - Ore 11.30". Il servizio è stato realizzato da una troupe della Rai stamattina (con il giornalista Fabrizio Franceschelli), al Forte Montecchio. Presenti numerosi Alpini per testimoniare quanto accaduto, in compagnia del direttore del Forte Stefano Cassinelli. Al “Centrovalle”, Mario Nonini ha raccontato: “Ci hanno portato via tredici cappelli e tre gagliardetti. E poi zainetti, effetti personali, cellulari, macchine fotografiche, circa 6mila euro in contanti e chiavi di casa. Ci sono state persone che non hanno potuto entrare in casa. I ladri hanno agito indisturbati e le telecamere di sorveglianza non li hanno ripresi perché erano puntate solo sull’ingresso dell’hotel. Hanno cercato di forzare le porte del bus, ma non ci sono riusciti. Allora hanno spaccato il finestrino lato guidatore e, una volta saliti, hanno svuotato le cappelliere e preso tutto quello che hanno trovato”. Luigi Bernardi ha poi sottolineato al medesimo settimanale: “Ci hanno scritto in molti: persone che hanno controllato la zona del furto alla ricerca di cappelli magari abbandonati, gente di Rho che è andata in bicicletta a controllare i fossi”. Da qualche giorno, è inoltre attivo un gruppo pubblico Facebook denominato “Cappelli persi e trovati”: uno spazio voluto dalle sezioni locali degli Alpini in collaborazione con l’Associazione Nazionale. Secondo le prime informazioni, alcune penne nere avrebbero già ritrovato il proprio cappello. Questa la presentazione sulla pagina Facebook dell’Ana: “Dimenticati o trafugati, sono tanti i cappelli Alpini che non sono tornati a casa dall’Adunata di Milano in testa ai legittimi proprietari. Nella pagina Facebook Adunata Nazionale Alpini è stato aperto il gruppo pubblico Cappelli persi e trovati, dove inserire appelli e segnalazioni. Forza, che qualcuno ha già rintracciato il proprio fedele compagno!”. articolo del 14-15.05.2019 |