Corenno: dal 29 marzo si entra solo con il biglietto. Ma arriva la petizione contro il progetto
DERVIO. Uno dei punti del programma elettorale di Stefano Cassinelli, da meno di un anno sindaco di Dervio, diverrà presto realtà: per entrare nel borgo medievale di Corenno Plinio, frazione del Comune altolariano, da domenica 29 marzo sarà necessario un biglietto di ingresso, il cui costo deve ancora essere stabilito ma che sarà in linea con quelli dell’Orrido di Bellano e dei Forti di Colico. Saranno naturalmente esenti al pagamento i residenti dei Comuni limitrofi, ovvero Dorio e Valvarrone (non Colico).
A breve verrà installata una biglietteria nella piazza, oltre a dei cancelli diretti verso il punto d’accesso, a nuove fioriere e ad un nuovo sistema di cartellonistica turistica (che si doterà anche del moderno codice QR, per creare un canale d’accesso con il mondo digitale, come già fatto da centinaia di Comuni italiani). Verranno creati percorsi a tema e un vero e proprio giro virtuale con dei visori, come “Il Colichese” propone per Colico già dal 2018.
Nella giornata di oggi, lunedì 13 dicembre, è giunto l'appoggio all'iniziativa da parte di Fabio Dadati: “Quando ho letto che Stefano Cassinelli, sindaco di Dervio, aveva deciso di inserire un ticket d’ingresso al borgo di Corenno Plinio mi sono detto: bravo, finalmente un’iniziativa che va nella giusta direzione, e gli ho scritto un messaggio di congratulazioni.
Poi ho letto alcune critiche e così ho deciso di scrivere questa breve riflessione per sostenere la scelta. Non che ce ne fosse bisogno, ma mi è sembrata una buona occasione di confronto e chiarimento. Il turismo è utile alle nostre comunità solo se crea valore.
Questa frase banale raccoglie tutto ciò che si deve fare per sviluppare in modo equilibrato e soddisfacente il nostro territorio: trasporti, ricettività, servizi, eventi, commercio, promozione. Il mio motto è sempre stato uno: un territorio è accogliente per i turisti se chi ci abita tutto l’anno ci vive bene. Altra banalità di una difficoltà enorme da realizzare.
Il problema del nostro tempo non è attrarre persone (che si muovono in misura crescente in tutto il mondo passando da 476 milioni nel 2000 a 1 miliardo e 400 milioni nel 2018, +194%), il punto è far sì che arrivino in numero sostenibile e portino risorse economiche adeguate allo sviluppo.
Per ottenere questo risultato bisogna avere ben chiari l’obiettivo e il progetto, ed attuare quest’ultimo attivando le leve necessarie.
Dallo scorso anno a Como e nel centro lago si è iniziato a parlare di “overtourism”, abbiamo le principali destinazioni che soffocano per troppi turisti, molti di questi che ne soggiornano, ne pranzano, arrivano con i pullman, intasano i traghetti, stanno poche ore e via, tornano a Milano.
Molti altri che soggiornano sfruttando tariffe bassissime che nascono da un modello di business basato sulla quantità e non sulla qualità dell’offerta, esattamente l’opposto di quello che serve per far sì che in un territorio ci sia una buona qualità della vita e che il turismo porti risorse diffuse.
In questo contesto, prevedere ticket d’ingresso per i turisti ai borghi, piuttosto che alle spiagge (naturalmente attrezzandole adeguatamente) è corretto, è un atto di governo, aiuta ad indirizzare in misura sostenibile i flussi turistici e recupera risorse alla pubblica amministrazione da utilizzare per manutenere il nostro territorio”.
Sempre nella giornata di oggi, tuttavia, è stata pubblicata una petizione sul sito "Change.org" con l'obiettivo di fermare il progetto. La pagina recita: "Firmiamo No alla chiusura del borgo medievale di Corenno Plinio, sul lago di Como in provincia di Lecco, paesino meraviglioso e pubblico! Il comune di Dervio vuole privatizzare il paese facendo pagare un ticket d'ingresso (5€?), posizionando nella piazza la biglietteria e incanalando i turisti tramite cancelli. Dire che è una cosa ingiusta è legittimo, ci privano della nostra libertà privatizzando un paese sul suolo pubblico, vogliamo che rimanga libero a tutti e gratuitamente, non utilizzato per lucrare sulle spalle dei turisti che già aiutano il turismo sul lago, grazie alla loro presenza! Il sindaco dice che per accrescere il turismo bisogna creare posti di lavoro, in realtà è proprio l'opposto, questo sarà un deterrente al turismo, noi abitanti (nemmeno avvisati) non abbiamo i parcheggi d'estate, oltretutto il Comune ha messo una parte di parcheggi a pagamento così da penalizzare gli abitanti del borgo, che tra l'altro non sono nemmeno stati interpellati né avvisati, nessun atto pubblico sul fantomatico sito albo pretorio del Comune. Amministrazione trasparente! Chiediamo l'intervento di Provincia di Lecco, Regione Lombardia, Ministro Beni culturali e Turismo e soprattutto a Soprintendenza Archeologia Belle arti e paesaggio di Milano che fermino la chiusura di un paese pubblico sul territorio italiano».
articolo del 12-13.01.2020
A breve verrà installata una biglietteria nella piazza, oltre a dei cancelli diretti verso il punto d’accesso, a nuove fioriere e ad un nuovo sistema di cartellonistica turistica (che si doterà anche del moderno codice QR, per creare un canale d’accesso con il mondo digitale, come già fatto da centinaia di Comuni italiani). Verranno creati percorsi a tema e un vero e proprio giro virtuale con dei visori, come “Il Colichese” propone per Colico già dal 2018.
Nella giornata di oggi, lunedì 13 dicembre, è giunto l'appoggio all'iniziativa da parte di Fabio Dadati: “Quando ho letto che Stefano Cassinelli, sindaco di Dervio, aveva deciso di inserire un ticket d’ingresso al borgo di Corenno Plinio mi sono detto: bravo, finalmente un’iniziativa che va nella giusta direzione, e gli ho scritto un messaggio di congratulazioni.
Poi ho letto alcune critiche e così ho deciso di scrivere questa breve riflessione per sostenere la scelta. Non che ce ne fosse bisogno, ma mi è sembrata una buona occasione di confronto e chiarimento. Il turismo è utile alle nostre comunità solo se crea valore.
Questa frase banale raccoglie tutto ciò che si deve fare per sviluppare in modo equilibrato e soddisfacente il nostro territorio: trasporti, ricettività, servizi, eventi, commercio, promozione. Il mio motto è sempre stato uno: un territorio è accogliente per i turisti se chi ci abita tutto l’anno ci vive bene. Altra banalità di una difficoltà enorme da realizzare.
Il problema del nostro tempo non è attrarre persone (che si muovono in misura crescente in tutto il mondo passando da 476 milioni nel 2000 a 1 miliardo e 400 milioni nel 2018, +194%), il punto è far sì che arrivino in numero sostenibile e portino risorse economiche adeguate allo sviluppo.
Per ottenere questo risultato bisogna avere ben chiari l’obiettivo e il progetto, ed attuare quest’ultimo attivando le leve necessarie.
Dallo scorso anno a Como e nel centro lago si è iniziato a parlare di “overtourism”, abbiamo le principali destinazioni che soffocano per troppi turisti, molti di questi che ne soggiornano, ne pranzano, arrivano con i pullman, intasano i traghetti, stanno poche ore e via, tornano a Milano.
Molti altri che soggiornano sfruttando tariffe bassissime che nascono da un modello di business basato sulla quantità e non sulla qualità dell’offerta, esattamente l’opposto di quello che serve per far sì che in un territorio ci sia una buona qualità della vita e che il turismo porti risorse diffuse.
In questo contesto, prevedere ticket d’ingresso per i turisti ai borghi, piuttosto che alle spiagge (naturalmente attrezzandole adeguatamente) è corretto, è un atto di governo, aiuta ad indirizzare in misura sostenibile i flussi turistici e recupera risorse alla pubblica amministrazione da utilizzare per manutenere il nostro territorio”.
Sempre nella giornata di oggi, tuttavia, è stata pubblicata una petizione sul sito "Change.org" con l'obiettivo di fermare il progetto. La pagina recita: "Firmiamo No alla chiusura del borgo medievale di Corenno Plinio, sul lago di Como in provincia di Lecco, paesino meraviglioso e pubblico! Il comune di Dervio vuole privatizzare il paese facendo pagare un ticket d'ingresso (5€?), posizionando nella piazza la biglietteria e incanalando i turisti tramite cancelli. Dire che è una cosa ingiusta è legittimo, ci privano della nostra libertà privatizzando un paese sul suolo pubblico, vogliamo che rimanga libero a tutti e gratuitamente, non utilizzato per lucrare sulle spalle dei turisti che già aiutano il turismo sul lago, grazie alla loro presenza! Il sindaco dice che per accrescere il turismo bisogna creare posti di lavoro, in realtà è proprio l'opposto, questo sarà un deterrente al turismo, noi abitanti (nemmeno avvisati) non abbiamo i parcheggi d'estate, oltretutto il Comune ha messo una parte di parcheggi a pagamento così da penalizzare gli abitanti del borgo, che tra l'altro non sono nemmeno stati interpellati né avvisati, nessun atto pubblico sul fantomatico sito albo pretorio del Comune. Amministrazione trasparente! Chiediamo l'intervento di Provincia di Lecco, Regione Lombardia, Ministro Beni culturali e Turismo e soprattutto a Soprintendenza Archeologia Belle arti e paesaggio di Milano che fermino la chiusura di un paese pubblico sul territorio italiano».
articolo del 12-13.01.2020