NON BASTAVANO I TAGLI: DA LUGLIO LA BIGLIETTERIA DI COLICO APERTA SOLO AL MATTINO
EDITORIALE. Ancora tagli sulle nostre ferrovie. Non bastava il taglio del tratto Lecco-Calolziocorte, né la cancellazione del servizio Regionale festivo tra Colico e Sondrio. Non bastava la chiusura della biglietteria di Tirano, non bastava la precedente riduzione del presenziamento avvenuta nel 2017, non bastavano gli svariati treni tolti alla mattina. E non bastavano nemmeno gli ingenti tagli del “piano emergenziale” di dicembre, ancora non sanati. Così come non importano attualmente i disagi che i pendolari subiscono ogni giorno, tra guasti, ritardi e cancellazioni.
Da lunedì 1° luglio, infatti, la biglietteria della stazione di Colico subirà pesanti riduzioni: rimarrà aperta dal lunedì al venerdì soltanto nella fascia mattutina, il sabato al mattino e la domenica nel pomeriggio. Un ennesimo schiaffo alla ferrovia, ai pendolari e alla stessa comunità di Colico, che risulta sempre più impoverita dei servizi essenziali. L'informazione giunge attraverso l'applicazione di Trenord (e attraverso una semplice locandina affissa in stazione), che ieri ha aggiornato gli orari dei servizi dello scalo colichese. L'opinione Si tratta di un nuovo atto che conferma la linea di Trenord (dunque in parte anche della Regione) e dell’amministratore delegato Marco Piuri: tagliare. Strappa una risata l’utilizzo della parola “razionalizzazione”, quando in questi casi sembra che manchi proprio la ragione. Ciò che preoccupa è che queste azioni sono portate avanti senza una logica: chi se ne importa se l’area dell’Alto Lago e della Valtellina è già stata penalizzata negli anni scorsi. Quel che importa è ridurre, lasciando una tra le stazioni più importanti della linea (di snodo ed interscambio) con un numero sempre minore di servizi. Su che cosa si ripercuote, inoltre, questa scelta? Su coloro che vogliono chiedere informazioni in merito al trasporto ferroviario (cosa che al bar dello scalo, rivenditore autorizzato dei biglietti, non è contemplata), su coloro che hanno intenzione di prenotare viaggi al di fuori della Lombardia, sugli esercizi commerciali attivi presso la stazione (l’edicolante) e sull’ampia comunità che afferiva all’ultimo punto di riferimento “ferroviario” rimasto (non solo Colico, ma anche Dorio, Delebio, Dubino e l’Alto Lago occidentale). Inoltre, varie promozioni di Trenord sono disponibili soltanto nei presidi. Davanti a questo nuovo ridimensionamento, Colico dovrà reagire compatta e farsi sentire presso le istituzioni (basti pensare che ogni anno si deve fare i conti con una riduzione). Sarà interessante capire quali saranno le scelte del Comune: sarà una lunga battaglia per ripristinare gli orari iniziali, “infastidendo” a ragione i piani alti? Molti Comuni italiani, inoltre, hanno attivato delle biglietterie presso gli ex-uffici delle varie stazioni, in modo da coprire un servizio che altrimenti rimarrebbe assente. Certo, ha un costo sotto tutti gli aspetti, ma di fronte ad un danno alla comunità è necessario fare fronte comune. articolo-editoriale del 26.06.2019 |