Ospedali del territorio, notizie buone e cattive
Dagli ospedali del territorio, giungono due notizie ben differenti. Partendo da quella riguardante gli ospedali valtellinesi, si è scatenato un vero e proprio polverone attorno alla decisione di Asst e Dussmann, che hanno disertato l’incontro organizzato dai sindacati all’Ispettorato del Lavoro di Sondrio.
In un comunicato congiunto, Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil spiegano: “(L’incontro) era già stato programmato per l’11 aprile scorso e poi rinviato su richiesta di Asst, nella persona del Responsabile del Procedimento, per poter concludere il lavoro di verifica, in merito ai dati presentati da Dussmann e finalizzati al possibile incremento del monte ore di lavoro dei dipendenti”. Potrebbe esserci stato un problema di comunicazione, ma i sindacati spiegano come il fatto non sia per nulla giustificabile, “visto che non c’è stato alcun rinvio da parte dell’Ispettorato ed era naturale presentarsi all’appuntamento”.
«I dipendenti interessati all’inizio della vertenza erano 115 persone in provincia di Sondrio, distribuiti tra ospedali e sedi dell’ex Asl – proseguono i sindacati -. Alla base della protesta c’è il taglio delle ore superiore al 30% rispetto all’azienda che precedentemente si occupava di questo servizio, pur in mancanza di modifiche al capitolato. Di fronte alla necessità di occuparsi delle stesse strutture, c’è stato un calo rilevante del lavoro».
I sindacati ritengono inoltre “gravissimo” questo atto, rimarcando la possibile riapertura dello stato di agitazione e la necessità di nuove misure per la tutela dei lavoratori. In merito, si è tenuta oggi, venerdì 24 maggio, un’assemblea coi lavoratori, nella quale sono state decise le vie da intraprendere.
A inizio giugno, il secondo intervento dei sindacati: “La speranza è che si trovi un accordo che soddisfi anche i lavoratori”. “Un disagio notevole considerando per la maggior parte gli occupati sono donne che hanno a disposizione un solo reddito e che magari hanno pure figli a carico. In molti se ne sono accorti e sono arrivate anche le lamentele, così Dussmann ha dovuto rimediare assegnando ore straordinarie che sono diventate la normalità. Un primo passo verso una soluzione sarebbe dunque il consolidamento delle ore supplementari e ripristinare il minimo sindacale di 14 ore così da garantire uno stipendio dignitoso e assicurare la massima igiene negli spazi ospedalieri”.
Sempre a proposito di sanità, tarda il piano di rilancio degli ospedali della provincia di Sondrio. In merito, nel Tavolo Territoriale tenutosi a Sondrio, l'assessore alla Montagna Massimo Sertori ha affermato: “Da quattro mesi ci sono due nuovi direttori generali che stanno facendo un ottimo lavoro. Per quel che riguarda la sanità dobbiamo considerare che ci sono due temi da declinare. C’è quello della gestione quotidiana, che proprio i direttori generali di Asst e Ats devono portare avanti. E c’è poi quello di una visione strategica dell’offerta socio sanitaria in provincia”. Settimana scorsa, erano stati i sindacati ad evidenziare come dei piani annunciati non fosse ancora stato fatto nulla (a distanza di nove mesi dall’incarico agli esperti del Politecnico).
Sertori ha poi proseguito: “Sarebbe stato idiota tirare fuori il tema prima delle elezioni. Questo studio è e deve esere avulso da tifoserie o campanilismi. E presentarlo durante la campagna elettorale lo avrebbe fatto finire nel tritacarne. Ma c’è anche un altro motivo. In provincia vanno al voto 51 Comuni e lunedì potremmo avere potenzialmente un gran numero di sindaci nuovi. Quello elaborato dal Politecnico è uno strumento tecnico che poi deve essere valutato dai rappresentanti dei Comuni attraverso la Conferenza dei Sindaci. Sono loro che dovranno fare el considerazioni necessarie. Chiaramente nascerà una discussione che deve essere la più oggettiva possibile. Per questo abbiamo deciso di togliere il “disturbo” delle elezioni presentando il piano dopo il voto, e comunque entro l’estate. A quel punto si apriranno il dibattito e il confronto”.
Il piano, dunque, verrà presentato soltanto dopo le elezioni Europee ed Amministrative del 26 maggio. Con la promessa della pubblicazione prima dell’avvio dell’estate: per questo motivo la prossima stagione si profila bollente anche sul clima della sanità. Su “Il Colichese”, tutti gli aggiornamenti e gli interventi in merito al nuovo (e tanto atteso) piano.
Da Gravedona, invece, notizie ben più positive: è stato inaugurato, dopo una profonda rivisitazione e un consistente ammodernamento, il reparto di Ostetricia e Ginecologia.
Il dotto Stefano Landi, alla presentazione, ha affermato: “Le nuove sale parto sono il grande progetto che ci ha coinvolti negli ultimi mesi, ma ci sono stati altri cambiamenti per mettere i pazienti e gli operatori nelle migliori condizioni. E’ stata ripensata la sala d’aspetto con l’abbinamento di una libreria; rivista la stanza delle ostetriche e delle infermiere e il nido. Le due nuove sale sono state progettate nei minimi dettagli, dai colori ai profumi con il diffusore di essenze, ai soffitti e alle pareti con luci e sfondi rilassanti. La sala operatoria per le emergenze contigua ci permette di agire a tempo zero, è presente anche un’isola neonatale per una rianimazione avanzata”.
Di seguito, è intervenuto il presidente della Provincia di Como nonché sindaco di Gravedona ed Uniti Fiorenzo Bongiasca: “Sono a fianco dell’ospedale di Gravedona in un momento come questo di crescita e di sviluppo per il territorio, ma non solo”.
Presenti anche Roberta Guattini e Gabriella Alvini, che coordineranno un piano di formazione per preparare al meglio le ostetriche, così come Roberto Valsecchi (anestesista che avrà la supervisione della partoanalgesia, per diminuire il dolore del parto, e della somministrazione del protossido di azoto con la mascherina.
Altre grandi novità l’introduzione di una vasca per il travaglio in acqua (utilizzabile soltanto in condizioni di buona salute della mamma e del bambino), in realtà già presente nelle realtà lecchesi da diversi anni. E ancora, attrezzature più moderne per fornire prestazioni più elevate.
Le novità degli scorsi anni a Gravedona
Oltre ad essere un punto di riferimento per la riabilitazione ad alta complessità sul Parkinson, è stato inaugurato nel 2013 il progetto di neuro riabilitazione su pazienti con gravi cerebrolesioni non stabilizzate in collaborazione con la Clinica Universitaria di Innsbruck diretta dal Prof. Leopold Saltuari. L'avvio di tale progetto ha trovato nell'ospedale di Gravedona ed Uniti la sede ottimale proprio per via della sua vocazione all'emergenza urgenza, poiché tale riabilitazione presuppone l'intervento su pazienti gravemente cerebrolesi in fase ancora non stabilizzata, entro pochi giorni dall'intervento traumatico.
articolo del 19-25.05.2019
In un comunicato congiunto, Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil spiegano: “(L’incontro) era già stato programmato per l’11 aprile scorso e poi rinviato su richiesta di Asst, nella persona del Responsabile del Procedimento, per poter concludere il lavoro di verifica, in merito ai dati presentati da Dussmann e finalizzati al possibile incremento del monte ore di lavoro dei dipendenti”. Potrebbe esserci stato un problema di comunicazione, ma i sindacati spiegano come il fatto non sia per nulla giustificabile, “visto che non c’è stato alcun rinvio da parte dell’Ispettorato ed era naturale presentarsi all’appuntamento”.
«I dipendenti interessati all’inizio della vertenza erano 115 persone in provincia di Sondrio, distribuiti tra ospedali e sedi dell’ex Asl – proseguono i sindacati -. Alla base della protesta c’è il taglio delle ore superiore al 30% rispetto all’azienda che precedentemente si occupava di questo servizio, pur in mancanza di modifiche al capitolato. Di fronte alla necessità di occuparsi delle stesse strutture, c’è stato un calo rilevante del lavoro».
I sindacati ritengono inoltre “gravissimo” questo atto, rimarcando la possibile riapertura dello stato di agitazione e la necessità di nuove misure per la tutela dei lavoratori. In merito, si è tenuta oggi, venerdì 24 maggio, un’assemblea coi lavoratori, nella quale sono state decise le vie da intraprendere.
A inizio giugno, il secondo intervento dei sindacati: “La speranza è che si trovi un accordo che soddisfi anche i lavoratori”. “Un disagio notevole considerando per la maggior parte gli occupati sono donne che hanno a disposizione un solo reddito e che magari hanno pure figli a carico. In molti se ne sono accorti e sono arrivate anche le lamentele, così Dussmann ha dovuto rimediare assegnando ore straordinarie che sono diventate la normalità. Un primo passo verso una soluzione sarebbe dunque il consolidamento delle ore supplementari e ripristinare il minimo sindacale di 14 ore così da garantire uno stipendio dignitoso e assicurare la massima igiene negli spazi ospedalieri”.
Sempre a proposito di sanità, tarda il piano di rilancio degli ospedali della provincia di Sondrio. In merito, nel Tavolo Territoriale tenutosi a Sondrio, l'assessore alla Montagna Massimo Sertori ha affermato: “Da quattro mesi ci sono due nuovi direttori generali che stanno facendo un ottimo lavoro. Per quel che riguarda la sanità dobbiamo considerare che ci sono due temi da declinare. C’è quello della gestione quotidiana, che proprio i direttori generali di Asst e Ats devono portare avanti. E c’è poi quello di una visione strategica dell’offerta socio sanitaria in provincia”. Settimana scorsa, erano stati i sindacati ad evidenziare come dei piani annunciati non fosse ancora stato fatto nulla (a distanza di nove mesi dall’incarico agli esperti del Politecnico).
Sertori ha poi proseguito: “Sarebbe stato idiota tirare fuori il tema prima delle elezioni. Questo studio è e deve esere avulso da tifoserie o campanilismi. E presentarlo durante la campagna elettorale lo avrebbe fatto finire nel tritacarne. Ma c’è anche un altro motivo. In provincia vanno al voto 51 Comuni e lunedì potremmo avere potenzialmente un gran numero di sindaci nuovi. Quello elaborato dal Politecnico è uno strumento tecnico che poi deve essere valutato dai rappresentanti dei Comuni attraverso la Conferenza dei Sindaci. Sono loro che dovranno fare el considerazioni necessarie. Chiaramente nascerà una discussione che deve essere la più oggettiva possibile. Per questo abbiamo deciso di togliere il “disturbo” delle elezioni presentando il piano dopo il voto, e comunque entro l’estate. A quel punto si apriranno il dibattito e il confronto”.
Il piano, dunque, verrà presentato soltanto dopo le elezioni Europee ed Amministrative del 26 maggio. Con la promessa della pubblicazione prima dell’avvio dell’estate: per questo motivo la prossima stagione si profila bollente anche sul clima della sanità. Su “Il Colichese”, tutti gli aggiornamenti e gli interventi in merito al nuovo (e tanto atteso) piano.
Da Gravedona, invece, notizie ben più positive: è stato inaugurato, dopo una profonda rivisitazione e un consistente ammodernamento, il reparto di Ostetricia e Ginecologia.
Il dotto Stefano Landi, alla presentazione, ha affermato: “Le nuove sale parto sono il grande progetto che ci ha coinvolti negli ultimi mesi, ma ci sono stati altri cambiamenti per mettere i pazienti e gli operatori nelle migliori condizioni. E’ stata ripensata la sala d’aspetto con l’abbinamento di una libreria; rivista la stanza delle ostetriche e delle infermiere e il nido. Le due nuove sale sono state progettate nei minimi dettagli, dai colori ai profumi con il diffusore di essenze, ai soffitti e alle pareti con luci e sfondi rilassanti. La sala operatoria per le emergenze contigua ci permette di agire a tempo zero, è presente anche un’isola neonatale per una rianimazione avanzata”.
Di seguito, è intervenuto il presidente della Provincia di Como nonché sindaco di Gravedona ed Uniti Fiorenzo Bongiasca: “Sono a fianco dell’ospedale di Gravedona in un momento come questo di crescita e di sviluppo per il territorio, ma non solo”.
Presenti anche Roberta Guattini e Gabriella Alvini, che coordineranno un piano di formazione per preparare al meglio le ostetriche, così come Roberto Valsecchi (anestesista che avrà la supervisione della partoanalgesia, per diminuire il dolore del parto, e della somministrazione del protossido di azoto con la mascherina.
Altre grandi novità l’introduzione di una vasca per il travaglio in acqua (utilizzabile soltanto in condizioni di buona salute della mamma e del bambino), in realtà già presente nelle realtà lecchesi da diversi anni. E ancora, attrezzature più moderne per fornire prestazioni più elevate.
Le novità degli scorsi anni a Gravedona
Oltre ad essere un punto di riferimento per la riabilitazione ad alta complessità sul Parkinson, è stato inaugurato nel 2013 il progetto di neuro riabilitazione su pazienti con gravi cerebrolesioni non stabilizzate in collaborazione con la Clinica Universitaria di Innsbruck diretta dal Prof. Leopold Saltuari. L'avvio di tale progetto ha trovato nell'ospedale di Gravedona ed Uniti la sede ottimale proprio per via della sua vocazione all'emergenza urgenza, poiché tale riabilitazione presuppone l'intervento su pazienti gravemente cerebrolesi in fase ancora non stabilizzata, entro pochi giorni dall'intervento traumatico.
articolo del 19-25.05.2019