Disastro maltempo: esonda il Varrone a Dervio, strade allagate al Trivio e in Bassa Valtellina
21 GIUGNO - DISASTRO MALTEMPO: NOVE GIORNI DOPO
ULTIM'ORA 16:50/DERVIO. Dopo l’ondata di maltempo che ha travolto Dervio, il sindaco di Dervio Stefano Cassinelli non intende chiudere un occhio sulla gestione della diga di Pagnona: si tratta di una richiesta di accesso agli atti, che però potrebbe aprire in futuro a un’azione per vie legali.
Lo scarico della diga, infatti, sarebbe stata aperto da Enel senza nemmeno una comunicazione al Comune e agli enti amministrativi di Valvarrone e Valsassina. L’improvviso ingrossamento del torrente Varrone, oltre all’alluvione che era già in atto, sarebbe stato causato proprio dall’acqua scaricata.
Alcune voci che giungono in esclusiva a “Il Colichese” segnalano come la diga di Pagnona necessitasse di una pulizia dall’acqua sporca: secondo queste, l’apertura dello scarico della diga sarebbe avvenuto di proposito.
Si tratta soltanto di voci, che però vogliamo riportare per completezza di informazione.
In ogni caso, Cassinelli ha spiegato a “LarioNews” la richiesta di accesso agli atti: “Chiediamo di essere informati perché siamo ovviamente ‘soggetto interessato’, e nel caso ci costituiremo parte civile”. Probabilmente, la Procura sta già effettuando le indagini.
Lo scarico della diga, infatti, sarebbe stata aperto da Enel senza nemmeno una comunicazione al Comune e agli enti amministrativi di Valvarrone e Valsassina. L’improvviso ingrossamento del torrente Varrone, oltre all’alluvione che era già in atto, sarebbe stato causato proprio dall’acqua scaricata.
Alcune voci che giungono in esclusiva a “Il Colichese” segnalano come la diga di Pagnona necessitasse di una pulizia dall’acqua sporca: secondo queste, l’apertura dello scarico della diga sarebbe avvenuto di proposito.
Si tratta soltanto di voci, che però vogliamo riportare per completezza di informazione.
In ogni caso, Cassinelli ha spiegato a “LarioNews” la richiesta di accesso agli atti: “Chiediamo di essere informati perché siamo ovviamente ‘soggetto interessato’, e nel caso ci costituiremo parte civile”. Probabilmente, la Procura sta già effettuando le indagini.
ULTIM'ORA 16:20/DERVIO. A Dervio, l’Amministrazione Cassinelli ha dichiarato ufficialmente guerra a coloro che gettano piccoli rifiuti per terra (gomme da masticare, mozziconi, fazzoletti sono alcuni esempi). Si tratta di una decisione maturata dopo l'osservazione di piccoli rifiuti nei tombini (nella pulizia post-alluvione).
“Nel corso delle operazioni di pulizia post esondazione è emerso in modo chiaro e preoccupante che nelle tombinature c'è una presenza di rifiuti, in particolare di mozziconi di sigarette, che contribuisce e mettere in crisi tutto il sistema di scarico delle acque meteoriche” spiega infatti il sindaco Stefano Cassinelli. “Chiaramente i danni dell'esondazione sarebbero stati più o meno gli stessi se lo tombinature fossero state libere ma l'attività di spurgo ha messo in luce l'altissima presenza di mozziconi e rifiuti in posti dove non dovrebbero essere” afferma il sindaco di Dervio Stefano Cassinelli. “Proprio per questo abbiamo deciso che si darà il via a una campagna di controllo e di sanzioni nei confronti di chi getta rifiuti e mozziconi a terra o nei tombini applicando la normativa nazionale. Si tratta di rispettare il territorio in cui viviamo e abbiamo indicato alla Polizia locale di applicare le sanzioni: la legge entrata nel vigore nel 2016, con fine di sensibilizzare la collettività, ha previsto che chiunque abbandoni sul suolo i mozziconi dei prodotti da fumo va incontro ad una sanzione amministrativa pecuniaria, il cui importo può andare da 60 euro ad un massimo di 300 euro. (Legge 28 dicembre 2015 n. 221, pubblicata in GU il 18 gennaio 2016). Il divieto è esteso anche ai rifiuti di piccole dimensioni, come scontrini, fazzoletti di carta e le perniciose gomme da masticare, che non potranno più essere abbandonati sul suolo, nelle acque, nelle caditoie e negli scarichi". “La legge – continua il primo cittadino - prevede anche che la pubblica amministrazione provveda alla posa di congruo numero di cestini. Allo stato attuale i cestini, seppur in condizioni indecorose, sono presenti sul territorio: è comunque volontà di questa Amministrazione comunale procedere, compatibilmente con le risorse disponibili, all'acquisto e posa ulteriori contenitori. Nei prossimi mesi – annuncia inoltre Cassinelli - anche a livello scolastico, porteremo avanti campagne di educazione civica per sensibilizzare tutta la popolazione. Ma il primo passo da fare è quello di far applicare la legge vigente per tutelare l'ambiente e la sicurezza pubblica”.
Le salate multe serviranno a dissuadere i cittadini (e i turisti) da un malcostume troppo diffuso.
“Nel corso delle operazioni di pulizia post esondazione è emerso in modo chiaro e preoccupante che nelle tombinature c'è una presenza di rifiuti, in particolare di mozziconi di sigarette, che contribuisce e mettere in crisi tutto il sistema di scarico delle acque meteoriche” spiega infatti il sindaco Stefano Cassinelli. “Chiaramente i danni dell'esondazione sarebbero stati più o meno gli stessi se lo tombinature fossero state libere ma l'attività di spurgo ha messo in luce l'altissima presenza di mozziconi e rifiuti in posti dove non dovrebbero essere” afferma il sindaco di Dervio Stefano Cassinelli. “Proprio per questo abbiamo deciso che si darà il via a una campagna di controllo e di sanzioni nei confronti di chi getta rifiuti e mozziconi a terra o nei tombini applicando la normativa nazionale. Si tratta di rispettare il territorio in cui viviamo e abbiamo indicato alla Polizia locale di applicare le sanzioni: la legge entrata nel vigore nel 2016, con fine di sensibilizzare la collettività, ha previsto che chiunque abbandoni sul suolo i mozziconi dei prodotti da fumo va incontro ad una sanzione amministrativa pecuniaria, il cui importo può andare da 60 euro ad un massimo di 300 euro. (Legge 28 dicembre 2015 n. 221, pubblicata in GU il 18 gennaio 2016). Il divieto è esteso anche ai rifiuti di piccole dimensioni, come scontrini, fazzoletti di carta e le perniciose gomme da masticare, che non potranno più essere abbandonati sul suolo, nelle acque, nelle caditoie e negli scarichi". “La legge – continua il primo cittadino - prevede anche che la pubblica amministrazione provveda alla posa di congruo numero di cestini. Allo stato attuale i cestini, seppur in condizioni indecorose, sono presenti sul territorio: è comunque volontà di questa Amministrazione comunale procedere, compatibilmente con le risorse disponibili, all'acquisto e posa ulteriori contenitori. Nei prossimi mesi – annuncia inoltre Cassinelli - anche a livello scolastico, porteremo avanti campagne di educazione civica per sensibilizzare tutta la popolazione. Ma il primo passo da fare è quello di far applicare la legge vigente per tutelare l'ambiente e la sicurezza pubblica”.
Le salate multe serviranno a dissuadere i cittadini (e i turisti) da un malcostume troppo diffuso.
ULTIM'ORA/16:10. Stefano Cassinelli ha comunicato su Facebook l'ottenimento dello sconto sulle tariffe dell'acqua, richiesto nei giorni scorsi dopo la forte ondata di maltempo: "La scorsa settimana ho chiesto a Cavallier, presidente di Lario Reti, di avere uno sconto sulle tariffe acqua alla luce dell'abnorme uso dovuto alla pulizia post esondazione. Oggi Lario Reti ha comunicato di aver accolto la richiesta stabilendo una riduzione di 10 metri cubi per circa 400 utenze nelle vie colpite. Si tratta di poche decine di euro per ogni famiglia ma un segnale importante da parte delle istituzioni nei confronti dei cittadini già provati duramente. Ringrazio di cuore Lelio Cavallier per aver prontamente dato seguito alla mia richiesta".
19 GIUGNO - DISASTRO MALTEMPO: UNA SETTIMANA DOPO
ULTIM'ORA/15:30. “I Comuni hanno fatto il loro dovere durante le fasi dell’emergenza, insieme al volontariato di Protezione civile liberando cantine, campi da calcio, strade e cimiteri. Oggi scade il tempo per raccogliere le schede dei danni. Stasera avremo la cifra precisa, ma già ora ipotizziamo che il valore approssimativo non sia inferiore ai 40 milioni di euro”. Lo dichiara l’assessore al Territorio e Protezione civile della Regione Lombardia Pietro Foroni in merito alle conseguenze dell’ondata di maltempo che ha colpito nei giorni scorsi la parte settentrionale del territorio regionale.
“La Regione – continua l’assessore – sta intanto procedendo con la relazione da inviare al dipartimento di Protezione civile e venerdì ci sarà un nuovo sopralluogo di verifica da parte dei tecnici nei luoghi interessati”.
Per tornare alla normalità – fa sapere Foroni – si è già intervenuti sulle situazioni più critiche attraverso le somme urgenze e occorrerà ancora circa un mese. Seguirà un piano di interventi più cospicui, che verrà attutato non appena verrà accettato lo ‘stato di emergenza’, intervenendo sul pericolo residuo o laddove, ad esempio, siano stati scalzati degli argini. Per realizzare le opere più importanti servirà dunque più tempo ma, una volta approvato il piano, in pochi mesi anch’esse saranno ultimate.
Permangono critiche solo alcune situazioni: in provincia di Lecco nel Comune di Premana e in quello di Primaluna sono terminate le operazioni dei volontari di Città Metropolitana; il bypass del Gallivaggio, ancora inutilizzabile ma strategico nel caso di riattivazione della frana del Ruinon, in provincia di Sondrio; la Bassa Valcamonica in provincia di Brescia. Questi i tre punti sensibili, a una settimana dal maltempo che ha flagellato la Lombardia provocando danni e distruzione in quattro province.
È iniziata la stagione dei temporali la cui intensità, soprattutto negli ultimi anni, è sempre più difficile da predire. La Regione, attraverso la sala operativa, è sempre focalizzata sugli avvisi di criticità così come i Comuni che, una volta allertati, sanno come intervenire non appena ricevono gli allarmi, disponendo di forze sia interne che esterne, come le colonne mobili provinciali.
“I nostri 24.000 volontari di Protezione civile – ha garantito l’assessore – sono sufficienti a garantire simultaneità immediata in caso di eventi calamitosi di qualsiasi tipo”.
Nel frattempo, una nuova comunicazione da parte del sindaco Stefano Cassinelli: "La cena in bianco 2019 a Dervio non si farà per inagibilità dei possibili scenari ipotizzati a causa dell'esondazione del fiume Varrone. E' rimandata a Settembre in data da definìrsi, Vi terremo aggiornati, grazie per la comprensione".
“La Regione – continua l’assessore – sta intanto procedendo con la relazione da inviare al dipartimento di Protezione civile e venerdì ci sarà un nuovo sopralluogo di verifica da parte dei tecnici nei luoghi interessati”.
Per tornare alla normalità – fa sapere Foroni – si è già intervenuti sulle situazioni più critiche attraverso le somme urgenze e occorrerà ancora circa un mese. Seguirà un piano di interventi più cospicui, che verrà attutato non appena verrà accettato lo ‘stato di emergenza’, intervenendo sul pericolo residuo o laddove, ad esempio, siano stati scalzati degli argini. Per realizzare le opere più importanti servirà dunque più tempo ma, una volta approvato il piano, in pochi mesi anch’esse saranno ultimate.
Permangono critiche solo alcune situazioni: in provincia di Lecco nel Comune di Premana e in quello di Primaluna sono terminate le operazioni dei volontari di Città Metropolitana; il bypass del Gallivaggio, ancora inutilizzabile ma strategico nel caso di riattivazione della frana del Ruinon, in provincia di Sondrio; la Bassa Valcamonica in provincia di Brescia. Questi i tre punti sensibili, a una settimana dal maltempo che ha flagellato la Lombardia provocando danni e distruzione in quattro province.
È iniziata la stagione dei temporali la cui intensità, soprattutto negli ultimi anni, è sempre più difficile da predire. La Regione, attraverso la sala operativa, è sempre focalizzata sugli avvisi di criticità così come i Comuni che, una volta allertati, sanno come intervenire non appena ricevono gli allarmi, disponendo di forze sia interne che esterne, come le colonne mobili provinciali.
“I nostri 24.000 volontari di Protezione civile – ha garantito l’assessore – sono sufficienti a garantire simultaneità immediata in caso di eventi calamitosi di qualsiasi tipo”.
Nel frattempo, una nuova comunicazione da parte del sindaco Stefano Cassinelli: "La cena in bianco 2019 a Dervio non si farà per inagibilità dei possibili scenari ipotizzati a causa dell'esondazione del fiume Varrone. E' rimandata a Settembre in data da definìrsi, Vi terremo aggiornati, grazie per la comprensione".
18 GIUGNO - DISASTRO MALTEMPO: SEI GIORNI DOPO
ULTIM'ORA 15:55/DERVIO. A ormai una settimana dall’ondata di maltempo che ha travolto Dervio, causando l’allagamento di mezzo paese e il riversamento di alcuni detriti sulle strade, torna a parlare il sindaco Stefano Cassinelli. Come spiega il primo cittadino, oggi pomeriggio sono state messe delle pastiglie di larvicida nelle tombinature (come suggerito da Ats, ex Asl). “Non ci sono rischi per le persone” rassicura Cassinelli.
L’intervento sarà effettuato dalla ditta Lario Conrol (specializzata in disinfezione e disinfestazione), con sede a Lecco.
L’intervento sarà effettuato dalla ditta Lario Conrol (specializzata in disinfezione e disinfestazione), con sede a Lecco.
ULTIM'ORA 15:40/DERVIO. E’ avvenuto stamattina a Dervio, alla presenza del sindaco Stefano Cassinelli, il sopralluogo degli esponenti del Partito Democratico sui luoghi coinvolti dall’alluvione della scorsa settimana. Presenti il segretario del circolo di Bellano e consigliere provinciale Giuseppe Scaccabarozzi e quello di Dervio Andrea Nogara.
L’occasione ha permesso di valutare, a emergenza conclusa, i danni provocati dalla piena verificando di persona le problematiche principali, incontrare la popolazione coinvolta e confrontarsi con la cittadinanza. Dopo una riunione in Municipio per discutere dei provvedimenti presentanti dal gruppo Pd in Regione Lombardia e le iniziative intraprese dai parlamentari del territorio, Gianmario Fragomeli, Mauro Del Barba e Chiara Braga, impegnati nella attività istituzionale a Roma ma vicini ai paesi coinvolti e oggi qui rappresentati, il sindaco ha accompagnato gli ospiti nelle aree maggiormente coinvolte dall’alluvione: il ponte della ferrovia, via Penati e la foce del fiume, per una verifica dettagliata di quanto fatto e di quanto ancora rimane da fare.
Il Consigliere Straniero, a nome di tutti i soggetti istituzionali del PD, ha ribadito l’impegno per lo stanziamento di risorse destinate a Dervio e la volontà di collaborazione tra tutti gli enti per la proclamazione dello stato di emergenza tipo C in modo da non lasciare, dopo le prime testimonianze di aiuto, il paese da solo nell’imepgnativa fase di ricostruzione e risarcimento. Proprio per questo il consigliere dem ha preparato una mozione urgente da depositare martedì prossimo, durante la seduta di consiglio regionale. Nell’atto Straniero e i colleghi del Pd impegnano la Giunta regionale
“a mettere in atto presso il Governo ogni azione utile affinché venga riconosciuto nel più breve tempo possibile lo stato di emergenza nazionale in relazione ai danni alle infrastrutture, alle aziende e agli immobili pubblici e privati e vengano individuate le risorse finanziarie destinate ai primi interventi di emergenza di assistenza alla popolazione, ripristino delle funzionalità dei servizi pubblici e delle infrastrutture di reti strategiche e agli ulteriori interventi per ridurre il rischio residuo; lo stato di calamità naturale per i danni subiti dall’agricoltura, alle colture e strutturali, in considerazione dell’eccezionalità dell’evento stesso documentata da Regione Lombardia con richiesta di declaratoria al Ministero delle Politiche agricole; a coordinare attraverso gli Uffici territoriali di Regione Lombardia una rapida e puntuale ricognizione dei danni, pubblici e privati, da condividere, non appena disponibile, con le Commissioni consiliari competenti; a verificare le richieste di contributo per progetti di riqualificazione inerenti i territori interessati dai recenti eventi già presenti sul sistema Rendis (il Repertorio nazionale degli interventi per la difesa del suolo di Ispra), al fine di sollecitarne il finanziamento da parte del Governo attraverso lo stanziamento annunciato con il progetto “ProteggItalia”, il nuovo piano nazionale per la protezione del territorio; ad anticipare con risorse regionali il finanziamento degli interventi di somma urgenza per la messa in sicurezza di territori e infrastrutture nelle aree maggiormente colpite; a definire al più presto il nuovo programma di interventi prioritari, strutturali e di manutenzione straordinaria, per prevenire e sanare situazioni di rischio idrogeologico e idraulico gravanti sui centri abitati e sulle infrastrutture per il prossimo triennio, da finanziare con risorse proprie, tenendo in debita considerazione le opere conseguenti agli eventi calamitosi richiamati in premessa; ad integrare le risorse regionali disponibili in occasione del prossimo assestamento di bilancio; a prevedere contributi ai Comuni e agli enti preposti per la realizzazione di un programma di interventi di pulizia degli alvei dei fiumi e dei torrenti colpiti, al fine di escludere il ripetersi di ulteriori situazioni di rischio nel prossimo periodo estivo”.
L’occasione ha permesso di valutare, a emergenza conclusa, i danni provocati dalla piena verificando di persona le problematiche principali, incontrare la popolazione coinvolta e confrontarsi con la cittadinanza. Dopo una riunione in Municipio per discutere dei provvedimenti presentanti dal gruppo Pd in Regione Lombardia e le iniziative intraprese dai parlamentari del territorio, Gianmario Fragomeli, Mauro Del Barba e Chiara Braga, impegnati nella attività istituzionale a Roma ma vicini ai paesi coinvolti e oggi qui rappresentati, il sindaco ha accompagnato gli ospiti nelle aree maggiormente coinvolte dall’alluvione: il ponte della ferrovia, via Penati e la foce del fiume, per una verifica dettagliata di quanto fatto e di quanto ancora rimane da fare.
Il Consigliere Straniero, a nome di tutti i soggetti istituzionali del PD, ha ribadito l’impegno per lo stanziamento di risorse destinate a Dervio e la volontà di collaborazione tra tutti gli enti per la proclamazione dello stato di emergenza tipo C in modo da non lasciare, dopo le prime testimonianze di aiuto, il paese da solo nell’imepgnativa fase di ricostruzione e risarcimento. Proprio per questo il consigliere dem ha preparato una mozione urgente da depositare martedì prossimo, durante la seduta di consiglio regionale. Nell’atto Straniero e i colleghi del Pd impegnano la Giunta regionale
“a mettere in atto presso il Governo ogni azione utile affinché venga riconosciuto nel più breve tempo possibile lo stato di emergenza nazionale in relazione ai danni alle infrastrutture, alle aziende e agli immobili pubblici e privati e vengano individuate le risorse finanziarie destinate ai primi interventi di emergenza di assistenza alla popolazione, ripristino delle funzionalità dei servizi pubblici e delle infrastrutture di reti strategiche e agli ulteriori interventi per ridurre il rischio residuo; lo stato di calamità naturale per i danni subiti dall’agricoltura, alle colture e strutturali, in considerazione dell’eccezionalità dell’evento stesso documentata da Regione Lombardia con richiesta di declaratoria al Ministero delle Politiche agricole; a coordinare attraverso gli Uffici territoriali di Regione Lombardia una rapida e puntuale ricognizione dei danni, pubblici e privati, da condividere, non appena disponibile, con le Commissioni consiliari competenti; a verificare le richieste di contributo per progetti di riqualificazione inerenti i territori interessati dai recenti eventi già presenti sul sistema Rendis (il Repertorio nazionale degli interventi per la difesa del suolo di Ispra), al fine di sollecitarne il finanziamento da parte del Governo attraverso lo stanziamento annunciato con il progetto “ProteggItalia”, il nuovo piano nazionale per la protezione del territorio; ad anticipare con risorse regionali il finanziamento degli interventi di somma urgenza per la messa in sicurezza di territori e infrastrutture nelle aree maggiormente colpite; a definire al più presto il nuovo programma di interventi prioritari, strutturali e di manutenzione straordinaria, per prevenire e sanare situazioni di rischio idrogeologico e idraulico gravanti sui centri abitati e sulle infrastrutture per il prossimo triennio, da finanziare con risorse proprie, tenendo in debita considerazione le opere conseguenti agli eventi calamitosi richiamati in premessa; ad integrare le risorse regionali disponibili in occasione del prossimo assestamento di bilancio; a prevedere contributi ai Comuni e agli enti preposti per la realizzazione di un programma di interventi di pulizia degli alvei dei fiumi e dei torrenti colpiti, al fine di escludere il ripetersi di ulteriori situazioni di rischio nel prossimo periodo estivo”.
17 GIUGNO - DISASTRO MALTEMPO: CINQUE GIORNI DOPO
ULTIM'ORA/20:50. A sostegno dei Comuni colpiti da calamità naturali, la Giunta regionale ha approvato oggi, su proposta dell'assessore al Territorio e Protezione civile Pietro Foroni, una delibera che prevede la totale copertura delle spese sostenute per i lavori di pronto intervento per tutti i Comuni fino a 5.000 abitanti. Per i Comuni con popolazione oltre 5.000 abitanti e fino a 20.000 abitanti, invece, la copertura delle spese sostenute per i lavori viene riconosciuta nella misura dell'80 per cento delle stesse.
COPERTURA PER OLTRE 1000 COMUNI BENEFICIARI - Il provvedimento non comporta oneri finanziari diretti per il bilancio regionale, trovando copertura in risorse già stanziate. Si amplia così la platea di Comuni che potranno ottenere una copertura totale agli interventi di somma urgenza da loro effettuati: se prima erano circa 300 i Comuni beneficiari (poiché la legge ammetteva solo quelli fino a 1000 abitanti), adesso il numero di chi potrà beneficiare appieno dei finanziamenti di Regione Lombardia sale a oltre 1000.
"Abbiamo ritenuto necessario - ha commentato Foroni - anche a seguito degli eventi occorsi tra il 9 e il 12 giugno scorsi, assicurare maggiore sostegno a quei Comuni che, nell'attuale situazione di crisi finanziaria e in ragione delle ridotte dimensioni e capacità economiche e tecnico-organizzative, presentano una condizione di maggiore difficoltà nella gestione dei propri bilanci".
INTERVENTI AMMESSI A FINANZIAMENTO - Gli interventi ammessi al finanziamento dovranno interessare esclusivamente strutture o infrastrutture pubbliche, l'uso delle quali, in situazioni di emergenza idrogeologica o in conseguenza di calamità naturali, costituisca una condizione di rischio immediato per la pubblica incolumità. I danni devono essere strettamente connessi a fenomeni naturali eccezionali. In ogni caso il contributo regionale per ogni singola opera è riconosciuto fino al limite massimo della spesa di 100.000 euro.
"Con questo provvedimento Regione Lombardia si dimostra ancora una volta vicina ai territori interessati dai recenti eventi calamitosi, allargando la platea dei Comuni destinatari del finanziamento regionale per le opere di pronto intervento". Lo ha detto l'assessore regionale agli Enti locali e Piccoli Comuni, Massimo Sertori, commentando l'approvazione da parte della Giunta, su proposta dell'assessore al Territorio e Protezione civile, Pietro Foroni, di concerto con l'assessore Sertori, della delibera che prevede la totale copertura delle spese sostenute per i lavori di pronto intervento per tutti i Comuni fino a 5.000 abitanti. Per i Comuni con popolazione oltre 5.000 abitanti e fino a 20.000 abitanti, invece, la copertura delle spese sostenute per i lavori viene riconosciuta nella misura dell'80% delle stesse.
COPERTURA PER OLTRE 1000 COMUNI BENEFICIARI - Il provvedimento non comporta oneri finanziari diretti per il bilancio regionale, trovando copertura in risorse già stanziate. Si amplia così la platea di Comuni che potranno ottenere una copertura totale agli interventi di somma urgenza da loro effettuati: se prima erano circa 300 (poiché la legge ammetteva solo quelli fino a 1.000 abitanti), adesso il numero di quelli che potranno beneficiarne sale a oltre 1.000.
"Una vicinanza verso i territori colpiti - ha aggiunto Sertori - - che Regione non ha mai fatto mancare e che, con questa delibera, viene confermata. Regione inoltre mette a disposizione i propri uffici regionali per dare supporto ai Comuni anche per lo svolgimento di tutte le fasi di gestione amministrativa, delle emergenze. Al di là degli interventi di somma urgenza l'attenzione resterà alta verso la prosecuzione di interventi strutturali che, come nell'ondata di maltempo di maggio e degli ultimi giorni, hanno aiutato a scongiurare danni maggiori".
INTERVENTI AMMESSI A FINANZIAMENTO - Gli interventi ammessi al finanziamento dovranno interessare esclusivamente strutture o infrastrutture pubbliche, l'uso delle quali, in situazioni di emergenza idrogeologica o in conseguenza di calamità naturali, costituisca una condizione di rischio immediato per la pubblica incolumità. I danni devono essere strettamente connessi a fenomeni naturali eccezionali. In ogni caso il contributo regionale per ogni singola opera è riconosciuto fino al limite massimo della spesa di 100.000 euro.
COPERTURA PER OLTRE 1000 COMUNI BENEFICIARI - Il provvedimento non comporta oneri finanziari diretti per il bilancio regionale, trovando copertura in risorse già stanziate. Si amplia così la platea di Comuni che potranno ottenere una copertura totale agli interventi di somma urgenza da loro effettuati: se prima erano circa 300 i Comuni beneficiari (poiché la legge ammetteva solo quelli fino a 1000 abitanti), adesso il numero di chi potrà beneficiare appieno dei finanziamenti di Regione Lombardia sale a oltre 1000.
"Abbiamo ritenuto necessario - ha commentato Foroni - anche a seguito degli eventi occorsi tra il 9 e il 12 giugno scorsi, assicurare maggiore sostegno a quei Comuni che, nell'attuale situazione di crisi finanziaria e in ragione delle ridotte dimensioni e capacità economiche e tecnico-organizzative, presentano una condizione di maggiore difficoltà nella gestione dei propri bilanci".
INTERVENTI AMMESSI A FINANZIAMENTO - Gli interventi ammessi al finanziamento dovranno interessare esclusivamente strutture o infrastrutture pubbliche, l'uso delle quali, in situazioni di emergenza idrogeologica o in conseguenza di calamità naturali, costituisca una condizione di rischio immediato per la pubblica incolumità. I danni devono essere strettamente connessi a fenomeni naturali eccezionali. In ogni caso il contributo regionale per ogni singola opera è riconosciuto fino al limite massimo della spesa di 100.000 euro.
"Con questo provvedimento Regione Lombardia si dimostra ancora una volta vicina ai territori interessati dai recenti eventi calamitosi, allargando la platea dei Comuni destinatari del finanziamento regionale per le opere di pronto intervento". Lo ha detto l'assessore regionale agli Enti locali e Piccoli Comuni, Massimo Sertori, commentando l'approvazione da parte della Giunta, su proposta dell'assessore al Territorio e Protezione civile, Pietro Foroni, di concerto con l'assessore Sertori, della delibera che prevede la totale copertura delle spese sostenute per i lavori di pronto intervento per tutti i Comuni fino a 5.000 abitanti. Per i Comuni con popolazione oltre 5.000 abitanti e fino a 20.000 abitanti, invece, la copertura delle spese sostenute per i lavori viene riconosciuta nella misura dell'80% delle stesse.
COPERTURA PER OLTRE 1000 COMUNI BENEFICIARI - Il provvedimento non comporta oneri finanziari diretti per il bilancio regionale, trovando copertura in risorse già stanziate. Si amplia così la platea di Comuni che potranno ottenere una copertura totale agli interventi di somma urgenza da loro effettuati: se prima erano circa 300 (poiché la legge ammetteva solo quelli fino a 1.000 abitanti), adesso il numero di quelli che potranno beneficiarne sale a oltre 1.000.
"Una vicinanza verso i territori colpiti - ha aggiunto Sertori - - che Regione non ha mai fatto mancare e che, con questa delibera, viene confermata. Regione inoltre mette a disposizione i propri uffici regionali per dare supporto ai Comuni anche per lo svolgimento di tutte le fasi di gestione amministrativa, delle emergenze. Al di là degli interventi di somma urgenza l'attenzione resterà alta verso la prosecuzione di interventi strutturali che, come nell'ondata di maltempo di maggio e degli ultimi giorni, hanno aiutato a scongiurare danni maggiori".
INTERVENTI AMMESSI A FINANZIAMENTO - Gli interventi ammessi al finanziamento dovranno interessare esclusivamente strutture o infrastrutture pubbliche, l'uso delle quali, in situazioni di emergenza idrogeologica o in conseguenza di calamità naturali, costituisca una condizione di rischio immediato per la pubblica incolumità. I danni devono essere strettamente connessi a fenomeni naturali eccezionali. In ogni caso il contributo regionale per ogni singola opera è riconosciuto fino al limite massimo della spesa di 100.000 euro.
ULTIM'ORA 16:15/DERVIO. A distanza di cinque giorni dall’alluvione che ha colpito Valvarrone, Valsassina e Dervio, il paese dell’Alto Lago torna alla normalità. A dirlo, il sindaco Stefano Cassinelli su Facebook.
In ogni caso, di seguito tutti gli aggiornamenti. In ambito “acqua”, “non sono emerse problematiche per la potabilità. Avrete notato che le tre fontane e quella in piazzetta sono senza acqua. Non sarà breve il ripristino, perché sul Varrone ci sono stati vari distacchi e il tubo è rotto in più punti”.
Riguardo alla sanità pubblica: “Ringraziando dottoressa Cattaneo Ats per disponibilità la domenica vi comunico che sarà necessario nei prossimi giorni un disinfestazione larvicida per le zanzare. Le molte già presenti non sono imputabili alla esondazione perché servono almeno 5 giorni per riproduzione. Dopo questa prima fase potrebbe essere necessario un passaggio per disinfestazione adulticida zanzare. Nel frattempo cercate di prosciugare ogni deposito d'acqua, anche piccolo”.
Va ricordato che il danno non ha risparmiato la fauna marina: le uova depositate dagli agoni negli ultimi giorni, con l'imminente ritiro del lago, potrebbero restare all'asciutto. Nonostante ció, sono molti i pescatori che, anche a Dervio, hanno dato avvio alla stagione di pesca dell'agone.
Infine, i ringraziamenti alla comunità di Vervio: il gruppo guidato dal sindaco Enzo Quadrio ha aiutato nella pulizia di Dervio, vista anche la somiglianza dei nomi dei due paesi.
In ogni caso, di seguito tutti gli aggiornamenti. In ambito “acqua”, “non sono emerse problematiche per la potabilità. Avrete notato che le tre fontane e quella in piazzetta sono senza acqua. Non sarà breve il ripristino, perché sul Varrone ci sono stati vari distacchi e il tubo è rotto in più punti”.
Riguardo alla sanità pubblica: “Ringraziando dottoressa Cattaneo Ats per disponibilità la domenica vi comunico che sarà necessario nei prossimi giorni un disinfestazione larvicida per le zanzare. Le molte già presenti non sono imputabili alla esondazione perché servono almeno 5 giorni per riproduzione. Dopo questa prima fase potrebbe essere necessario un passaggio per disinfestazione adulticida zanzare. Nel frattempo cercate di prosciugare ogni deposito d'acqua, anche piccolo”.
Va ricordato che il danno non ha risparmiato la fauna marina: le uova depositate dagli agoni negli ultimi giorni, con l'imminente ritiro del lago, potrebbero restare all'asciutto. Nonostante ció, sono molti i pescatori che, anche a Dervio, hanno dato avvio alla stagione di pesca dell'agone.
Infine, i ringraziamenti alla comunità di Vervio: il gruppo guidato dal sindaco Enzo Quadrio ha aiutato nella pulizia di Dervio, vista anche la somiglianza dei nomi dei due paesi.
16 GIUGNO - DISASTRO MALTEMPO: QUATTRO GIORNI DOPO
ULTIM'ORA 11:40/DERVIO. Da sottolineare le modifiche alla viabilità in vigore fino alle 12: “Via degli Alpini è chiusa per un'ora per spurghi invertito senso unico sulla via del Pensotti. Se possibile evitare di circolare in zona in auto”.
Riguardo alle riparazioni: “Luigi Camozzi, malgrado i danni subiti anche dalla sua attività e questo gli fa ancor più merito, si è offerto di riparare gratuitamente tagliaerba e altre attrezzature danneggiate dalla esondazione. Un sentito ringraziamento per la sua disponibilità”.
Dopo il lavoro svolto ieri sulle rive del Lago con una draga (che ha ripulito e reso più sicuro il tratto), si prosegue inoltre con il salvataggio delle imbarcazioni nel porto vecchio (per evitare danneggiamenti ai motori).
Nel fine settimana, inoltre, il Comune ha sospeso i pagamenti dei parcheggi blu e aperto la discarica in modo da portarvi i detriti.
Infine, dopo l’alluvione, il Cai di Dervio ha deciso di rinunciare alla gita in montagna e utilizzare la giornata per aiutare le famiglie derviesi maggiormente colpite: “Complimenti anche al Cai di Dervio che ha tramutato la gita in montagna in giornata di aiuto alle famiglie colpite da esondazione”.
Riguardo alle riparazioni: “Luigi Camozzi, malgrado i danni subiti anche dalla sua attività e questo gli fa ancor più merito, si è offerto di riparare gratuitamente tagliaerba e altre attrezzature danneggiate dalla esondazione. Un sentito ringraziamento per la sua disponibilità”.
Dopo il lavoro svolto ieri sulle rive del Lago con una draga (che ha ripulito e reso più sicuro il tratto), si prosegue inoltre con il salvataggio delle imbarcazioni nel porto vecchio (per evitare danneggiamenti ai motori).
Nel fine settimana, inoltre, il Comune ha sospeso i pagamenti dei parcheggi blu e aperto la discarica in modo da portarvi i detriti.
Infine, dopo l’alluvione, il Cai di Dervio ha deciso di rinunciare alla gita in montagna e utilizzare la giornata per aiutare le famiglie derviesi maggiormente colpite: “Complimenti anche al Cai di Dervio che ha tramutato la gita in montagna in giornata di aiuto alle famiglie colpite da esondazione”.
ULTIM'ORA/11:35. Dopo il maltempo dei giorni scorsi e i danni arrecati a Dervio, Valvarrone e Valsassina, il Circolo Legambiente “Lario sponda orientale” ha espresso la sua vicinanza alla popolazione colpita, in un comunicato diffuso poco fa.
“Ancora una volta si è resa manifesta la fragilità del nostro territorio. Non è la prima e, temiamo, non sarà l’ultima. Le conseguenze potranno essere meno gravi se si interviene sulla montagna, a mezza costa e a valle, rimediando agli errori compiuti da una pianificazione urbanistica poco attenta al rischio idrogeologico e ponendo fine all’edificazione in luoghi non appropriati che, oltre a mettere a rischio chi vive e lavora, riduce le aree di esondazione naturale dei corsi d’acqua.
Bene ha fatto Andrea Vitali a ricordare le frane di Oro a Bellano del 1997 che provocarono una vittima, aprirono una voragine nella strada, trascinarono nel lago molti ponticelli, bloccarono la provinciale, la superstrada e la ferrovia. Dopo quell’evento furono realizzate opere idrauliche di canalizzazione delle acque, ma poco è stato fatto a monte dove i boschi abbandonati e i terrazzamenti distrutti non ci fanno sentire al sicuro. Osserviamo che le vallette canalizzate e cementate sono ora ricoperte di terra e arbusti.
Legittimo chiedersi anche se le recenti opere sul Varrone con la rimozione dei massi dal greto per cementarli sull’argine abbiano ridotto la naturale capacità dell’alveo di rallentare la corsa dell’acqua. Molte e diverse quindi le considerazioni che si possono fare a cominciare dalla qualità e opportunità delle opere sulle valli e sulle strade agro-silvo-pastorali.
C’è la necessità della manutenzione naturale dei corsi d’acqua, dei terrazzamenti, dei boschi, per conservare quell’opera di regolazione e contenimento che per secoli gli abitanti hanno prodotto in sintonia con la natura. Quello che ci può porre un poco al riparo degli eventi disastrosi è la capacità di pensare più in là, di trasformare quello zelo collettivo, che esplode dopo l’evento, in una duratura campagna di manutenzione e cura del territorio nelle sue parti più fragili e abbandonate.
La cura della montagna è possibile solo se la montagna viene abitata, se si mantengono o si riprendono le attività dell’agricoltura, dell’allevamento e della silvicoltura in modo sostenibile. Qui si pone la necessità di un intervento, promosso dalle comunità locali e dai loro amministratori, ma necessariamente sostenuto da istituzioni con più ampie competenze territoriali, Regione e Stato.
Con uno sguardo più consapevole al futuro del territorio vicino e una pratica di cura, possiamo diventare capaci di agire anche su un fronte nuovo e difficile, quello del cambiamento climatico globale, riconosciuto come causa di eventi meteorologici violenti. Qualcuno lo nega, molti fanno niente o poco, dai governi ai cittadini che faticano a cambiare stili di vita. Abbiamo poco tempo sostengono i giovani di “Fridays for future” e gli esperti di tutto il mondo riuniti nell’IPCC che sollecitano gli stati ad adottare misure senza precedenti per fermare la febbre del pianeta".
“Ancora una volta si è resa manifesta la fragilità del nostro territorio. Non è la prima e, temiamo, non sarà l’ultima. Le conseguenze potranno essere meno gravi se si interviene sulla montagna, a mezza costa e a valle, rimediando agli errori compiuti da una pianificazione urbanistica poco attenta al rischio idrogeologico e ponendo fine all’edificazione in luoghi non appropriati che, oltre a mettere a rischio chi vive e lavora, riduce le aree di esondazione naturale dei corsi d’acqua.
Bene ha fatto Andrea Vitali a ricordare le frane di Oro a Bellano del 1997 che provocarono una vittima, aprirono una voragine nella strada, trascinarono nel lago molti ponticelli, bloccarono la provinciale, la superstrada e la ferrovia. Dopo quell’evento furono realizzate opere idrauliche di canalizzazione delle acque, ma poco è stato fatto a monte dove i boschi abbandonati e i terrazzamenti distrutti non ci fanno sentire al sicuro. Osserviamo che le vallette canalizzate e cementate sono ora ricoperte di terra e arbusti.
Legittimo chiedersi anche se le recenti opere sul Varrone con la rimozione dei massi dal greto per cementarli sull’argine abbiano ridotto la naturale capacità dell’alveo di rallentare la corsa dell’acqua. Molte e diverse quindi le considerazioni che si possono fare a cominciare dalla qualità e opportunità delle opere sulle valli e sulle strade agro-silvo-pastorali.
C’è la necessità della manutenzione naturale dei corsi d’acqua, dei terrazzamenti, dei boschi, per conservare quell’opera di regolazione e contenimento che per secoli gli abitanti hanno prodotto in sintonia con la natura. Quello che ci può porre un poco al riparo degli eventi disastrosi è la capacità di pensare più in là, di trasformare quello zelo collettivo, che esplode dopo l’evento, in una duratura campagna di manutenzione e cura del territorio nelle sue parti più fragili e abbandonate.
La cura della montagna è possibile solo se la montagna viene abitata, se si mantengono o si riprendono le attività dell’agricoltura, dell’allevamento e della silvicoltura in modo sostenibile. Qui si pone la necessità di un intervento, promosso dalle comunità locali e dai loro amministratori, ma necessariamente sostenuto da istituzioni con più ampie competenze territoriali, Regione e Stato.
Con uno sguardo più consapevole al futuro del territorio vicino e una pratica di cura, possiamo diventare capaci di agire anche su un fronte nuovo e difficile, quello del cambiamento climatico globale, riconosciuto come causa di eventi meteorologici violenti. Qualcuno lo nega, molti fanno niente o poco, dai governi ai cittadini che faticano a cambiare stili di vita. Abbiamo poco tempo sostengono i giovani di “Fridays for future” e gli esperti di tutto il mondo riuniti nell’IPCC che sollecitano gli stati ad adottare misure senza precedenti per fermare la febbre del pianeta".
15 GIUGNO - DISASTRO MALTEMPO: TRE GIORNI DOPO
ULTIM'ORA 23:40/DERVIO. A distanza di tre giorni dall’ondata di maltempo che ha colpito l’Alta Valvarrone, la Valsassina, Dervio e la Valtellina, nel paese dell’Alto Lago più colpito inizia la conta dei danni.
Stefano Cassinelli, sindaco di Dervio, aveva inizialmente parlato di “milioni” di danni per i privati, alcune centinaia di migliaia per il paese. I dati sono stati più precisamente definiti nelle ultime ore: sono 5 milioni e 200mila euro le spese totali dovute ai danni, di cui un milione ai privati, un altro all’industria. Tra gli altri, 40mila urgenti per la sistemazione degli argini del fiume.
I lavori, che dovrebbero partire tra lunedì e martedì, prevedono la sistemazione di due argini alla foce del torrente (alla destra per proteggere il depuratore, alla sinistra per garantire maggiore sicurezza alla spiaggia e ai bagnanti).
In merito al dispiegamento di forze post-alluvione, “Abbiamo avuto un totale di 110 volontari di Protezione Civile il primo giorno – spiega il sindaco di Dervio a “Larionews” -, 75 il secondo, 70 venerdì e cento sabato; dalla Croce Rossa abbiamo avuto una quarantina di volontari, dai Carabinieri pure una quarantina e poi Polizia e diverse pattuglie della Finanza. Ma poi si devono unire 25 scout e svariati gruppi di diverse associazioni: la solidarietà del territorio va sottolineata e ringraziata. […] Oggi sono stato a Colico all’inaugurazione della nuova ambulanza della Croce Rossa: ci hanno dato il massimo aiuto, era doveroso andarci perché hanno fatto qualcosa di grande per noi e quindi ci tenevo”.
Cassinelli aveva già dichiarato: “A Dervio c’e’ ancora molto da fare ma ho sentito il dovere morale di essere presente a questa inaugurazione per ringraziarVi di tutto quello che avete e state facendo per noi”.
Il primo cittadino prosegue: “Nel prato vicino al campo di calcio ci sono circa 7.000 metri cubi di terra, non mi hanno saputo nemmeno quantificare quanti quintali di legno. E tonnellate di cose che erano contenute nei garage dei privati”.
Cassinelli ha inoltre scritto su Facebook: “Ringrazio tutti i derviesi e i dipendenti comunali, che sono andati ben oltre i loro doveri professionali, (volontari e istituzioni li ho già ringraziati) per quanto avete fatto: abbiamo iniziato mercoledì sera a sistemare e il paese è quasi in ordine. Domani si raccoglie ancora e lunedì passano i camion per tutti i rottami. Rimane un po' la criticità spurghi. Ma per capire pubblico un prima e un dopo. Grazie per aver dato il meglio”.
Il comune offre gratuitamente un servizio di counseling a favore delle persone che in questo momento hanno necessità di un supporto psicologico per superare i momenti di disagio e le proprie emozioni negative. Per utilizzare tale servizio è sufficiente telefonare a Rosella al numero di cellulare 3333099627 o al numero d’emergenza del comune 0341806411.
In merito al “diluvio” avvenuto tra le 22.15 e le 22.45 di stasera: “Sentito sala operativa regionale di Protezione civile anche territorio montano precipitazioni violente ma brevissime per cui non sono previsti innalzamenti torrente”.
Stefano Cassinelli, sindaco di Dervio, aveva inizialmente parlato di “milioni” di danni per i privati, alcune centinaia di migliaia per il paese. I dati sono stati più precisamente definiti nelle ultime ore: sono 5 milioni e 200mila euro le spese totali dovute ai danni, di cui un milione ai privati, un altro all’industria. Tra gli altri, 40mila urgenti per la sistemazione degli argini del fiume.
I lavori, che dovrebbero partire tra lunedì e martedì, prevedono la sistemazione di due argini alla foce del torrente (alla destra per proteggere il depuratore, alla sinistra per garantire maggiore sicurezza alla spiaggia e ai bagnanti).
In merito al dispiegamento di forze post-alluvione, “Abbiamo avuto un totale di 110 volontari di Protezione Civile il primo giorno – spiega il sindaco di Dervio a “Larionews” -, 75 il secondo, 70 venerdì e cento sabato; dalla Croce Rossa abbiamo avuto una quarantina di volontari, dai Carabinieri pure una quarantina e poi Polizia e diverse pattuglie della Finanza. Ma poi si devono unire 25 scout e svariati gruppi di diverse associazioni: la solidarietà del territorio va sottolineata e ringraziata. […] Oggi sono stato a Colico all’inaugurazione della nuova ambulanza della Croce Rossa: ci hanno dato il massimo aiuto, era doveroso andarci perché hanno fatto qualcosa di grande per noi e quindi ci tenevo”.
Cassinelli aveva già dichiarato: “A Dervio c’e’ ancora molto da fare ma ho sentito il dovere morale di essere presente a questa inaugurazione per ringraziarVi di tutto quello che avete e state facendo per noi”.
Il primo cittadino prosegue: “Nel prato vicino al campo di calcio ci sono circa 7.000 metri cubi di terra, non mi hanno saputo nemmeno quantificare quanti quintali di legno. E tonnellate di cose che erano contenute nei garage dei privati”.
Cassinelli ha inoltre scritto su Facebook: “Ringrazio tutti i derviesi e i dipendenti comunali, che sono andati ben oltre i loro doveri professionali, (volontari e istituzioni li ho già ringraziati) per quanto avete fatto: abbiamo iniziato mercoledì sera a sistemare e il paese è quasi in ordine. Domani si raccoglie ancora e lunedì passano i camion per tutti i rottami. Rimane un po' la criticità spurghi. Ma per capire pubblico un prima e un dopo. Grazie per aver dato il meglio”.
Il comune offre gratuitamente un servizio di counseling a favore delle persone che in questo momento hanno necessità di un supporto psicologico per superare i momenti di disagio e le proprie emozioni negative. Per utilizzare tale servizio è sufficiente telefonare a Rosella al numero di cellulare 3333099627 o al numero d’emergenza del comune 0341806411.
In merito al “diluvio” avvenuto tra le 22.15 e le 22.45 di stasera: “Sentito sala operativa regionale di Protezione civile anche territorio montano precipitazioni violente ma brevissime per cui non sono previsti innalzamenti torrente”.
14 GIUGNO - DISASTRO MALTEMPO: DUE GIORNI DOPO
ULTIM'ORA 20:30/DERVIO. In giornata è giunto nel paese anche l'esponente colichese di Fratelli d'Italia, Marco Masetti, portavoce del partito in provincia di Sondrio: "Sopralluogo a Dervio con l'Onorevole Butti,che ringraziamo tanto per la costante presenza sul territorio e per la totale disponibilità ad appoggiare la comunità con ogni mezzo a sua disposizione.La macchina dell'emergenza ha funzionato alla perfezione grazie ad amministrazione,volontari,Protezione Civile,CRI e a tutti i derviesi.Ora é tempo di rimboccarsi le maniche e ripristinare il tutto!".
ULTIM'ORA/20:20. “Gli eventi calamitosi delle ultime ore hanno dimostrato quanto siano necessarie le Province; questi enti però devono tornare ad essere organi di coordinamento operativo tra i comuni con strumenti e risorse per la tutela del territorio e la prevenzione del rischio idrogeologico” afferma il consigliere regionale Mauro Piazza.“Gli uffici della provincia di Lecco, guidati dal presidente Claudio Usuelli e dal consigliere delegato Mattia Micheli con il supporto del consigliere valsassinese Matteo Manzoni, in questa fase emergenziale hanno dato risposte immediate ed efficaci ai comuni che si sono trovati in difficoltà – continua il consigliere regionale -. A tutti gli amministratori di Villa Locatelli va il mio personale ringraziamento perché si assumono ogni giorno delle grandi responsabilità mettendosi a servizio gratuitamente dell’intera comunità provinciale”.
“Ieri in Commissione Autonomia e riordino autonomia locali del Consiglio regionale della Lombardia abbiamo audito il presidente delle province lombarde Vittorio Poma, con l’assessore agli enti locali Massimo Sertori, per cercare di declinare al meglio i futuri assetti amministrativi territoriali di Regione Lombardia” spiega il presidente della Commissione Autonomia.
“Auspico che il Governo si attivi nei tempi più rapidi possibili per attuare una revisione completa della legge Delrio e dare nuovo slancio all’azione delle provincie; diversamente a breve lanceremo una proposta di riforma dal Consiglio regionale per ridare la giusta dignità ad enti che ancora oggi hanno dimostrato di essere utili ed efficaci per i cittadini” conclude Piazza.
Nel frattempo, il servizio mensa è ancora attivo per i volontari che hanno saputo ben gestire la situazione post-alluvione a Dervio: "Gli addetti/e del servizio mensa sono pronti in attesa dei nostri eroi che hanno faticato tutta la giornata per ripulire la nostra Dervio con un ricco menù a base di insalata di riso, affettati, prosciutto e melone, formaggi, insalata di finocchi e agoni in carpione... siamo certi che riusciremo a soddisfarli tutti quanti".
“Ieri in Commissione Autonomia e riordino autonomia locali del Consiglio regionale della Lombardia abbiamo audito il presidente delle province lombarde Vittorio Poma, con l’assessore agli enti locali Massimo Sertori, per cercare di declinare al meglio i futuri assetti amministrativi territoriali di Regione Lombardia” spiega il presidente della Commissione Autonomia.
“Auspico che il Governo si attivi nei tempi più rapidi possibili per attuare una revisione completa della legge Delrio e dare nuovo slancio all’azione delle provincie; diversamente a breve lanceremo una proposta di riforma dal Consiglio regionale per ridare la giusta dignità ad enti che ancora oggi hanno dimostrato di essere utili ed efficaci per i cittadini” conclude Piazza.
Nel frattempo, il servizio mensa è ancora attivo per i volontari che hanno saputo ben gestire la situazione post-alluvione a Dervio: "Gli addetti/e del servizio mensa sono pronti in attesa dei nostri eroi che hanno faticato tutta la giornata per ripulire la nostra Dervio con un ricco menù a base di insalata di riso, affettati, prosciutto e melone, formaggi, insalata di finocchi e agoni in carpione... siamo certi che riusciremo a soddisfarli tutti quanti".
ULTIM'ORA 20:15/LA RICHIESTA DELLO STATO DI EMERGENZA FIRMATA DA FONTANA. Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha formalizzato oggi alla Presidenza del Consiglio dei Ministri la richiesta dello ‘stato di emergenza‘ riguardante il maltempo che ha colpito il territorio della Lombardia nei mesi di maggio e giugno.
Questi fenomeni meteorologici hanno riguardato soprattutto le province di Lecco, Como, Bergamo, Brescia e Sondrio”. Lo comunica in una Nota la Regione Lombardia.
SOMME URGENZE AL 100% PER COMUNI FINO A 3.000 ABITANTI – “La conta dei danni – ha spiegato l’assessore al Territorio e Protezione civile Pietro Foroni – è appena iniziata e nei prossimi giorni avremo una prima vera stima attraverso le segnalazioni dei Comuni colpiti. Da parte nostra abbiamo comunque deciso di mettere immediatamente a loro disposizione risorse regionali aggiuntive. Nella Giunta di lunedì presenteremo una delibera che finanzierà al 100% le ‘somme urgenze’ nelle situazioni di emergenza per i Comuni sotto i 3.000 abitanti e sino all’80% per i Comuni fino a 20.000 abitanti”.
MALTEMPO, AGGIORNAMENTO DALLA SALA OPERATIVA DELLA PROTEZIONE CIVILE – Intanto, la situazione nelle province colpite (Lecco, Sondrio, Como, Bergamo e Brescia) secondo la Sala operativa regionale della Protezione civile è la seguente:
NELLA PROVINCIA DI LECCO
– A Dervio: proseguono le operazioni di pulizia delle strade da fango e detriti. Individuati dei parcheggi come ammassamento dei detriti. I 300 evacuati sono rientrati.
– In Valsassina: a Primaluna proseguono i rilievi per valutare la stabilità del versante. Possibile rientro in giornata di una parte dei 200 sfollati. A Premana nella serata di ieri sono rientrate circa 30 persone. Ne rimangono sfollate circa 50.
– Interventi del Volontariato di Protezione civile: la Provincia di Lecco ha attivato la Colonna Mobile Provinciale e circa il 60% delle organizzazioni di volontariato a supporto dei Comuni colpiti dal maltempo. A Dervio sono intervenuti anche i Volontari della Città Metropolitana di Milano, della Provincia di Sondrio, della Provincia di Monza e Brianza. I volontari della Provincia di Como sono intervenuti a Premana. La Colonna Mobile Regionale è intervenuta a Primaluna.
NELLA PROVINCIA DI SONDRIO
– A Campodolcino il livello idrometrico del Liro tornato alla normalità e le persone sono rientrate nel campeggio.
– A Delebio sono stati risolti i problemi alla circolazione sulla ex SS38.
– A Gallivaggio (nel Comune di San Giacomo Filippo) il Bypass SS36 risulta danneggiato e attualmente inutilizzabile ma la SS36 è stata riaperta da ieri.
Questi fenomeni meteorologici hanno riguardato soprattutto le province di Lecco, Como, Bergamo, Brescia e Sondrio”. Lo comunica in una Nota la Regione Lombardia.
SOMME URGENZE AL 100% PER COMUNI FINO A 3.000 ABITANTI – “La conta dei danni – ha spiegato l’assessore al Territorio e Protezione civile Pietro Foroni – è appena iniziata e nei prossimi giorni avremo una prima vera stima attraverso le segnalazioni dei Comuni colpiti. Da parte nostra abbiamo comunque deciso di mettere immediatamente a loro disposizione risorse regionali aggiuntive. Nella Giunta di lunedì presenteremo una delibera che finanzierà al 100% le ‘somme urgenze’ nelle situazioni di emergenza per i Comuni sotto i 3.000 abitanti e sino all’80% per i Comuni fino a 20.000 abitanti”.
MALTEMPO, AGGIORNAMENTO DALLA SALA OPERATIVA DELLA PROTEZIONE CIVILE – Intanto, la situazione nelle province colpite (Lecco, Sondrio, Como, Bergamo e Brescia) secondo la Sala operativa regionale della Protezione civile è la seguente:
NELLA PROVINCIA DI LECCO
– A Dervio: proseguono le operazioni di pulizia delle strade da fango e detriti. Individuati dei parcheggi come ammassamento dei detriti. I 300 evacuati sono rientrati.
– In Valsassina: a Primaluna proseguono i rilievi per valutare la stabilità del versante. Possibile rientro in giornata di una parte dei 200 sfollati. A Premana nella serata di ieri sono rientrate circa 30 persone. Ne rimangono sfollate circa 50.
– Interventi del Volontariato di Protezione civile: la Provincia di Lecco ha attivato la Colonna Mobile Provinciale e circa il 60% delle organizzazioni di volontariato a supporto dei Comuni colpiti dal maltempo. A Dervio sono intervenuti anche i Volontari della Città Metropolitana di Milano, della Provincia di Sondrio, della Provincia di Monza e Brianza. I volontari della Provincia di Como sono intervenuti a Premana. La Colonna Mobile Regionale è intervenuta a Primaluna.
NELLA PROVINCIA DI SONDRIO
– A Campodolcino il livello idrometrico del Liro tornato alla normalità e le persone sono rientrate nel campeggio.
– A Delebio sono stati risolti i problemi alla circolazione sulla ex SS38.
– A Gallivaggio (nel Comune di San Giacomo Filippo) il Bypass SS36 risulta danneggiato e attualmente inutilizzabile ma la SS36 è stata riaperta da ieri.
ULTIM'ORA 20:10/DERVIO. IL RESOCONTO DELLA GIORNATA. E’ stata un’altra giornata cruciale a Dervio, dedicata alla pulizia e alla messa in sicurezza post-alluvione. Il sindaco Stefano Cassinelli, su Facebook, ha informato: “Oggi è stata attiva la chiatta per rimuovere legname dal lago grazie ad Autorità di bacino. Abbiamo disposto la concentrazione di forze in punti specifici per risolvere le criticità puntuali. Abbiamo tanti volontari. Oggi pomeriggio arrivano altre squadre di protezione civile. Un gruppo di 15 operai da Galperti. Domani pomeriggio arriveranno anche 25 scout. Grazie a tutti per l'impegno e ai derviesi per la pazienza e dignità”.
In tema assicurazioni e danni, “Stiamo lavorando sul piano politico con parlamentari Lega, Fratelli d'Italia, 5 Stelle e con Regione Lombardia per avere Emergenza tipo C al fine di cercare di far ottenere i rimborsi ai privati per i danni. Importante tenere la documentazione fotografica e le fatture di tutti i danni perché serviranno. Ora non serve altro”. In tema parcheggi, “Con ordinanza di protezione civile abbiamo sospeso pagamento parcheggi blu. Quindi potete lasciare auto per tutto fine settimana senza pagare nelle strisce blu”. In tema pulizia strade è passata alle 13.30 la moto spazzatrice, con l’obiettivo di eliminare almeno parte della polvere. E ancora, "Ho firmato somma urgenza per la realizzazione dei lavori di rifacimento degli argini sul Varrone che mettono a rischio sicurezza e depuratore. Settimana prossima prenderanno via le opere. Rifaremo Dervio ancora più bella perché la vostra solidarietà verso i vicini, gli amici, i parenti ma anche gli estranei è stata esemplare". Se l'emergenza venisse tramutata in "tipo C", ha aggiunto in giornata il sindaco Cassinelli, con un decreto si potrebbero "mettere in conto anche le coperture per i danni ai privati, ci sono persone che rischiano veramente di essere rovinate". E' stata anche la giornata dei "sopralluoghi politici": sono giunti gli onorevoli Roberto Paolo Ferrari e Ugo Parolo per la Lega, Alessio Butti per Fratelli d'Italia e Riccardo Olgiati per il Movimento Cinque Stelle. Va ricordato il grande lavoro dei volontari del territorio, giunti anche da paesi non propriamente “adiacenti” a Dervio: il Gruppo Protezione Civile di Olginate e Valgreghentino ha fornito una quarantina di brandine, la Croce Rossa di Colico e la Protezione Civile di Dervio hanno distribuito dei panini e dell’acqua offerti dai negozi di Dervio e Bellano (nella sala del Comune). Le persone ferite che necessitavano di interventi, sono state portate dal Comitato colichese all'ospedale di Gravedona ed Uniti. Ventitré i volontari presenti, mentre cinque sono rimasti a Colico nel centro di accoglienza disposto dal Comune di Dervio e da quello di Colico. Nella giornata di mercoledì, è rimasta attiva anche la mensa dell’asilo per i volontari, che ha offerto della calda pasta al pomodoro. |
ULTIM'ORA 12:25/DERVIO. Disastro maltempo, giorno 3. Due giorni dopo le fortissime precipitazioni che hanno causato l’allagamento di buona parte di Dervio, è entrata in funzione oggi la nave draga dell’Autorità di Bacino del Lario, che per tutta la giornata rimuoverà i detriti finiti a valle nel lago.
Va segnalato che il traffico di aliscafi e battelli della Navigazione è stato completamente ripristinato, dopo i necessari accertamenti e la rimozione dei detriti più ingombranti che potevano impedire il corretto svolgimento delle operazioni di imbarco e sbarco (non effettuate a Dervio mercoledì).
Proprio ieri un comunicato ufficiale dell’Autorità di Bacino del Lario affermava che “a seguito delle intense precipitazioni di questi giorni, si sono riversati nelle acque del Lario, numerosi detriti galleggianti o semisommersi i quali costituiscono un serio pericolo alla navigazione. Si prescrive a tutti i naviganti di mantenere una cauta navigazione prestando la massima attenzione e moderando la velocità”.
Visto il ritorno alla normalità per il paese, la Pro Loco di Dervio ha rassicurato i turisti: "Vorremmo rassicurare i turisti che chiedono informazioni su Dervio. L' emergenza è finita e non ci sono più pericoli, il fiume è a livello normale. Le strade comunali sono praticabili e quasi tutti i vialetti. Molti volontari hanno lavorato non-stop, coordinati dall'amministrazione comunale per ripulire il paese. Alloggio, negozi, ristoranti, servizi, tra cui gli infopoint sono pienamente operativi. Le foto del lungolago che vedete sono state scattate da Kwadzo (Klokpah, canoista, ndr) questa sera al tramonto. Vi aspettiamo a braccia aperte nella nostra meravigliosa città!".
Va segnalato che il traffico di aliscafi e battelli della Navigazione è stato completamente ripristinato, dopo i necessari accertamenti e la rimozione dei detriti più ingombranti che potevano impedire il corretto svolgimento delle operazioni di imbarco e sbarco (non effettuate a Dervio mercoledì).
Proprio ieri un comunicato ufficiale dell’Autorità di Bacino del Lario affermava che “a seguito delle intense precipitazioni di questi giorni, si sono riversati nelle acque del Lario, numerosi detriti galleggianti o semisommersi i quali costituiscono un serio pericolo alla navigazione. Si prescrive a tutti i naviganti di mantenere una cauta navigazione prestando la massima attenzione e moderando la velocità”.
Visto il ritorno alla normalità per il paese, la Pro Loco di Dervio ha rassicurato i turisti: "Vorremmo rassicurare i turisti che chiedono informazioni su Dervio. L' emergenza è finita e non ci sono più pericoli, il fiume è a livello normale. Le strade comunali sono praticabili e quasi tutti i vialetti. Molti volontari hanno lavorato non-stop, coordinati dall'amministrazione comunale per ripulire il paese. Alloggio, negozi, ristoranti, servizi, tra cui gli infopoint sono pienamente operativi. Le foto del lungolago che vedete sono state scattate da Kwadzo (Klokpah, canoista, ndr) questa sera al tramonto. Vi aspettiamo a braccia aperte nella nostra meravigliosa città!".
ULTIM'ORA/11:55. Proseguono le attività delle squadre di Lario reti gas del gruppo Acsm Agam, in seguito all’ondata di maltempo che ha investito l’area di Lecco e interessato anche alcuni impianti di distribuzione metano.
Completamente normalizzata la situazione a Dervio e a Premana. Ancora in corso interventi mirati invece a Primaluna, che saranno completati entro la giornata di domani.
Completamente normalizzata la situazione a Dervio e a Premana. Ancora in corso interventi mirati invece a Primaluna, che saranno completati entro la giornata di domani.
13 GIUGNO - DISASTRO MALTEMPO: IL GIORNO DOPO
ULTIM'ORA/22:10. Aggiornamento: I lavori di manutenzione agli impianti sulla Statale 36, previsti per la notte di oggi giovedì 13 Giugno, tra il km 75,350 e il km 57,700, nel tratto compreso tra Bellano e Abbadia Lariana, sono stati revocati a causa del perdurare dei disagi sulla viabilità limitrofa gravemente interessata dal maltempo degli ultimi giorni, allo scopo di garantire la continuità dei collegamenti sul territorio.
ULTIM'ORA/19:20. Si è tenuto oggi pomeriggio in Prefettura a Lecco un nuovo vertice dedicato al maltempo e ai danni causati sul territorio. Nonostante sulla carta fossero stati invitati i giornalisti, l'incontro è rimasto "interno" alle autorità: i chiarimenti sono stati fatti soltanto al termine, in maniera piuttosto sbrigativa.
Presenti il Capo dipartimento della Protezione Civile Angelo Borrelli, l’assessore regionale al Territorio e Protezione Civile Pietro Foroni e il prefetto Michele Formiglio. Foroni, dopo le polemiche nate nelle scorse ore in merito al presunto malfunzionamento della “macchina di prevenzione”, ha affermato: “La prevenzione è il miglior rimedio. Io in tutto quanto è successo ieri, dove ci sono stati danni alle cose e problematiche, evacuazioni che hanno colpito tante persone. I sistemi di alert, di emergenza di protezione civile anche questa volta sono funzionati. L’obiettivo fondamentale è quello della prevenzione [...] La caratteristica di questi fenomeni meteo è che sono durati pochissimo tempo e colpito una parte ridotta del territorio; oggi questa bellissima giornata di sole conferma come il clima stia impazzendo, passando da un estremo all’altro”. “Ai primi avvertimenti il piano di emergenza è stato perfettamente messo in atto. E’ chiaro che questo provoca una serie di conseguenze nei confronti della popolazione, ma davanti a situazioni climatiche così violente il primo impatto è quello di mettere in atto tutte le procedure di emergenza. Sia chiaro che questo non è un discorso dove non si vuole dire che questo non è un bel punto di arrivo, è un punto di partenza per guardare al domani, investendo su quello che già oggi c’è e cercando di migliorarlo sempre di più”.
Regione Lombardia chiederà al Governo lo ‘stato di emergenza’ per i territori colpiti dagli eventi di maltempo degli ultimi giorni. Regione Lombardia chiederà al Governo lo ‘stato di emergenza’ per i territori colpiti dagli eventi di maltempo degli ultimi giorni.
PROCEDERE CON OPERE DI SOMMA URGENZA – Il capo della Protezione civile Angelo Borrelli ha invitato gli amministratori locali presenti a continuare nel ripristino e nella messa in sicurezza dei torrenti attraverso opere di somma urgenza. “Attraverso il coordinamento – ha detto – potremo compiere le azioni necessarie per rimettere in sicurezza questo territorio”.
REGIONE PRONTA AD ACCELERARE ITER – “Ringrazio i volontari della Protezione civile, gli amministratori locali e le imprese del territorio per il lavoro svolto nelle ultime ore di fronte all’emergenza: ognuno ha fatto la propria parte e le allerte hanno funzionato nonostante la gravità dei fenomeni – ha assicurato l’assessore Foroni -. Come Regione accelereremo al massimo l’iter dello ‘stato di emergenza’, seguendo costantemente la messa a punto del piano e il via libera dei finanziamenti”.
A BREVE FONDI REGIONALI SUBITO DISPONIBILI – “Ora – ha continuato – occorre procedere il più celermente possibile al ripristino della normalità e contestualmente alla stima dei danni. Abbiamo perciò invitato i Comuni a inserire al più presto le schede nel sistema regionale e a segnalare situazione per situazione puntualmente. Anche Regione Lombardia è pronta a fare la sua parte, intervenendo con risorse proprie se sarà necessario. Nella prossima Giunta porteremo una delibera che finanzierà al cento per cento le somme urgenze nelle situazioni di emergenza per i Comuni sotto i 3000 abitanti e fino all’80 per cento per i Comuni fino a 20.000 abitanti, di cui potranno subito usufruire i Comuni colpiti”.
SITUAZIONE ATTUALE – Attualmente risultano ancora 250 persone sfollate, diverse arterie inagibili e strade agrosilvopastorali e alpeggi isolati. Regione Lombardia sta procedendo alla quantificazione dei danni attraverso il sistema online di rilevamento RASDA, che concorrerà, insieme alla valutazione tecnica dell’evento, a definire il ‘Quadro regionale di sintesi’, ossia lo strumento necessario per la richiesta al Governo di ‘stato di emergenza’ che, una volta approvato, delibererà i finanziamenti che permetteranno di finalizzare gli interventi.
Presenti il Capo dipartimento della Protezione Civile Angelo Borrelli, l’assessore regionale al Territorio e Protezione Civile Pietro Foroni e il prefetto Michele Formiglio. Foroni, dopo le polemiche nate nelle scorse ore in merito al presunto malfunzionamento della “macchina di prevenzione”, ha affermato: “La prevenzione è il miglior rimedio. Io in tutto quanto è successo ieri, dove ci sono stati danni alle cose e problematiche, evacuazioni che hanno colpito tante persone. I sistemi di alert, di emergenza di protezione civile anche questa volta sono funzionati. L’obiettivo fondamentale è quello della prevenzione [...] La caratteristica di questi fenomeni meteo è che sono durati pochissimo tempo e colpito una parte ridotta del territorio; oggi questa bellissima giornata di sole conferma come il clima stia impazzendo, passando da un estremo all’altro”. “Ai primi avvertimenti il piano di emergenza è stato perfettamente messo in atto. E’ chiaro che questo provoca una serie di conseguenze nei confronti della popolazione, ma davanti a situazioni climatiche così violente il primo impatto è quello di mettere in atto tutte le procedure di emergenza. Sia chiaro che questo non è un discorso dove non si vuole dire che questo non è un bel punto di arrivo, è un punto di partenza per guardare al domani, investendo su quello che già oggi c’è e cercando di migliorarlo sempre di più”.
Regione Lombardia chiederà al Governo lo ‘stato di emergenza’ per i territori colpiti dagli eventi di maltempo degli ultimi giorni. Regione Lombardia chiederà al Governo lo ‘stato di emergenza’ per i territori colpiti dagli eventi di maltempo degli ultimi giorni.
PROCEDERE CON OPERE DI SOMMA URGENZA – Il capo della Protezione civile Angelo Borrelli ha invitato gli amministratori locali presenti a continuare nel ripristino e nella messa in sicurezza dei torrenti attraverso opere di somma urgenza. “Attraverso il coordinamento – ha detto – potremo compiere le azioni necessarie per rimettere in sicurezza questo territorio”.
REGIONE PRONTA AD ACCELERARE ITER – “Ringrazio i volontari della Protezione civile, gli amministratori locali e le imprese del territorio per il lavoro svolto nelle ultime ore di fronte all’emergenza: ognuno ha fatto la propria parte e le allerte hanno funzionato nonostante la gravità dei fenomeni – ha assicurato l’assessore Foroni -. Come Regione accelereremo al massimo l’iter dello ‘stato di emergenza’, seguendo costantemente la messa a punto del piano e il via libera dei finanziamenti”.
A BREVE FONDI REGIONALI SUBITO DISPONIBILI – “Ora – ha continuato – occorre procedere il più celermente possibile al ripristino della normalità e contestualmente alla stima dei danni. Abbiamo perciò invitato i Comuni a inserire al più presto le schede nel sistema regionale e a segnalare situazione per situazione puntualmente. Anche Regione Lombardia è pronta a fare la sua parte, intervenendo con risorse proprie se sarà necessario. Nella prossima Giunta porteremo una delibera che finanzierà al cento per cento le somme urgenze nelle situazioni di emergenza per i Comuni sotto i 3000 abitanti e fino all’80 per cento per i Comuni fino a 20.000 abitanti, di cui potranno subito usufruire i Comuni colpiti”.
SITUAZIONE ATTUALE – Attualmente risultano ancora 250 persone sfollate, diverse arterie inagibili e strade agrosilvopastorali e alpeggi isolati. Regione Lombardia sta procedendo alla quantificazione dei danni attraverso il sistema online di rilevamento RASDA, che concorrerà, insieme alla valutazione tecnica dell’evento, a definire il ‘Quadro regionale di sintesi’, ossia lo strumento necessario per la richiesta al Governo di ‘stato di emergenza’ che, una volta approvato, delibererà i finanziamenti che permetteranno di finalizzare gli interventi.
ULTIM'ORA/12:40. Come abbiamo già annunciato, la conta dei danni a Dervio non è ancora iniziata: oggi sarà dato spazio alle operazioni di pulizia e rimozione dei detriti dalle strade.
Tuttavia, tra poche ore si dovrà ragionare obbligatoriamente sulla spesa totale: si parla di 400mila euro per il paese, ma “milioni” per quanto riguarda i privati. Del resto, oltre ai 200 scantinati allagati, al legname finito a valle e ai veicoli rimasti coinvolti nella piena del Varrone, sono state colpite le due maggiori imprese che hanno sede nel paese (Galperti e Camozzi), che danno lavoro quotidianamente a centinaia di cittadini e residenti nei dintorni.
Il sindaco Cassinelli, dal canto suo, ha più volte fatto capire la propria opinione: si poteva fare di più. Se è vero che precipitazioni di questa dimensione se ne vedono ben poche, va anche ricordata l’assenza di un’allerta meteo da parte della Protezione Civile della Regione, che avrebbe certamente messo sull’attenti cittadini e autorità.
Inoltre, l’apertura della diga gestita da Enel sarebbe stata effettuata senza molta comunicazione e coordinazione con i Comuni. Ventiquattro ore fa, Stefano Cassinelli evidenziava addirittura come la diga fosse a rischio cedimento (dubbio fortunatamente “fugato” da Enel a “ValsassinaNews” nel pomeriggio).
Nel frattempo, nella vicina Delebio, si è tenuto in mattinata un vertice con le diverse autorità, per valutare gli interventi urgenti da adottare nell’immediato. Stanno proseguendo i lavori al Madriasco e al Lesina; in mattinata sono arrivati nuovamente i tecnici dello Ster Regione Lombardia.
Nel pomeriggio si potrà valutare l’agibilità degli edifici interessati dall’evacuazione e permettere un rientro degli sfollati.
Nel corso della mattinata è stato effettuato un sopralluogo nelle zone interessate da frane e smottamenti anche da parte del geologo (con l’intervento dell’elicottero). Già ieri è stato effettuato un sopralluogo con varie autorità e sono state invitate a scendere le persone che erano nei maggenghi, per questione di sicurezza.
Le strade agro-silvo-pastorali per il raggiungimento dei maggenghi di Canargo, Osiccio e Piazza Calda, infine, resteranno chiuse fino a nuova autorizzazione.
L’Amministrazione Comunale di Delebio fa sapere: “Per chi ha le case agibili, ma allagate o con la necessità di liberare da materiale, si comunica che il Sindaco ha preso accordi con i Vigili del Fuoco di Morbegno, che interverranno (chiamare il 115 e chiedere di poter parlare con il distaccamento di Morbegno). Impegnati infatti i Vigili del Fuoco effettivi e i volontari, i gruppi di Protezione civile, gli agenti della Polizia Locale associata e i Carabinieri di Delebio, così come i tecnici dello Ster Regione Lombardia, Provincia e Comunità Montana.
Per altre necessità contattare il comune allo 0342.685110, interno 8. Ringraziamo i tanti volontari e le autorità competenti che in questi giorni di emergenza stanno dando una mano”.
La Comunità montana, attraverso il presidente Christian Borromini, ha inoltre spiegato: "Sono stati giorni difficili. L'emergenza è superata ma non i problemi. Contiamo i danni e programmiamo gli interventi necessari alla messa in sicurezza. La manutenzione dei versanti è una priorità".
Tredici persone sono state evacuate in località Tavani e 2 in località Tavani a Piantedo (ma in tutti i casi i cittadini sono potuti rientrare nelle proprie abitazioni il giorno successivo).
Sono stati effettuati anche alcuni sopralluoghi di tecnici e geologi per capire meglio la dinamica dell'accaduto e le condizioni dei rilievi montuosi dopo l'alluvione (i lavori di messa in sicurezza laddove necessario sono già iniziati, così come purtroppo la conta dei danni per il riconoscimento di calamità naturale).
Nei prossimi giorni verrà attuato il piano straordinario di pulizia del reticolo idrico maggiore e minore.
Tuttavia, tra poche ore si dovrà ragionare obbligatoriamente sulla spesa totale: si parla di 400mila euro per il paese, ma “milioni” per quanto riguarda i privati. Del resto, oltre ai 200 scantinati allagati, al legname finito a valle e ai veicoli rimasti coinvolti nella piena del Varrone, sono state colpite le due maggiori imprese che hanno sede nel paese (Galperti e Camozzi), che danno lavoro quotidianamente a centinaia di cittadini e residenti nei dintorni.
Il sindaco Cassinelli, dal canto suo, ha più volte fatto capire la propria opinione: si poteva fare di più. Se è vero che precipitazioni di questa dimensione se ne vedono ben poche, va anche ricordata l’assenza di un’allerta meteo da parte della Protezione Civile della Regione, che avrebbe certamente messo sull’attenti cittadini e autorità.
Inoltre, l’apertura della diga gestita da Enel sarebbe stata effettuata senza molta comunicazione e coordinazione con i Comuni. Ventiquattro ore fa, Stefano Cassinelli evidenziava addirittura come la diga fosse a rischio cedimento (dubbio fortunatamente “fugato” da Enel a “ValsassinaNews” nel pomeriggio).
Nel frattempo, nella vicina Delebio, si è tenuto in mattinata un vertice con le diverse autorità, per valutare gli interventi urgenti da adottare nell’immediato. Stanno proseguendo i lavori al Madriasco e al Lesina; in mattinata sono arrivati nuovamente i tecnici dello Ster Regione Lombardia.
Nel pomeriggio si potrà valutare l’agibilità degli edifici interessati dall’evacuazione e permettere un rientro degli sfollati.
Nel corso della mattinata è stato effettuato un sopralluogo nelle zone interessate da frane e smottamenti anche da parte del geologo (con l’intervento dell’elicottero). Già ieri è stato effettuato un sopralluogo con varie autorità e sono state invitate a scendere le persone che erano nei maggenghi, per questione di sicurezza.
Le strade agro-silvo-pastorali per il raggiungimento dei maggenghi di Canargo, Osiccio e Piazza Calda, infine, resteranno chiuse fino a nuova autorizzazione.
L’Amministrazione Comunale di Delebio fa sapere: “Per chi ha le case agibili, ma allagate o con la necessità di liberare da materiale, si comunica che il Sindaco ha preso accordi con i Vigili del Fuoco di Morbegno, che interverranno (chiamare il 115 e chiedere di poter parlare con il distaccamento di Morbegno). Impegnati infatti i Vigili del Fuoco effettivi e i volontari, i gruppi di Protezione civile, gli agenti della Polizia Locale associata e i Carabinieri di Delebio, così come i tecnici dello Ster Regione Lombardia, Provincia e Comunità Montana.
Per altre necessità contattare il comune allo 0342.685110, interno 8. Ringraziamo i tanti volontari e le autorità competenti che in questi giorni di emergenza stanno dando una mano”.
La Comunità montana, attraverso il presidente Christian Borromini, ha inoltre spiegato: "Sono stati giorni difficili. L'emergenza è superata ma non i problemi. Contiamo i danni e programmiamo gli interventi necessari alla messa in sicurezza. La manutenzione dei versanti è una priorità".
Tredici persone sono state evacuate in località Tavani e 2 in località Tavani a Piantedo (ma in tutti i casi i cittadini sono potuti rientrare nelle proprie abitazioni il giorno successivo).
Sono stati effettuati anche alcuni sopralluoghi di tecnici e geologi per capire meglio la dinamica dell'accaduto e le condizioni dei rilievi montuosi dopo l'alluvione (i lavori di messa in sicurezza laddove necessario sono già iniziati, così come purtroppo la conta dei danni per il riconoscimento di calamità naturale).
Nei prossimi giorni verrà attuato il piano straordinario di pulizia del reticolo idrico maggiore e minore.
ULTIM'ORA/11:55. Giovedì 13 giugno. E’ un nuovo giorno d’emergenza a Dervio, anche se la tensione è per ovvie ragioni minore rispetto al “terrore” di ieri: da stamattina, cittadini, volontari e Comune si stanno mobilitando per eliminare il fango e il legname dalle strade. Dovrà inoltre essere rimossa l’acqua sporca dagli scantinati.
Ieri sera, il sindaco di Dervio Stefano Cassinelli ha spiegato su Facebook: “Domani mattina sarà attiva la chiatta per rimuovere legname dal lago grazie ad Autorità di bacino. Arriveranno 4 bobcat protezione civile per rimuovere il fango. Fango che va portato davanti zona Upali anche per privati”.
Ieri sera, il sindaco di Dervio Stefano Cassinelli ha spiegato su Facebook: “Domani mattina sarà attiva la chiatta per rimuovere legname dal lago grazie ad Autorità di bacino. Arriveranno 4 bobcat protezione civile per rimuovere il fango. Fango che va portato davanti zona Upali anche per privati”.
12 GIUGNO - MALTEMPO: IL GIORNO DEL DISASTRO
ULTIM'ORA/22:20. Il mondo della politica chiede maggiore attenzione al territorio: se alluvioni di questo tipo sono a dir poco anomale, è anche vero che si potrebbe fare di più per contenere i danni. Maggiore prevenzione, dunque: è quello che ribadiscono i consiglieri regionali e i rappresentanti della politica locale (Raffaele Straniero per il PD, Antonio Gilardi per il PD, Raffaele Erba per il Movimento Cinque Stelle, Fabiola Bologna per il Movimento Cinque Stelle).
“È importantissimo che Regione Lombardia si attivi subito per ottenere la dichiarazione di stato di calamità naturale per il territorio lecchese, così come per tutti quelli colpiti dall’eccezionale ondata di maltempo che si è abbattuta in queste ultime ore sulla Lombardia”, lo dice Raffaele Straniero, consigliere regionale del Pd, dopo aver appreso che la Giunta regionale farà partire già da domani la richiesta al Governo del riconoscimento dello Stato di emergenza nazionale. Tuttavia, avvisa Straniero, “questi eventi dimostrano una volta di più l’importanza di dare priorità alle opere di prevenzione del danno idrogeologico, perché quanto sta accadendo nel lecchese è la dimostrazione della fragilità del nostro territorio. Chiediamo perciò fin da subito a Regione Lombardia di investire in prevenzione, in salvaguardia dell’ambiente, in tutela della nostra terra perché episodi del genere non debbano mai più ripetersi”.
Antonio Gilardi PD
“Le immagini che tutti stiamo vedendo testimoniano ancora una volta la fragilità idrogeologica del territorio della nostra Provincia”. Così Antonio Gilardi, responsabile Infrastrutture del PD provincia di Lecco, commenta quanto sta accadendo in queste ore a Dervio e in Alta Valsassina con l’esondazione del fiume Varrone. “Investire nelle valli – prosegue – non significa solo cercare di mantenere in loco la storia, l’economia e la socialità, ma anche e soprattutto di salvaguardare l’ambiente e il territorio che ci circonda. Un euro speso in prevenzione equivale a decine, se non centinaia, di euro risparmiati in futuro per interventi di ripristino e messa in sicurezza. Come Partito Democratico della Provincia di Lecco esprimiamo vicinanza ai residenti che in queste ore stanno subendo forti disagi, e ringraziamo per il preziosissimo lavoro tutti gli operatori della Protezione Civile e i Vigili del Fuoco”.
Fabiola Bologna M5S
“Desidero esprimere la mia vicinanza alle popolazioni che vivono nei Comuni della Valsassina colpiti da questa gravissima calamità naturale”, dichiara Fabiola Bologna, deputato del Movimento 5 Stelle.“Mi auguro che nelle prossime ore la situazione possa migliorare, anche grazie al miglioramento delle condizioni meteorologiche, all’intervento della Protezione Civile e all’aiuto prezioso dei numerosi volontari che si stanno prodigando incessantemente per limitare i gravissimi danni alle strutture e per mettere in sicurezza i residenti”. Fabiola Bologna non nasconde le sue preoccupazioni per le drammatiche conseguenze che l’esondazione del Varrone sta causando.“Valsassina e Valtellina rischiano di restare isolati perché le arterie principali e i mezzi di trasporto pubblici non sono utilizzabili. Calamità naturali come queste possono causare dissesti idrogeologici tali da paralizzare il territorio e causare grossi problemi anche ai Comuni limitrofi”, conclude Fabiola Bologna.
Raffaele Erba M5S
“Esprimiamo vicinanza alle popolazioni e al territorio colpito dall’esondazione” così il consigliere regionale del M5S LombardiaRaffaele Erba, commenta l’emergenza maltempo in Provincia di Lecco. “La nostra attenzione resta massima. Ringraziamo fin da ora gli uomini delle forze dell’ordine, della protezione civile e i volontari che stanno facendo tutto il possibile per ridurre i pensanti disagi che sta vivendo la popolazione locale. In questa fase è di fondamentale importanza capire le priorità degli interventi d’emergenza. Resta preoccupante la sempre maggior frequenza con cui fenomeni estremi come quelli a cui stiamo assistendo si stanno verificando, segnali sempre più evidenti del cambiamento climatico. Dobbiamo farci trovare più preparati per fronteggiare eventi calamitosi di tale gravità. Di certo non hanno giovato ai Comuni le scellerate scelte di tagliare i fondi da destinare alle azioni di manutenzione e cura del territorio. Anche il discutibile processo di razionalizzazione delle Province è rimasto solo sulla carta diventando addirittura pericoloso perché a questi enti sono stati lasciati troppi compiti di manutenzione privandoli delle risorse necessarie per poterli espletare. Per parte sua la Regione Lombardia ha fatto troppo poco nella prevenzione del dissesto idrogeologico. ll territorio lecchese ha già pagato pesantemente il prezzo dell’incuria. Dobbiamo lavorare sulla prevenzione per evitare che si ripetano altre situazioni di tale gravità. I primi passi sono stati già compiuti dal Ministro all’Ambiente Sergio Costa: con il “Piano ProteggItalia” il Governo ha stanziato risorse per 14,3 miliardi di euro da investire da oggi fino al 2030 per la gestione delle emergenze di un territorio, quello italiano, che ha quasi l’80% di fragilità idrogeologiche. Adesso è necessario tradurre queste risorse in opere di messa in sicurezza”, conclude il consigliere Erba.
“È importantissimo che Regione Lombardia si attivi subito per ottenere la dichiarazione di stato di calamità naturale per il territorio lecchese, così come per tutti quelli colpiti dall’eccezionale ondata di maltempo che si è abbattuta in queste ultime ore sulla Lombardia”, lo dice Raffaele Straniero, consigliere regionale del Pd, dopo aver appreso che la Giunta regionale farà partire già da domani la richiesta al Governo del riconoscimento dello Stato di emergenza nazionale. Tuttavia, avvisa Straniero, “questi eventi dimostrano una volta di più l’importanza di dare priorità alle opere di prevenzione del danno idrogeologico, perché quanto sta accadendo nel lecchese è la dimostrazione della fragilità del nostro territorio. Chiediamo perciò fin da subito a Regione Lombardia di investire in prevenzione, in salvaguardia dell’ambiente, in tutela della nostra terra perché episodi del genere non debbano mai più ripetersi”.
Antonio Gilardi PD
“Le immagini che tutti stiamo vedendo testimoniano ancora una volta la fragilità idrogeologica del territorio della nostra Provincia”. Così Antonio Gilardi, responsabile Infrastrutture del PD provincia di Lecco, commenta quanto sta accadendo in queste ore a Dervio e in Alta Valsassina con l’esondazione del fiume Varrone. “Investire nelle valli – prosegue – non significa solo cercare di mantenere in loco la storia, l’economia e la socialità, ma anche e soprattutto di salvaguardare l’ambiente e il territorio che ci circonda. Un euro speso in prevenzione equivale a decine, se non centinaia, di euro risparmiati in futuro per interventi di ripristino e messa in sicurezza. Come Partito Democratico della Provincia di Lecco esprimiamo vicinanza ai residenti che in queste ore stanno subendo forti disagi, e ringraziamo per il preziosissimo lavoro tutti gli operatori della Protezione Civile e i Vigili del Fuoco”.
Fabiola Bologna M5S
“Desidero esprimere la mia vicinanza alle popolazioni che vivono nei Comuni della Valsassina colpiti da questa gravissima calamità naturale”, dichiara Fabiola Bologna, deputato del Movimento 5 Stelle.“Mi auguro che nelle prossime ore la situazione possa migliorare, anche grazie al miglioramento delle condizioni meteorologiche, all’intervento della Protezione Civile e all’aiuto prezioso dei numerosi volontari che si stanno prodigando incessantemente per limitare i gravissimi danni alle strutture e per mettere in sicurezza i residenti”. Fabiola Bologna non nasconde le sue preoccupazioni per le drammatiche conseguenze che l’esondazione del Varrone sta causando.“Valsassina e Valtellina rischiano di restare isolati perché le arterie principali e i mezzi di trasporto pubblici non sono utilizzabili. Calamità naturali come queste possono causare dissesti idrogeologici tali da paralizzare il territorio e causare grossi problemi anche ai Comuni limitrofi”, conclude Fabiola Bologna.
Raffaele Erba M5S
“Esprimiamo vicinanza alle popolazioni e al territorio colpito dall’esondazione” così il consigliere regionale del M5S LombardiaRaffaele Erba, commenta l’emergenza maltempo in Provincia di Lecco. “La nostra attenzione resta massima. Ringraziamo fin da ora gli uomini delle forze dell’ordine, della protezione civile e i volontari che stanno facendo tutto il possibile per ridurre i pensanti disagi che sta vivendo la popolazione locale. In questa fase è di fondamentale importanza capire le priorità degli interventi d’emergenza. Resta preoccupante la sempre maggior frequenza con cui fenomeni estremi come quelli a cui stiamo assistendo si stanno verificando, segnali sempre più evidenti del cambiamento climatico. Dobbiamo farci trovare più preparati per fronteggiare eventi calamitosi di tale gravità. Di certo non hanno giovato ai Comuni le scellerate scelte di tagliare i fondi da destinare alle azioni di manutenzione e cura del territorio. Anche il discutibile processo di razionalizzazione delle Province è rimasto solo sulla carta diventando addirittura pericoloso perché a questi enti sono stati lasciati troppi compiti di manutenzione privandoli delle risorse necessarie per poterli espletare. Per parte sua la Regione Lombardia ha fatto troppo poco nella prevenzione del dissesto idrogeologico. ll territorio lecchese ha già pagato pesantemente il prezzo dell’incuria. Dobbiamo lavorare sulla prevenzione per evitare che si ripetano altre situazioni di tale gravità. I primi passi sono stati già compiuti dal Ministro all’Ambiente Sergio Costa: con il “Piano ProteggItalia” il Governo ha stanziato risorse per 14,3 miliardi di euro da investire da oggi fino al 2030 per la gestione delle emergenze di un territorio, quello italiano, che ha quasi l’80% di fragilità idrogeologiche. Adesso è necessario tradurre queste risorse in opere di messa in sicurezza”, conclude il consigliere Erba.
ULTIM'ORA 18:50/DERVIO. Il sindaco Stefano Cassinelli ha annunciato che la cittadinanza può tornare nelle proprie abitazioni: l'emergenza è dunque terminata. La chiamata è giunta qualche minuto fa da parte della Prefettura di Lecco, che ha dato il via libera al ritorno dei cittadini nelle proprie case.
I pulmini con gli sfollati stanno dunque facendo rientro nel paese.
I pulmini con gli sfollati stanno dunque facendo rientro nel paese.
ULTIM'ORA 18:30/DERVIO. Come avevamo già riportato, la circolazione dei treni è fortemente compromessa sia nel tratto Delebio-Colico-Bellano, sia sulla Colico-Chiavenna, a causa di un importante guasto agli impianti di circolazione. I tecnici di Rfi sono ancora al lavoro per far sì che la circolazione riprenda regolarmente il prima possibile. I treni subiranno variazioni di percorso e cancellazioni. I convogli riportati oggi non sono stati o non saranno effettuati:
- 5280 (LECCO 15:15 - SONDRIO 17:10)
- 5281 (SONDRIO 15:47 - LECCO 17:45)
- 4996 (SONDRIO 17:17 - TIRANO 17:59)
- 4999 (TIRANO 18:24 - SONDRIO 19:07)
- 4998 (SONDRIO 19:17 - TIRANO 19:59)
Nel corso della tarda mattinata e del pomeriggio, Trenord ha istituito inoltre un servizio di autocorse a spola tra Colico e Bellano-Tartavalle Terme.
Trenord informa che i viaggiatori diretti a Lecco possono utilizzare i treni S8 dalla stazione di Milano Porta Garibaldi, in partenza al minuto '22 e '52, per raggiungere la stazione di Milano PG è possibile prendere i treni Malpensa Express.
- 5280 (LECCO 15:15 - SONDRIO 17:10)
- 5281 (SONDRIO 15:47 - LECCO 17:45)
- 4996 (SONDRIO 17:17 - TIRANO 17:59)
- 4999 (TIRANO 18:24 - SONDRIO 19:07)
- 4998 (SONDRIO 19:17 - TIRANO 19:59)
Nel corso della tarda mattinata e del pomeriggio, Trenord ha istituito inoltre un servizio di autocorse a spola tra Colico e Bellano-Tartavalle Terme.
Trenord informa che i viaggiatori diretti a Lecco possono utilizzare i treni S8 dalla stazione di Milano Porta Garibaldi, in partenza al minuto '22 e '52, per raggiungere la stazione di Milano PG è possibile prendere i treni Malpensa Express.
ULTIM'ORA 16:35/Bassa Valtellina. E' stato convocato per il pomeriggio un tavolo tecnico urgente tra Comunità Montana, Comuni, Ster e Provincia, in modo da delinare quali passi fare di fronte ai danni causati dall'emergenza maltempo.
ULTIM'ORA 15:25/DERVIO. Da Dervio giunge un ulteriore aggiornamento: nella violenta piena del fiume Varrone è stata travolta un'autovettura "Volkswagen".
ULTIM'ORA 15:00/DERVIO. La Provincia di Lecco, per tutelare maggiormente i Comuni e gli altri enti del territorio, si è già attivata per chiedere a Regione Lombardia la dichiarazione di stato di emergenza, coinvolgendo anche eventuali altre Province interessate, tra cui la Provincia di Sondrio, che si trova parzialmente isolata con la linea ferroviaria interrotta in più punti. In questo senso il Presidente della Provincia di Lecco Claudio Usuelli ha già parlato personalmente con il Presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, che ha subito manifestato la sua solidarietà e ha assicurato la massima disponibilità per il riconoscimento dello stato di emergenza.
ULTIM'ORA 14:30/DERVIO. A “ValsassinaNews”, Enel ha dichiarato che la “diga di Pagnona non è tracimata”. Un segnale confortante dopo i timori delle scorse ore: il sindaco di Dervio Stefano Cassinelli aveva infatti messo in dubbio la stabilità della stessa.
Alla medesima testata, Enel specifica che “è stata attivata la procedura standard applicata in casi di eventi di piena secondo la normativa vigente”.
Nel frattempo, sono saliti nei pressi della diga i Vigili del Fuoco (dotati di gommoni).
Alla medesima testata, Enel specifica che “è stata attivata la procedura standard applicata in casi di eventi di piena secondo la normativa vigente”.
Nel frattempo, sono saliti nei pressi della diga i Vigili del Fuoco (dotati di gommoni).
ULTIM'ORA 13:40/DERVIO. Stefano Cassinelli, sindaco di Dervio, ha riferito a "Larionews": “Su ordine della prefettura è stata disposta l’evacuazione di tutto il paese; ne abbiamo discusso e individuato un’area precisa sotto il fiume. Il coordinamento ha previsto i punti di raccolta all’Oasi del viandante, si sono resi disponibili anche i Comuni di Colico (Auditorium e Palestra dell'Istituto Comprensivo Galileo Galilei, ndr), Dorio (Oasi dei Celti) e Bellano (Palestra e Palasole, ndr) per accogliere gli sfollati. L’evacuazione è in corso per diverse centinaia di persone. Danni ingenti”.
Gli sfollati saranno accolti anche al'"Oasi del Viandante" di Dervio. Cassinelli fa inoltre sapere che, fino al momento in cui Enel garantirà la stabilità della diga di Premana, il provvedimento di evacuazione rimarrà vigente.
Gli sfollati saranno accolti anche al'"Oasi del Viandante" di Dervio. Cassinelli fa inoltre sapere che, fino al momento in cui Enel garantirà la stabilità della diga di Premana, il provvedimento di evacuazione rimarrà vigente.
ULTIM'ORA 13:20/PIANTEDO. Alla purtroppo lunga lista di paesi allagati si aggiunge anche Piantedo. Di seguito le foto di via Vanoni.
ULTIM'ORA 12:35/DERVIO. Nonostante inizialmente non fosse stata in previsione, sta avvenendo in questi momenti l'evacuazione degli abitanti in zona lago (adiacente alla foce del torrente Varrone).
I danni al paese devono ancora essere valutati e sembrano avere dimensioni importanti.
Il sindaco Stefano Cassinelli ha spiegato a "Lecconotizie": "Siamo in emergenza e la Prefettura (intorno alle 11.30, ndr) ha dato l'ordine di evacuazione, a partire dalle case lungo il fiume c'è il concreto rischio di cedimento della diga di Premana".
Sono state evacuate anche tutte le scuole del paese, grazie al grande dispiegamento di forze partito questa mattina (Polizia Locale di Dervio, Carabinieri, Protezione Civile). Sono stati proprio i Carabinieri a suonare il campanello di ogni casa per invitare all'evacuazione.
I danni al paese devono ancora essere valutati e sembrano avere dimensioni importanti.
Il sindaco Stefano Cassinelli ha spiegato a "Lecconotizie": "Siamo in emergenza e la Prefettura (intorno alle 11.30, ndr) ha dato l'ordine di evacuazione, a partire dalle case lungo il fiume c'è il concreto rischio di cedimento della diga di Premana".
Sono state evacuate anche tutte le scuole del paese, grazie al grande dispiegamento di forze partito questa mattina (Polizia Locale di Dervio, Carabinieri, Protezione Civile). Sono stati proprio i Carabinieri a suonare il campanello di ogni casa per invitare all'evacuazione.
ULTIM'ORA 11:20/DERVIO. Dopo la grande ondata di maltempo che ha coinvolto il territorio stanotte, le conseguenze si fanno a dir poco disastrose. A Dervio, paese maggiormente colpito, il fiume Varrone è esondato e ha allagato le vie cittadine (in particolare quelle della zona campeggio, con la conseguente evacuazione dell'"Europa").
Il sindaco di Dervio, Stefano Cassinelli, ora nelle strade del centro completamente allagate, ha affermato: "L'ondata che ha colpito Dervio è stata causata dall'apertura della diga a Premana di cui non siamo stati avvisati". Nel contempo, è stata dichiarata l'emergenza.
Sul posto sono giunti i volontari della Protezione Civile, che non hanno evacuato nessuna abitazione ma stanno provvedendo a garantire la sicurezza sulle strade e nelle case.
La linea ferroviaria Lecco-Colico risulta interrotta nel tratto compreso tra Dervio e Delebio. Trenord spiega sul proprio sito che il provvedimento è dettato "a causa dei danni causati dal maltempo. I tecnici sono al lavoro per il ripristino della circolazione. I treni subiranno variazioni di percorso e cancellazioni".
In realtà, la situazione della circolazione ferroviaria risultava già critica stamattina, dal momento che sostanzialmente tutti i treni in circolazione erano stati costretti a fermarsi più volte lungo il tragitto e ad accumulare notevoli ritardi.
Risultano interrotti anche il ponte sul Varrone e la Provinciale 72.
Una medesima situazione si può riscontrare in Valsassina e Valvarrone (Cortabbio e Premana), pienamente coinvolte nell'esondazione del Varrone; proprio in Valvarrone e nella frazione Castello di Dervio risulta essere saltata e tornata diverse volte, come segnalano i residenti.
Il sindaco di Dervio, Stefano Cassinelli, ora nelle strade del centro completamente allagate, ha affermato: "L'ondata che ha colpito Dervio è stata causata dall'apertura della diga a Premana di cui non siamo stati avvisati". Nel contempo, è stata dichiarata l'emergenza.
Sul posto sono giunti i volontari della Protezione Civile, che non hanno evacuato nessuna abitazione ma stanno provvedendo a garantire la sicurezza sulle strade e nelle case.
La linea ferroviaria Lecco-Colico risulta interrotta nel tratto compreso tra Dervio e Delebio. Trenord spiega sul proprio sito che il provvedimento è dettato "a causa dei danni causati dal maltempo. I tecnici sono al lavoro per il ripristino della circolazione. I treni subiranno variazioni di percorso e cancellazioni".
In realtà, la situazione della circolazione ferroviaria risultava già critica stamattina, dal momento che sostanzialmente tutti i treni in circolazione erano stati costretti a fermarsi più volte lungo il tragitto e ad accumulare notevoli ritardi.
Risultano interrotti anche il ponte sul Varrone e la Provinciale 72.
Una medesima situazione si può riscontrare in Valsassina e Valvarrone (Cortabbio e Premana), pienamente coinvolte nell'esondazione del Varrone; proprio in Valvarrone e nella frazione Castello di Dervio risulta essere saltata e tornata diverse volte, come segnalano i residenti.
ULTIM'ORA 11:00/COLICO/ANDALO VALTELLINO. Anche se fortunatamente Colico è stata risparmiata da disastri o calamità, le strade risultano allagate in zona Trivio Fuentes, seppur non in modo tale da impedire la circolazione delle automobili.
Una situazione simile è stata segnalata in Bassa Valtellina, tra Andalo e Delebio, dove preoccuperebbe l'impeto del torrente Lesina.
"Le zone più' colpite dal maltempo da Andalo verso il lago e Valchiavenna con quantitativi molto interessanti quasi da rischio smottamenti" si spiega.
In Valchiavenna, invece, la Statale 36 risulta già bloccata a causa dello straripamento dei torrenti Lobia e Pisarota (in zona Cascina Bodengo a Samolaco): un impetuoso fiume si è letteralmente riversato sulla Strada della Spluga.
Sul posto sono giunti i Vigili del Fuoco di Mese, che fortunatamente non hanno rinvenuto persone coinvolte, mentre il traffico stradale è stato deviato lungo la Provinciale Trivulzia.
Una situazione simile è stata segnalata in Bassa Valtellina, tra Andalo e Delebio, dove preoccuperebbe l'impeto del torrente Lesina.
"Le zone più' colpite dal maltempo da Andalo verso il lago e Valchiavenna con quantitativi molto interessanti quasi da rischio smottamenti" si spiega.
In Valchiavenna, invece, la Statale 36 risulta già bloccata a causa dello straripamento dei torrenti Lobia e Pisarota (in zona Cascina Bodengo a Samolaco): un impetuoso fiume si è letteralmente riversato sulla Strada della Spluga.
Sul posto sono giunti i Vigili del Fuoco di Mese, che fortunatamente non hanno rinvenuto persone coinvolte, mentre il traffico stradale è stato deviato lungo la Provinciale Trivulzia.
articolo del 12.06.2019 in continuo aggiornamento
foto da Facebook GIOVANNI MAURO FERRARI, ALBERTO DENTI, EDI PAROLO, CLARA CORNAGGIA, RAFFAELE MORNICO, SERGIO FOIADELLI, MARINELLA AVEMARI
foto da Facebook GIOVANNI MAURO FERRARI, ALBERTO DENTI, EDI PAROLO, CLARA CORNAGGIA, RAFFAELE MORNICO, SERGIO FOIADELLI, MARINELLA AVEMARI