Civate, corsie ristrette sulla 36
Per consentire lo svolgimento in sicurezza dei lavori di demolizione e ricostruzione del cavalcavia di Isella a cura di Anas, la Provincia di Lecco ha imposto tramite un'apposita ordinanza alcune modifiche alla viabilità lungo la strada provinciale ex strada statale 639 a Civate.
In particolare, il provvedimento prevede le seguenti disposizioni:
- a partire dalle ore 9.00 del 1° aprile 2019 fino alle ore 10.00 dell'8 aprile 2019 il restringimento della corsia di marcia a metri 4,00 nella rampa di immissione alla SS36 in direzione Milano, e precisamente dal PK 45+650 (in corrispondenza della vecchia rampa di immissione in SS36);
- a partire dalle ore 10.00 dell'8 aprile 2019 e fino al 31 gennaio 2020 la chiusura al transito della rampa di immissione alla SS36 in direzione Milano, e precisamente dal PK 45+650 (attuale corsia di accelerazione) e la conseguente deviazione sulla vecchia rampa di accesso alla SS36 opportunamente risistemata a cura di Anas Spa e imponendo un limite di velocità di 40 km/h come lo stato attuale;
- a partire dalle ore 10.00 dell'8 aprile 2019 fino al 31 gennaio 2020 il restringimento della corsia di marcia a 3,00m dalla rampa di uscita dalla SS36 in direzione Lecco, e precisamente dal PK 44+500 (inizio competenza provinciale) al PK 44+550 (fine cantiere) imponendo un limite di velocità di 30 km/h.
In poche parole, corsie (a Civate, dopo il tunnel del Monte Barro, in carreggiata sud) chiuse anche nei fine settimana, proprio come quello di domani: una decisione che sta facendo discutere e che, indubbiamente, avrà le ovvie conseguenze sulla circolazione stradale. Ma per Anas non ci sarebbero le condizioni di sicurezza per la riapertura, nemmeno per una domenica sera in cui il numero di automobilisti in "trasferta" dopo il fine settimana sarà tutt'altro che ridotto.
Il tutto, ovviamente, va infine ad aggiungersi alla grandissima frequenza di incidenti che si sta verificando nell'ultimo periodo.
articolo del 30.03.2019, ore 23:50
da comunicato stampa
In particolare, il provvedimento prevede le seguenti disposizioni:
- a partire dalle ore 9.00 del 1° aprile 2019 fino alle ore 10.00 dell'8 aprile 2019 il restringimento della corsia di marcia a metri 4,00 nella rampa di immissione alla SS36 in direzione Milano, e precisamente dal PK 45+650 (in corrispondenza della vecchia rampa di immissione in SS36);
- a partire dalle ore 10.00 dell'8 aprile 2019 e fino al 31 gennaio 2020 la chiusura al transito della rampa di immissione alla SS36 in direzione Milano, e precisamente dal PK 45+650 (attuale corsia di accelerazione) e la conseguente deviazione sulla vecchia rampa di accesso alla SS36 opportunamente risistemata a cura di Anas Spa e imponendo un limite di velocità di 40 km/h come lo stato attuale;
- a partire dalle ore 10.00 dell'8 aprile 2019 fino al 31 gennaio 2020 il restringimento della corsia di marcia a 3,00m dalla rampa di uscita dalla SS36 in direzione Lecco, e precisamente dal PK 44+500 (inizio competenza provinciale) al PK 44+550 (fine cantiere) imponendo un limite di velocità di 30 km/h.
In poche parole, corsie (a Civate, dopo il tunnel del Monte Barro, in carreggiata sud) chiuse anche nei fine settimana, proprio come quello di domani: una decisione che sta facendo discutere e che, indubbiamente, avrà le ovvie conseguenze sulla circolazione stradale. Ma per Anas non ci sarebbero le condizioni di sicurezza per la riapertura, nemmeno per una domenica sera in cui il numero di automobilisti in "trasferta" dopo il fine settimana sarà tutt'altro che ridotto.
Il tutto, ovviamente, va infine ad aggiungersi alla grandissima frequenza di incidenti che si sta verificando nell'ultimo periodo.
articolo del 30.03.2019, ore 23:50
da comunicato stampa