Creval: nuove strategie, nuovo piano
In funzione dell’implementazione del Piano industriale 2019-2023, che prevede un forte sviluppo delle attività destinate alla clientela Retail e PMI, le due aree vengono organizzate in due Direzioni a riporto diretto all’Amministratore Delegato, Luigi Lovaglio. La responsabilità delle aree – alle quali competerà anche il coordinamento del network territoriale - è affidata a due senior manager interni con una forte connotazione commerciale: l’area Retail farà capo a Stefano Aquilino, attualmente alla guida della Direzione Territoriale Nord-Ovest, mentre Roberto Dossi, attualmente a capo della Direzione Territoriale Milano, guiderà l’area Small Business. Al fine di garantire un adeguato focus sulla riduzione delle attività finanziarie e la dismissione dei “non core” asset, viene riorganizzata l’area Chief Financial Officer con lo scorporo in due Direzioni:
1) l’area Finanza e Partecipazioni e il Capital Management vengono allocate alla Direzione Financial stakes & non core assets, affidata al Vice Direttore Generale Vicario Umberto Colli e posta a diretto riporto dell’Amministratore Delegato e 2) la Direzione Accounting, Planning & Control viene affidata a Simona Orietti, Dirigente Preposto a cui faranno capo le funzioni di pianificazione e controllo, amministrazione e bilancio e cost management, quest’ultima con riporto all’Amministratore Delegato. Nell’ottica di garantire un adeguato presidio e gestione delle risorse umane, aspetto fondamentale per la realizzazione del Piano, sarà posta a riporto diretto del CEO l’area Human Resources, affidata a Raffaella Cristini, attualmente responsabile della Direzione Marketing Strategico e Prodotti. Sarà altresì costituita una Direzione ICT, Operations & Services affidata ad Alberto Fiorino, attualmente capo dell’ICT. Si informa, infine, che Ugo Colombo, Chief Financial Officer, e Roberto Tarricone, Chief Commercial Officer, hanno concluso il rapporto di collaborazione con la Banca. Il Consiglio di Amministrazione esprime il proprio ringraziamento per l'attività svolta, formulando i migliori auguri per il futuro.
• Valorizzazione del personale interno attraverso un maggiore coinvolgimento delle risorse in tutte le iniziative previste a Piano con chiari perimetri di attività e allocazione di responsabilità su obiettivi ben specifici. Principali Pilastri del Piano Industriale 2019-2023 Al fine dell’esecuzione delle linee guida del nuovo Piano e coerentemente con i pilastri identificati, vengono costituite nell’ambito delle attività cosiddette “core” e a diretto riporto dell’Amministratore Delegato, Luigi Lovaglio, una Direzione Retail e una Direzione Small Business, propedeutiche al rilancio della piattaforma commerciale. La struttura organizzativa si completa con una Direzione Cost Management e una Direzione “Financial Stakes and Non Core Assets”, anch’esse a diretto riporto del CEO. Tale riorganizzazione, finalizzata ad un maggior focus sul raggiungimento dei target del Piano e ad un’accelerazione dei processi decisionali, farà leva sui talenti interni della Banca attraverso una ripartizione chiara degli obiettivi ed una responsabilizzazione sul raggiungimento degli stessi. Il team manageriale supporterà l’Amministratore Delegato nelle azioni chiave da perseguire, condividendo una cultura aziendale che mette al centro il cliente. Come evidenziato in precedenza, il Piano si articola attorno a due pilastri cardine:
1. Rilancio della piattaforma commerciale
2. Azioni decisive sulle legacy di bilancio Rilancio della piattaforma commerciale Per la Banca Commerciale sono previste importanti iniziative che consentiranno al Creval di raggiungere una redditività sostenibile, grazie ad un rinnovato focus sul servizio alla clientela, sull’efficientamento della piattaforma operativa e sulla gestione proattiva dei rischi.
Tali iniziative prevedono, inter alia:
• Step-up del ruolo di “advisor” per la gestione del risparmio delle famiglie. Alla luce del suo posizionamento in regioni ricche del Paese e della sottopenetrazione nel risparmio gestito, Creval presenta ampi margini di crescita sul wealth management. Il Piano si pone l’obiettivo di incrementare la penetrazione delle raccolta indiretta sul totale della raccolta dal 40% nel 2018 al 44% nel 2023. Per raggiungere tali obiettivi sono previste azioni dedicate tra cui l’ampliamento dell’offerta di prodotti e l’aumento del crossselling, il rafforzamento delle competenze con strutture dedicate (in particolare nel segmento private banking) e programmi di formazione.
• Nuova proposizione commerciale per le piccole e medie imprese focalizzata sulla clientela a basso profilo di rischio nei territori serviti dal Gruppo. In tale ambito verranno poste in essere iniziative per sviluppare l’offerta di prodotti ed iniziative dedicate a rafforzare il modello di servizio in filiale aumentando la prossimità al territorio. Ampliamento dell’offerta di finanziamento dedicata alle PMI operanti nel settore import/export. 2. Ottimizzazione della struttura operativa in ottica di agilità ed efficienza e semplificazione dei processi, attraverso una razionalizzazione della base di costo che ha come obiettivo la riduzione degli oneri operativi di oltre Euro 50 milioni entro il 2023 attraverso le seguenti azioni:
• Disciplinato e rigoroso controllo dei costi amministrativi tramite l’ottimizzazione della domanda attraverso la centralizzazione dei vari centri di costo (attualmente 15) in un'unica unità, rinegoziazione dei contratti in essere e rivisitazione dei processi e delle policy di costo secondo una logica "zerobased".
• Semplificazione dei processi per migliorare l’efficienza e la qualità del servizio attraverso una riallocazione di talenti e risorse al fine di massimizzare il tempo dedicato ad attività commerciali e a contatto con la clientela grazie anche alla centralizzazione delle procedure di back-office, alla transizione di prodotti e processi di base sul canale digitale.
• Ottimizzazione dello stock immobiliare prevedendo una ulteriore razionalizzazione della distribuzione geografica della filiali al fine di ridurre le sovrapposizioni, unitamente ad uno sviluppo del format per riflettere il nuovo focus commerciale. Verranno ottimizzati gli spazi ad uso Sede o Ufficio concentrando le funzioni centrali negli immobili di proprietà e riducendo i contratti di locazione.
• Rafforzamento della strategia digitale tramite un ulteriore potenziamento dei prodotti e dell’offerta internet e Mobile banking, nonché degli strumenti automatici a supporto della transazionalità (ad esempio, ATM evoluti). Inoltre è prevista la piena valorizzazione del format Banca Aperta come strumento di presidio del territorio in modalità digitale e innovativa.
3. Ripensamento delle politiche di underwriting e di monitoraggio del rischio, con un ridisegno del processo creditizio nonchè del sistema di monitoraggio e recupero. Ai fini del rilancio della piattaforma commerciale saranno sostenuti investimenti addizionali a supporto della crescita per un importo di circa Euro 20 milioni nell’arco di Piano. Tali investimenti saranno finalizzati all’esecuzione delle iniziative di Piano, con particolare riferimento all’offerta digitale, al piano di acquisizione della clientela, all’area del wealth management e processi di erogazione e monitoraggio del credito. Azioni decisive sulle legacy di bilancio Il Piano prevede decise iniziative efficaci per superare le legacy di bilancio, finalizzate ad un miglioramento del profilo di rischio del Gruppo.
1. Azione di riduzione delle attività Non-Core, attraverso la creazione di un portafoglio segregato pari a Euro 1,9 miliardi composto da Sofferenze e Inadempienze Probabili con l’obiettivo di ridurre l’ammontare di circa l’80% entro il 2023. Tale portafoglio sarà gestito da una struttura dedicata alla quale saranno allocate circa 50 risorse altamente qualificate e gestito in un’ottica di massimizzazione del valore.
Nel corso del Piano sono previste cessioni per Euro 0,8 miliardi che verranno gestite ottimizzando il trade-off tra riduzione dello stock e impatti a conto economico. Le cessioni e le iniziative gestionali che verranno poste in essere consentiranno di ridurre il NPE ratio netto al 3,5% nel 2021 (<7% lordo) e ><3% al 2023 (><6,5% lordo).
2. Rivisitazione del portafoglio titoli, con una progressiva riduzione degli stock di oltre il 50% in orizzonte Piano. Il portafoglio titoli a fine 2018 era pari a circa Euro 8 miliardi e in arco piano la Banca si è posta l’obiettivo di procedere ad un progressivo run-off per arrivare al 2023 a circa Euro 4 miliardi. Nell’ambito del Piano è stato predisposto anche un nuovo funding plan che prevede una maggiore diversificazione delle fonti di finanziamento per rafforzare ulteriormente la posizione di funding del Gruppo. A tale proposito si sono previste in arco piano emissioni di covered bond per un totale di Euro 2 miliardi e obbligazioni senior per Euro 600 milioni. Principali Target Finanziari
1. Banca Commerciale Dall’implementazione delle iniziative di Piano, è atteso un contributo incrementale al Risultato Netto Operativo pari a circa Euro 105 milioni al 2021 e circa Euro 160 milioni al 2023. Tale impatto si articola in due componenti:
• Ricavi incrementali della Banca Commerciale pari a circa Euro 65 milioni al 2021 e di circa Euro 105 milioni al 2023;
• Riduzione dei costi attraverso l’implementazione delle iniziative pari a circa Euro 40 milioni al 2021 e circa Euro 55 milioni al 2023. Il Piano prevede inoltre una riduzione del costo del rischio a circa 55p.b. al 2021 e circa 50p.b. al 2023 grazie al focus sulla riduzione delle attività Non-Core e a un ripensamento delle politiche di concessione e di monitoraggio del credito.
2. Non-Core Unit • Gestione proattiva del portafoglio crediti deteriorati anche attraverso operazioni di cessione.
• Prevista una riduzione dello stock di crediti deteriorati lordi pari a circa l’80% in arco di Piano, passando da Euro 1,9 miliardi al 2018 a Euro 0,4 miliardi al 2023.
• Riduzione dello stock di crediti deteriorati incluse cessioni pari a circa Euro 0,8 miliardi di GBV entro il 2020 e il work-out delle rimanenti posizioni, con l’obiettivo di raggiungere un NPE Ratio lordo a livello di Gruppo ><6,5% nel 2023. 3. Gruppo • Ritorno a una redditività sostenibile o Utile netto pari a Euro 93 milioni al 2021 e Euro 138 milioni al 2023, generando un RoE del ~6% al 2021 e del >8% al 2023
• Politica di dividendi attrattiva o Ritorno alla distribuzione di utili ai propri azionisti con un payout ratio >50%2 dal 2021
• Attivi ripuliti delle legacy di bilancio o Riduzione dello stock di crediti deteriorati a circa Euro 1,1 miliardi al 2023 (- 45% rispetto al 2018), grazie a cessioni, attività di work-out e rafforzamento dei processi di underwriting o NPE ratio netto pari al 3,5% dal 2021 e <3% al 2023 o NPE ratio lordo ><7% al 2021 e ><6,5% al 2023 o Copertura dei crediti deteriorati pari a 54% al 2021 e 59% al 2023, con un costo del rischio in calo a ~60 p.b. al 2021 e ~50p.b. al 2023.
• Solida posizione di capitale o Mantenimento di una robusta posizione di capitale con un CET 1 ratio fully loaded: >14,0% sia al 2021 che al 2023, tenendo conto delle cessioni di NPE previste a Piano LCR e NSFR ampiamente superiori ai requisiti regolamentari.
Si informa che oggi, 18 giugno 2019, alle ore 11.00 (CET) si terrà una presentazione con possibilità di collegamento in conference call per illustrare alla comunità finanziaria il nuovo Piano Industriale 2019-2023. La presentazione sarà presieduta da Luigi Lovaglio, Amministratore Delegato, e sarà disponibile anche via video webcasting.
Da BPS, invece, lettera annuale ai soci
Agli oltre 168.000 nostri Soci Egregio Socio, caro Amico, i sei mesi lasciati alle spalle inducono, analogamente al passato, a fare il punto sull’andamento aziendale di periodo, con qualche considerazione, non foss’altro per riflettere su quanto a farsi nel restante semestre. Preliminarmente occorre osservare che, a livello mondiale, tensioni geopolitiche e commerciali hanno avuto notevole peso sull’economia. Emblematico il rallentamento congiunturale della Cina, oltre le previsioni, e ciò anche a causa di nuovi, pesanti dazi doganali imposti dagli Stati Uniti d’America al colosso asiatico, per non dire del complicato processo dell’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea, non ancora definita nei tempi e nei modi. L’economia statunitense, per contro, ha viaggiato con un buon ritmo. Nell’Eurozona la crescita ha rallentato, a cominciare dalla Germania, considerata la locomotiva del Vecchio Continente. Questo stato di cose ha indotto il Consiglio direttivo della Banca Centrale Europea a mantenere condizioni espansive, lasciando invariati i tassi per tutto il 2019. L’Italia, da qualche anno, avendo reagito alla famigerata crisi del 2008, stava crescendo, seppure lentamente. Dalla seconda metà del 2018 è entrata in una fase calante, che è proseguita pure nella prima metà del 2019. Elementi di incertezza, in aggiunta a uno spread costantemente alto, hanno elevato la volatilità dei mercati finanziari. Ciò non vuol dire che tutto sia andato male. In realtà – riferendoci all’economia reale – vi sono aziende sane, dinamiche, innovative, soprattutto nel nord Italia, con un export vivace, che hanno marciato bene. Ne sono esempio i settori della meccanica, della moda, del design, dell’alimentare, del turismo e così via. La disoccupazione è un po’ diminuita, attestandosi intorno al 10,4%. Quella giovanile, soprattutto, è ancora troppo alta, con circa il 30% di ragazze e ragazzi in cerca di lavoro. Nota molto positiva è l’assegnazione a Milano–Cortina, il 24 giugno scorso, delle Olimpiadi Invernali 2026. L’evento è di straordinaria importanza: alla grande visibilità si aggiungono benefici effetti su lavoro e investimenti, di cui si avvantaggeranno non solo le località direttamente interessate dagli sport della neve dove si svolgeranno le gare – tra di esse si posiziona ottimamente la provincia di Sondrio con le sue famose piste dell’Alta Valtellina –, ma l’intero Paese. Onore al merito a chi ha creduto e si è battuto per l’aggiudicazione. Passiamo ora a quanto occorso nei primi sei mesi dell’anno alla nostra banca. All’Assemblea, tenutasi il 27 aprile a Bormio, tremilacinquecento soci hanno approvato a larghissima maggioranza il bilancio, chiuso con un utile netto di 83,623 milioni di euro. L’utile netto d’esercizio a livello di Gruppo ha cifrato 110,8 milioni. Al suo conseguimento hanno contribuito le controllate Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA, Factorit Spa, Banca della Nuova Terra Spa e PrestiNuova Spa. L’Assemblea ha inoltre approvato il dividendo unitario lordo di € 0,05, corrispondente a un rendimento dell’1,9% sul valore del titolo, in base alla quotazione a fine 2018. Nel difficile contesto economico e finanziario, che caratterizza l’anno in corso, la banca non si è adagiata, ma, al contrario, ha svolto un’attività intensa e profittevole, e così è stato per le controllate. Con la prudenza del caso, sono stati concessi affidamenti e mutui a famiglie e aziende meritevoli di credito, investendo in loco, nel limite del possibile, i risparmi raccolti nei territori presidiati. I clienti hanno potuto diversificare gli investimenti, in base alle loro aspettative, alla loro cultura finanziaria e alla propensione al rischio più o meno accentuata di ognuno: è il caso del cosiddetto risparmio gestito e dei tanti prodotti finanziari e assicurativi da noi offerti. La Banca Centrale Europea ha validato il nostro sistema interno di rating, relativamente ai segmenti di clientela corporate e retail (la cui esposizione, a fine marzo, ammontava a oltre 20 miliardi). Finalmente possiamo trarne i benefici attesi, sia in ordine all’ampliamento degli impieghi, sia per accelerare il processo di derisking. Ai crediti deteriorati (NPL) abbiamo riservato l’attenzione del caso. È un settore al cui dimagrimento stiamo dedicando ogni doveroso sforzo, dando priorità di attenzione e di intervento. Il grado di loro copertura è superiore a quello del sistema, ma questo non ci esonera dall’impegno di migliorarlo ulteriormente. L’obiettivo è di ridurne lo stock in modo significativo, anche diminuendo, stante l’impossibilità di eliminarlo, il passaggio di crediti dallo stato “in bonis” a quello di deteriorato. Merita un accenno il salvataggio della Cossi Costruzioni, società con sede a Sondrio, avvenuto a seguito del fattivo interessamento di questa Popolare, con la collaborazione di altri soggetti e con il determinato apporto del Gruppo Salini Impregilo Spa. Il buon esito dell’operazione ha tutelato le nostre ragioni di credito e ha evitato il fallimento di una storica impresa edile, che bene esprime le capacità dell’imprenditoria valtellinese. Si è scongiurato, tra l’altro, il licenziamento di quasi duecento maestranze locali, che si fanno apprezzare ovunque per laboriosità e competenze. Iscritta al Registro delle Imprese di Sondrio al n. 00053810149 - Iscritta all’Albo delle Banche al n. 842 Capogruppo del Gruppo bancario Banca Popolare di Sondrio, iscritto all’Albo dei Gruppi bancari al n. 5696.0 Aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi - Capitale sociale € 1.360.157.331 - Riserve € 983.893.092 Il 24 giugno è stata attuata la fusione per incorporazione di PrestiNuova spa in Banca della Nuova Terra spa, ambedue da noi interamente controllate. BNT, a poco più di un anno dall’avvio, si sta affermando nell’attività di concessione di fi nanziamenti garantiti dalla cessione del quinto dello stipendio o della pensione, o assistiti da delegazione di pagamento. È un settore per noi nuovo, che abbiamo approcciato con entusiasmo per assistere i privati, interessati a prestiti da utilizzare per le proprie necessità individuali; così com’è nuovo il renting (noleggio a lungo termine), effettuato tramite Rent2Go srl, joint venture di cui facciamo parte, costituita insieme al Gruppo Autotorino e al Gruppo Barchetti. Gli addetti al Centro Servizi – Organizzazione, Sicurezza e IT – si sono attivati con la consueta professionalità e hanno scelto valide novità informatiche, fi nalizzate ad arricchire e ampliare effi cacemente pure la gamma dei servizi on line tramite Scrigno Internet Banking. Seminari e incontri vari sono stati promossi dal Servizio Internazionale e hanno riscosso il successo sperato. Per conto della Banca d’Italia siamo rimasti aggiudicatari di due importanti servizi di tesoreria: uno, riguardante l’esecuzione di disposizioni di pagamento in euro fuori dell’area SEPA; l’altro, relativo all’esecuzione di disposizioni di pagamento espresse in oltre 25 divise estere. Ne citiamo due tra i tanti, sia per il prestigio del committente, sia per evidenziare la peculiarità della nostra offerta, a vasto raggio, nel sistema dei pagamenti. Analogamente, gli altri Servizi e Uffi ci hanno fatto egregiamente la loro parte. Operare con prudenza, professionalità e impegno, a favore dei territori, con la gente e per la gente, è la prassi da noi seguita da sempre, che, tra l’altro, ci ha permesso e ci permette il conseguimento di utili pure in situazioni congiunturali particolarmente sfi danti. Il nostro modo di lavorare è sotto la lente di tutti, giornali compresi, tant’è che siamo rimasti assegnatari, il mese scorso, di due lusinghieri riconoscimenti da parte del quotidiano economico–fi nanziario Milano Finanza, nell’ambito di “Milano Finanza Global Awards 2019”. Trattasi del “Premio Creatori di Valore” come “Migliore Banca Regione Lombardia”, in aggiunta al “Premio Guido Carli/Lombard”, assegnato ad personam come “Miglior Banchiere Popolare”. Quanto agli aspetti culturali, ai quali la banca ha dedicato l’attenzione e l’impegno usuali, è doveroso anteporre la rivista Notiziario, non foss’altro per la notorietà degli autori degli articoli pubblicati, la diversifi cazione degli argomenti trattati e il gradimento suscitato nei suoi tanti lettori. Nel primo numero dell’anno del periodico è stata tra l’altro riportata una corposa monografi a su Umberto Veronesi, scienziato ricercatore oncologico milanese di primo piano, la cui opera rimane un luminoso faro di intuizioni e scoperte, che hanno rivoluzionato l’approccio alla malattia. È il saggio che ha occupato lo spazio dedicato alla cultura della Relazione di bilancio – esercizio 2018 – della nostra controllata elvetica. Abbiamo aderito alla sesta edizione del “Festival della cultura creativa”, ideato e proposto dall’Associazione Bancaria Italiana, organizzando, presso la biblioteca Luigi Credaro, di nostra proprietà, l’incontro “Intelligenze – Tra evoluzioni naturali e tecnologiche, tra mente ed emozioni per conoscere noi stessi e il futuro che ci circonda”, con l’intento di onorare la memoria di Leonardo da Vinci, nel cinquecentesimo della morte. Tale manifestazione è il seguito di quanto attuato con il calendario a muro di quest’anno, dedicato al grande personaggio del passato. La conferenza presso la nostra Sala Besta del 21 giugno scorso, tenuta dalla professoressa Pinin Brambilla Barcilon sul tema “Restauro del Cenacolo Vinciano”, ha coronato le nostre iniziative commemorative leonardesche. La manifestazione ha riscosso largo successo. La conferenza del 28 maggio 2019 del professor Marco Fortis, docente dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e direttore della Fondazione Edison, promossa congiuntamente con la partecipata Arca Fondi SGR, presso il Teatro Sociale di Sondrio, è stata seguita da un folto e attento uditorio. Si è trattato della presentazione del libro “L’Italia non merita una nuova crisi”. L’elocuzione dell’autore professor Fortis ha dato un’iniezione di fi ducia e di ottimismo sulle capacità imprenditoriali delle aziende italiane. Abbiamo dato vita a un’edizione speciale dell’opera libraria “I luoghi del vino di Valtellina”. È un volume che richiama la fatica dei viticoltori valtellinesi, dalla cui attività nascono vini di pregio, conosciuti e apprezzati ovunque. Egregio Socio, caro Amico, siamo la banca di sempre, solida e profi ttevole, disponibile ad ascoltare chi abbisogna del nostro supporto. Forti della nostra storia, siamo consapevoli che il futuro è strettamente connesso al passato. Guardarci indietro, per adeguarci al nuovo contesto guardando avanti, è ciò che facciamo, cercando di cogliere il momento opportuno. Ringraziamo tutti e ciascuno della vicinanza alla nostra, Vostra banca e auspichiamo per ognuno una pausa, un momento in cui si sospenda ciò che si fa quotidianamente. Quindi buone vacanze e un cordiale saluto.
articolo del 19.06.2019, ore 15:30
da comunicato stampa
1) l’area Finanza e Partecipazioni e il Capital Management vengono allocate alla Direzione Financial stakes & non core assets, affidata al Vice Direttore Generale Vicario Umberto Colli e posta a diretto riporto dell’Amministratore Delegato e 2) la Direzione Accounting, Planning & Control viene affidata a Simona Orietti, Dirigente Preposto a cui faranno capo le funzioni di pianificazione e controllo, amministrazione e bilancio e cost management, quest’ultima con riporto all’Amministratore Delegato. Nell’ottica di garantire un adeguato presidio e gestione delle risorse umane, aspetto fondamentale per la realizzazione del Piano, sarà posta a riporto diretto del CEO l’area Human Resources, affidata a Raffaella Cristini, attualmente responsabile della Direzione Marketing Strategico e Prodotti. Sarà altresì costituita una Direzione ICT, Operations & Services affidata ad Alberto Fiorino, attualmente capo dell’ICT. Si informa, infine, che Ugo Colombo, Chief Financial Officer, e Roberto Tarricone, Chief Commercial Officer, hanno concluso il rapporto di collaborazione con la Banca. Il Consiglio di Amministrazione esprime il proprio ringraziamento per l'attività svolta, formulando i migliori auguri per il futuro.
• Valorizzazione del personale interno attraverso un maggiore coinvolgimento delle risorse in tutte le iniziative previste a Piano con chiari perimetri di attività e allocazione di responsabilità su obiettivi ben specifici. Principali Pilastri del Piano Industriale 2019-2023 Al fine dell’esecuzione delle linee guida del nuovo Piano e coerentemente con i pilastri identificati, vengono costituite nell’ambito delle attività cosiddette “core” e a diretto riporto dell’Amministratore Delegato, Luigi Lovaglio, una Direzione Retail e una Direzione Small Business, propedeutiche al rilancio della piattaforma commerciale. La struttura organizzativa si completa con una Direzione Cost Management e una Direzione “Financial Stakes and Non Core Assets”, anch’esse a diretto riporto del CEO. Tale riorganizzazione, finalizzata ad un maggior focus sul raggiungimento dei target del Piano e ad un’accelerazione dei processi decisionali, farà leva sui talenti interni della Banca attraverso una ripartizione chiara degli obiettivi ed una responsabilizzazione sul raggiungimento degli stessi. Il team manageriale supporterà l’Amministratore Delegato nelle azioni chiave da perseguire, condividendo una cultura aziendale che mette al centro il cliente. Come evidenziato in precedenza, il Piano si articola attorno a due pilastri cardine:
1. Rilancio della piattaforma commerciale
2. Azioni decisive sulle legacy di bilancio Rilancio della piattaforma commerciale Per la Banca Commerciale sono previste importanti iniziative che consentiranno al Creval di raggiungere una redditività sostenibile, grazie ad un rinnovato focus sul servizio alla clientela, sull’efficientamento della piattaforma operativa e sulla gestione proattiva dei rischi.
Tali iniziative prevedono, inter alia:
- Rafforzamento del modello di business focalizzato sul cliente, attraverso presidi dedicati all’acquisizione di nuovi clienti individui/famiglie e PMI e lo sviluppo di una nuova product proposition, in linea con le esigenze di finanziamento e gestione del patrimonio della clientela, con l’obiettivo di aumentare i ricavi di oltre Euro 100 milioni entro il 2023.
- • Ampliamento della base clienti focalizzata sui segmenti famiglie e PMI tramite iniziative mirate di win-back, programmi di referral, sviluppo di una value proposition dedicata a specifici target di clientela e rafforzamento dei presidi organizzativi dedicati all’acquisizione di clienti, sia a livello centrale che periferico. Verranno inoltre introdotti nuovi strumenti per supportare l’identificazione della clientela prospect e sistemi di reportistica interna efficaci.
• Step-up del ruolo di “advisor” per la gestione del risparmio delle famiglie. Alla luce del suo posizionamento in regioni ricche del Paese e della sottopenetrazione nel risparmio gestito, Creval presenta ampi margini di crescita sul wealth management. Il Piano si pone l’obiettivo di incrementare la penetrazione delle raccolta indiretta sul totale della raccolta dal 40% nel 2018 al 44% nel 2023. Per raggiungere tali obiettivi sono previste azioni dedicate tra cui l’ampliamento dell’offerta di prodotti e l’aumento del crossselling, il rafforzamento delle competenze con strutture dedicate (in particolare nel segmento private banking) e programmi di formazione.
• Nuova proposizione commerciale per le piccole e medie imprese focalizzata sulla clientela a basso profilo di rischio nei territori serviti dal Gruppo. In tale ambito verranno poste in essere iniziative per sviluppare l’offerta di prodotti ed iniziative dedicate a rafforzare il modello di servizio in filiale aumentando la prossimità al territorio. Ampliamento dell’offerta di finanziamento dedicata alle PMI operanti nel settore import/export. 2. Ottimizzazione della struttura operativa in ottica di agilità ed efficienza e semplificazione dei processi, attraverso una razionalizzazione della base di costo che ha come obiettivo la riduzione degli oneri operativi di oltre Euro 50 milioni entro il 2023 attraverso le seguenti azioni:
• Disciplinato e rigoroso controllo dei costi amministrativi tramite l’ottimizzazione della domanda attraverso la centralizzazione dei vari centri di costo (attualmente 15) in un'unica unità, rinegoziazione dei contratti in essere e rivisitazione dei processi e delle policy di costo secondo una logica "zerobased".
• Semplificazione dei processi per migliorare l’efficienza e la qualità del servizio attraverso una riallocazione di talenti e risorse al fine di massimizzare il tempo dedicato ad attività commerciali e a contatto con la clientela grazie anche alla centralizzazione delle procedure di back-office, alla transizione di prodotti e processi di base sul canale digitale.
• Ottimizzazione dello stock immobiliare prevedendo una ulteriore razionalizzazione della distribuzione geografica della filiali al fine di ridurre le sovrapposizioni, unitamente ad uno sviluppo del format per riflettere il nuovo focus commerciale. Verranno ottimizzati gli spazi ad uso Sede o Ufficio concentrando le funzioni centrali negli immobili di proprietà e riducendo i contratti di locazione.
• Rafforzamento della strategia digitale tramite un ulteriore potenziamento dei prodotti e dell’offerta internet e Mobile banking, nonché degli strumenti automatici a supporto della transazionalità (ad esempio, ATM evoluti). Inoltre è prevista la piena valorizzazione del format Banca Aperta come strumento di presidio del territorio in modalità digitale e innovativa.
3. Ripensamento delle politiche di underwriting e di monitoraggio del rischio, con un ridisegno del processo creditizio nonchè del sistema di monitoraggio e recupero. Ai fini del rilancio della piattaforma commerciale saranno sostenuti investimenti addizionali a supporto della crescita per un importo di circa Euro 20 milioni nell’arco di Piano. Tali investimenti saranno finalizzati all’esecuzione delle iniziative di Piano, con particolare riferimento all’offerta digitale, al piano di acquisizione della clientela, all’area del wealth management e processi di erogazione e monitoraggio del credito. Azioni decisive sulle legacy di bilancio Il Piano prevede decise iniziative efficaci per superare le legacy di bilancio, finalizzate ad un miglioramento del profilo di rischio del Gruppo.
1. Azione di riduzione delle attività Non-Core, attraverso la creazione di un portafoglio segregato pari a Euro 1,9 miliardi composto da Sofferenze e Inadempienze Probabili con l’obiettivo di ridurre l’ammontare di circa l’80% entro il 2023. Tale portafoglio sarà gestito da una struttura dedicata alla quale saranno allocate circa 50 risorse altamente qualificate e gestito in un’ottica di massimizzazione del valore.
Nel corso del Piano sono previste cessioni per Euro 0,8 miliardi che verranno gestite ottimizzando il trade-off tra riduzione dello stock e impatti a conto economico. Le cessioni e le iniziative gestionali che verranno poste in essere consentiranno di ridurre il NPE ratio netto al 3,5% nel 2021 (<7% lordo) e ><3% al 2023 (><6,5% lordo).
2. Rivisitazione del portafoglio titoli, con una progressiva riduzione degli stock di oltre il 50% in orizzonte Piano. Il portafoglio titoli a fine 2018 era pari a circa Euro 8 miliardi e in arco piano la Banca si è posta l’obiettivo di procedere ad un progressivo run-off per arrivare al 2023 a circa Euro 4 miliardi. Nell’ambito del Piano è stato predisposto anche un nuovo funding plan che prevede una maggiore diversificazione delle fonti di finanziamento per rafforzare ulteriormente la posizione di funding del Gruppo. A tale proposito si sono previste in arco piano emissioni di covered bond per un totale di Euro 2 miliardi e obbligazioni senior per Euro 600 milioni. Principali Target Finanziari
1. Banca Commerciale Dall’implementazione delle iniziative di Piano, è atteso un contributo incrementale al Risultato Netto Operativo pari a circa Euro 105 milioni al 2021 e circa Euro 160 milioni al 2023. Tale impatto si articola in due componenti:
• Ricavi incrementali della Banca Commerciale pari a circa Euro 65 milioni al 2021 e di circa Euro 105 milioni al 2023;
• Riduzione dei costi attraverso l’implementazione delle iniziative pari a circa Euro 40 milioni al 2021 e circa Euro 55 milioni al 2023. Il Piano prevede inoltre una riduzione del costo del rischio a circa 55p.b. al 2021 e circa 50p.b. al 2023 grazie al focus sulla riduzione delle attività Non-Core e a un ripensamento delle politiche di concessione e di monitoraggio del credito.
2. Non-Core Unit • Gestione proattiva del portafoglio crediti deteriorati anche attraverso operazioni di cessione.
• Prevista una riduzione dello stock di crediti deteriorati lordi pari a circa l’80% in arco di Piano, passando da Euro 1,9 miliardi al 2018 a Euro 0,4 miliardi al 2023.
• Riduzione dello stock di crediti deteriorati incluse cessioni pari a circa Euro 0,8 miliardi di GBV entro il 2020 e il work-out delle rimanenti posizioni, con l’obiettivo di raggiungere un NPE Ratio lordo a livello di Gruppo ><6,5% nel 2023. 3. Gruppo • Ritorno a una redditività sostenibile o Utile netto pari a Euro 93 milioni al 2021 e Euro 138 milioni al 2023, generando un RoE del ~6% al 2021 e del >8% al 2023
• Politica di dividendi attrattiva o Ritorno alla distribuzione di utili ai propri azionisti con un payout ratio >50%2 dal 2021
• Attivi ripuliti delle legacy di bilancio o Riduzione dello stock di crediti deteriorati a circa Euro 1,1 miliardi al 2023 (- 45% rispetto al 2018), grazie a cessioni, attività di work-out e rafforzamento dei processi di underwriting o NPE ratio netto pari al 3,5% dal 2021 e <3% al 2023 o NPE ratio lordo ><7% al 2021 e ><6,5% al 2023 o Copertura dei crediti deteriorati pari a 54% al 2021 e 59% al 2023, con un costo del rischio in calo a ~60 p.b. al 2021 e ~50p.b. al 2023.
• Solida posizione di capitale o Mantenimento di una robusta posizione di capitale con un CET 1 ratio fully loaded: >14,0% sia al 2021 che al 2023, tenendo conto delle cessioni di NPE previste a Piano LCR e NSFR ampiamente superiori ai requisiti regolamentari.
Si informa che oggi, 18 giugno 2019, alle ore 11.00 (CET) si terrà una presentazione con possibilità di collegamento in conference call per illustrare alla comunità finanziaria il nuovo Piano Industriale 2019-2023. La presentazione sarà presieduta da Luigi Lovaglio, Amministratore Delegato, e sarà disponibile anche via video webcasting.
Da BPS, invece, lettera annuale ai soci
Agli oltre 168.000 nostri Soci Egregio Socio, caro Amico, i sei mesi lasciati alle spalle inducono, analogamente al passato, a fare il punto sull’andamento aziendale di periodo, con qualche considerazione, non foss’altro per riflettere su quanto a farsi nel restante semestre. Preliminarmente occorre osservare che, a livello mondiale, tensioni geopolitiche e commerciali hanno avuto notevole peso sull’economia. Emblematico il rallentamento congiunturale della Cina, oltre le previsioni, e ciò anche a causa di nuovi, pesanti dazi doganali imposti dagli Stati Uniti d’America al colosso asiatico, per non dire del complicato processo dell’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea, non ancora definita nei tempi e nei modi. L’economia statunitense, per contro, ha viaggiato con un buon ritmo. Nell’Eurozona la crescita ha rallentato, a cominciare dalla Germania, considerata la locomotiva del Vecchio Continente. Questo stato di cose ha indotto il Consiglio direttivo della Banca Centrale Europea a mantenere condizioni espansive, lasciando invariati i tassi per tutto il 2019. L’Italia, da qualche anno, avendo reagito alla famigerata crisi del 2008, stava crescendo, seppure lentamente. Dalla seconda metà del 2018 è entrata in una fase calante, che è proseguita pure nella prima metà del 2019. Elementi di incertezza, in aggiunta a uno spread costantemente alto, hanno elevato la volatilità dei mercati finanziari. Ciò non vuol dire che tutto sia andato male. In realtà – riferendoci all’economia reale – vi sono aziende sane, dinamiche, innovative, soprattutto nel nord Italia, con un export vivace, che hanno marciato bene. Ne sono esempio i settori della meccanica, della moda, del design, dell’alimentare, del turismo e così via. La disoccupazione è un po’ diminuita, attestandosi intorno al 10,4%. Quella giovanile, soprattutto, è ancora troppo alta, con circa il 30% di ragazze e ragazzi in cerca di lavoro. Nota molto positiva è l’assegnazione a Milano–Cortina, il 24 giugno scorso, delle Olimpiadi Invernali 2026. L’evento è di straordinaria importanza: alla grande visibilità si aggiungono benefici effetti su lavoro e investimenti, di cui si avvantaggeranno non solo le località direttamente interessate dagli sport della neve dove si svolgeranno le gare – tra di esse si posiziona ottimamente la provincia di Sondrio con le sue famose piste dell’Alta Valtellina –, ma l’intero Paese. Onore al merito a chi ha creduto e si è battuto per l’aggiudicazione. Passiamo ora a quanto occorso nei primi sei mesi dell’anno alla nostra banca. All’Assemblea, tenutasi il 27 aprile a Bormio, tremilacinquecento soci hanno approvato a larghissima maggioranza il bilancio, chiuso con un utile netto di 83,623 milioni di euro. L’utile netto d’esercizio a livello di Gruppo ha cifrato 110,8 milioni. Al suo conseguimento hanno contribuito le controllate Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA, Factorit Spa, Banca della Nuova Terra Spa e PrestiNuova Spa. L’Assemblea ha inoltre approvato il dividendo unitario lordo di € 0,05, corrispondente a un rendimento dell’1,9% sul valore del titolo, in base alla quotazione a fine 2018. Nel difficile contesto economico e finanziario, che caratterizza l’anno in corso, la banca non si è adagiata, ma, al contrario, ha svolto un’attività intensa e profittevole, e così è stato per le controllate. Con la prudenza del caso, sono stati concessi affidamenti e mutui a famiglie e aziende meritevoli di credito, investendo in loco, nel limite del possibile, i risparmi raccolti nei territori presidiati. I clienti hanno potuto diversificare gli investimenti, in base alle loro aspettative, alla loro cultura finanziaria e alla propensione al rischio più o meno accentuata di ognuno: è il caso del cosiddetto risparmio gestito e dei tanti prodotti finanziari e assicurativi da noi offerti. La Banca Centrale Europea ha validato il nostro sistema interno di rating, relativamente ai segmenti di clientela corporate e retail (la cui esposizione, a fine marzo, ammontava a oltre 20 miliardi). Finalmente possiamo trarne i benefici attesi, sia in ordine all’ampliamento degli impieghi, sia per accelerare il processo di derisking. Ai crediti deteriorati (NPL) abbiamo riservato l’attenzione del caso. È un settore al cui dimagrimento stiamo dedicando ogni doveroso sforzo, dando priorità di attenzione e di intervento. Il grado di loro copertura è superiore a quello del sistema, ma questo non ci esonera dall’impegno di migliorarlo ulteriormente. L’obiettivo è di ridurne lo stock in modo significativo, anche diminuendo, stante l’impossibilità di eliminarlo, il passaggio di crediti dallo stato “in bonis” a quello di deteriorato. Merita un accenno il salvataggio della Cossi Costruzioni, società con sede a Sondrio, avvenuto a seguito del fattivo interessamento di questa Popolare, con la collaborazione di altri soggetti e con il determinato apporto del Gruppo Salini Impregilo Spa. Il buon esito dell’operazione ha tutelato le nostre ragioni di credito e ha evitato il fallimento di una storica impresa edile, che bene esprime le capacità dell’imprenditoria valtellinese. Si è scongiurato, tra l’altro, il licenziamento di quasi duecento maestranze locali, che si fanno apprezzare ovunque per laboriosità e competenze. Iscritta al Registro delle Imprese di Sondrio al n. 00053810149 - Iscritta all’Albo delle Banche al n. 842 Capogruppo del Gruppo bancario Banca Popolare di Sondrio, iscritto all’Albo dei Gruppi bancari al n. 5696.0 Aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi - Capitale sociale € 1.360.157.331 - Riserve € 983.893.092 Il 24 giugno è stata attuata la fusione per incorporazione di PrestiNuova spa in Banca della Nuova Terra spa, ambedue da noi interamente controllate. BNT, a poco più di un anno dall’avvio, si sta affermando nell’attività di concessione di fi nanziamenti garantiti dalla cessione del quinto dello stipendio o della pensione, o assistiti da delegazione di pagamento. È un settore per noi nuovo, che abbiamo approcciato con entusiasmo per assistere i privati, interessati a prestiti da utilizzare per le proprie necessità individuali; così com’è nuovo il renting (noleggio a lungo termine), effettuato tramite Rent2Go srl, joint venture di cui facciamo parte, costituita insieme al Gruppo Autotorino e al Gruppo Barchetti. Gli addetti al Centro Servizi – Organizzazione, Sicurezza e IT – si sono attivati con la consueta professionalità e hanno scelto valide novità informatiche, fi nalizzate ad arricchire e ampliare effi cacemente pure la gamma dei servizi on line tramite Scrigno Internet Banking. Seminari e incontri vari sono stati promossi dal Servizio Internazionale e hanno riscosso il successo sperato. Per conto della Banca d’Italia siamo rimasti aggiudicatari di due importanti servizi di tesoreria: uno, riguardante l’esecuzione di disposizioni di pagamento in euro fuori dell’area SEPA; l’altro, relativo all’esecuzione di disposizioni di pagamento espresse in oltre 25 divise estere. Ne citiamo due tra i tanti, sia per il prestigio del committente, sia per evidenziare la peculiarità della nostra offerta, a vasto raggio, nel sistema dei pagamenti. Analogamente, gli altri Servizi e Uffi ci hanno fatto egregiamente la loro parte. Operare con prudenza, professionalità e impegno, a favore dei territori, con la gente e per la gente, è la prassi da noi seguita da sempre, che, tra l’altro, ci ha permesso e ci permette il conseguimento di utili pure in situazioni congiunturali particolarmente sfi danti. Il nostro modo di lavorare è sotto la lente di tutti, giornali compresi, tant’è che siamo rimasti assegnatari, il mese scorso, di due lusinghieri riconoscimenti da parte del quotidiano economico–fi nanziario Milano Finanza, nell’ambito di “Milano Finanza Global Awards 2019”. Trattasi del “Premio Creatori di Valore” come “Migliore Banca Regione Lombardia”, in aggiunta al “Premio Guido Carli/Lombard”, assegnato ad personam come “Miglior Banchiere Popolare”. Quanto agli aspetti culturali, ai quali la banca ha dedicato l’attenzione e l’impegno usuali, è doveroso anteporre la rivista Notiziario, non foss’altro per la notorietà degli autori degli articoli pubblicati, la diversifi cazione degli argomenti trattati e il gradimento suscitato nei suoi tanti lettori. Nel primo numero dell’anno del periodico è stata tra l’altro riportata una corposa monografi a su Umberto Veronesi, scienziato ricercatore oncologico milanese di primo piano, la cui opera rimane un luminoso faro di intuizioni e scoperte, che hanno rivoluzionato l’approccio alla malattia. È il saggio che ha occupato lo spazio dedicato alla cultura della Relazione di bilancio – esercizio 2018 – della nostra controllata elvetica. Abbiamo aderito alla sesta edizione del “Festival della cultura creativa”, ideato e proposto dall’Associazione Bancaria Italiana, organizzando, presso la biblioteca Luigi Credaro, di nostra proprietà, l’incontro “Intelligenze – Tra evoluzioni naturali e tecnologiche, tra mente ed emozioni per conoscere noi stessi e il futuro che ci circonda”, con l’intento di onorare la memoria di Leonardo da Vinci, nel cinquecentesimo della morte. Tale manifestazione è il seguito di quanto attuato con il calendario a muro di quest’anno, dedicato al grande personaggio del passato. La conferenza presso la nostra Sala Besta del 21 giugno scorso, tenuta dalla professoressa Pinin Brambilla Barcilon sul tema “Restauro del Cenacolo Vinciano”, ha coronato le nostre iniziative commemorative leonardesche. La manifestazione ha riscosso largo successo. La conferenza del 28 maggio 2019 del professor Marco Fortis, docente dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e direttore della Fondazione Edison, promossa congiuntamente con la partecipata Arca Fondi SGR, presso il Teatro Sociale di Sondrio, è stata seguita da un folto e attento uditorio. Si è trattato della presentazione del libro “L’Italia non merita una nuova crisi”. L’elocuzione dell’autore professor Fortis ha dato un’iniezione di fi ducia e di ottimismo sulle capacità imprenditoriali delle aziende italiane. Abbiamo dato vita a un’edizione speciale dell’opera libraria “I luoghi del vino di Valtellina”. È un volume che richiama la fatica dei viticoltori valtellinesi, dalla cui attività nascono vini di pregio, conosciuti e apprezzati ovunque. Egregio Socio, caro Amico, siamo la banca di sempre, solida e profi ttevole, disponibile ad ascoltare chi abbisogna del nostro supporto. Forti della nostra storia, siamo consapevoli che il futuro è strettamente connesso al passato. Guardarci indietro, per adeguarci al nuovo contesto guardando avanti, è ciò che facciamo, cercando di cogliere il momento opportuno. Ringraziamo tutti e ciascuno della vicinanza alla nostra, Vostra banca e auspichiamo per ognuno una pausa, un momento in cui si sospenda ciò che si fa quotidianamente. Quindi buone vacanze e un cordiale saluto.
articolo del 19.06.2019, ore 15:30
da comunicato stampa